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Le Vie dei Tesori : 100 luoghi che aprono le porte, con numerosi inediti

Le Vie dei Tesori : 100 luoghi che aprono le porte, con numerosi inediti

Un folto gruppo di 50 esperienze tra cielo e mare, visite guidate  da esperti

e 90 passeggiate d'autore, un cartellone di spettacoli, mostre e visite teatralizzate

Degustazioni tra i monumenti, un bellissimo programma KIDS

400 ragazzi coinvolti e 150 volontari

Ritorna Le Vie dei Tesori a Palermo da venerdì 6 ottobre per cinque weekend

Altre sei città aprono le porte: Carini mostra oratori che sembrano di pizzo

e inaugura un inedito percorso attraverso quattro organi monumentali

 

 

Entrare nelle sconosciute Grotte dei Giganti dove si nascondevano i palermitani sotto i bombardamenti del '43, o avvicinare San Ciro che, solitaria e misteriosa, chiunque ha visto imboccando l'autostrada.  Ma anche ritornare dopo tempo nella necropoli punica o nella ex Manifattura tabacchi, scoprire le tombe degli Inquisitori nella cappella spagnola della Gancia; volare in almeno quattro modi diversi (Piper, aliante, parapendio e drone) entrare nel carcere monumentale dell'Ucciardone o nella Questura che si riempirà di bambini, nel giardino d'arte in omaggio ai caduti di mafia; incuriosirsi per gli innumerevoli aneddoti di uno storico appassionato, passare di chiesa in cappella, da un'azienda di frutti tropicali ad una visita teatralizzata. E nella vicina Carini, trovare un circuito di organi monumentali.

 

Le Vie dei Tesori è uno dei più grandi e partecipati festival italiani di scoperta del patrimonio, dove questo termine non si ferma a luoghi e monumenti, ma pesca in ogni realtà fattiva della comunità. "Le Vie dei Tesori è un nuovo linguaggio e una nuova ottica, è un grande bozzolo, materno, nella sua attenzione e sensibilità che incuba la nuova vita dei luoghi, che non resteranno mai gli stessi - spiega l'assessore comunale alla Rigenerazione urbana Maurizio Carta, intervenuto alla presentazione a cui era presente anche il sovrintendente Marco Betta. Da venerdì 6 ottobre (e per cinque weekend fino al 5 novembre) il ritorno nella città che ha visto nascere il festival nell'ormai lontano 2006, nel cuore dell'Università. "Conosco Vie dei Tesori da semplice fruitore - spiega Michelangelo Gruttadauria, che guida il SiMuA - Il Sistema museale d'Ateneo ci ha creduto sin dall'inizio e continuerà a sostenere il festival con le collezioni e i luoghi, che durante questi cinque weekend diventano tesori da scoprire".

 

"E da sabato 7 a domenica 22 ottobre, ecco anche Carini unirsi al percorso, per il terzo anno di seguito. "Siamo orgogliosi di aprire i tanti monumenti di Carini, in parte ancora non conosciuti nemmeno dai residenti  - dichiara il sindaco di Carini Giovì Monteleone - Troppo spesso Carini viene identificata solo con il Castello ma in realtà i siti culturali presenti nel territorio sono molti di più".

 

