UTILE NETTO, NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2006, A 4.480 MILIONI, IN CRESCITA DEL 44,7% A/A
RISULTATO DI GESTIONE A 7.797 MILIONI, IN CRESCITA DEL 24,7% A/A
Nei primi nove mesi:
- Utile netto a 4.480 milioni, in crescita del 44,7% a/a, +33% circa a/a esclusi i profitti netti da investimenti
- ROE(1) annualizzato al 16,7%
- Profitti netti da investimenti pari a 1.076 milioni, di cui 367 milioni per la vendita di Splitska Banka e 401 milioni per la cessione di 2S nel terzo trimestre
- Risultato di gestione a 7.797 milioni, +24,7% a/a, grazie alla crescita di tutte le fonti di ricavo (ricavi totali a 17.553 milioni , +11,9% a/a) e a un buon controllo dei costi (costi operativi a 9.756 milioni, +3,4% a/a, +1,5% a/a a cambi e perimetro costanti)
- Rapporto Costi/Ricavi in riduzione a 55,6% da 60,1% a fine settembre del 2005
- Migliora la qualità dell'attivo: totale crediti deteriorati netti in flessione dell'8,1% su dicembre 2005
- Attività finanziarie gestite a 242,6 miliardi a fine settembre 2006, in crescita dell'11,7% a/a
Nel terzo trimestre:
- Utile netto a 1.437 milioni, in crescita del 37,8% a/a
- Ricavi totali a 5.614 milioni, +4,6% a/a
- Costi operativi a 3.227 milioni, +1,4% a/a
- Risultato di gestione a 2.387 milioni, + 9,4% a/a
Il Consiglio di Amministrazione di UniCredito Italiano ha approvato oggi i risultati consolidati dei primi nove mesi del 2006 (2), che hanno evidenziato per il Gruppo un utile netto di 4.480 milioni, una crescita del 44,7% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (+40,7% a cambi e perimetro costanti) che si conferma molto significativa (+33% circa a/a) anche al netto dei profitti su investimenti. Il risultato di gestione (7.797 milioni) registra un aumento del 24,7% a/a (+22,0% a/a a cambi e perimetro costanti), riconducibile a una progressione di tutte le fonti di ricavo e ad un lieve aumento dei costi operativi (+1,5% a/a a cambi e a perimetro costanti).
Il margine d'intermediazione del Gruppo ha raggiunto i 17.553 milioni, +11,9% a/a (+9,7% a/a a cambi e a perimetro costanti), generato da una crescita sia del margine d'interesse (9.383 milioni, +5,6% a/a, +4,6% a cambi e perimetro costanti), sia dei proventi da intermediazione e diversi (8.170 milioni, +20,1% a/a, +16,4% a cambi e perimetro costanti).
All'interno del margine d'interesse, la voce interessi netti (8.858 milioni) cresce del 5,6% a/a (+4,5% a cambi e a perimetro costanti).
A livello divisionale, il contributo maggiore alla crescita degli interessi netti viene dalla Divisione Retail (+253 milioni, +7,8% a/a) la cui componente italiana registra l'incremento più consistente (+13,4% a/a) grazie al favorevole andamento della domanda di credito (impieghi: +9,4% su fine 2005), soprattutto ipotecario, e all'allargamento del mark-down in seguito al rialzo dei tassi di mercato. Anche le Divisioni Poland Markets e CEE hanno segnato una buona performance (+303 milioni complessivamente a/a), grazie a volumi di impiego e raccolta in forte crescita su fine 2005 (impieghi della Divisione Poland Markets: +9,6% su fine 2005, impieghi della Divisione CEE: +19,7% su dicembre 2005). Positivo anche il trend di crescita degli interessi netti all'interno della divisione Corporate (2.447 milioni, +4,2% a/a).
I crediti verso clientela di Gruppo ammontano a 429,6 miliardi (+0,7% su dicembre 2005).
I debiti verso clientela e titoli di Gruppo si attestano su un livello di 487,2 miliardi, in aumento del 5,4% su dicembre 2005.
I proventi da intermediazione e diversi (8.170 milioni) crescono significativamente (+20,1% a/a, +16,4% a/a a cambi e perimetro costanti) per il progresso in tutte le componenti.
Le commissioni nette (6.193 milioni) salgono del 13,1% a/a. All'interno di tale voce, le componenti che mostrano una crescita più dinamica sono le commissioni sui fondi di investimento (1.720 milioni, +20,5% a/a), le commissioni sulle gestioni patrimoniali (206 milioni da 94 milioni a/a), le commissioni sul collocamento di prodotti assicurativi (385 milioni, +16,3% a/a) e le commissioni legate ai servizi di incasso e pagamento (1.009 milioni, +20,7% a/a).
