Valore o crescita, oppure valore e crescita?
lunedì 24 maggio 2021
Il rally delle azioni negli ultimi mesi ha messo a fuoco un argomento su cui molti investitori discutono appassionatamente, ossia quale stile di investimento sia più attraente: valore o crescita (value o growth)?
Negli ultimi mesi i cosiddetti titoli value sono saliti più dei titoli growth, mentre negli ultimi anni erano stati i titoli growth a sovraperformare i value, talvolta in misura anche significativa. Come si può spiegare questa evoluzione?
Innanzitutto è importante fare un po' di chiarezza su questi termini.
Le azioni “growth”, anche chiamate "azioni di crescita", sono titoli che mostrano un'alta crescita degli utili o del fatturato e/o un elevato rapporto prezzo/utili. Il modello di business delle società o dei settori sottostanti e la performance aziendale sono di solito meno correlate all’evoluzione della crescita economica.
Al contrario, i titoli "value", o “di valore”, sono titoli di società che beneficiano più della media della crescita economica e quindi di solito hanno una componente ciclica più forte. Sono tipicamente aziende mature con tassi di crescita costanti ed entrate e utili relativamente stabili. Inoltre, tendono ad offrire valutazioni più favorevoli rispetto alle loro controparti growth.
Un confronto diretto della performance tra azioni di valore e di crescita può essere fuorviante perché le due categorie hanno a volte diversi livelli di rischio. I titoli di crescita registrano spesso fluttuazioni ben più marcate.
Una strategia di allocazione basata esclusivamente sulla classificazione tra crescita e valore comporta certamente dei rischi. Ogni decisione di investimento deve contemplare anche considerazioni qualitative riguardanti le prospettive imprenditoriali di una società.
Durante la crisi, molti modelli di business che rientrano nella categoria growth hanno tratto grandi vantaggi, mentre le aziende nella categoria value hanno talvolta sofferto molto. Il recupero postpandemico sta ora parzialmente invertendo tale tendenza, poiché gli scenari delineati dai piani pubblici di investimento in infrastrutture hanno spesso un maggiore impatto positivo sulle aziende della categoria value.
Tuttavia, gli investitori dovrebbero anche tenere in considerazione che molte aziende nella categoria di crescita non sono piccole start-up con prospettive incerte, ma a volte giganti con modelli di business molto promettenti. Come spesso accade, la verità sta probabilmente nel mezzo, quindi un mix ben congeniato di titoli di entrambe le categorie dovrebbe meglio raggiungere l’obiettivo. In ogni caso, è essenziale porre la giusta attenzione sulla qualità e plausibilità delle aspettative.
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