OTTIMA PERFORMANCE DEI RISULTATI ECONOMICI DEL 2005 NELL'ANNO DELL'OPERAZIONE HVB
UTILE NETTO A 2.470 MILIONI (1) (+19,4% A/A)
UTILE NETTO PRO-FORMA (2), NORMALIZZATO PER ONERI DI RISTRUTTURAZIONE ANTE IMPOSTE DI 580 MILIONI, PARI A 3.808 MILIONI E A 0,37 EURO PER AZIONE (3)
PROPOSTO UN DIVIDENDO PER AZIONE ORDINARIA DI 0,22 EURO, IN CRESCITA DEL 7,3% A/A (0,235 EURO PER AZIONE DI RISPARMIO)
Approvati i dati consolidati di UniCredito Italiano al 31 dicembre 2005 calcolati sulla base dei principi contabili internazionali IAS/IFRS adottati dalla Comunità Europea, secondo quanto disposto dalle istruzioni della Banca d'Italia contenute nella circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e relative norme transitorie. I risultati del 2004 non comprendono l'applicazione degli IAS 32 e 39.
• Forte crescita dell'utile netto di pertinenza del Gruppo: 2.470 milioni (1) a fine 2005 (+19,4% a/a), 2.573 milioni al netto di HVB (+24,4% a/a)
• Utile pro-forma (2) normalizzato per oneri di ristrutturazione ante imposte di 580 milioni, pari a 3.808 milioni e a 0,37 euro per azione
• Ottimi risultati operativi caratterizzati da una crescita dei ricavi (margine d'intermediazione a 11.024 milioni, +8,0% a/a). In particolare:
Margine d'interesse a 5.645 milioni (+9,5% a/a)
Commissioni nette a 4.373 milioni (+12,0% a/a)
Risultato di gestione a 4.979 milioni, (+10,6% a/a)
• Migliora il rapporto Costi/Ricavi a 54,8% (da 55,9% di dicembre 2004)
• Continua la crescita dei crediti a clientela (160,5 miliardi, +14,9% a/a, escluso l'apporto del Gruppo HVB)
• Forte crescita delle attività in gestione di Pioneer Investments a 158,6 miliardi, (+22,1% a/a) con rafforzamento della quota di mercato dei fondi in Italia al 15,57% a dicembre 2005 (14,54% a dicembre 2004)
Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato oggi i risultati consolidati al 31 dicembre del 2005 (4) calcolati sulla base dei principi contabili internazionali IAS/IFRS adottati dalla Comunità Europea con l'applicazione degli IAS 32 e 39 relativi agli strumenti finanziari, che sono stati applicati a partire dal 1° gennaio 2005.
L'anno 2005 si è chiuso per il Gruppo con un utile netto di 2.470 (1) milioni, con un incremento del 19,4% rispetto all'esercizio precedente.
L'utile risente degli effetti legati all'operazione HVB. In particolare, questo risultato include il contributo di HVB per i mesi di novembre e dicembre (5) (inclusi 403 milioni di oneri di ristrutturazione prima delle imposte) oltre a 177 milioni di oneri di ristrutturazione (sempre prima delle imposte) a carico di UniCredit. Tali oneri sono principalmente riconducibili al piano di riduzione delle risorse derivante dall'integrazione dei due Gruppi. Il risultato economico del Gruppo HVB è registrato nel conto economico UniCredit in un'unica voce "Utile netto Gruppo HVB post-operazione" (pari a 59 milioni). Le dinamiche delle singole voci di conto economico sono quindi sostanzialmente comparabili tra gli esercizi 2005 e 2004.
L'utile netto pro-forma (2), normalizzato per gli oneri di ristrutturazione ante imposte di 580 milioni, è pari a 3.808 milioni, che corrisponde ad un utile per azione di 0,37 euro.
L'utile del Gruppo UniCredit, escluso l'impatto del Gruppo HVB (utile dei due mesi e oneri legati all'aggregazione), risulta pari a 2.573 milioni, in crescita del 24,4% a/a. Il quarto trimestre del 2005, escluso HVB, si attesta a 455 milioni.
Il margine d'intermediazione del Gruppo si è attestato a 11.024 milioni, con un incremento dell'8,0% sull'anno precedente (+6,5% a/a al netto dell'effetto cambi). Tale dinamica è stata sostenuta dall'andamento positivo sia del margine d'interesse, sia dei proventi da intermediazione e diversi.