Le attività finanziarie gestite al 30 settembre 2006 della Divisione Asset Management di UniCredit ammontano a 242,6 miliardi (+11,7% a/a, +8,5% dall'inizio dell'anno). Quest'ultimo incremento è da attribuire all'effetto della raccolta netta (+2,2%), all'andamento dei mercati (+0,3%) e, per la rimanente parte, all'ampliamento del perimetro. In particolare, Pioneer ha registrato flussi netti positivi per circa 4,9 miliardi di cui 3,7 miliardi in USA, 0,9 miliardi in International (grazie in particolare a Spagna e Francia), 0,5 miliardi in Germania e 0,4 miliardi nell'area New Market. Sul mercato italiano dei fondi comuni, Pioneer registra una quota di mercato del 15,11% (calcolata con il nuovo criterio Assogestioni in vigore dal 2006 che include nelle statistiche i fondi di diritto estero).
Il risultato netto di negoziazione, copertura e fair value, pari a 1.688 milioni a fine settembre 2006, registra un significativo aumento a/a (+33,3% a/a, +27,5% a cambi e perimetro costanti), grazie al risultato conseguito dalla Divisione Markets & Investment Banking (1.231 milioni, +28,2% a/a) nelle sue componenti tedesca e austriaca.
Gli altri proventi netti sono pari a 289 milioni, in aumento di 230 milioni a/a.
I costi operativi si attestano a 9.756 milioni, +3,4% a/a (ma solo +1,5% a cambi e perimetro costanti). Lo sforzo di contenimento della dinamica dei costi si è concentrato principalmente sulle spese amministrative (3.275 milioni), in riduzione dell'1,4% a/a a cambi e perimetro costanti. Il maggior contributo a un'azione di controllo dei costi proviene dalle divisioni Retail e Corporate, che hanno visto scendere i costi operativi a/a rispettivamente del 2,2% e dell'1,8%, grazie alla forte riduzione delle spese amministrative avviata nella componente tedesca. Le spese per il personale si attestano a 5.824 milioni, +5,4% a/a a cambi e perimetro costanti.
Gli ammortamenti (842 milioni) scendono del 10% a/a a cambi e perimetro costanti.
Il rapporto tra costi e ricavi migliora dal 60,1% dei primi nove mesi del 2005 al 55,6% di settembre 2006.
Il risultato di gestione del Gruppo dei primi nove mesi del 2006 raggiunge i 7.797 milioni, un livello superiore del 24,7% a/a.
L'incremento del risultato di gestione rispetto ai primi nove mesi del 2005 è stato amplificato dai maggiori profitti netti da investimenti, solo in parte controbilanciati da maggiori accantonamenti e rettifiche nette su crediti, oltre che da oneri di integrazione per 104 milioni.
I profitti netti da investimenti a fine settembre si attestano a 1.076 milioni rispetto ai 456 milioni nei primi nove mesi del 2005. Gli importi più significativi si riferiscono agli utili sulla cessione di Splitska Banka (plusvalenza di 367 milioni nel secondo trimestre del 2006) e di 2S Banca (perfezionata il 28 settembre del 2006), che ha generato una plusvalenza di 401 milioni.
Gli accantonamenti per rischi ed oneri si attestano a fine settembre a 199 milioni, contro i 113 milioni dei primi nove mesi del 2005, e sono prevalentemente riconducibili alle Divisioni di Business (in particolare Corporate, Retail e Private banking).
Le rettifiche nette di valore su crediti dei primi nove mesi del 2006 si attestano a 1.825 milioni, (+14,1% a/a). Tale incremento è essenzialmente ascrivibile alla componente italiana del Gruppo e a quella austriaca. In entrambi i casi l'incremento è concentrato nel segmento retail. Si riducono invece leggermente le rettifiche nette su crediti in Germania, grazie soprattutto a un contesto favorevole per il settore corporate.
Per quanto riguarda l'evoluzione della qualità del credito, prosegue il miglioramento già evidenziato nella prima metà dell'anno, con una riduzione dei crediti deteriorati netti del Gruppo (pari a 16,678 milioni) dell' 8,1% sul dicembre 2005. Il rapporto tra il totale dei crediti deteriorati e i crediti netti verso clientela, scende dal 4,26% di fine 2005 al 3,87% di settembre 2006, con un rapporto di copertura al 48,1% (49,4% a dicembre 2005).
