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Risultati consolidati del primo semestre del 2010

RISULTATI CONSOLIDATI DEL PRIMO SEMESTRE DEL 2010: UTILE NETTO ESCLUSE RETTIFICHE DI VALORE SU AVVIAMENTO A €831 MILIONI, CON UNA FLESSIONE A/A MODERATA (-€106 MILIONI) NONOSTANTE IL PESO DELLA MAGGIORE TASSAZIONE.


STABILIZZAZIONE DEL MARGINE DI INTERESSE E BUON ANDAMENTO DI COMMISSIONI NETTE E RETTIFICHE SU CREDITI.


CONFERMATA LA SOLIDA STRUTTURA DELLO STATO PATRIMONIALE E DEL CAPITALE REGOLAMENTARE (CORE TIER I A 8,41%).

PROGETTO "INSIEME PER I CLIENTI": APPROVATA LA FUSIONE

 

 

PRIMO SEMESTRE DEL 2010:

  • Utile netto di pertinenza del Gruppo a €669 milioni. A €831 milioni al netto di €162 milioni di rettifiche di valore su avviamento, con una riduzione a/a moderata (-€106 milioni) nonostante il peso del maggiore tax rate (+5,0 p.p. a 41,2% calcolato senza tener conto delle rettifiche di valore su avviamento)
  • Margine di intermediazione a €13.299 milioni, -9,0% a/a a cambi e perimetro costanti, con risultati di negoziazione in flessione del 36,6%
  • Buon andamento dei costi operativi (+0,7% a/a a cambi e perimetro costanti) e rettifiche nette su crediti (-14,4% a/a a cambi e perimetro costanti)
  • Evidente rafforzamento, rispetto a giugno 2009, della struttura di stato patrimoniale e dei ratio di capitale: Core Tier 1 a 8,41% e Tier 1 a 9,38%

 

SECONDO TRIMESTRE 2010:

 

  • Utile netto di pertinenza del Gruppo a €148 milioni, €310 milioni al netto di rettifiche di valore su avviamento
  • Margine di intermediazione a €6.493 milioni, con trend trimestrale in crescita sia di commissioni nette che di margine di interesse; risultato di negoziazione in evidente flessione a €58 milioni (-€502 milioni trim/trim) per effetto di difficili condizioni di mercato
  • Costi operativi a €3.939 milioni, in moderata crescita trim/trim, riflettendo l'effetto cambi
  • Accantonamenti su crediti a €1.716 milioni, con costo del rischio in flessione trim/trim a 122 pb, -42 pb dal picco di 164 pb nel 2Trim09

 

Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato i risultati consolidati del primo semestre del 2010, che si è chiuso con un utile netto di pertinenza del Gruppo di €669 milioni, di cui €148 milioni nel secondo trimestre, che risulta influenzato negativamente da €162 milioni di rettifiche di valore sull'avviamento relativo alla controllata in Kazakhstan.


Inoltre il Consiglio di Amministrazione, nell'ambito del Progetto "Insieme per i Clienti" e a seguire le approvazioni delle assemblee di tutte le società interessate, ha approvato la fusione per incorporazione in UniCredit S.p.A. di UniCredit Banca S.p.A., UniCredit Banca di Roma S.p.A., Banco di Sicilia S.p.A., UniCredit Corporate Banking S.p.A., UniCredit Private Banking S.p.A., UniCredit Family Financing Bank S.p.A. e UniCredit Bancassurance Management & Administration S.c.r.l. ai sensi dell'art. 2505, comma 2, del Codice Civile. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato la fusione in UniCredit S.p.A. di UniCredit Partecipazioni S.r.l. Si prevede che entrambe le fusioni acquisiranno efficacia a far data dal 1° novembre 2010.


Tornando all'andamento trimestrale dei risultati finanziari del Gruppo, questo si è contraddistinto per la buona dinamica delle principali variabili di conto economico (il margine di interesse e le commissioni sono in crescita, i costi rimangono sotto controllo e le rettifiche su crediti sono in flessione), purtroppo contrastato, a livello di evoluzione trim/trim dell'utile netto, dalla flessione del risultato netto di negoziazione, copertura e fair value (-€502 milioni trim/trim) per effetto di condizioni decisamente meno favorevoli dei mercati finanziari.