Più in dettaglio, il margine d'interesse complessivo, sostenuto dall'aumento degli interessi netti (5,394 milioni, +10,6% a/a) raggiunge i 5.645 milioni, in crescita del 9,5% a/a (+7,8% a/a a cambi costanti). Il progresso degli interessi netti è spiegato dalla marcata crescita dei volumi intermediati, il cui effetto è solo parzialmente compensato dalla contrazione del differenziale tra i tassi su impieghi e raccolta conseguente, in particolare, alla maggior incidenza delle obbligazioni nel passivo.
I crediti verso clientela crescono del 14,9% su base annua e del 5,4% nel trimestre, attestandosi a fine 2005 a 160,5 miliardi, non considerando l'apporto del Gruppo HVB, un livello superiore di oltre 20 miliardi a quello di fine 2004.
A tale aumento contribuiscono in particolare i finanziamenti legati al settore immobiliare. Questi ultimi, anche grazie al livello storicamente basso dei tassi d'interesse, sostengono infatti sia la crescita dei mutui, in buona parte riconducibile alla domanda dei privati per l'acquisto della casa, sia dei contratti di locazione finanziaria. Nel complesso, i mutui ed il leasing, tenuto conto delle attività cartolarizzate non cancellate, registrano un incremento del 17,2% nei dodici mesi. Significativo, anche se su livelli più contenuti, l'aumento dei conti correnti (+4,8% a/a), mentre le altre forme tecniche crescono complessivamente del 16% a/a.
La quota di mercato degli impieghi delle unità operanti in Italia del Gruppo si attesta al 10,59% (10,94% escluse cartolarizzazioni per circa 4,7 miliardi, +11 pb su dicembre 2004). La quota di mercato relativa alla componente di medio-lungo è pari al 10,81% (11,13% escl. cartolarizzazioni, +8 pb su dicembre 2004).
Per quanto riguarda l'evoluzione della qualità del credito, si segnala che nel 2005 la Banca d'Italia ha definito il nuovo aggregato dei crediti deteriorati che comprende, oltre a sofferenze, incagli e crediti ristrutturati, anche i crediti scaduti da oltre 180 giorni, in precedenza classificati tra i crediti in bonis. Inoltre, nel primo semestre del 2005 sono state introdotte da Banca d'Italia nuove regole di classificazione per i crediti ristrutturati, tra i quali vanno incluse anche tutte le nuove linee di credito erogate a soggetti in possesso di linee precedentemente ristrutturate. Per tale motivo, la confrontabilità della qualità del credito fra i due esercizi è limitata alle sofferenze e agli incagli. Il totale delle sofferenze e degli incagli ammonta a 3.999 milioni (da 3.775 milioni di inizio 2005) con un'incidenza sul totale dei crediti in riduzione dal 2,70% di inizio anno al 2,49% di dicembre 2005. I crediti ristrutturati sono pari a 419 milioni (210 milioni a inizio 2005), le partite scadute si attestano a 857 milioni. Il totale dei crediti deteriorati si porta così a 5.275 milioni, con un'incidenza del 3,29% sul totale dei crediti.
La raccolta diretta si attesta a 178,1 miliardi, un livello superiore di 23 miliardi rispetto all'esercizio precedente (+14,9% a/a). Tale aumento è spiegato sia dalla dinamica dei debiti rappresentati da titoli (+16,6% da inizio anno), ed in particolare delle obbligazioni (+28% a/a), sia dei debiti verso la clientela (+9,3% (6) da inizio anno), che in seguito all'adozione degli IAS, non comprendono più la parte più volatile delle operazioni pronti contro termine riclassificata tra le passività di negoziazione.
Le attività della clientela gestite dal Gruppo (comprensive della liquidità, dei titoli emessi da società del Gruppo e dei fondi al servizio di obbligazioni strutturate), hanno raggiunto i 157 miliardi a fine 2005, con un aumento del 3,1% nel trimestre e del 22,6% da inizio anno. Tale marcato incremento è riconducibile a più fattori: l'andamento molto positivo della raccolta netta (9,8 miliardi la raccolta netta di Pioneer Investments contro i 3,5 miliardi dell'anno precedente), l'evoluzione favorevole dei mercati e l'acquisizione di fondi d'investimento statunitensi (con asset pari a circa 5,5 miliardi di dollari).
I proventi da intermediazione si attestano a 5.379 milioni, in crescita del 6,6% a/a.
All'interno di questa voce le commissioni nette a fine dicembre sono pari a 4.373 milioni, con un incremento del 12,0% rispetto al 2004 (+10,6% a cambi costanti). L'aumento delle commissioni è stato sostenuto sia dalle commissioni sui servizi di gestione e amministrazione del risparmio (2.338 milioni), che registrano una crescita del 14,6% a/a, sia dalle commissioni sugli altri settori di attività (+9,2% a/a).
