Skip to:
  1. Home
  2. Press & Media
  3. News
  4. 2018
  5. Presentazione nuova ricerca sul posizionamento del vino italiano e piemontese in Norvegia
Share this event on:
  • LinkedIn

Recomend this page

Grazie, la tua segnalazione è stata inviata correttamente.

Spiacenti, questa funzionalità non è disponibile al momento.
Per favore prova con questo link. Grazie

Mittente:

Destinatario (indirizzo e-mail):

Presentazione nuova ricerca sul posizionamento del vino italiano e piemontese in Norvegia

Presentazione nuova ricerca sul posizionamento del vino italiano e piemontese in Norvegia

I Vini del Piemonte e UniCredit hanno organizzato ad Alba un incontro per presentare la nuova ricerca sul vino italiano in Norvegia, condotta da I Vini del Piemonte e dal Prof. Stefano Massaglia del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università degli Studi di Torino, allo scopo di poter disporre di dati statistici utili a comprendere il posizionamento dei vini piemontesi in Norvegia e aver modo così di calibrare al meglio le azioni promozionali in questo importante e strategico paese.

La ricerca è stata presentata oggi presso l'Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari, nel corso di un incontro aperto a tutte le aziende vinicole piemontesi.

 

Dopo i saluti istituzionali di Nicola Argamante, presidente de I Vini del Piemonte, e di Stefano Gallo, regional manager Nord Ovest di UniCredit, sono intervenuti Luigia Mirella Campagna di UniCredit, che ha illustrato i trend dei mercati internazionali, soffermandosi sui paesi in cui si vende maggiormente il vino rosso piemontese, e Ken C. Engebretsen, direttore della Norsk Sommelier Education, la più importante scuola norvegese nel settore alberghiero e della ristorazione, che ha presentato il mercato del vino in Norvegia, chiarendo il ruolo del Monopolio, la funzione e le regole dei tender e gli ultimi trend di questo mercato.

 

Dopo l'intervento di  Daniele Manzone, direttore de I Vini del Piemonte,  Stefano Massaglia, ricercatore dell'Università di Torino, ha introdotto la ricerca, evidenziandone i passaggi salienti e prendendo in esame in particolare i dati relativi al posizionamento dei vini piemontesi.

 

L'intervento conclusivo di  Kjetil Blomvik, General Manager di Vino Piemonte AS, azienda vinicola di proprietà norvegese con sede in Piemonte, ha illustrato com'è percepita la nostra regione nel paese scandinavo.

«La Norvegia è uno dei mercati più importanti al mondo per i vini rossi piemontesi - spiega Daniele Manzone, Direttore del consorzio di promozione I Vini del Piemonte - ecco perché da anni presidiamo stabilmente questo mercato con molte attività promozionali rivolte sia agli operatori del settore sia ai consumatori. A febbraio abbiamo organizzato la quinta edizione del nostro Barolo & Friends Event a Oslo e abbiamo promosso un evento a Trondheim e uno a Bergen; a giugno torneremo con altri eventi promozionali a Oslo, Bergen e Alesund. Addirittura anni fa riuscimmo ad essere invitati come regione ospite in un festival alle Isole Lofoten (oltre il circolo Polare Artico!)».

«UniCredit - sottolinea Stefano Gallo, Regional Manager Nord Ovest - è fortemente impegnata nell'offrire alle aziende vitivinicole piemontesi soluzioni reali per rispondere ad ogni esigenza lungo tutta la filiera produttiva e per sostenerle nel loro percorso di crescita e innovazione. Abbiamo appena presentato un'offerta dedicata al settore, denominata "One4Wine", per la quale non è stato stabilito nessun limite di plafond. Oltre a tutti i servizi finanziari che già UniCredit mette a disposizione delle imprese del comparto, verrà garantito il supporto di team territoriali di specialisti con competenze specifiche di settore, nonché di un nucleo centrale di esperti di settore focalizzati sulle diverse industry dell'agroalimentare. Quanto ai finanziamenti, potranno spaziare dall'acquisto dei macchinari all'affinamento in cantina, fino alla promozione e alla crescita all'estero. Concedere credito è certamente importante ma oggi non è più sufficiente. Con il nostro network internazionale siamo in grado di accompagnare le aziende vitivinicole all'estero, aiutarle a rafforzare il proprio business e ad inserirsi in nuovi mercati emergenti con ricerca di controparti, attività di formazione specialistica, accordi con player internazionali per marketing online. Come ha ricordato pochi giorni fa il nostro direttore generale, Gianni Franco Papa «Forniremo al settore tutte le risorse di cui ha bisogno per crescere. Vogliamo diventare sempre più la banca di riferimento di tutto il mondo vitivinicolo».

