Questa settimana parliamo con Vedrana Prošić, membro del team Customer Experience in Bosnia-Erzegovina. Vedrana pensa che un approccio aperto e trasparente sia il modo migliore per risolvere eventuali problemi con i clienti. 

 

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Chi sei, cosa volevi fare da bambina e cosa fai ora in UniCredit?

Mi chiamo Vedrana Prošić, ho 30 anni e faccio parte del team Customer Experience. Da bambina volevo diventare un'insegnante. Ricordo di aver scritto su tutte le porte dei garage con il gesso, facendo finta che fossero la mia lavagna. Ma la vita mi ha portato su un'altra strada, e ora ho una laurea in economia. 

Ho iniziato la mia carriera in UniCredit Bank 8 anni fa. Si può dire che sono cresciuta in questa banca, che mi ha fornito grandi opportunità di apprendimento ed esperienza lavorativa. Spostarmi all'interno della Banca nei diversi segmenti del Retail (consulente bancario, personal banker, specialista della pianificazione delle vendite, specialista della gestione dei prodotti...) mi ha dato una buona base per lavorare sulla Customer Experience.

 

Cosa ti piace di più del tuo lavoro e qual è il momento di maggior orgoglio o il più grande risultato della tua carriera? 

I nostri clienti sono al centro di tutto ciò che facciamo, e mi fa piacere che il nostro team sia coinvolto nella gestione dell'esperienza del cliente. La cooperazione con tutti i dipartimenti della banca per fornire un servizio di qualità ai clienti ci rende più forti come squadra. Questo è un percorso emozionante e mi piace molto. 

I miei momenti di maggior orgoglio sono quando ricevo un riconoscimento per il duro lavoro. Penso che i risultati più grandi debbano ancora arrivare, quindi attendo con ansia i progetti futuri.  

 

E qual è la parte più difficile?

Il nostro obiettivo è assicurarci che i clienti ricevano sempre il miglior servizio e abbiano un'esperienza eccellente. Questo non è sempre così semplice. I reclami sono parte integrante di ogni organizzazione o azienda, compresa la Banca. Non la definirei la parte più difficile, ma è certamente la più impegnativa perché la fiducia del cliente deve essere al centro della nostra attività. 

Quando si tratta di un reclamo, vogliamo sempre trovare la soluzione migliore per il cliente o offrire una spiegazione dettagliata, nel caso in cui la sua richiesta non risulti realizzabile. Un approccio aperto e trasparente è la chiave per dare seguito agli eventuali reclami. 

 

Che consiglio daresti alla te stessa più giovane o a qualcuno che sta considerando questo ruolo come carriera?

Consiglierei loro di non avere paura degli errori e delle sfide, perché è così che si cresce e si progredisce. È importante che vi piaccia quello che fate e che con il vostro lavoro vogliate fornire un valore aggiunto. Il vostro mentore vi aiuterà lungo la strada. Avere buoni mentori e un ambiente di lavoro stimolante sono risorse inestimabili per lo sviluppo di ciascuno.

 

 

Come riesci a bilanciare la tua vita professionale e personale? 

Nei giorni in cui ho un programma di lavoro impegnativo, mi piace alzarmi prima. Cerco sempre di portare a termine le attività più importanti la mattina presto. Naturalmente non è sempre così semplice, quindi nei miei giorni liberi cerco di passare del tempo di qualità con la mia famiglia, gli amici e il mio ragazzo. 

 

Cosa ti piace fare per rilassarti dopo una dura giornata in ufficio? 

Sicuramente praticare uno sport, o allenarmi in palestra. Fa sparire tutta l'energia negativa.

 

Come sarebbe il tuo giorno perfetto quando non lavori?

Trascorrere del tempo con i miei cari (lunghe passeggiate all'aperto o godersi un caffè in giardino). Adoro i fine settimana, perché è quando ho la possibilità di vedere i miei genitori, che vivono in un'altra città. 

 

Qual è stato l'ultimo libro o l'ultimo film che hai amato? E perché?  

Untouchable è un film francese diretto da Olivier Nakache & Éric Toledano. 

Questo film va dritto al cuore del problema nel descrivere i nostri atteggiamenti verso le persone con disabilità. Attraverso questo film, vediamo come quello che noi consideriamo un comportamento decente può essere mal interpretato dalle persone con disabilità. 

Il film è pieno di speranza, perché una buona amicizia può portare tanta gioia. Anche se a volte una buona amicizia sembra impossibile da trovare.