Tutte le principali aree dei servizi di gestione e amministrazione del risparmio registrano significativi incrementi rispetto all'anno precedente. In particolare, la crescita delle commissioni di negoziazione e collocamento titoli (213 milioni, +23,1% a/a) è prevalentemente riconducibile all'attività di collocamento dell'investment bank del Gruppo, quella delle gestioni patrimoniali (199 milioni, +50,8% a/a) è legata al successo delle linee altamente personalizzabili (Focus Invest) lanciate nel 2004, l'aumento delle commissioni sui fondi d'investimento (1.462 milioni, +15,3% a/a) è spiegato sia dalla crescita dei volumi di raccolta e patrimonio che da una maggiore incidenza dei fondi azionari, mentre quelle sui prodotti assicurativi (382 milioni, +12,4%) sono correlate alla ripresa dei collocamenti dopo la flessione registrata nel 2004. Negli altri settori di attività si registra in particolare un incremento del 6,7% delle commissioni relative ai conti correnti, finanziamenti e crediti di firma, in parte attenuato dall'inserimento di alcuni proventi nel calcolo del costo ammortizzato, grazie ai risultati conseguiti da UBM nell'attività di organizzazione di finanziamenti.
L'eccellente risultato nei servizi di gestione e amministrazione del risparmio, favorito dall'evoluzione positiva dei mercati azionari, è correlato al continuo sviluppo della raccolta indiretta da clientela, che raggiunge a fine 2005 un livello di 296,9 miliardi ai valori di mercato, senza considerare il Gruppo HVB, con un aumento del 17,5% su dicembre 2004 e del 3,9% nell'ultimo trimestre. All'interno del comparto, la componente amministrata si attesta a 142,3 miliardi a fine dicembre (+10,9% su fine 2004). La raccolta indiretta gestita, senza considerare le duplicazioni con le altre forme di raccolta da clientela (quali la liquidità delle gestioni patrimoniali, i titoli emessi da società del Gruppo già inclusi nella raccolta diretta ed i fondi al servizio di titoli strutturati), è invece pari a 154,6 miliardi a fine 2005 e registra una crescita del 23,7% nei dodici mesi, in parte realizzata per linee esterne.
Il risultato netto negoziazione, coperture e fair value, pari a 842 milioni, registra una flessione di 136 milioni rispetto all'esercizio precedente (-13,9%), prevalentemente imputabile alle diverse modalità di contabilizzazione delle variazioni di fair value dell'opzione call emessa sul titolo delle Assicurazioni Generali e della quota detenuta nelle stesse Assicurazioni Generali classificata tra le attività disponibili per la vendita. Il significativo incremento nell'esercizio della quotazione del titolo in oggetto ha infatti determinato una variazione negativa nel fair value dell'opzione call di circa 114 milioni, che incide sul conto economico dell'anno, mentre la rivalutazione della partecipazione, pari a 203 milioni nei dodici mesi, è temporaneamente imputata a patrimonio netto fino al momento dell'effettivo realizzo. Nel complesso la plusvalenza maturata sul titolo Generali al 31 dicembre è pari a 330 milioni. La riduzione nel risultato netto negoziazione, copertura e fair value è anche spiegata dalla flessione delle vendite di derivati alla clientela corporate e, in misura minore, dai minori ricavi nell'attività di strutturazione dei bond destinati alla clientela retail. Registrano un aumento i ricavi derivanti dalla vendita e dal trading su derivati per la clientela istituzionale.
Gli altri proventi netti si attestano a 164 milioni, invariati rispetto all'anno precedente.
I costi operativi, pari a 6.045 milioni, registrano un incremento del 6,0% sul 2004. La crescita risulta più contenuta (+2,3% a/a) se normalizzata per l'effetto cambi e se si tiene conto delle variazioni di perimetro (principalmente Yapi) e dei costi legati al premio aziendale. Questi ultimi, pari a circa 30 milioni, sono stati infatti accantonati nell'esercizio 2005 e saranno corrisposti cash nell'anno 2006, anziché con azioni come nell'esercizio precedente. Inoltre, a chiusura del processo di riorganizzazione del Gruppo, è stata decisa una corresponsione una tantum di circa 10 milioni al Personale e alla costituenda Cassa di Assistenza di Gruppo (UniCa). All'interno della voce dei costi operativi, le spese per il personale (3.720 milioni) registrano un incremento normalizzato del 3,3% a/a principalmente per l'impatto nel 2005 del rinnovo contrattuale e per i maggiori oneri legati al sistema premiante.
La variazione normalizzata delle altre spese amministrative, al netto dei recuperi di spesa, è pari all'1,8%, ed è in buona parte imputabile alla pubblicità, alla manutenzione e canoni per mobili, macchine e impianti ed ai fitti passivi.
