04 November 2020

La Startup Academy organizzata da UniCredit Start Lab continua il suo ciclo di lezioni autunnali. Nel corso degli ultimi due appuntamenti, il focus si è spostato sul finanziamento dell’idea imprenditoriale innovativa

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Continua la Startup Academy di UniCredit Start Lab, con due giornate formative ricche di consigli pratici, arricchite dalle testimonianze dirette di imprenditori, venture capitalist, business angels e altri attori specializzati nella fase più importante nella vita di una nuova impresa: la raccolta di capitali.

Con Francesco Ortone, Co-Head Wealth Advisory Italy – Cordusio SIM, si è analizzato lo scenario competitivo per le startup dal punto di vista dei trend mondiali nel wealth management e, quindi, dei potenziali finanziatori. Il trasferimento atteso di ricchezza fra generazioni nel mondo – circa 30 miliardi di euro che passeranno dai boomers alle generazioni X e millennials nel prossimo futuro – indurrà nuovi valori e motivazioni nelle scelte di investimento dei capitali generati da business familiari. La tendenza, che appare già chiara ora, è verso un “passion based investing”, con una sempre maggiore attenzione ai business sostenibili, alla filantropia, alla tecnologia. Fattore non secondario sarà il crescente ruolo delle donne, che da qui al 2023 deterranno il 30% della ricchezza mondiale.

“Investire nella creatività delle cose semplici e giovani è il miglior modo per sviluppare le capacità economiche di un paese come l’Italia. L’investimento nella filiera produttiva è il miglior modo per un imprenditore per generare ritorni avendo un effetto sul territorio in cui lavora. Il wealth management, in questo senso, ha un ruolo importante”

Francesco Ortone, Co-Head Wealth Advisory Italy, Cordusio SIM

Il Buyside Relationship Management team e il Primary Market team di Borsa Italiana, insieme a Unicredit Start Lab, hanno quindi analizzato gli attuali trend che coinvolgono gli investitori istituzionali globali e che possono creare opportunità di finanziamento per le startup. In un contesto di tassi di interesse molto bassi, gli investitori – family offices, fondi pensione, asset manager ed hedge funds cercano rendimenti più alti, focalizzandosi su asset class non tradizionali. In Asia, Middle East, e Nord America (così come in Norvegia e a Singapore sul fronte dei fondi governativi) grandi case d’investimento stanno maturando expertise e creando veicoli d’investimento dedicati a startup e scaleup innovative.

Borsa Italiana ha sviluppato infrastrutture di mercato preposte anche alla quotazione di startup e fondi alternativi, con l’obiettivo di rafforzare il dialogo tra private e public markets.

Una delle tendenze rilevate in Europa e in Asia è anche quella della creazione di poli di aggregazione a sostegno dell’innovazione, tra cui è il caso di ricordare Plug&Play, BayStartup e Levante, che hanno offerto a loro volta delle interessanti testimonianze.

Carsten Rudolph, Managing Director at BayStartUP e Andreas Wagner, Head of Division Promotional Loan & Startup and Succession Financing di UniCredit, leader nel segmento startup e scaleup in Germania, hanno illustrato il caso dell’ecosistema dell’innovazione e degli investimenti in Baviera. In particolare, Carsten Rudolph ha ricordato come la sua compagnia promuova startup competition e progetti di incubazione che coinvolgono un network di circa 300 business angel e 100 investitori. L’intervento di Andreas Wagner ha invece ribadito il ruolo di supporto di UniCredit in un contesto, quello tedesco, che vede crescere l’attenzione sugli sviluppi dell’Internet of Things, dell’Artificial Intelligence e delle soluzioni per la Green Economy, con effetti tangibili sull’evoluzione del fenomeno degli investimenti da Venture Capital, triplicati negli ultimi 5 anni.

Con Andrea Zorzetto, Managing Partner at Plug & Play Italia, ci si è focalizzati sul ruolo fondamentale che hanno le startup nella trasformazione digitale e i modi più efficaci per favorire la collaborazione con le grandi imprese. Plug and Play è un player originario della Silicon Valley con sedi in 30 città tra Europa, Asia e Stati Uniti, specializzato nel fare incontrare startup e corporate, proiettandole su uno scenario internazionale. L’azienda collabora da anni con UniCredit, e da questa partnership è nato nel 2019 il primo programma di Plug and Play in Italia, con sede a Milano. L’obiettivo è duplice: sia aiutare le corporate del network ad avere accesso alle migliori soluzioni a livello internazionale, sia investire nelle migliori startup italiane e farle crescere all’estero.

“Viviamo in una “startup economy” in cui le startup diventano il luogo ideale dove fare innovazione - la loro agilità infatti permette delle sperimentazioni veloci, iterative, vicine all'utente finale. Le regole del mondo software vengono ormai applicate in ogni settore, anche quelli più "hardware-intensive". E' quindi importante anche per le aziende dei settori più tradizionali avvicinarsi all'open innovation, noi come Plug and Play le supportiamo nel processo e creiamo quindi opportunità di business per le startup"

Andrea Zorzetto, Managing Partner at Plug & Play Italia

Francesco Rossi, Partner di Levante Capital, ha allargato lo scenario alle opportunità offerte dal continente asiatico, ricordando come in questo momento la Cina sia un mercato a grande trazione in Asia per tutto ciò che è innovazione, con 181 unicorn, un numero molto vicino a quello degli USA, e investimenti significativi anche verso gli uniconrn tecnlogici USA, nel cui capitale la Cina è rappresentata fino al 25%. In questa fase, cresce anche l’interesse cinese per la tecnologia di provenienza Europea.

“Non ci sono altri mercati come l'Asia quando si tratta di tecnologie orientate al cliente: non si tratta di standard, né di best practice. Si tratta di realizzare un prodotto che funziona, che permetta di dire "questo è il futuro!", sebbene realizzato con la tecnologia di oggi o addirittura di ieri, in modo che possa essere adottato più velocemente, fabbricato in modo più economico e scalato enormemente”

Francesco Rossi, Levante Capital's Partner

La testimonianza di Cristiano Spelta, CFO di e-Novia, scale up operante nel settore Deep Technology, fondata sul modello di “Fabbrica di Imprese”, ha offerto ulteriore concretezza al tema.

e-Novia è attiva nei settori della Collaborative Mobility, Augmented Human e Humanized Machines e ha totalizzato una raccolta complessiva, insieme alle Imprese della Fabbrica, di quasi 100 milioni di euro negli ultimi 5 anni.

“Gli ingredienti chiave del successo di e-Novia sono: la dimostrazione della capacità nel raggiungere risultati concreti e nel superare i propri obiettivi, un approccio trasparente alla governance sin dalla sua costituzione, una strategia finanziaria fondata su business sostenibile e su innovazione responsabile, il coinvolgimento attivo costante e trasparente degli investitori”

Cristiano Spelta, CFO of e-Novia