25 September 2020

UniCredit è partner del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020 per il quarto anno consecutivo. Francesco Giordano interviene nel panel su infrastrutture, finanza e innovazione

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Il Piano nazionale di ripresa e resilienza come occasione non solo per definire politiche coerenti in termini di sostenibilità economica, sociale e ambientale, ma anche per dotarsi di istituzioni in grado di programmare il futuro del Paese a lungo termine.

 

E’ stato questo uno dei principali messaggi emersi dall’evento inaugurale del Festival dello sviluppo sostenibile 2020, organizzato dall’ASviS, l’Alleanza per lo sviluppo Sostenibile e di cui UniCredit è main partner per il quarto anno consecutivo.

 

Durante la giornata, organizzata (il 22 settembre) a Roma, si è parlato dei fattori di rilancio per rendere l’Italia un paese più “sostenibile” e “resiliente” con rappresentati di primo piano delle istituzioni e leader di aziende chiave in settori strategici. In rappresentanza di UniCredit, Francesco Giordano Co-Ceo Commercial Banking Western Europe. Tra gli ospiti oltre al portavoce ASviS Enrico Giovannini e al presidente dell’ASviS Pierluigi Stefanini anche la Ministra delle infrastrutture, Paola De Micheli.

 

“L’impostazione che lega resilienza e sostenibilità, come definita dall’Agenda 2030 e dalle recenti linee programmatiche dell’Unione europea, deve essere recepita nel Piano che il Governo sta preparando” – ha precisato il portavoce ASviS Enrico Giovannini – ma pensare che la trasformazione del nostro Paese possa essere realizzata usando solo le risorse del Next Generation EU sarebbe un errore”.

 

Della stessa opinione anche la ministra De Micheli che durante il suo intervento ha parlato del piano del Mit, ‘Italia Veloce’, con “meno distanze fisiche e sociali, con tante occasioni di mobilità, più integrata anche attraverso le infrastrutture nel continente europeo. Vogliamo portare il numero più alto di italiani possibile a meno di un’ora da una grande infrastruttura ferroviaria”.

 

“Nel mondo della finanza – ha commentato Francesco Giordano, intervenuto al panel dedicato a infrastrutture, finanza e innovazione per uno sviluppo equo e sostenibile – il livello di attenzione verso queste tematiche è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni e per certi aspetti il settore privato si è mosso anche più velocemente di quello pubblico.

 

La sostenibilità è parte del DNA della nostra banca siamo orgogliosi che di recente il Coal Policy Tool di Reclaim Finance abbia messo in evidenza UniCredit come esempio di best practice nel settore bancario. Testimonianza del nostro impegno è il completo aggiornamento della politica sul carbone del novembre 2019 che prevede l’uscita totale dall’industria del carbone in tutti imercati entro il 2028. Con l’iniziativa Social Impact Banking (SIB), attraverso Microcredit e Impact Financing, abbiamo erogato prestiti per 170 milioni di euro a un totale di oltre 4.000 beneficiari. UniCredit ha poi collocato obbligazioni sociali per 5,7 miliardi di euro con 8 operazioni e ha supportato le PMI europee con oltre 6,4 miliardi di euro di prestiti durante l’emergenza Covid-19 nel 1sem20. Come banca abbiamo fatto infine da apripista anche sulle nuove soluzioni previste dal Decreto liquidità, il cosiddetto Superbonus 110%. L’ESG (ossia l’attenzione ai temi dell’ambiente, del sociale e della governance) è una componente importante per la crescita a lungo termine della nostra banca, perfettamente in linea con la nostra etica del ‘Fare la cosa giusta!’

 

In occasione del Festival fino all’8 ottobre centinaia di eventi sul territorio nazionale, nel mondo e on line affronteranno temi cruciali per il futuro dell’Italia e fare il punto sul cammino verso i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

 

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