Il rapporto tra costi e ricavi scende così a fine 2005 al 54,8% dal 55,9% dell'anno precedente.
Il risultato di gestione del Gruppo si attesta a 4.979 milioni, con un incremento del 10,6% rispetto all'esercizio precedente.
La positiva evoluzione del risultato di gestione è stata amplificata dalla crescita dei profitti netti da investimenti che beneficiano, in particolare, di una plusvalenza di circa 200 milioni sulla cessione della partecipazione nell'autostrada "Serenissima" (Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova S.p.A.). Nel complesso i profitti netti da investimenti si attestano a 330 milioni a fine 2005, contro i 127 milioni dell'anno precedente.
Gli accantonamenti per rischi ed oneri si attestano a fine dicembre a 154 milioni, contro i 265 milioni del 2004. L'accantonamento è riconducibile prevalentemente alle Divisioni Retail e Corporate, prevalentemente a fronte di azioni revocatorie e altre cause in corso.
Gli oneri di ristrutturazione connessi con l'operazione HVB contabilizzati nel 2005 dalle società rientranti nel perimetro del Gruppo precedente all'operazione sono pari a 177 milioni.
Le rettifiche nette di valore su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni sono pari a 910 milioni, contro gli 888 milioni dell'esercizio precedente (+2,5%). In rapporto allo stock degli impieghi le rettifiche nette registrano una riduzione rispetto al 2004 (da 0,64% a 0,57%).
L'utile lordo dell'operatività corrente del 2005 si porta così a fine dicembre a 4.068 milioni, con un incremento del 25,6% sull'anno precedente.
Le imposte sul reddito del periodo, pari a 1.396 milioni, registrano un aumento del 39,7% rispetto al 2004, con un'incidenza sull'utile lordo del 34,3%, in aumento rispetto al 30,9% del 2004.
Il conto economico di HVB concorre al risultato consolidato di UniCredit a partire dal 1°novembre 2005. L'utile netto del Gruppo HVB dei mesi di novembre e dicembre, prima delle attribuzioni a terzi, è pari a 59 milioni, per la quasi totalità attribuito ai terzi stessi. Tale valore risente di oneri di ristrutturazione per 322 milioni al netto delle imposte (403 milioni ante imposte) legati all'aggregazione con il Gruppo UniCredit.
L'utile netto dell'operatività corrente risulta pertanto pari a 2.731 milioni, con un incremento del 22% sul 2004.
L'utile di pertinenza di terzi è pari a fine dicembre a 261 milioni, in aumento di 91 milioni rispetto a fine 2004, correlato sia all'incremento dell'utile del Gruppo Pekao, sia alla quota di terzi di quello di HVB.
L'utile netto di pertinenza del Gruppo si attesta pertanto a 2.470 milioni, con una crescita del 19,4% rispetto ai 2,069 milioni del corrispondente periodo.
Il ROE, tenuto conto di un incremento del patrimonio netto del 20,9% in termini medi annui, è pari al 15,6%, in linea con l'anno precedente. Al netto dell'operazione HVB, tenuto anche conto degli impatti sul patrimonio, il ROE raggiunge il 19,0% (+3,3 punti a/a).
Il Core Tier 1(7) si attesta al 5,52% a fine dicembre 2005, il Total Capital Ratio (7) raggiunge il 10,33%.
La struttura del Gruppo (8) a fine dicembre 2005 era composta da un organico di 71.470 dipendenti (9) (-653 unità a perimetro omogeneo) e da una rete di 4.880 sportelli (10) (-68 rispetto a inizio anno a perimetro omogeneo). Includendo HVB, i dipendenti del Gruppo a fine dicembre 2005 erano pari a 132.917 e gli sportelli pari a 7.184.
Di seguito un'analisi dei principali dati economico-patrimoniali delle Divisioni del Gruppo .
La Divisione Retail
La Divisione Retail ha registrato a fine dicembre 2005 un utile netto dell'operatività corrente di 609 milioni (+23,0% a/a).
Il margine di intermediazione è pari a 4.391 milioni, in aumento dell'8,5% a/a, grazie al positivo contributo sia del margine di interesse sia delle commissioni e altri proventi netti.
Il margine d'interesse raggiunge i 2.509 milioni (+8,1% a/a), grazie alla decisa crescita delle masse (crediti a clientela pari a 62,6 miliardi, +14,5% da inizio anno) che compensa ampiamente l'effetto della contrazione del differenziale tra i tassi medi di impieghi e raccolta. Positivo il passo trimestrale del margine d'interesse, se confrontato con il terzo trimestre 2005 (+ 30 milioni), sempre per l'effetto volumi.
