ECCELLENTE CRESCITA DEI RISULTATI ECONOMICI DEL GRUPPO NEL 2006
UTILE NETTO A €5.448 MILIONI (+61.3% A/A)
UTILE NETTO PER AZIONE A €0,53
ROE (1) AL 16,7% (DAL 10,7% DI FINE 2005, PROFORMA)
PROPOSTO UN DIVIDENDO PER AZIONE ORDINARIA DI €0,240, IN CRESCITA DEL 9,1% A/A (€0,255 PER AZIONE DI RISPARMIO)
- Forte crescita dell'utile netto di pertinenza del Gruppo: €5.448 milioni a fine 2006, +61,3% a/a; utile per azione a €0,53, +60% a/a)
- Creazione di valore in linea con il piano strategico: maggiore EVA (2) per circa €1,5 miliardi generato nel 2006
- ROE (1) al 16,7% dal 10,7% di fine 2005 proforma
- Ottimi risultati operativi caratterizzati dalla robusta crescita dei ricavi e dal buon controllo dei costi, in particolare:
Margine d'interesse a €12.860 milioni, +6,8% a/a
Commissioni nette a €8.348 milioni, +12,3% a/a
Costi operativi a €13.258 milioni, +3,1% a/a
Risultato di gestione a €10.206 milioni, +27,8% a/a
Rapporto Costi/Ricavi in riduzione al 56,5% dal 61,7% del dicembre 2005
Costante e significativa riduzione dei crediti deteriorati netti nel 2006 (-21,4% a/a; in flessione il peso dei crediti deteriorati netti sul totale crediti netti:3,23% a dicembre 2006 contro il 4,26% di fine 2005
Crescita delle attività in gestione del Gruppo a 246 miliardi, (+11,4% a/a) e rafforzamento della quota di mercato dei fondi in Italia al 15,57% a dicembre 2006 (15,17% a gennaio 2006) e in Austria (16,02% di fine 2006, +29 pb a/a)
Core Tier 1 al 5,82%, in crescita di circa 50 pb sul 2005
Il Consiglio di Amministrazione di UniCredito Italiano (UniCredit) ha approvato in data 21 marzo 2007 i risultati consolidati del 2006 (3), che evidenziano un utile netto di €5.448 milioni, in crescita del 61,3% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (+57,1% a cambi e perimetro costanti). Il risultato di gestione (€10.206 milioni) registra un sostanziale aumento del 27,8% a/a (+24,5% a/a a cambi e perimetro costanti), riconducibile a un positivo contributo di tutte le Divisioni (tra cui l'area Private Banking: +38,8% a/a, la divisione Retail: +33,5% a/a e l'area Asset Management: +29,7% a/a) e a uno sviluppo decisamente marcato nell'area CEE (+26,1% della divisione Poland Markets a cambi costanti, +30,7% della divisione Central Eastern Europe (CEE), a cambi e perimetro costanti).
Il margine d'intermediazione del Gruppo ha raggiunto i €23.464 milioni, +12,5% a/a (+10,1% a/a a cambi e a perimetro costanti), generato da una crescita sia del margine d'interesse (€12.860 milioni, +6,8% a/a, +6,1% a cambi e perimetro costanti), sia dei proventi da intermediazione e diversi (€10.604 milioni, +20,3% a/a, +15,5% a cambi e perimetro costanti).
Nell'ambito del margine d'interesse, la voce interessi netti (€12.155 milioni) cresce del 7,7% a/a (+7,2% a cambi e a perimetro costanti) principalmente grazie alla crescita dei volumi intermediati con la clientela.
I crediti netti verso clientela di Gruppo ammontano a €441 miliardi (+3,8% su fine 2005). Tale crescita è trainata dall'Europa centro-orientale (+28%) e dall'Italia (+11%, con buona performance sia del Retail che del Corporate), mentre lievi flessioni si sono registrate in Germania e Austria. Significativo l'apporto del settore consumer credit (+28% a/a) e dei conti correnti (+18% a/a), mentre la dinamica dei mutui (inferiore al +1% a/a) ha risentito della flessione degli stock in Germania, causata da un rallentamento della nuova produzione e dalla dismissione di asset.