Il margine d'intermediazione raggiunge €13.299 milioni nei primi sei mesi del 2010, in flessione del 9,0% a/a a cambi e perimetro costanti, e €6.493 milioni nel secondo trimestre 2010, -4,6% trim/trim. Sia la dinamica a/a che trim/trim riflettono la flessione del risultato netto di negoziazione, copertura e fair value, che ha risentito della crisi del mercato del debito sovrano, concentratasi nel secondo trimestre 2010.


Gli interessi netti si attestano a €7.895 milioni nel primo semestre del 2010 (-16,5% a/a a cambi e perimetro costanti, riflettendo un contesto di tassi decisamente più sfavorevole). Gli interessi netti raggiungono €3.977 milioni nel secondo trimestre, in crescita di €60 milioni trim/trim (+1,5%), con contributo positivo della dinamica dei volumi (particolarmente in CEE e CIB in Germania) e di un giorno valuta in più compensato parzialmente dalla modesta flessione dello spread commerciale.


Le commissioni nette risultano pari a €4.379 milioni nei primi sei mesi del 2010, in marcata crescita (+15,5% a cambi e perimetro costanti) rispetto a €3.735 milioni del corrispondente periodo dell'anno precedente, confermando la buona ripresa delle attività di risparmio gestito ma anche un soddisfacente andamento delle altre voci commissionali. Le commissioni nette nel secondo trimestre 2010 si attestano a €2.209 milioni, +1,9% trim/trim nonostante le minori commissioni da negoziazione e collocamento titoli (-11,0% trim/trim come conseguenza del rallentamento dell'attività sui mercati), più che compensate dalle altre componenti delle commissioni da servizi di gestione e amministrazione del risparmio e dal +4,1% delle altre commissioni (spinte dal forte andamento delle commissioni da negoziazione valute e altri servizi). Al 30 giugno 2010 le masse della divisione di Asset Management del Gruppo risultano pari a €185,5 miliardi, in lieve crescita trim/trim.


Il risultato netto della negoziazione, copertura e fair value risulta pari a €618 milioni nel primo semestre 2010, in riduzione da €936 milioni dello stesso periodo del 2009. Tale dinamica si riconduce soprattutto al deterioramento dei mercati finanziari a seguito della crisi del debito sovrano, manifestatasi nel secondo trimestre del 2010, che si è chiuso per il Gruppo con un risultato netto della negoziazione, copertura e fair value pari €58 milioni (da €560 milioni nel primo trimestre 2010).

 

Gli altri proventi netti dei primi sei mesi del 2010, pari a €213 milioni (di cui €114 milioni nel secondo trimestre), sono in linea rispetto a €209 milioni dei primi sei mesi del 2009.


I costi operativi ammontano a €7.817 milioni nel primo semestre del 2010, in crescita dello 0,7% a/a a cambi e perimetro costanti, soprattutto per effetto del rilascio, nel primo semestre del 2009, di €119 milioni di accantonamenti per remunerazione variabile (contabilizzati nel 2008). Per quanto riguarda la dinamica trimestrale, i costi operativi nel secondo trimestre 2010 risultano pari a €3.939 milioni, maggiori dei €3.878 milioni del trimestre precedente (+€61 milioni trim/trim, principalmente riconducibile a effetto cambi ed a componenti cicliche).


Le spese per il personale aumentano nei primi sei mesi del 2010 del 1,7% a/a su basi omogenee, attestandosi a €4.653 milioni, per effetto del sopra citato rilascio di remunerazione variabile (pari a €56 milioni nel secondo trimestre 2009). Il secondo trimestre 2010 registra, a cambi e perimetro costanti, una flessione dello 0,1% trim/trim, riconducibile alla riduzione di organico e a minori accantonamenti per remunerazione variabile.


Le altre spese amministrative, al netto dei recuperi di spesa, raggiungono €2.533 milioni nei primi sei mesi del 2010, in lieve flessione rispetto a €2.539 milioni dello stesso periodo del 2009 (ma con riduzione dell'1,4% a/a a cambi e perimetro costanti). Nel secondo trimestre del 2010 la voce raggiunge €1.293 milioni, con una crescita rispetto a €1.240 milioni del trimestre precedente, sostanzialmente riconducibile a effetto cambi e a spese di natura ciclica (ad esempio consulenze, marketing).


Le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali si attestano nel primo semestre 2010 a €631 milioni, che si confrontano con €606 milioni dello stesso periodo del 2009. Il dato raggiunge €314 milioni nel secondo trimestre 2010, in calo da €317 milioni del trimestre precedente.


Il rapporto Costi/Ricavi risulta pari al 58,8% nei primi sei mesi del 2010 (60,7% nel secondo trimestre), maggiore rispetto al primo semestre 2009 (53,4%).


