DA BASKET BOND UN BOOST DA 33 MILIONI PER LE IMPRESE IN PUGLIA
martedì 23 giugno 2020
L'innovativo "basket bond" di UniCredit apre l’accesso al mercato dei capitali per le PMI della regione e fornirà finanziamenti fino a 160 milioni di euro
La settimana scorsa, UniCredit ha chiuso la prima tranche del “Basket Bond Puglia”, assistito da un portafoglio di 8 mini-bond per un importo complessivo di 33,4 milioni. In futuro, la banca aggiungerà altri mini-bond emessi da aziende di piccole dimensioni, portando il totale nominale fino a un massimo di 160 milioni di euro, grazie alla garanzia di prima perdita fino a 40 milioni fornita dalla Regione Puglia.
Per poter mantenere una crescita sostenibile le Pmi hanno bisogno di fonti di finanziamento stabili e di liquidità per sviluppare i piani di sviluppo, e questo e divenuto ancora più importante a seguito della crisi indotta da COVID-19. La diversificazione delle fonti di finanziamento è fondamentale e l’accesso al mercato dei capitali rappresenta un passo decisivo per aumentare la stabilità e la solidità finanziaria.
Mentre la dimensione delle Pmi può rappresentare un ostacolo per l’emissione di singoli titoli negoziabili, i Basket Bond possono invece soddisfare efficacemente le esigenze degli investitori di avere una massa critica per assicurare la liquidità dei titoli.
“Il Basket Bond Puglia – ha commentato Andrea Casini, Co-CEO Commercial Banking Italy di UniCredit – rappresenta una concreta opportunità per le aziende del territorio di accedere in modo semplice al mercato dei capitali, attingendo a fonti di finanziamento complementari al canale bancario utili per realizzare progetti di investimento, internazionalizzazione, innovazione e per soddisfare le esigenze di capitale circolante. Grazie a questo strumento innovativo, che consente di mobilitare cospicue risorse in favore delle Pmi pugliesi, possiamo supportare le aziende locali a tornare sul percorso della crescita”.
UniCredit ha agito come originator, arranger, e placement agent dei titoli sottoscritti da investitori istituzionali (Cassa Depositi e Prestiti e Mediocredito Centrale), trattenendone il 5% come richiesto dalla normativa.