THE ITALIAN WAY: PHARMA & HEALTHCARE

Circa 25 mila imprese attive nei settori farmaceutico e sanitario contribuiscono al Pil italiano per il 10%, generando 110 miliardi di euro di fatturato annuo. Entrambi i settori hanno goduto di anni di crescita in termini di fatturato e reggeranno molto bene l’impatto COVID e vedranno una crescita nel 2021.

L’ultima tappa di The Italian Way, tenutasi a Milano il 23 luglio con la collaborazione di Assolombarda, si è focalizzata sulle sfide e le opportunità per i settori farmaceutico e sanitario.

L’evento è stato moderato da Andrea Casini, Co-CEO Commercial Banking Italy di UniCredit, e ha visto la partecipazione di altri colleghi UniCredit quali Marco Bortoletti, Regional Manager Lombardia UniCredit, Laura Torchio, Industry Expert Corporate Sales & Marketing UniCredit e Lucio Izzi, Head of Corporate Sales & Marketing UniCredit.

Di ripartenza si è parlato anche  insieme a Sergio Dompé, Vice Presidente con delega alle Life Sciences Assolombarda, , Gabriele Pelissero, Presidente Cluster lombardo scienze della vita, Maurizio de Cicco, Presidente e Amministratore Delegato Roche Italia, Renato Carli, Direttore Generale Centro Diagnostico Italiano, Clara Sattler de Sousa e Brito, Amministratore Delegato Siemens Healthcare; Fabio Miraglia, Advisory Board Centro UniCredit e Presidente GIOMI RSA, Piero Di Lorenzo, Presidente e Amministratore Delegato IRBM, Luciano Ravera, Amministratore Delegato IRCCS Istituto Clinico Humanitas, e Antonio Calabrò, Advisory Board Lombardia UniCredit e Direttore Fondazione Pirelli.

Andrea Casini, Co-CEO Commercial Banking Italy UniCredit, ha commentato sull’iniziativa The Italian way dichiarando che: “Con la tappa milanese si è chiuso il ciclo di incontri The Italian Way di UniCredit in cui abbiamo colto l’occasione per una riflessione approfondita sulle strategie necessarie per rilanciare i settori di eccellenza del Made in Italy. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno contribuito ai sette eventi e condividere le loro idee su come questi importanti settori possono ripartire”.

1 Impatti differenti sui settori Pharma e Healthcare

Non tutti i comparti della filiera sono rimasti immuni al COVID. Mentre il settore farmaceutico è riuscito a resistere, al mondo Healthcare la crisi potrebbe costare tra il 4-5% del fatturato annuo.

2 Il COVID ha reso evidenti i nodi da risolvere

La pandemia ha fatto emergere i nodi irrisolti del sistema sanitario nazionale: le inefficienze del modello organizzativo, la cronica carenza di personale sanitario, i ritardi nella digitalizzazione della sanità.

3 L’healthcare real estate è un investimento attraente

Si registra la tendenza crescente degli investitori a ricercare settori alternativi, come il healthcare real estate, in grado di fornire entrate a lungo termine e bassi rischi.  Prevediamo che entro il 2023 i fondi PE potrebbero allocare il 50% dei loro portafogli immobiliari verso settori alternativi quali quello sanitario.

4 I tre pilastri chiave della ripartenza:

Le opportunità di crescita nell’economia post COVID per le aziende che della filiera farmaceutica e sanitaria, risultano legate a tre principali driver:

• la “Silver Economy”: ciò significa investire nelle occasioni di business correlate ad una crescente corte di senior con alta capacità di spesa.
• la digitalizzazione: il settore Healthcare è in forte ritardo ma il farmaceutico è tra i comparti più avanzati nel processo
• la sostenibilità: l’impatto della pandemia pone l’accento sulla necessità di promuovere modelli di crescita più inclusivi e responsabili.