I debiti verso clientela di Gruppo si attestano a €288 miliardi, in aumento del 7% circa su dicembre 2005, con incrementi a doppia cifra nell'area CEE (+16%) e in Italia (+14%).
Un contributo positivo al risultato degli interessi netti giunge anche da un allargamento della forbice a seguito del rialzo dei tassi di mercato, con benefici dall'innalzamento del mark down sui depositi, retail in particolare.
Le commissioni nette (€8.348 milioni) salgono del 12,3% a/a (+10,8% a/a a cambi e perimetro costanti). All'interno di tale voce, le componenti che mostrano una crescita più dinamica sono le commissioni sui fondi di investimento (€2.169 milioni, +11,5% a/a), le commissioni sulle gestioni patrimoniali (€295 milioni da 131 milioni a/a), le commissioni sul collocamento di prodotti assicurativi (€555 milioni, +27,0% a/a) e le commissioni legate ai servizi di incasso e pagamento (€1.380 milioni, +19,1% a/a).
L'aumento delle commissioni di Gruppo è anche legato al buon andamento dei volumi di attività gestite dalle società di asset management del Gruppo (4). A fine 2006, tali masse ammontano a circa €246 miliardi, con un incremento dell'11,4% (5) a/a, incremento favorito da un lato dai trend positivi registrati dai mercati finanziari (+1,6% a/a incluso l'effetto cambi negativo), ma anche frutto di una raccolta netta positiva dell'esercizio (€8,4 miliardi, di cui oltre la metà conseguita negli USA) e dell'acquisizione della statunitense Vanderbilt, che ha contribuito con circa 10 miliardi di masse. A conferma del buon andamento del comparto dell'asset management, le quote di mercato del Gruppo sono cresciute sia in Italia (da 15,17% (6) del gennaio 2006 a 15,57% di fine dicembre) sia in Austria (dal 15,73% al 16,02% negli ultimi 12 mesi). Le attività finanziarie dell'area Private Banking (incluse DAB e Xelion) si attestano a 183,5 miliardi, in crescita del 23% a/a.
Il risultato netto di negoziazione, copertura e fair value, pari a €1.922 milioni a fine dicembre 2006, registra un significativo aumento a/a (+25,6% a/a, +25,0% a cambi e perimetro costanti), grazie al risultato conseguito dalla Divisione Markets & Investment Banking (€1.485 milioni, +19,5% a/a). In particolare, hanno contribuito positivamente l'attività di structured derivatives con clientela istituzionale e corporate, nonché il comparto equity in Germania e in Austria.
Gli altri proventi netti sono pari a €334 milioni, in aumento di 488 milioni a/a.
I costi operativi si attestano a €13.258 milioni, in crescita del 3,1% a/a (ma solo dell'1,2% a cambi e perimetro costanti), quale mix di ristrutturazioni e miglioramento dell'efficienza da un lato e iniziative di sviluppo dall'altro. All'interno della voce dei costi, la crescita delle spese del personale (+5,3% a/a, +3,6% a/a a cambi e perimetri costanti) è interamente legata all'effetto prezzo, perlopiù riconducibile agli incrementi contrattuali e all'aumentata incidenza della parte variabile legata ai risultati di business, anche per un allineamento degli standard tra le diverse realtà del Gruppo. Le altre spese amministrative evidenziano un aumento del 2,7% a/a, che - a perimetri e cambi omogenei - risulta sostanzialmente allineata al 2005 (+0,5%).Tale risultato è frutto di significativi miglioramenti dell'efficienza, soprattutto in Germania, che hanno quasi totalmente compensato non solo la crescita per inflazione, ma anche i maggiori costi legati all'apertura di nuovi sportelli nell'Europa Centro-Orientale (Polonia, Russia, Ungheria e Bosnia) e alla centralizzazione di servizi e sviluppo di progetti strategici (tra cui Basilea 2) presso la Capogruppo.
Gli ammortamenti (€1.267 milioni) scendono del 5,0% a/a, -6,6% a cambi e perimetro costanti.