La buona crescita degli impieghi è guidata dalla componente a medio lungo termine (mutui ai privati), in aumento di 6 miliardi nei dodici mesi (+18,3%). In forte crescita anche il settore del credito al consumo principalmente tramite i prestiti personali ma anche quello delle carte di credito (a fine 2005 lo stock complessivo è pari a 3,7 miliardi, con una crescita di un miliardo a/a).
Sul fronte della qualità del credito, il totale sofferenze e incagli della Divisione si attesta a 1.8 miliardi, (da 1,6 miliardi a inizio anno) con un'incidenza sul totale crediti sostanzialmente stabile (2,88% a inizio anno e 2,91% a fine esercizio).
La raccolta diretta raggiunge i 78 miliardi (+14,6% da inizio anno, +7,5% nell'ultimo trimestre), sostenuta da emissioni obbligazionarie nell'anno per 8,3 miliardi.
I proventi da intermediazione e diversi raggiungono i 1.882 milioni (+9,1% rispetto a settembre 2004), supportati da commissioni nette per 1.866 milioni (+8,6% a/a), trainate dalle vendite di prodotti di investimento e dalle commissioni di management.
Positivo l'andamento della raccolta indiretta che si attesta a 112,6 miliardi a dicembre 2005, in crescita del 6,9% da inizio anno. Più in dettaglio, il comparto del gestito (60,6 miliardi) registra un sostanziale aumento (+14,0% a/a), grazie principalmente all'apporto di gestioni patrimoniali (forte raccolta di Focus Invest: 6,6 miliardi a/a) e bancassicurazione, mentre la componente amministrata (51,9 miliardi, +2,4%) risulta sostanzialmente stabile a/a (-0,3%).
I costi operativi si attestano a 2.750 milioni, in lieve aumento sul 2004 (+1,0%a/a).
I costi del personale (1.564 milioni) crescono dell'1,4% a/a. I risparmi conseguiti tramite i recuperi di efficienza, che hanno determinato una riduzione di 737 risorse ("full time equivalent") rispetto a fine 2004, vengono compensati sia dagli aumenti riconducibili al rinnovo del CCNL, sia ad incrementi retributivi programmati ed adeguamenti per l'incentivazione del personale.
Il rapporto tra il totale dei costi operativi ed il margine di intermediazione (cost/income ratio), si attesta a fine 2005 al 62,6%, in netto miglioramento rispetto al 67,3% del 2004.
Il risultato di gestione si attesta a 1.641 milioni, in aumento del 23,9% a/a. Il quarto trimestre dell'anno si segnala come il migliore del 2005 ed è pari a 450 milioni.
Le rettifiche nette su crediti ammontano a 407 milioni (277 milioni nel 2004).
A fine dicembre 2005 la Divisione Retail si compone di 23.565 risorse (-737 nei dodici mesi) e conta su una rete commerciale di 2.628 sportelli (-114 rispetto a dicembre 2004).
La Divisione Corporate & Investment Banking
L'utile netto realizzato dalla Divisione Corporate a fine 2005 è pari a 952 milioni, con un incremento dell'8,6% rispetto al 2004.
Il margine di intermediazione è salito a 3.079 milioni (+4,1% a/a).
Più in dettaglio, il margine d'interesse è aumentato nell'anno del 3,1% attestandosi a 1.609 milioni, mentre il sensibile incremento del gettito commissionale (687 milioni, +17,4% a/a) fornito dallo sviluppo delle diverse aree di servizio alla clientela ha più che compensato la flessione del risultato netto di "negoziazione, coperture e fair value" (783 milioni, -3,7% a/a) riconducibile soprattutto ai minori gettiti rivenienti dal collocamento di prodotti derivati di copertura di rischio di tasso e di cambio.
Sul lato dei volumi, buona la performance dei crediti a clientela della divisione (71,8 miliardi, +9,3% da inizio anno).
Il totale delle sofferenze e degli incagli ammontano a 1,3 miliardi (stabile su inizio 2005) con un'incidenza sul totale dei crediti in riduzione dal 2,05% di inizio anno all'1,86% di fine anno.
I debiti verso clientela della Divisione Corporate sono pari a 17,6 miliardi, in crescita del 17,6% su inizio anno (+14,3% nell'ultimo trimestre).
I costi operativi ammontano a 971 milioni, evidenziando un incremento del 4,1% a/a, in gran parte attribuibile alla crescente richiesta di servizi in outsourcing ad altre società del Gruppo a fronte dello sviluppo del business e alla revisione tariffaria nel campo delle imposte indirette adottata in sede governativa. Nel contempo, sull'andamento della voce dei costi hanno inciso anche gli effetti derivanti dal rinnovo del contratto nazionale di lavoro.
