Adottare la regola dell’80/20 nel lavoro ci aiuta a identificare strategie e opportunità che vanno a beneficio dell'azienda e della nostra crescita professionale. Stabilita dall'economista Vilfredo Pareto, la regola 80/20 ipotizza che l'80% dei risultati (output) deriva dal 20% delle cause (input). Ecco tre modi per applicare la regola 80/20 al nostro lavoro quotidiano.

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Meno è di più

Usare la regola 80/20 serve a dare le giuste priorità nella gestione del carico di lavoro e nell'allocazione del tempo per ottimizzare la nostra produttività. L'obiettivo è quello di concentrarsi sul 20% dei fattori che producono l'80% dei risultati per evitare di sprecare tempo ed energia sulle attività marginali. Gli esperti raccomandano di esaminare le nostre responsabilità settimanali, identificando quelle che danno il maggior rendimento, e poi delegare le altre o cancellarle del tutto. Scoprite altri modi per mettere ordine nella vostra vita lavorativa.

Adottare obiettivi SMART

Tutti noi abbiamo sperimentato la sensazione di essere occupati mentre in realtà stiamo realizzando molto poco. Questo accade quando ci concentriamo su compiti di basso valore per raggiungere obiettivi ad alto impatto. Per applicare la regola 80/20, scrivete una lista di dieci obiettivi che vorreste realizzare e identificate i due più importanti. Fate un ulteriore passo avanti usando le indicazioni della definizione degli obiettivi SMART per identificare gli obiettivi specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e legati al tempo. Ecco 3 esempi applicabili nella vita reale per fissare obiettivi realistici e avere successo al lavoro.

Delegare per crescere

Il sovraccarico di informazioni può essere schiacciante, portando a un processo decisionale lento e a opportunità mancate. Un recente studio McKinsey conferma che la "paralisi da analisi" è un problema comune nel lavoro ibrido di oggi. Applicando la regola 80/20, riconosciamo rapidamente che non tutte le decisioni sono critiche, e possiamo delegare tali decisioni per responsabilizzare gli altri. Gli esperti raccomandano di "inscatolare" i tempi del processo decisionale utilizzando questo percorso in cinque fasi che si è dimostrato in grado di sconfiggere la paralisi da analisi.