12 January 2021

I colleghi di UniCredit si sono ispirati alla poesia natalizia del nostro CEO

2:00 Min

A dicembre, Jean Pierre ha inviato un messaggio di fine anno con una novità: una breve poesia attraverso cui ringrazia i colleghi di UniCredit per il loro grande impegno e gli enormi sforzi compiuti nel 2020.

Ma Jean Pierre non è l'unico a saperci fare con le parole. Gordana Tunic di UniCredit Russia ci ha inviato il seguente componimento:

Happy New Year to all of us! Plenty of wishes and dreams is thus. But we do need patience and trust to meet without fear and fuss.


"Forward" really I would press gladly, but that is not possible, sadly. Life is not a film already seen, that is the charm with it, I mean.


I can only give myself, to do what I know best - that is to love with my heart all and share happiness all the more

Monika Ďuríková, responsabile della riscossione crediti presso UniCredit Leasing in Slovacchia, ha scritto quella che potrebbe essere l'unica poesia della storia sul tema della nuova definizione di default!

E' troppo lunga per essere pubblicata per intero, ma si apre con "Qualcosa di strano, si sta insinuando in città. Stiamo cercando di resistere, ogni giorno. Ancora e ancora" e continua "Controllare i segni vitali... DPD? Usa il test NPV.. Bilancio a livello di HUB confermato...". Se qualcuno dei colleghi di Monika vuole una copia della poesia completa, inviateci un'e-mail aonebank@unicreditgroup.eu.

Magdalena Štemberová ha scritto una breve poesia in ceco, di cui riportiamo alcune parole: "Vi auguriamo amore e pace, Covid non ce li porterà via. Sappiamo che nell'anno duemilaventi, non vogliamo più tornarci. L'anno prossimo auguriamoci di poterci godere la vita". Questo è un sentimento su cui possiamo essere tutti d'accordo.

Tonino Valeriani, collega di Bari, ha scritto una bella poesia in italiano che abbiamo inserito integralmente in fondo a questo articolo. Include i versi: "Dietro ad un vetro, stringete le braccia. Riempite quei vuoti che vi lascia la sera. E dietro quei vetri, accendete candele. Come semplice, è il messaggio d’amore. Semplice, è complice chiunque risponda".

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Luci di stelle, su strade deserte Luci e lampioni, senza ombre riflesse Luci di insegne, richiami di nulla Luci delle cucine, oblò di famiglie riunite

Tutto tace, nessuno vicino a nessuno Nessun cuore che batte, nei giorni d’amore Nessun passo affrettato, voglia di casa Nessuno in ritardo, a mancare un incontro

Tutto tace, nessuno vicino a nessuno Nascosti dai muri, difensori da paure Nascoste le parole, sempre le stesse Nascoste le gioie, che non trovano spazi

Ma dentro chiunque, il miracolo cresce Basta una solo scintilla infantile Accendile tutte, le luci di casa Apri finestre, persiane e balconi

Si illumini l’albero ed ogni terrazzo Fai suonare quel pezzo che ami da sempre Che tu sia solo, o viva in famiglia Dietro ad un vetro, stringete le braccia

Riempite quei vuoti che vi lascia la sera E dietro quei vetri, accendete candele Come semplice, è il messaggio d’amore Semplice, è complice chiunque risponda

E come a ogni cosa, poi dategli un nome Un nome qualsiasi, con un gesto d’amore Ed io che non sono, davvero da meno Pensando a un ricordo Per quello che vale, Lo chiamo Natale.