Il risultato di gestione si attesta nei primi sei mesi del 2010 a €5.482 milioni, di cui €2.554 milioni nel secondo trimestre, che riflette la diminuzione di €502 milioni trim/trim dei proventi da negoziazione, a causa di diverse condizioni di mercato. Al netto dei proventi da negoziazione il risultato di gestione del secondo trimestre 2010 risulta in crescita del 5,5% rispetto al trimestre precedente.


Le rettifiche di valore su avviamento risultano pari a €162 milioni. L'impairment test condotto a giugno ha confermato la sostenibilità dell'avviamento complessivamente allocato alle diverse unità di business con l'eccezione di quello attribuito al Kazakhstan, dove il perdurare della crisi economica e la conseguente revisione dei piani strategici hanno evidenziato la necessità della rettifica di valore sopracitata.


Gli accantonamenti per rischi e oneri aumentano a/a raggiungendo €262 milioni nei primi sei mesi del 2010, di cui €106 milioni nel secondo trimestre (in flessione da €156 milioni del trimestre precedente).


Le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni ammontano nel primo semestre 2010 a €3.507 milioni (in riduzione da oltre €4 miliardi dello stesso periodo del 2009), equivalenti ad un costo del rischio di 125 punti base annualizzato. Nel secondo trimestre del 2010 la voce registra per la quarta volta consecutiva una riduzione rispetto al trimestre precedente (a €1.716 milioni da €1.791 milioni del primo trimestre 2010).

 

I crediti deteriorati lordi a fine giugno 2010 sono pari a €63,7 miliardi, con una crescita del 5,9% trim/trim (+5,4% trim/trim a cambi costanti). Le sofferenze lorde crescono dell'8,1% trim/trim, mentre lo sviluppo delle altre categorie di crediti problematici rallenta, con la crescita trim/trim che si assesta a +3,1%.


Il rapporto di copertura del totale crediti deteriorati lordi è di 45,2% a giugno 2010, che si compone di una copertura del 59,8% delle sofferenze e di una copertura del 25,1% degli altri crediti problematici.


Gli oneri di integrazione ammontano a €11 milioni nei primi sei mesi del 2010 (di cui €6 milioni nel secondo trimestre), in diminuzione da €309 milioni del primo semestre 2009 (che includeva oneri relativi ad accordi di riduzione del personale).


I profitti netti da investimenti risultano pari a €107 milioni nel primo semestre 2010, in aumento rispetto a -€166 milioni del corrispondente periodo dell'anno precedente. Il secondo trimestre 2010 evidenzia profitti netti da investimenti per €39 milioni, rispetto a €68 milioni nel primo trimestre 2010.


Le imposte sul reddito del periodo sono pari a €745 milioni nei primi sei mesi del 2010 (€697 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente), con un tax rate pari al 41,2% - senza tener conto delle rettifiche di valore su avviamento - in crescita di 5,0 punti percentuali a/a. Anche nel secondo trimestre 2010 il tax rate si colloca su livelli relativamente elevati rispetto al passato (pari a 44,6% senza tener conto delle rettifiche di valore su avviamento), con imposte sul reddito di periodo pari a €342 milioni, per effetto della dinamica della tassa IRAP in Italia.


L'utile di pertinenza di terzi del primo semestre 2010 è di €119 milioni rispetto a €166 dello stesso periodo del 2009. Nel secondo trimestre del 2010 l'utile di pertinenza di terzi risulta pari a €56 milioni (€63 milioni nel trimestre precedente).


L'effetto della Purchase Price Allocation si attenua rispetto ai -€129 milioni dei primi sei mesi del 2009 e si attesta, nei primi sei mesi del 2010, a -€115 milioni, di cui -€58 milioni nel secondo trimestre.


L'utile netto di pertinenza del Gruppo si attesta nel primo semestre del 2010 a €669 milioni rispetto a €937 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente (-€268 milioni a/a), che aveva beneficiato di un contributo dei proventi da negoziazioni ai ricavi maggiore (di €318 milioni) e che non aveva registrato la componente non ricorrente negativa costituita dagli €162 milioni di svalutazione dell'avviamento. Il trend trimestrale riflette in maniera più marcata sia il rallentamento del contributo dei proventi da negoziazione ai ricavi (-€502 milioni trim/trim) che l'impatto della svalutazione dell'avviamento, con l'utile netto che si riduce di €372 milioni a €148 milioni.


