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2300 computer "rigenerati" e donati ad associazioni cooperative sociali e scuole per dare corpo a progetti territoriali

L' INIZIATIVA DI UNICREDIT IN COLLABORAZIONE CON LIBERA
SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE, DA LAMPEDUSA ALLA VAL CAMONICA


Cinquanta computer donati al Comune di Lampedusa utilizzati  per uno spazio-studio per giovani meno abbienti e per migranti, in modo da agevolare il contatto skype con i parenti in patria. Nel Lazio, a Latina, i computer donati all'Associazione "Alessia e i suoi angeli"  saranno destinati ad un ospedale e una casa famiglia in Madagascar, mentre a Brescia verranno  utilizzati in percorsi sulla legalità con i detenuti del carcere di Canton Mombello e del Carcere di Verziano.

Sono alcuni dei progetti che si potranno realizzare grazie all'iniziativa promossa da UniCredit in collaborazione con Libera con la donazione di  2300 pc "rigenerati" e distribuiti a decine di cooperative, associazioni, scuole e presidi di Libera.

La consegna dei primi computer è iniziata il 3 febbraio partendo dalle associazioni del Centro Italia.

«L'operazione di riuso di computer rigenerati, totalmente formattati con sistema operativo "open source" (Linux) ha un duplice obiettivo -  ha dichiarato Enrico Fontana, Coordinatore Nazionale Libera - supportare realtà che operano sull'intero territorio nazionale e che perseguano finalità di carattere sociale e contemporaneamente aiutare con un piccolo gesto concreto l'ambiente, evitando lo smaltimento di computer  che soltanto nei monitor contengono sostanze altamente inquinanti come piombo, mercurio, zinco e bromo».

«Con questa operazione UniCredit risponde alle esigenze di welfare di soggetti vulnerabili - sottolinea Gabriele Piccini, Country Chairman Italy UniCredit-.  Siamo particolarmente lieti di dare il nostro contributo di collaborazione ad organizzazioni, cooperative sociali e scuole coordinate da Libera, una rete di associazioni fortemente impegnata nel sociale. UniCredit vuole così testimoniare concretamente il suo radicamento nel territorio: una presenza attiva nell'economia ma anche una particolare attenzione alle esigenze delle comunità locali in cui opera».

L'operazione è resa possibile grazie a Unicredit Services, la società globale di servizi di UniCredit che gestisce il patrimonio informatico della banca.

«Attraverso collaborazioni con partener certificati - spiega Paolo Cederle, Ad di Unicredit Services - garantiamo una seconda vita ai computer aziendali favorendo un minor impatto ambientale, recuperando i componenti elementari laddove possibile.  Siamo particolarmente orgogliosi di condividere con il Gruppo un approccio integrato alla sostenibilità partecipando, come in questo caso, a progetti e iniziative distintivi anche nel sociale».

Sono tanti i progetti che avranno "nuove gambe" tecnologiche grazie all'iniziativa di UniCredit e Libera: dalla Val Camonica, una delle valli più estese delle Alpi centrali dove i computer saranno messi a disposizione di scuole e biblioteche, a Pesaro, dove saranno utilizzati sia per corsi di italiano per stranieri che da strutture di accoglienza per minori stranieri, che vengono ricoverati presso il reparto ematologia di Pesaro; fino a Gela, dove i pc saranno donati al Gruppo scout Agesci Gela 5 e alla parrocchia di Santa Lucia, in cui si svolgono lezioni di recupero per i ragazzi del quartiere. Sempre in Sicilia, nel palermitano, quattro computer saranno utilizzati  per la nuova biblioteca comunale a San Giuseppe Jato, altri  cinque andranno in un centro per il contrasto della dispersione scolastica a Borgo Vecchio, una ventina al centro per migranti Santa Chiara di Palermo, una decina, infine, distribuiti alle associazioni che operano nel quartiere dello Zen.

 

 

 

Roma, 14 febbraio 2014