 

 

IL MERCATO DEL VINO IN NORVEGIA


 

La scelta di condurre uno studio sulla Norvegia è dovuta al fatto che questo è diventato uno dei mercati più importanti al mondo per il vino di eccellenza, soprattutto se si considera l'altissima capacità di spesa dei suoi abitanti: il PIL pro capite è superiore a 69 mila dollari anno, il più alto d'Europa dopo Lussemburgo e quasi il doppio rispetto a quello italiano! Inoltre negli ultimi 15-20 anni si è verificata una vera e propria rivoluzione dei costumi e delle abitudini dei norvegesi e il vino è diventato estremamente di moda, anche tra i giovani. Oggi la Norvegia è un mercato decisamente orientato alla qualità e al concetto di eccellenza, infatti hanno successo soprattutto i vini di alta gamma.

 

La Norvegia ha un'importanza straordinaria in particolare per i produttori italiani: dalla ricerca è emerso infatti che l'Italia è al primo posto per l'esportazione di vini rossi in Norvegia, non solo per volumi (15,5 milioni di litri), ma anche per valore. Con 279 milioni di euro, la quota di mercato dei vini italiani è pari al 42% (+ 6% rispetto al 2010), mentre Spagna e Francia si fermano a 91 milioni di euro.

 

La situazione è particolarmente positiva per il Piemonte, che è una delle regioni più di moda in questo momento in Norvegia: per diverse aziende produttrici di Barolo questo è il primo mercato in assoluto, addirittura davanti agli USA!

Nel 2017 le aziende vinicole piemontesi hanno fatturato un totale di 69 milioni di euro con le esportazioni in Norvegia, posizionandosi al secondo posto fra le regioni italiane sia per fatturato sia in termini di volumi esportati. A partire dal 2014 il Piemonte è anche la regione italiana con il prezzo medio a bottiglia più alto.

Nel 2014 il Piemonte ha conquistato la seconda posizione in assoluto nelle esportazioni di vino rosso in bottiglia, continuando a crescere più di tutte le altre regioni italiane fino al 2017. Il Veneto rimane ancora al primo posto, ma il trend di crescita del Piemonte fra il 2010 e il 2017 è più del doppio (+64,5% in volume e +84% in fatturato) rispetto a quello del Veneto (+30% in volume e +47% in fatturato).

 

 

IL POSIZIONAMENTO COMPETITIVO DEL VINO ITALIANO SUI MERCATI ESTERI
A CURA DI UNICREDIT


Prendendo spunto da alcune considerazioni dell'Industry Book 2018 sul settore del vino in Italia - lo studio che UniCredit conduce annualmente sulle tendenze, le dinamiche competitive e le prospettive di sviluppo del settore - nella giornata di oggi si intende approfondire il tema del posizionamento competitivo del vino rosso italiano e, in particolare, piemontese sui mercati esteri.