Le operazioni di cessione perfezionate nel primo semestre e l'attività ordinaria di recupero hanno determinato una riduzione da inizio anno di oltre 3 miliardi del complesso delle sofferenze e incagli al valore nominale. Tale riduzione determina, in presenza di un rapporto di copertura sostanzialmente stabile (51,6% a fine settembre 2006 contro il 51,8% a fine 2005), una flessione dell'incidenza delle sofferenze e degli incagli sul totale crediti verso clientela dal 3,7% di fine dicembre 2005 al 3,32% di fine settembre 2006. L'incidenza degli incagli si riduce dal 2,1% di fine 2005 all'1,85% di fine settembre 2006, mentre quella delle sofferenze registra una flessione più contenuta nello stesso arco temporale (dall'1,61% all'1,47%).
Le imposte sul reddito del periodo, pari a 1.732 milioni, registrano un aumento del 18,6% a/a, con un'incidenza sull'utile lordo del 25,7%, in riduzione rispetto al 30,6% dell'intero esercizio 2005, grazie soprattutto a maggiori plusvalenze su partecipazioni (non tassate). L'utile netto dell'operatività corrente risulta pertanto pari a 5.013 milioni (+44,2% a/a).
Alla formazione dell'utile netto concorrono le attività in via di dismissione per complessivi 56 milioni. L'utile di periodo si attesta così a 5.069 milioni (+44,0% a/a, +39,4% a/a a perimetro e cambi costanti).
L'utile di pertinenza di terzi a fine settembre del 2006 è pari a 589 milioni, rispetto ai 425 milioni del corrispondente periodo del 2005. L'aumento è riconducibile alla quota di terzi del Gruppo HVB, al netto della quota di BA-CA direttamente posseduta.
L'utile netto di pertinenza del Gruppo si attesta pertanto a 4.480 milioni, con una crescita di 1.385 milioni (+44,7%) rispetto ai primi nove mesi del 2005.
Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo si attesta al 30 settembre 2006 a 37.818 milioni (35.203 milioni a fine 2005).
Il Core Tier 1 stimato si attesta al 6,11% a fine settembre 2006, in miglioramento su dicembre 2005 (5,53%). Il Total Capital Ratio stimato raggiunge il 10,62% (3) (10,34% a dicembre 2005).
La struttura del Gruppo a fine settembre era composta da un organico (4) di 142.359 dipendenti (-3.372 unità su dicembre 2005). La rete distributiva del Gruppo è composta da 7.246 sportelli (5) (+62 su fine 2005).
Note:
1) Rapporto calcolato sul patrimonio medio del periodo (escluso riserve di valutazione su attività disponibili per la vendita e dividendi da distribuire e compreso l'utile del periodo rapportato all'anno)
2) Nel terzo trimestre del 2006 non si sono registrate significative variazioni nell'area di consolidamento. Le variazioni dell'area intervenute dalla fine del 2005 sono essenzialmente riconducibili all'ampliamento del perimetro del Gruppo HVB, con l'ingresso di 68 società. Si ricorda infatti che nel primo trimestre 2006 sono state consolidate integralmente le 38 società del Gruppo Immobilien, HVB Bank Latvia, Joint Stock Commercial Bank HVB Ukraine, alcune società del sub-gruppo BA-CA (tra le quali Nova Banjalucka Banka, CAIB International Markets, e BPH Investment Fund Company), oltre ad alcune società minori, per un totale di 48 società. Le 20 società entrate nell'area di consolidamento del Gruppo HVB nel secondo trimestre comprendono HVB Capital Partners AG e 19 società controllate da BA-CA, delle quali 17 costituiscono il sub-gruppo immobiliare "Universale International Realitaten GmbH". Tra marzo e giugno 2006, inoltre, Koçbank ha incrementato la propria quota partecipativa in Yapi ve Kredi Bankasi, il cui controllo era stato acquisito dal terzo trimestre 2005, portandola dal 57,4% al 67,31%. Nella situazione patrimoniale al 30 settembre 2006, Indexchange è stata classificata tra le "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione", insieme a Banque Monegasque de Gestion, già classificata in tale voce a giugno 2006.
3) Calcolo effettuato sulla base delle nuove istruzioni di Banca d'Italia
4) "Full time equivalent ". Nei dati indicati il Gruppo Koc, consolidato proporzionalmente, è incluso al 100%. Considerando Koc proporzionalmente, il totale consolidato ammonta a 132.480 per il settembre 2006 e a 135.573 per il dicembre 2005. Il dato del 31 dicembre del Gruppo HVB è stato proformato per tener conto delle società consolidate per la prima volta nei primi nove mesi dell'anno
5) Nei dati indicati il Gruppo Koc, consolidato proporzionalmente, è considerato al 100%
Contatti:
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Si allegano i dati principali del Gruppo, i prospetti dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico riclassificati del Gruppo dei primi nove mesi del 2006, il Conto Economico di Gruppo dei trimestri del 2005 e del 2006 e i dati principali delle Divisioni dei primi nove mesi dell'anno, per i quali non è prevista la certificazione della Società di Revisione.
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