Nel corso del secondo trimestre del 2010 i crediti a clientela del Gruppo hanno raggiunto €559 miliardi (€564 miliardi a marzo 2010), con riduzione attribuibile al Corporate Centre e con segnali di crescita del business commerciale (soprattutto in alcuni paesi CEE e nel CIB in Germania). La raccolta diretta (1) si è collocata a giugno 2010 a €577 miliardi (da €593 miliardi a marzo 2010), con una buona dinamica dei depositi e dei titoli collocati dalle reti commerciali del Gruppo e una flessione della residua componente titoli. Tale flessione ha interessato soprattutto le emissioni di strumenti a breve termine con scadenza entro l'anno (coerentemente con il contesto di settore) ed e' stata temporaneamente compensata sul mercato interbancario tramite una riduzione dell'attivo e un aumento della raccolta anche tramite pronti contro termine con altre banche. Il rapporto impieghi a clientela/raccolta diretta si è collocato a giugno 2010 a 96,8%, confermando l'equilibrio della struttura della raccolta. La raccolta interbancaria netta si attesta a giugno 2010 a €35 miliardi (€21 miliardi a marzo 2010).


Le attività finanziarie di negoziazione, sono risultate pari a €152 miliardi a giugno 2010, in crescita trim/trim da €138 miliardi a marzo 2010 come risultato dell'incremento della componente derivati (+€14 miliardi trim/trim per effetto della valutazione al fair value in un contesto di maggiore volatilità dei mercati), mentre le attività finanziarie al netto dei derivati continuano a ridursi (-1,9% trim/trim a €56 miliardi a fine giugno 2010).


Il totale attività ammonta a €955 miliardi a giugno 2010, sostanzialmente invariato rispetto marzo 2010, con la struttura di stato patrimoniale che ha mantenuto la sua elevata qualità anche di fronte ad un contesto di sistema difficile sul fronte della raccolta. Il leverage ratio (2) del Gruppo si colloca a giugno 2010 a 22,3, in crescita da 21,6 di marzo 2010, riflettendo tra l'altro il maggiore valore di mercato dei derivati ed il pagamento dei dividendi relativi all'esercizio precedente (verificatosi come di consueto nel secondo trimestre).


Il Core Tier 1 ratio si attesta a fine giugno 2010 a 8,41%, con una riduzione trim/trim di 4 punti base, dovuta principalmente alla crescita di attivi ponderati per il rischio e all'accantonamento per dividendi, che hanno più che compensato il contributo positivo dell'utile di periodo. Gli attivi ponderati per il rischio mostrano nel secondo trimestre 2010 una crescita dello 0.7% trim/trim a €459,0 miliardi, riconducibile ad effetto cambi ma anche alla ripresa della crescita in alcune aree (CEE, soprattutto Turchia, CIB in Germania). Il Tier 1 ratio si attesta al 9,38% ed il Total Capital Ratio al 12,74%.


A fine giugno 2010 la struttura del Gruppo risulta composta da un organico (3) di 161.857, in ulteriore calo di 6,150 rispetto a giugno 2009 e di 521 rispetto a marzo 2010. La flessione nel secondo trimestre 2010 interessa diverse aree, con il maggiore contributo da Retail, CIB e strutture centrali (Corporate Centre e GBS).


La rete distributiva del Gruppo a giugno 2010 è composta da 9.578 sportelli (9.974 a giugno 2009 e 9.637 a marzo 2010).

 

Note:

1) Depositi e raccolta rappresentata da titoli

2) Calcolato come rapporto tra totale attivo al netto di avviamento e altre attività immateriali (al numeratore) e patrimonio netto (inclusa la quota di pertinenza di terzi) al netto di avviamento e altre attività immateriali (al denominatore).

3) "Full time equivalent ". Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo KFS, sono incluse al 100%.

 

Milano, 3 agosto 2010

 

 

Investor Relations:
Tel. +39-02-88628715; e-mail: investorrelations@unicreditgroup.eu


Media Relations:
Tel. +39-02-88628236; e-mail: mediarelations@unicreditgroup.eu 

 

 

Si allegano i Principali dati del Gruppo, lo Stato Patrimoniale consolidato, il Conto Economico consolidato, l'evoluzione trimestrale del Conto Economico consolidato e dello Stato Patrimoniale consolidato, il confronto del Conto Economico consolidato del secondo trimestre 2010/2009 e i principali dati per Divisione. Si ricorda che tale documentazione è tuttora in corso di revisione limitata da parte della società di revisione che non ha ancora emesso la propria relazione.