UniCredit ha sottoscritto un prestito obbligazionario da 2,5 milioni di euro emesso da Freeda Media, azienda milanese attiva dal 2016 nel settore media.
Il prestito obbligazionario, con durata quinquennale e garantito all'80% da MCC è destinato a sostenere la media company nel suo percorso di crescita, sviluppo aziendale e internazionalizzazione, nell'ambito di un programma di investimenti previsti dall'executive team dell'azienda, guidata da Gianluigi Casole e Andrea Scotti Calderini. Il piano prevede il lancio del brand Freeda nel Regno Unito e in altri mercati strategici di matrice anglosassone. Dalla nascita a settembre 2016, Freeda ha raccolto più di € 28 milioni di capitali.
Freeda è una media company - fondata nel settembre 2016 - che ha l'obiettivo di diventare la voce più rilevante per un'intera generazione di donne a livello internazionale. La missione della società è quella di promuovere storie reali di donne in grado di ispirare un cambiamento positivo nella società, attraverso la promozione di valori quali la realizzazione femminile, lo stile personale e la collaborazione. Questo è possibile grazie alla creazione di contenuti originali distribuiti su quelle piattaforme dove la community trascorre la maggior parte del proprio tempo online, i social media. Negli ultimi due anni ha lavorato con più di 200 brand del calibro di Nike, Estée Lauder e Gucci, tra gli altri.
Sottolinea Giovanni Solaroli, Regional Manager Lombardia di UniCredit: «I minibond costituiscono uno degli strumenti di finanza alternativa a cui fanno ricorso, con sempre maggiore frequenza, realtà imprenditoriali di piccola-media dimensione estremamente dinamiche e innovative come Freeda. Questo, dal nostro punto di vista, non può che rappresentare un elemento positivo, essendo spesso l'emissione di mini-bond espressione di una fase di crescita in corso. E' evidente che tali operazioni richiedono una controparte finanziaria strutturata ed è per questo che UniCredit intende proporsi come partner di riferimento delle imprese in questi percorsi virtuosi».