UniCredit ha annunciato oggi di aver completato con successo la sua prima transazione internazionale tramite la piattaforma di trade finance basata su tecnologia blockchain we.trade.
Prima nel suo genere nel mercato tedesco, la transazione effettuata tramite la piattaforma we.trade, ha coinvolto un cliente di UniCredit, navabi GmbH, azienda internazionale di abbigliamento femminile taglie forti, nell'esecuzione di un ordine da un fornitore spagnolo, supportato a sua volta dal Banco Santander SA.
UniCredit, unica banca in Italia a far parte del consorzio we.trade, offre alle piccole e medie imprese l'accesso a un'applicazione estremamente semplice che consente di eseguire in maniera efficiente, economica e sicura le transazioni commerciali nazionali e internazionali.
Basata sulla tecnologia blockchain, we.trade mette in contatto le parti coinvolte nella transazione e registra l'intero processo di transazione (end-to-end) facendo leva sui cosiddetti 'Contratti intelligenti'. Questi possono essere utilizzati, per esempio, per attivare automaticamente i pagamenti al realizzarsi di condizioni predefinite, quali la spedizione di merci, rendendo le transazioni considerevolmente più rapide e trasparenti, nonché più facili e sicure, soprattutto con nuovi partner commerciali.
Gianfranco Bisagni, Co-Head Corporate and Investment Banking di UniCredit, ha dichiarato: "we.trade è una storia di successo nel campo della collaborazione bancaria e siamo lieti di annunciare la nostra prima transazione. Crediamo che nel corso del tempo la piattaforma possa ridefinire le relazioni commerciali tra le PMI e rendere il sistema finanziario sempre più interconnesso a beneficio dei nostri clienti".
Il consorzio we.trade è stato fondato da UniCredit insieme ad altre otto banche europee con l'obiettivo di venire incontro alla richiesta della clientela di semplificare il commercio internazionale.
La piattaforma, finora in fase pilota, dovrebbe essere disponibile per un mercato più ampio nei prossimi mesi.
Prima della fine dell'anno, we.trade prevede di siglare nuove collaborazioni con altri partner bancari per consentire alle aziende l'accesso a mercati internazionali non ancora coperti.