Il rapporto costi/ricavi si attesta al 31,5%, stabile sui livelli del 2004.
Il risultato di gestione è pari a 2,108 milioni, in crescita del 4% a/a.
L'utile lordo dell'operatività corrente raggiunge a fine dicembre i 1.615 milioni, in crescita dell'11,5% sul 2004, grazie alle minori rettifiche nette di valore su crediti (411 milioni, -15,1%).
L'utile netto dell'operatività corrente si attesta a 952 milioni, con un incremento dell'8,6% a/a.
A dicembre 2005 gli sportelli della Divisione Corporate ammontano a 250 (+7 su dicembre 2004), il numero dei dipendenti raggiunge 5.201 unità (-176 su fine 2004).
La Divisione Private & Asset Management
La Divisione Private & Asset Management chiude il 2005 con un utile netto dell'operatività corrente (11) pari a 415 milioni, in sostanziale crescita sull'esercizio precedente (+15,6% a/a). L'aumento sarebbe stato ancor più di rilievo (+39% a/a) al netto dei benefici fiscali non ripetibili registrati nel 2004 (circa 61 milioni, di cui 41 milioni per fiscalità anticipata).
Significativa anche la crescita del risultato di gestione (+30,0% a/a) che si posiziona a 580 milioni.
Più in dettaglio, il margine d'intermediazione raggiunge 1.376 milioni (+15,7% a/a), grazie alla crescita del margine d'interesse (+6,9% a/a) e ad un incremento del 17,8% a/a delle commissioni nette. L'andamento del margine d'intermediazione del quarto trimestre 2005 sul corrispondente periodo dell'anno precedente mostra una crescita del 15,4%.
I ricavi sono stati influenzati positivamente da un aumento delle masse medie gestite da Pioneer (+15%), dovute sia alla crescita della raccolta netta (+6 miliardi circa), sia al miglioramento dell'asset mix (peso della componente azionaria salito al 32,6% dal 28,8% di fine dicembre 2004). Hanno, inoltre, impattato positivamente il miglioramento della redditività di UniCredit Private Banking grazie alla maggiore incidenza della componente gestita (in crescita del 21,7%) sul totale delle disponibilità finanziarie e l'accresciuta produttività dei promotori finanziari di Xelion (attività gestite pro capite a 7,5 milioni rispetto ai 5,9 milioni del dicembre 2004).
I costi operativi, inclusi ammortamenti per 17 milioni, si attestano a 796 milioni, in crescita del 7,1% a/a. In particolare, le spese per il personale (443 milioni, +9,7% a/a) risentono dell'impatto del rinnovo del contratto nazionale, dell'aumentato peso di risorse altamente qualificate, dello sviluppo internazionale del business e dell'incidenza della componente retributiva variabile, legata all'andamento del business e alle ottime performance registrate dai mercati.
Le altre spese ed ammortamenti evidenziano solo una crescita moderata sul 2004 (353 milioni, +4,1%) grazie soprattutto agli efficientamenti conseguiti nel corso del 2005 derivanti dalle razionalizzazioni societarie (veicoli non strategici ex-ING e outsourcing delle attività informatiche).
Il rapporto costi/ricavi si attesta al 57,8%, in netto miglioramento rispetto al 62,5% del 2004.
La Divisione Private & Asset Management gestisce od amministra 209,4 miliardi di attività finanziarie (12) (+21,2% su dicembre 2004).
L'incremento delle masse è dovuto sia all'andamento molto favorevole dei mercati sia ai risultati molto positivi di raccolta netta registrati da inizio anno in tutte le società della Divisione.
Pioneer Investments ha riportato nel 2005 una raccolta netta totale pari a 9,8 miliardi, di cui 7,5 miliardi in Italia. La quota di mercato sui fondi italiani si posiziona al 15,57% a dicembre 2005, in crescita di 103 pb rispetto all'anno precedente, confermando la seconda posizione tra i maggiori asset manager.
Il patrimonio gestito dalla società ha raggiunto cosi' i 158,6 miliardi contro i 133,9 miliardi di inizio anno con un incremento del 18,3% (+7,3% effetto raccolta netta, +11% effetto mercato), nello stesso tempo ampliando i margini di redditività rispetto all'anno precedente, grazie ad un migliore asset mix (componente azionaria in crescita dal 28,8% al 32,6%) e ad una forte innovazione di prodotto.
Nel corso del 2005 le masse di Xelion sono state caratterizzate da un forte miglioramento (+22%), passando dai 12,1 miliardi di fine dicembre 2004 ai 14,8 miliardi).