Un museo diffuso che apre, anima oltre 200 tesori - tra luoghi ed esperienze, eventi e teatralizzazioni, visite guidate e mostre - di tutte le istituzioni, enti, associazioni senza bandiere o titolarità. "Torna per il diciassettesimo anno, questa nostra "festa", che è la festa dell'intera città - dice Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori - Cinque fine settimana intensissimi con centinaia di luoghi aperti e diversi inediti. Una  manifestazione per  riappropriarsi della bellezza". Dopo la terza edizione di Borghi dei Tesori, in 37 piccole realtà siciliane, la prima tranche di dieci città è partita, ha già superato le 27 mila presenze e si prepara al terzo e ultimo weekend. Bagheria, Termini Imerese e la new entry Corleone, abbracciano Palermo; poi le tre città della costa occidentale, Trapani, Marsala e Mazara, oltre alla piccola Alcamo. Nel cuore della Sicilia, Enna e Caltanissetta, e all'altro estremo, Messina. Al fianco di Palermo e Catania, ecco anche Ragusa e Scicli, Noto, Sciacca e Carini ma solo per tre weekend, dal 7 al 22 ottobre.  Un progetto che si anima della narrazione collettiva, della voglia di riappropriazione dei cittadini, della partecipazione di centinaia di giovani: quest'anno sono 400 i ragazzi e 150 i volontari che si uniscono alla squadra rodata di organizzatori, narratori, giornalisti.  "E' un'esperienza straordinaria per i ragazzi - dice Marcello Li Vigni, dell'Ufficio scolastico regionale - che imparano ad amare e valorizzare il territorio; e che spesso incide sulle loro scelte future".

 

Oltre 450 tesori visitabili in oltre due mesi di festival, con il sistema digitale e smart che è ormai diventato un marchio di fabbrica. Palazzi nobiliari, terrazze segrete, monasteri, chiese e cripte, giardini, musei scientifici: luoghi in gran parte di solito chiusi o non raccontati. Il festival propone ai cittadini un'alleanza nel segno della cultura, della conoscenza, della riappropriazione degli spazi. E di contro, offre ai turisti la possibilità di visitare città aperte, raccontate, dense di nuove prospettive, di nuovi spunti di dialogo, di nuove forme di accoglienza. Un impegno civile, prima ancora che culturale.

 

Le Vie di Tesori ogni anno generano una ricaduta economica, in termini di indotto turistico, nelle città che attraversano: come certifica l'Otie, Osservatorio turistico delle economie delle Isole. Complessivamente l'anno scorso la Sicilia ha avuto un indotto economico di oltre 6 milioni di euro: la sola Palermo ha accolto oltre 166 mila visitatori, numeri che hanno generato una ricaduta economica di oltre 4 milioni e 300 mila euro.

 

Un festival che ha portato la cultura fuori da palazzi istituzionali e atenei, ha sperimentato, cercato, scoperto percorsi e siti. E costruisce reti: con Unicredit come main sponsor - "UniCredit è orgogliosa di sostenere l'arte e la cultura come motori di sviluppo sociale, economico e sostenibile.- interviene Salvatore Malandrino, regional manager Sicilia di UniCredit - UniCredit è consapevole che il patrimonio rappresenta un asset fondamentale e distintivo della Sicilia, e perciò occorre valorizzarlo in maniera sempre più efficace" - e con la collaborazione di Poste Italiane e AMG Gas ("Siamo un'azienda del territorio, che ha fatto di questa specificità la sua forza e la sua identità. Naturale partecipare ad un festival che indaga e racconta la città - dice l' AD Vitale Muia). Il festival ha saputo creare sinergie e dialogo con Regione, Atenei, Comuni, Diocesi, gestori privati, istituzioni dello Stato, proprietari di palazzi nobiliari. Un progetto che tutto l'anno lavora per generare valore sociale intorno al patrimonio culturale con una costante attività di valorizzazione e di storytelling, con restauri e manifestazioni. 

 

Quest'anno riaccoglie il progetto satellite Terre dei Tesori: aprono cantine, vigneti, frantoi, caseifici, vivai, in collaborazione con l'Assessorato regionale all'Agricoltura. Agricoltori giovani ed evoluti veramente 10 e lode, trenta aziende visitabili all'interno del festival. E da Palermo è prevista anche una rete di pullman AutoService per raggiungere le altre città in maniera comoda e senza stress, secondo il calendario disponibile sul sito appena rinnovato www.leviedeitesori.com, già colmo di notizie, curiosità, schede per ciascuna città, vero motore dell'intero festival, da consultare anche in maniera smart tramite la app gratuita.