"Lo sport è la nostra arma contro la camorra". Così don Luigi Merola durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo campetto sportivo nella sede della fondazione di recupero minorile A' Voce d'è Creature, nel quartiere Arenaccia, nell'ex villa del boss Raffaele Brancaccio.
"Questo campetto sarà la casa di centinaia di bambini del quartiere, ma anche una palestra per la vita. Perché lo sport - ha spiegato don Merola - è meritocratico ed educa al rispetto delle regole. Nello sport non vince il figlio di... ma vince chi si impegna di più".
Il campetto è stato realizzato grazie al supporto di UniCredit, dell'imprenditore Paolo Scudieri e di numerosi benefattori che hanno accolto l'invito a collaborare del sacerdote don Luigi Merola, fondatore e presidente della fondazione.
"Il nuovo campetto - ha spiegato don Merola - è stato realizzato dove una volta c'era lo zoo privato del boss Raffaele Brancaccio. Grazie a UniCredit e a tanti altri benefattori siamo riusciti a ristrutturare il vecchio campetto che i nostri bambini avevano letteralmente consumato. Si tratta di un'opera importate per l'intero quartiere dove, purtroppo, regna il degrado e la totale assenza di infrastrutture pubbliche per i ragazzi".
All'inaugurazione hanno partecipato il prefetto Bruno Corda (direttore dell'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata), il procuratore aggiunto della Direzione Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo Giovanni Russo, il vescovo di Napoli mons. Mimmo Battaglia e il vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola.
"Siamo onorati di poter sostenere una struttura sociale così importante e radicata sul territorio napoletano - ha dichiarato Bonavitacola - che permette ogni anno di sottrarre alla strada centinaia di bambini. Un plauso particolare a don Luigi che, nonostante tante difficoltà, non ha mai smesso di lavorare per i suoi bambini e per la sua città. Saremo sempre dalla parte di chi si impegna, di chi aiuta le fasce deboli e di chi costruisce speranza per le future generazioni".
"Grazie a don Luigi e a tutti i suoi collaboratori - ha aggiunto il vescovo Battaglia - per il lavoro che mettono in campo ogni giorno per gli ultimi, per chi non ha voce. Questa fondazione è un luogo dove si celebra la bellezza della vita. Non bisogna aver paura di sporcarsi le mani. Continuiamo insieme a dare fiducia e speranza a chi è in difficoltà".
In prima linea anche Leandro Sansone, Responsabile Territorial Development Sud di UniCredit. "Il sostegno di UniCredit alla realizzazione del nuovo campetto - ha spiegato Sansone - è stato realizzato grazie ai fondi del Progetto "Carta E", la carta di credito a contribuzione etica che, con il semplice utilizzo e senza alcun costo aggiuntivo, alimenta un fondo destinato a sostenere iniziative di solidarietà sui territori.
Con il progetto Carta Etica, dal 2005 ad oggi, sono stati destinati oltre 28 milioni di euro in iniziative selezionate dalle strutture di UniCredit per sostenere progetti di utilità sociale in risposta ai bisogni più urgenti delle comunità: la gestione delle emergenze, il sostegno alla disabilità, le iniziative per l'infanzia, le donne, gli anziani ed altre realtà in difficoltà o in forte disagio. Il Fondo Carta Etica ha permesso ad UniCredit di supportare più di mille iniziative locali in tutta Italia".