 

Principali evidenze:

 

L'Italia, con oltre 21 milioni di ettolitri di vino, è il secondo esportatore mondiale dopo la Francia. Con un valore delle esportazioni di quasi 6 mld €, detiene una quota del 20% circa delle esportazioni mondiali. Il rapporto prezzo/qualità gioca un ruolo strategico sui mercati mondiali, dove negli ultimi 15 anni la concorrenza è aumentata significativamente a seguito dell'ingresso dei nuovi produttori del vino (Stati Uniti, Australia, Argentina, Cina, Sud Africa, Cile, Nuova Zelanda). Nel confronto tra i prezzi medi alle esportazioni degli ultimi due quinquenni, l'Italia si colloca in posizione intermedia (2,6 euro/l) tra il premium price francese (5,7 euro/ l) e il low price spagnolo (1,1 euro/l) e questo ha consentito margini di crescita interessanti in diversi mercati esteri.

I principali mercati di sbocco sono Stati Uniti (1.408 mln € nel 2017), Germania (985), Regno Unito (811). Una criticità delle nostre esportazioni è l'eccessiva concentrazione delle vendite in pochi mercati: i primi tre mercati rappresentano oltre il 55% delle esportazioni nazionali. L'intero settore ha un elevato potenziale di export da valorizzare. Secondo le stime NOMISMA WINE MONITOR, i paesi più interessanti per l'export di vino italiano da qui al 2020 saranno:

  • Per i vini fermi: la Cina, dove sono previste vendite in aumento del 25,5%, il Canada (+12,5%) e gli USA (+9,1%);
  • Per gli spumanti: la Svizzera, che dovrebbe registrare un +33,9%, il Regno Unito (+31,8%) e il Canada (+31,1%).

L'export dei vini rossi Dop italiani nell'ultimo decennio è aumentato in misura molto significativa, sostenendo il settore negli anni della crisi, che hanno visto una forte debolezza dei consumi interni. I Vini Rossi Dop del Piemonte hanno registrato la dinamica più sostenuta, con un tasso medio annuo di crescita nel periodo 2008-2017 del 16,8%; seguono i vini rossi Dop del Veneto (+9,9%) e della Toscana (+5,1%), mentre quelli del Trentino A.A. hanno mostrato una dinamica più debole (+1,4%).

Nell'ultimo anno, l'export di questi vini ha segnato il passo: Dop Toscana (-1,9% a/a); Dop Veneto (-1,5%); Dop Trentino A.A. (-1,6%). Il Piemonte ha rappresentato un'eccezione, registrando una crescita del 7,5% a/a. 

Guardando ai dati del 2017, i principali mercati di sbocco dei vini rossi Dop a livello nazionale sono: Stati Uniti, Germania, Svizzera, Canada, Regno Unito, Danimarca, Giappone, Svezia, Cina.

Le esportazioni di vini rossi Dop del Piemonte valgono 262 mln €. I principali mercati di sbocco sono: Stati Uniti (66,5 mln €), Germania (33,3), Regno Unito (24,5), Canada (16,1), Svizzera (16,1), Norvegia (15,0), Danimarca (13,7), Giappone (10,3), Svezia (9,9), Paesi Bassi (8,2).

I prezzi medi alle esportazioni sono molto diversi da mercato a mercato e variano dagli 11,34 €/lt nel Giappone ai 5,92 €/lt in Svezia. Giappone, Stati Uniti, Regno Unito e Canada sono mercato ad elevato valore, con prezzi medi rispettivamente pari a 11,34 €/lt, 10,74 €/lt, 9,99 €/lt, 9,67 €/lt. In posizione intermedia Germania (8,51), Paesi Bassi e Danimarca; di fascia più bassa, la Norvegia (5,98) e la Svezia.

I principali vini rossi DOP competitor italiani sono toscani, i più venduti all'estero (521,5 mln €) a un prezzo medio di 6,30 €/lt, e veneti (268 mln €), a un prezzo medio di 5,96 €/lt.

I principali vini rossi DOP competitor non italiani sono quelli francesi: il più venduto all'estero è il Bordeaux (1,8 mld €), a un prezzo medio di 9,83 €/lt, seguito dal Borgogna (421 mln €), a un prezzo medio di 26,34 €/lt, e dal Languedoc-Roussilon (180,2 mln €), a un prezzo medio di 4,25 €/lt.