A tale crescita hanno contribuito la raccolta netta realizzata nel periodo di 1.858 milioni, pari al 13% della quota di mercato sul sistema delle reti di vendita tramite promotori finanziari.
La Divisione Nuova Europa
Nel corso del 2005, lo scenario macro-economico dei paesi della Nuova Europa si è evoluto in modo abbastanza positivo. Pur evidenziando un certo rallentamento rispetto all'anno precedente - in linea con la decelerazione dell'economia globale - la crescita economica della Nuova Europa ha mostrato un'accelerazione nella seconda parte dell'anno, rimanendo, nel complesso, ben superiore a quella dell'area euro.
La Divisione chiude il 2005 con il migliore risultato mai raggiunto sin dalla sua creazione, sia in termini assoluti, sia in termini di contribuzione agli obiettivi di gruppo, con un trend positivo che va a riflettersi su tutte le grandezze economiche e patrimoniali .
A dicembre 2005, la Divisione Nuova Europa registra un utile netto dell'operatività corrente di 655 milioni, in aumento del 21,3% rispetto al 2004 (+12,5% a/a a cambi costanti).
Il margine di intermediazione è pari a 2.126 milioni, in crescita del 19,8% a/a (+11,6% a/a a cambi costanti, +7,3% esclusa Yapi Kredi), per effetto di un aumento sia del margine d'interesse (1.290 milioni, +20,6% a/a, +12,5% a cambi costanti), principalmente trainato da un effetto volumi, sia delle commissioni (672 milioni, +15,5% a/a), a conferma della efficace politica commerciale delle banche e dello sviluppo nella distribuzione di prodotti di risparmio gestito (fondi d'investimento : 7,5 miliardi, + 51,4% a/a).
I crediti verso la clientela della divisione si attestano a 20,9 miliardi, in crescita del 45,3% da inizio anno (+38,5% a cambi costanti, +26,0% esclusa Yapi Kredi) e del 21,8% su settembre 2005 (+20,4% a cambi costanti, +8,5% esclusa Yapi Kredi). La raccolta diretta (clientela e titoli) raggiungono i 26,4 miliardi (+20,9% a/a, +6,7% escluso l'impatto di Yapi Kredi).
Il totale delle sofferenze e degli incagli della Divisione raggiungono i 831 milioni (824 milioni a inizio 2005). In netto miglioramento anche l'incidenza sul totale dei crediti che passa dal 5,73% di gennaio al 3,98% di dicembre 2005.
I costi operativi (1,198 milioni) crescono dell'11,7% a/a a cambi costanti (+20,0% a/a a cambi correnti). Tale andamento risente in particolar modo del consolidamento nell'ultimo trimestre del 2005 di Yapi Kredi, non compresa nei risultati 2004. Escludendo questo impatto, la crescita dei costi sarebbe più contenuta (+6,1% a/a a cambi costanti).
In termini di efficienza il rapporto costi/ricavi si attesta al 56,3%, in linea con il 2004.
Il risultato di gestione raggiunge 928 milioni, in crescita del 19,6% sul 2004 (+11,3% a cambi costanti, +8,8% esclusa Yapi).
Il favorevole contesto macroeconomico nonché un attento processo di erogazione del credito (che hanno determinato un miglioramento delle rettifiche su crediti del 5,9% a/a (-12,9% a/a a cambi costanti), in parte controbilanciato da un incremento delle imposte sul reddito (principalmente per effetto di benefici fiscali usufruiti da Pekao nel 2004), determinano il raggiungimento di un utile netto dell'operatività corrente pari a 655 milioni, in crescita del 21,3% a/a (+12,5% a cambi costanti).
A dicembre 2005 il numero totale dei dipendenti della divisione (non considerando Yapi Kredi) è pari a 28.771 unità (+151 rispetto a dicembre 2004), gli sportelli ammontano a 1.417 (+44 rispetto a dicembre 2004) .
Emissione di performance share a favore del top management del Gruppo
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato un aumento di capitale gratuito di nominali 1.274.430 euro per l'emissione di 2.548.860 azioni ordinarie (performance share) da assegnare al Top Management del Gruppo nell'ambito del Sistema di incentivazione a medio termine varato nel 2004 al fine di sostenere il raggiungimento dei risultati del Piano Strategico triennale.
Piano 2006 di incentivazione a lungo termine per il personale del Gruppo
Il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti l'approvazione di un nuovo Piano di incentivazione a lungo termine finalizzato a favorire lo sviluppo e la sostenibilità nel tempo dei risultati del Gruppo attraverso l'assegnazione al Top Management di stock option e performance share collegate agli obiettivi di Piano Strategico, Verrà inoltre richiesto all'Assemblea degli Azionisti il conferimento delle necessarie deleghe al Consiglio di Amministrazione per l'esecuzione del predetto piano.