Il rapporto tra costi e ricavi è in sensibile miglioramento, passando dal 61,7% di fine 2005 al 56,5% di dicembre 2006, in linea con il percorso delineato nel piano strategico.
L'utile lordo dell'operatività corrente è pari a €8.210 milioni. Il significativo incremento sull'anno precedente (+47,5%) è largamente spiegabile con il positivo contributo delle poste non operative, ove l'ingente ammontare dei profitti netti da investimenti (€1.184 milioni) ha più che bilanciato la somma di accantonamenti per rischi ed oneri (€473 milioni, di cui circa €210 milioni per revocatorie, cause e reclami e €60 milioni per affitti garantiti relativi a spazi liberati in Germania) e oneri di integrazione (€465 milioni). Questi ultimi includono, tra l'altro, accantonamenti relativi agli incentivi all'esodo in Austria per oltre €200 milioni, oneri per le ristrutturazioni delle banche in Polonia e negli altri paesi della CEE, della Divisione MIB e della rete di filiali estere, nonché costi di marketing e rebranding.
Tra i principali profitti netti da investimenti realizzati nel 2006 (€1.184 milioni rispetto ai €684 milioni del 2005), gli importi più significativi si riferiscono agli utili sulla cessione di Splitska Banka (plusvalenza di €367 milioni nel secondo trimestre del 2006), di 2S Banca (€401 milioni nel terzo trimestre) e, nel quarto trimestre dell'esercizio, di una quota delle azioni Munich Re in portafoglio (€172 milioni).
Le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni si attestano a fine 2006 a €2.233 milioni (-1,8% a/a). L'incremento registrato dalle divisioni e dai Corporate Centres, in parte causato da rettifiche straordinarie in Austria e Germania per adeguamento agli standard di Gruppo in tema di coperture sui crediti scaduti e di riserve generiche, non ha effetti sul bilancio consolidato, in quanto già ricompreso nella valutazione degli asset del Gruppo HVB effettuata in sede di Purchase Price Allocation.
Per quanto riguarda l'evoluzione della qualità del credito, prosegue il miglioramento già evidenziato negli scorsi trimestri grazie alla riduzione dei crediti deteriorati netti del Gruppo (pari a €14.276 milioni) del 21,4% sul dicembre 2005. Il rapporto tra il totale dei crediti deteriorati e i crediti netti verso clientela, scende dal 4,26% di fine 2005 al 3,23% di dicembre 2006, con un rapporto di copertura al 48,9% (49,4% a dicembre 2005).
Le sofferenze nette ammontano a €6.812 milioni, sostanzialmente in linea sul dicembre 2005 (-0,7% a/a) applicando la nuova metodologia di mappatura dei crediti deteriorati in HVB e BA-CA, ma in flessione del 17,7% a/a su base comparabile.
Le imposte sul reddito del periodo, pari a €2.138 milioni, registrano un aumento del 25,0% a/a, con un'incidenza sull'utile lordo del 26,0%, in riduzione rispetto al 30,7% dell'intero esercizio 2005, dovuta soprattutto a maggiori plusvalenze su partecipazioni a tassazione agevolata. L'utile netto dell'operatività corrente risulta pertanto pari a €6.072 milioni (+57,4% a/a).
Alla formazione dell'utile netto concorrono le attività in via di dismissione per complessivi €56 milioni. L'utile d'esercizio si attesta così a €6.128 milioni (+56,1% a/a).
L'utile di pertinenza di terzi a fine dicembre del 2006 è pari a €680 milioni, rispetto ai €548 milioni del corrispondente periodo del 2005.
L'utile netto di pertinenza del Gruppo si attesta pertanto a €5.448 milioni, con una crescita di €2.070 milioni (+61,3%) rispetto al 2005, realizzando ampiamente gli obiettivi che il Gruppo aveva fissato per il primo anno dell'orizzonte del piano strategico, presentato nel luglio 2006.
Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo si attesta a €38.468 milioni (35.199 milioni a fine 2005).
Sempre a fine esercizio 2006, il Core Tier 1 si attesta al 5,82%, in miglioramento di circa 50 pb sul dicembre 2005 (5,33%). Il Total Capital Ratio raggiunge il 10,50% (10,16% a dicembre 2005).
