I colleghi dell'Archivio Storico UniCredit ci accompagnano alla scoperta della Giornata del risparmio, del salvadanaio e della storia dietro al 31 Ottobre, data in cui molti paesi nel mondo ricordano l’importanza dell’indipendenza finanziaria e del risparmio. Lo sapevate che la giornata fu inventata da un professore italiano nel 1924?

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Durante il primo Congresso internazionale del risparmio, tenutosi a Milano dal 26 al 31 ottobre 1924, il professor Filippo Ravizza proclamò l’ultima giornata del congresso, il 31 ottobre, la “Giornata internazionale del risparmio”.

 

La giornata mondiale del risparmio aveva come scopo di informare le persone nel mondo sull’importanza di conservare I propri soldi in un istituto di credito piuttosto che tenerli sotto il materasso.

 

Il salvadanio divenne il simbolo della Giornata mondiale del risparmio.

 

Facciamo un salto nel tempo e scopriamo perchè. Il salvadanaio ha una storia antica: già nel II sec a.C. a in Asia Minore erano in uso modelli a forma di tempio greco con un foro sulla parte superiore dove veniva inserito il denaro.

 

In età romana il salvadanaio aveva una forma tondeggiante, mentre dell’epoca medioevale si sono conservati soprattutto scrigni di metallo chiusi da un lucchetto. La terracotta e le altre ceramiche rimasero per molti secoli i materiali più diffusi e le forme zoomorfe diventavano sempre più comuni.

 

L’origine dell’uso del maiale come forma del salvadanaio è incerta. Nell’inglese medioevale, la parola "pygg" si riferiva ad un tipo di argilla utilizzato per realizzare oggetti per la casa come vasi. Nel XVII secolo, con l’evoluzione delle forme ortografiche il termine "jar pygg" divenne "pygg bank", favorendo per assonanza la produzione di salvadanai a forma di maiale. Una teoria alternativa vede nel maiale un simbolo di fortuna e abbondanza, una risorsa da utilizzare come merce di scambio in caso di necessità economica e, quindi, l’animale più adatto a custodire la propria ricchezza. 

 

L’uso del salvadanaio in Italia fu favorito dalla nascita della Giornata mondiale del risparmio a Milano e dal suo fondatore, Filippo Ravizza. 

Dagli anni Venti a tutto il dopoguerra le Casse di risparmio e non solo regalarono salvadanai agli alunni delle scuole elementari di tutto il paese.

 

La cassetta di acciaio, brunito da maschietto, nichelato da bambina, ricordava nella forma una borsetta da signora o la gavetta militare.

 

Ai bambini veniva dato anche un “libretto” al portatore, ma non la chiave per aprire il salvadanaio che veniva conservata in banca.

 

Ai primi dell’anno era tradizione recarsi allo sportello dove un impiegato apriva la cassettina e i piccoli risparmiatori avevano la sorpresa di veder contate le loro fatiche e versare le cifre sul piccolo libretto insieme agli interessi.

L’archivio storico di UniCredit conserva una notevole collezione di salvadanai, circa un centinaio, provenienti da ogni parte del mondo, il cui nucleo più consistente è stato ereditato dalla Cassa di Risparmio di Verona, che li utilizzò per una serie di mostre dal 1977. L’archivio storico UniCredit ha ampliato questa raccolta con una sezione dedicata ai salvadanai prodotti dalle banche e dalla casse di risparmio entrate nel Gruppo. Una selezione significativa di questi particolari salvadanai è esposta presso la sala di studio dell’archivio presso la sede di Sant’Elia a Milano.

 

Per approfondimenti o visite guidate: archiviostorico@unicredit.eu.