Skip to:
  1. Home
  2. Press & Media
  3. Comunicati stampa - Price sensitive
  4. 2009
  5. Gruppo UniCredit: approvati i risultati consolidati del primo trimestre 2009
Share this event on:
  • LinkedIn

Recomend this page

Grazie, la tua segnalazione è stata inviata correttamente.

Spiacenti, questa funzionalità non è disponibile al momento.
Per favore prova con questo link. Grazie

Mittente:

Destinatario (indirizzo e-mail):

Gruppo UniCredit: approvati i risultati consolidati del primo trimestre 2009

 

GRUPPO UNICREDIT: APPROVATI I RISULTATI CONSOLIDATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2009

 

UTILE NETTO A €447 MILIONI, RISULTATO DI GESTIONE IN CRESCITA DEL 27,3% A/A E DEL 51,9% TRIM/TRIM SU BASE OMOGENEA, GRAZIE A DIVERSIFICAZIONE E A CONTROLLO DEI COSTI

 

 

  • Utile netto di pertinenza del Gruppo a €447 milioni
  • Risultato di gestione a €2.740 milioni, +27,3% a/a e +51,9% trim/trim a cambi e perimetro costanti, sostenuto dalla buona tenuta della attività di banca commerciale (1) e dal recupero di Markets e Investments Banking (MIB)
  • Buoni risultati dall'attenzione ai costi operativi, in flessione a/a (-2,8%) e q/q (-6,4%) a cambi e perimetro costanti
  • Costo del rischio a 109 pb, in modesto aumento rispetto a 105 pb (2) nel quarto trimestre 2008, riflettendo rettifiche nette su crediti pari a €1.650 milioni; sofferenze stabili trim/trim
  • Continua l'attività di contenimento dei rischi: totale attivo, attività di negoziazione e attività ponderate per il rischio in riduzione trim/trim
  • Core Tier 1 al 6,38% (senza bond governativi)

 

 

Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre 2009, che evidenziano un utile netto di €447 milioni, in decremento rispetto a €505 milioni del quarto trimestre 2008 principalmente per effetto del venire meno di imposte positive non ricorrenti. A livello ante imposte infatti l'utile si è attestato a €922 milioni, in crescita di oltre €1 miliardo trim/trim.


Il risultato di gestione raggiunge nel primo trimestre 2009 €2.740 milioni, superiore rispetto a €2.311 milioni nel primo trimestre 2008 e a €1.903 milioni nel quarto trimestre 2008. L'andamento rispetto al trimestre precedente è stato determinato sia da maggiori ricavi (grazie anche alla ripresa del risultato netto della negoziazione impattato nel quarto trimestre 2008 dalla severa crisi finanziaria), che da un forte contenimento dei costi (i costi operativi scendono del 6,4% trim/trim a cambi e perimetro costanti).


La solida performance del risultato di gestione riflette l'importanza per il gruppo della diversificazione, beneficiando sia della buona tenuta dell'attività di banca commerciale che della ripresa, rispetto ai trimestri precedenti, della Divisione Markets & Investment Banking (MIB). In particolare l'attività di banca commerciale mostra una sostanziale tenuta del risultato di gestione (-0,4% trim/trim), mentre MIB recupera dopo un quarto trimestre 2008 colpito dall'eccezionale turbolenza dei mercati, registrando un risultato di gestione positivo di €367 milioni nel primo trimestre 2009, in netto miglioramento rispetto a €-690 milioni nel primo trimestre 2008 e a -€953 milioni nel quarto trimestre del 2008.


Il margine d'intermediazione del Gruppo UniCredit, pari a €6.562 milioni nel primo trimestre 2009, cresce dell'1,8% a/a e dell'8,0% trim/trim, principalmente per effetto del recupero del risultato netto di intermediazione, copertura e fair value, che bilancia l'andamento sfavorevole di alcune valute. Il margine di intermediazione è, in effetti, fortemente appesantito dall'effetto cambi: a cambi e perimetro costanti l'andamento è di decisa crescita, +8,1% a/a e +11,8% trim/trim.


Gli interessi netti si attestano a €4.650 milioni nel primo trimestre 2009, mostrando un solido sviluppo a/a (+4,2%, +10,2% a cambi e perimetro costanti) e una discreta tenuta trim/trim (-3,6%, -0,5% a cambi e perimetro costanti). La dinamica rispetto al quarto trimestre 2008 riflette principalmente l'andamento dei cambi e minori giorni valuta. Al netto di questi effetti la rinegoziazione delle condizioni sul fronte degli attivi ed il buon andamento di MIB (che beneficia anche di maggiori interessi correlati all'attività di trading) hanno bilanciato efficacemente l'effetto negativo del decremento dei tassi di mercato, in un contesto di moderata flessione dei volumi.