Convocazione dell'Assemblea dei Soci
Il Consiglio di Amministrazione ha pertanto deliberato di convocare l'Assemblea Ordinaria e Straordinaria dei Soci, dando mandato al Presidente di fissarne la data.
Il dividendo, nell'ammontare deliberato dall'Assemblea medesima, sarà messo in pagamento il giorno 25 maggio 2006 con data stacco cedola il 22 maggio 2006.
Relazione annuale sulla Corporate Governance
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre provveduto ad approvare la Relazione annuale sulla Corporate Governance relativa all'esercizio 2005, ai sensi del Codice di Autodisciplina delle società quotate emanato da Borsa Italiana, che verrà messa a disposizione dei Soci in vista dell'Assemblea.
Approvazione della nuova procedura in tema di Internal Dealing
Il Consiglio di Amministrazione, in conseguenza di quanto disposto dalla Legge del 18 aprile 2005, n. 62 e del Regolamento Consob 11971/99, ha approvato una nuova procedura di Internal Dealing che disciplina gli obblighi dei soggetti rilevanti di UniCredit e che sostituisce il Codice di Comportamento adottato da UniCredit nel dicembre 2002 su base volontaria.
Approvazione dei patti parasociali aventi ad oggetto il ruolo di Bank Austria nel Gruppo UniCredit
Il Consiglio di Amministrazione ha, infine, approvato in data odierna i patti parasociali relativi a Bank Austria Creditanstalt AG, i cui contenuti sono stati resi noti da UniCredit con comunicato del 14 marzo scorso. Tali accordi - raggiunti fra UniCredit, HVB, Privatstiftung zur Verwaltung ("AVZ", la Fondazione della città di Vienna), BR-Funds (il Fondo dei dipendenti di BA-CA) e BA-CA - disciplineranno il ruolo della banca austriaca nell'ambito del Gruppo bancario UniCredit.
Si allegano i principali dati del Gruppo UniCredit, della Capogruppo e delle singole Divisioni, i prospetti dello Stato Patrimoniale del Gruppo, il Conto Economico riclassificato del Gruppo, entrambi con relativa evoluzione trimestrale e il Conto Economico pro-forma del Gruppo, con l'avvertenza che la documentazione non è certificata dalla Società di Revisione.
Milano, 22 marzo 2006
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1 L'utile netto di pertinenza del Gruppo a 2.470 milioni include il risultato netto del Gruppo HVB per i mesi di novembre e dicembre 2005 (a seguito del perfezionamento dell'offerta pubblica di scambio avente ad oggetto le azioni HVB).
2 L'utile netto pro-forma di pertinenza del Gruppo del 2005 è calcolato comprendendo i risultati del Gruppo HVB a partire dal 1° gennaio 2005.
3 L'utile netto pro-forma normalizzato per azione a 0,37 è calcolato su n. 10.303,6 milioni di azioni a fine 2005.
4 Da fine settembre è stato consolidato proporzionalmente il Gruppo Yapi Kredi Bankasi, controllato con una quota di circa il 57% da Koç Financial Services A.S., la joint-venture in Turchia tra UniCredit e il Gruppo Koç Finansal Hizmetler.
5 Il consolidamento iniziale del Gruppo HVB è avvenuto il 1. novembre 2005, secondo le modalità previste dal principio contabile IFRS 3 - aggregazioni aziendali.
6 Al netto della provvista figurativa a fronte delle cartolarizzazioni riscritte in bilancio.
7 Incluso HVB
8 Escluso HVB
9 "Full time equivalent", nei dati indicati il Gruppo Koc (incluso Yapi) è consolidato proporzionalmente
10 Il Gruppo Koc (incluso Yapi) consolidato proporzionalmente, è considerato al 100%.
11 Proformato con i rami incorporati di Carpi e Umbria
12 Comprensivi di 4,3 miliardi circa derivanti dall'acquisizione dei fondi AmSouth in USA, perfezionata nel mese di settembre
13 Da fine settembre è stato consolidato proporzionalmente il Gruppo Yapi Kredi Bankasi, controllato con una quota di circa il 57% da Koç Financial Services A.S., la joint-venture in Turchia tra UniCredit e il Gruppo Koç Finansal Hizmetler.
14 Cambi costanti, Pioneer incluso a cambi correnti, Yapi non è inclusa
15 Inclusa Yapi Kredi i dipendenti della Divisione ammontano a 32.264, gli sportelli sono pari a 1.837.
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