Ploggare e sorridere!
lunedì 17 maggio 2021
La nostra collega Rosanna da Bologna ci racconta la sua partecipazione a Keep Clean and Run, l’eco-trail contro il littering supportato da UniCredit che quest’anno ha attraversato la linea gotica, dal Tirreno all’Adriatico, su e giù per l’appennino, portando messaggi di pace e un sacco vuoto per raccogliere rifiuti.
“Un territorio pulito è in pace”. Lo ripete spesso Roberto Cavallo, ideatore e protagonista, con il suo coach Roberto Menicucci, di Keep Clean and Run (KCR), un eco trail contro l’abbandono dei rifiuti, che si muove per l’Italia diffondendo un concetto lineare: teniamo pulito il territorio, perché la sua salute è anche la nostra.
Cavallo lo spiega a me, mentre corriamo per un tratto del percorso di questa edizione 2021 – patrocinata del Ministero della Transizione Ecologica e di cui UniCredit è Main Sponsor - che si muove lungo la linea gotica, dal Tirreno all’Adriatico, sui sentieri dell’Appennino, portando messaggi di pace e un sacco vuoto per fare plogging, cioè per raccogliere rifiuti. E lo spiega, nelle soste, ai bambini delle scuole elementari, lo ribadisce agli amministratori locali, ai cittadini in presenza e via social. Informazioni preziose che non lesina durante i circa 416km battuti in 7 giorni di manifestazione.
Insieme ne abbiamo percorsi una dozzina. Da Grizzana a Marzabotto, sui crinali verdi che da sud ovest guardano Bologna: luoghi simbolo della resistenza dei partigiani e dell’assurdità feroce della guerra.
Correndo abbiamo recuperato per lo più mascherine abbandonate, involucri di plastica, lattine e resti di giocattoli.
Da appassionata neofita del trail, cioè della corsa su sterrati e sentieri, mi era già successo di incontrare lungo il percorso carcasse di lavatrici, brandelli di lamiere e di materiali sintetici. E mi era sembrato surreale. Ma come può venire in mente di abbandonare un tubo di scappamento in un salotto di muschi e peonie?
Partecipando a Keep Clean ho imparato che non si tratta solo di un gesto stupido ed esteticamente sconsiderato: è anche un atto estremamente pericoloso.
L’abbandono dei rifiuti sui territori, specie in altura, oltre ad essere un insulto ambientale per il luogo in sé, avrà un impatto pesantissimo e ad ampio raggio.
Quegli scarti tossici finiranno in mare creando danni nel breve e nel lungo periodo. Per dirne una: se ne nutriranno i pesci. Quindi quegli scarti ce li mangeremo. Ce li stiamo già mangiando.
Siamo in ritardo, ma si può recuperare. Ognuno di noi può e deve fare subito e sempre la sua parte. Come? Per cominciare – dovunque, di corsa o in passeggiata - ploggare e sorridere!