UniCredit e She Tech lanciano un workshop per donne programmatrici dall’11 al 13 maggio ideato da professionisti e appassionati di informatica per esplorare le tecnologie principali di Java Enterprise e per colmare il gender gap nel mondo della tecnologia

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Dall’11 al 13 maggio UniCredit e SheTech - associazione no profit che vuole colmare il gender gap nel mondo della tecnologia, del digitale e dell'imprenditoria – presentano il Coding Bootcamp: Java Enterprise.

 

Si tratta di un corso online di tre giorni ideato da professionisti e appassionati di informatica per per esplorare le tecnologie principali di Java Enterprise Edition e approfondire i concetti fondamentali delle applicazioni basate su JAVA, dalla teoria agli esempi pratici, con riferimento a tutti i principali strumenti che la piattaforma fornisce.

 

L’iniziativa, esclusivamente dedicata a programmatrici di applicativi Web JAVA con esperienza lavorativa di almeno 1 anno e a programmatrici con esperienza o conoscenza minima delle tecnologie Java EE, è gratuito.

Monica Rancati, Head of Group Functions/Digital for People & Culture di UniCredit ha commentato: “Siamo felici di questa collaborazione, che dimostra ancora una volta il nostro impegno nel promuovere e sostenere concretamente il talento e la leadership femminile. L'iniziativa testimonia gli sforzi che la nostra banca continua a compiere per sostenere l'accelerazione del processo di cambiamento nell'empowerment delle donne e si inserisce perfettamente all'interno della più ampia strategia del Gruppo per salvaguardare ogni forma di diversità e promuovere l'inclusione. I principi ESG sono una componente essenziale del nostro piano strategico UniCredit Unlocked, e crediamo che la banca debba svolgere anche un ruolo sociale, lavorando per costruire una società più giusta e inclusiva. Ecco perché siamo impegnati ad aumentare sempre di più la rappresentanza femminile nella banca. A fine del 2021 la percentuale di donne tra i nuovi assunti del Gruppo era del 58% e di donne in ruoli manageriali del 39%. Puntiamo infine a colmare il divario retributivo di genere nei prossimi tre anni. A tal fine abbiamo stanziato 100 milioni per garantire la parità di retribuzione tra i sessi, il che significa parità di retribuzione a parità di lavoro”.