Le commissioni nette risultano pari a €1.846 milioni nel primo trimestre 2009 rispetto a €2.460 milioni nel primo trimestre 2008 e €2.090 milioni nel quarto trimestre 2008. Il calo annuale è da ricondursi principalmente alla riduzione delle commissioni da servizi di gestione e amministrazione del risparmio, che riflettono il declino dei volumi di attività gestite a livello di settore. Al 31 marzo 2009 le masse della divisione di Asset Management del Gruppo risultano pari a €154,2 miliardi. L'andamento trim/trim delle commissioni si riconduce invece principalmente al rallentamento dei servizi alle imprese, tipologia di commissioni per cui il 4 trimestre è di gran lunga il migliore del 2008.


Il risultato netto della negoziazione, copertura e fair value risulta negativo nel primo trimestre 2009 (-€93 milioni), anche se in misura nettamente inferiore sia al primo trimestre del 2008 (-€683 milioni) che al quarto trimestre del 2008 (-€1.258 milioni), reagendo positivamente a condizioni di mercato meno estreme di quelle verificatesi nei trimestri precedenti.


Gli altri proventi netti sono pari a €105 milioni rispetto a €134 milioni nel primo trimestre del 2008 e a -€11 milioni nel quarto trimestre del 2008.


I costi operativi ammontano a €3.822 milioni, in decisa flessione sia a/a (-2,8%) che trim/trim (-6,4%) a cambi e perimetro omogenei. Il buon andamento dei costi si riconduce sia al continuo efficientamento sul fronte del personale, sia a un forte impegno, che interessa tutto il gruppo, al contenimento delle altre spese.


Le spese per il personale scendono del 4,2% a/a e dell'1,8% trim/trim su basi omogenee a €2.296 milioni nel primo trimestre 2009, grazie soprattutto alle iniziative di ottimizzazione delle risorse impiegate e alla riduzione dei compensi variabili in relazione ai risultati.


Le altre spese amministrative, al netto dei recuperi di spesa, si attestano a €1.225 milioni nel primo trimestre 2009, in flessione sia a/a che trim/trim (rispettivamente -1,2% e -12,8% a cambi e perimetro costante), per effetto di miglioramenti sia ciclici (ad esempio spese di marketing e rappresentanza) che strutturali (ad esempio ottimizzazione delle spese IT e dei processi di spesa).


Le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali crescono a/a del 2,6% su basi omogenee nel primo trimestre del 2009, registrando comunque una flessione rispetto al trimestre precedente.


Il rapporto Costi/Ricavi risulta pari al 58.2% nel primo trimestre del 2009, in deciso miglioramento sia rispetto al primo trimestre del 2008 (di 6 punti percentuali) che rispetto al quarto trimestre del 2008 (di 10,5 punti percentuali).


Gli accantonamenti per rischi e oneri risultano pari a €68 milioni, in crescita da €51 milioni nel primo trimestre del 2008 ma in flessione rispetto a €165 milioni del quarto trimestre del 2008.


Le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni ammontano a €1.650 milioni, in modesta crescita (+1,4%) rispetto al trimestre precedente, al netto di €300 milioni di rilascio di riserve nel quarto trimestre 2008 in Germania. Il costo del rischio è anche esso stabile trim/trim (109 punti base nel primo trimestre 2009, 105 punti base pro-forma per le sovra-menzionate rettifiche nel quarto trimestre 2008).


Per quanto riguarda l'andamento del costo del rischio per area di business, la riduzione del costo del rischio di MIB rispetto al quarto trimestre 2008 compensa la crescita nell'area CEE e gli effetti del rallentamento macroeconomico sulle divisioni Retail e Corporate.


I crediti deteriorati lordi a fine marzo 2009 sono pari a €44,8 miliardi, in crescita rispetto a €41,8 miliardi a fine dicembre 2008, per effetto di un ulteriore crescita degli incagli ed in genere delle categorie a minore severità, che riflettono una situazione di rallentamento macroeconomico. Le sofferenze lorde si presentano invece stabili trim/trim (-0,2% a €28,7 miliardi).