A fine dicembre, la struttura del Gruppo risulta composta da un organico (7) di 142.406 dipendenti (-3.436 unità su dicembre 2005), frutto della combinazione di diversi fattori: da un lato una riduzione delle risorse legata ai miglioramenti dell'efficienza operati nel Corporate Centre tedesco (-528), nella Divisione Retail (-680) e nell'area CEE (tra cui Turchia -235 e Polonia -407) e all'uscita di società dal perimetro del Gruppo (2S Banca, UniRiscossioni, Splitska e Banque Monegasque de Gestion); dall'altro lato, un aumento di risorse a sostegno dell'espansione commerciale in alcuni paesi dell'area CEE, Russia (+536 unità) e Ungheria in particolare, nel leasing e nella Divisione Private & Asset Management.
La rete distributiva del Gruppo è composta da 7.269 sportelli (8) (+85 su fine 2005).
Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato il progetto di bilancio di UniCredito Italiano SpA, che ha riportato un risultato netto di €3.015 milioni (€1.777 milioni nel 2005).
Il Consiglio di Amministrazione ha infine proposto un dividendo di €0,240 per le azioni ordinarie, (+9,1% A/A), e di €0,255 per le azioni di risparmio (+8,5% A/A).
Il dividendo, nell'ammontare deliberato dall'Assemblea, sarà messo in pagamento il giorno 24 maggio 2007, con data stacco cedola il 21 maggio 2007.
Note:
1) Il patrimonio utilizzato per il rapporto è quello medio del periodo (escluso dividendi da distribuire e riserve di valutazione su attività disponibili per la vendita e su cash flow hedge)
2) EVA: Economic Value Added, calcolato come differenza tra NOPAT (risultato netto operativo dopo le tasse) e il costo del capitale
3) Le principali variazioni dell'area intervenute nel corso del 2006 sono essenzialmente riconducibili da un lato all'ampliamento del perimetro del Gruppo HVB, con l'ingresso di circa 70 società, e dall'altro alla cessione di Splitska Banka (30 giugno), Uniriscossioni e 2S Banca (fine settembre), oltre a Banque Monegasque de Gestion (inizio ottobre). I nuovi ingressi sono avvenuti nel primo semestre: nel primo trimestre 2006 sono state consolidate integralmente le 38 società del Gruppo Immobilien, HVB Bank Latvia, Joint Stock Commercial Bank HVB Ukraine, alcune società del sub-gruppo BA-CA (tra le quali Nova Banjalucka Banka, CAIB International Markets, e BPH Investment Fund Company), oltre ad alcune società minori, per un totale di 48 società, mentre nel secondo trimestre l'area di consolidamento del Gruppo HVB si è ampliata con l'ingresso di HVB Capital Partners AG e di 19 società controllate da BA-CA, delle quali 17 costituiscono il sub-gruppo immobiliare "Universale International Realitaten GmbH".
4) Dati riferiti a Pioneer Group, Nordinvest e Capitalinvest
5) I dati del 2005 comprendono il trasferimento degli asset in gestione di AMG (Austria) da Asset Management a Private Banking
6) Calcolata con il nuovo criterio Assogestioni in vigore dal 2006 che include nelle statistiche i fondi di diritto estero
7) "Full time equivalent ". Nei dati indicati, il Gruppo KFS, consolidato proporzionalmente, è considerato al 100%. Considerando il Gruppo KFS proporzionalmente, il totale consolidato ammonta a 132.849 per il dicembre 2006 e a 136.144 per il dicembre 2005, quest'ultimo ricostruito in base alle nuove percentuali di possesso derivanti dalla fusione di Kocbank in Yapi Kredi
8) Nei dati indicati, il Gruppo KFS, consolidato proporzionalmente, è considerato al 100%
Si allegano i dati principali del Gruppo, i prospetti dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico riclassificati del Gruppo, il Conto Economico di Gruppo dei trimestri del 2005 e del 2006, i principali dati delle Divisioni, con l'avvertenza che la documentazione non è ancora stata certificata dalla Società di Revisione.
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