Ogni giorno ci troviamo ad affrontare decisioni “paradossali”. Domande contraddittorie come "investiamo nell'efficienza o nell'innovazione?" o "vogliamo che le cose cambino o restino le stesse?" popolano perennemente le strategie aziendali. Queste situazioni sono poli magnetici che ci tirano verso un'idea o verso l'altra, costringendoci a fare compromessi. Tuttavia, adottare il pensiero paradossale ci permetterà di andare oltre il dilemma attraverso un approccio che ci farà considerare entrambe le possibili soluzioni. Ecco tre modi per adottare questa modalità di pensiero.

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Pensare come Einstein

Abbracciando i termini opposti di un’ipotesi, Albert Einstein contemplava come un oggetto potesse essere sia a riposo che in movimento a seconda della posizione dell'osservatore. Questo processo di pensiero contraddittorio ha portato alla scoperta della teoria della relatività. Possiamo anche pensare in termini opposti, essendo appassionati delle nostre idee e, al contempo, delle innovazioni, ma dobbiamo anche essere disposti a criticarle. Segui questo schema in due fasi per analizzare concetti controintuitivi e sviluppare il tuo pensiero creativo.

Il meglio dei due mondi

Studi recenti dimostrano che adottare il pensiero paradossale non solo motiva ciascuno di noi all'eccellenza, ma le aziende che adottano strategie paradossali tendono a sovraperformare rispetto ai loro diretti concorrenti. Per esempio, Kind Snacks, un'azienda alimentare di New York, ha realizzato con successo una barretta di muesli gommosa e croccante: un obiettivo apparentemente contraddittorio. Il fondatore dell'azienda, Daniel Lubetzky, ha spiegato che invece di scendere a compromessi, "abbiamo deciso di sfidare i nostri team a trovare soluzioni inclusive”. Segui questi consigli per adottare i paradossi nella leadership e stimolare la creatività nel tuo team.

La leadership del futuro

Adottare il pensiero paradossale ci permette di prosperare in un mercato in continuo cambiamento. I manager con questa mentalità possono incoraggiare gli altri a confrontarsi con il conflitto, soddisfacendo così richieste differenti. I grandi leader sono anche cittadini modello del mondo delle contraddizioni, poiché devono essere sia sicuri di sé che umili, leader e seguaci, organizzati e flessibili, per stimolare ottimismo e resilienza nella nuova generazione di lavoratori.