Il rapporto di copertura del totale crediti deteriorati lordi è di 51,6% a marzo 2009, come risultato di una copertura del 65,3% delle sofferenze (in miglioramento rispetto 63,6% di dicembre 2008) e di una copertura del 27,1% degli altri crediti problematici (28,0% a dicembre 2008).


Gli oneri di integrazione ammontano a €67 milioni, in crescita sia rispetto a €24 milioni del primo trimestre del 2008 che a €31 milioni del quarto trimestre 2008, legati per la maggior parte alla riorganizzazione della divisione MIB.


I profitti netti da investimenti risultano pari a circa -€33 milioni, con contributo all'utile nettamente inferiore rispetto al primo trimestre 2008 (€185 milioni) ed al quarto trimestre del 2008 (€213 milioni).


Le imposte sul reddito del periodo sono pari a €334 milioni nel primo trimestre 2009, in confronto a €457 milioni nel primo trimestre 2008 e a imposte positive per €849 milioni nel quarto trimestre 2008 (che scontava un beneficio di €1.001 milioni dal cambiamento della normativa italiana in merito al trattamento fiscale dell'avviamento). Il tax rate del primo trimestre 2009 si attesta all'36,2%, maggiore rispetto sia al primo trimestre del 2008 che al quarto trimestre del 2008.


L'utile di pertinenza di terzi a fine marzo 2009 è di €76 milioni rispetto a €161 milioni del primo trimestre 2008, che ancora non rifletteva l'acquisto delle quote di minoranza di Bayerische Hypo- und Vereinsbank (HVB) e UniCredit Bank Austria e a €111 milioni nel quarto trimestre del 2008.


L'effetto della Purchase Price Allocation di Capitalia è di -€65 milioni nel primo trimestre del 2009, impatto inferiore ai -€76 milioni del primo trimestre del 2008 e ai -€75 milioni nel quarto trimestre del 2008.


L'utile netto di pertinenza del Gruppo si attesta a €447 milioni contro €1.063 milioni del primo trimestre 2008, che ancora rifletteva un minore impatto del deterioramento macroeconomico, e €505 milioni nel quarto trimestre 2008.


Il totale attività ammonta a €1.028 miliardi (€1.046 miliardi a dicembre 2008) con un ulteriore calo nonostante il mark to market degli strumenti di copertura economica (compensato da un andamento simile sul lato delle passività). Il totale attività al netto degli strumenti di copertura ha mostrato  una riduzione del 2,9% nel primo trimestre del 2009, dopo il -5,9% del quarto trimestre 2008.


Il Core Tier 1 ratio passa al 6,4% (dal 6,5% a dicembre 2008), senza bond governativi, in conseguenza dell'andamento sfavorevole nel trimestre di riserva FX e AFS, che hanno registrato un impatto negativo di 14 punti base (in parte già recuperato dopo la chiusura del trimestre). Al netto di questi effetti il Core Tier 1 ratio cresce di 7 punti base, sostenuto dall'utile e dalla riduzione degli attivi ponderati per il rischio (ancora in flessione, dell'1,7% trim/trim). Il Tier 1 ratio si attesta al 7,2% ed il Total Capital Ratio all'11,1%.


A fine marzo 2009, la struttura del Gruppo risulta composta da un organico (3) di 170.732, in deciso calo (-2,2%) rispetto alle 174.519 unità di dicembre 2008. La flessione si attesta a 3.787 nel primo trimestre 2009, con maggiori riduzioni nel Retail, nell'area CEE e nel Corporate Centre.


La rete distributiva del Gruppo a marzo 2009 è composta da 10.131 sportelli (10.251 a dicembre 2008).

 

 

 

Si allegano i dati principali del Gruppo, lo Stato Patrimoniale consolidato, il Conto Economico consolidato, l'evoluzione trimestrale del Conto Economico consolidato, l'evoluzione trimestrale dello Stato Patrimoniale e i principali dati per Divisione.

 

 

Milano, 13 maggio 2009

 

 

Investor Relations:
Tel. +39-02-88628715; e-mail: investorrelations@unicreditgroup.eu
Media Relations:
Tel. +39-02-88628236; e-mail: mediarelations@unicreditgroup.eu

 

 

Note:

 

1) Retail, Corporate, CEE Region e Private Banking
2) Pro forma per €300 milioni di rilascio di accantonamenti in Germania

3) "Full time equivalent", calculated according to a new methodology which does not include unpaid leaves. In the figures reported the companies proportionately consolidated, including the KFS Group, are included at 100%.

 

 

Comunicato stampa e tabelle 190kB