RISULTATI CONSOLIDATI 2008: UTILE NETTO A €4 MILIARDI, CORE TIER I PRO FORMA AL 6,5%
• Utile netto di pertinenza del Gruppo a €4.012 milioni
• Core Tier 1 al 6,5% pro-forma per i €3 miliardi di aumento di capitale
• Risultato di gestione a €10.174 milioni
• Solida performance delle banche commerciali con risultato di gestione in crescita del 9,3% a/a
• Costi operativi stabili a/a (-0,05%) a cambi e perimetro costanti
• Costo del rischio a 62 bp, in aumento rispetto ai 44 bp nel 2007, crescita delle sofferenze lorde +3,6% a/a
• Proposta di assegnazione di utili mediante l'attribuzione di azioni UniCredit di nuova emissione (c.d. scrip dividend)
• In linea con la governance del Gruppo, nessun bonus relativo alla performance 2008 per il CEO, i Deputy CEO e i componenti del Management Committee.
QUARTO TRIMESTRE 2008:
• Utile netto di pertinenza del Gruppo a €505 milioni (da €1.172 milioni nel 4Q07), nonostante la turbolenza dei mercati finanziari nel 4Q08
• Margine di intermediazione a €6.077 milioni, in diminuzione da €7.113 milioni nel 2007, ma pressoché stabile (-1,3% a/a a cambi e perimetro costanti) escludendo il risultato di negoziazione titoli, nonostante il difficile contesto macroeconomico
• Costi operativi a €4.174 milioni, +0,4% a/a a cambi e perimetro costanti
• Risultato di gestione a €1.903 milioni, con una buona tenuta del commercial banking (+4,2% a/a)
Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato i risultati consolidati del 2008, che evidenziano un utile netto di €4.012 milioni, in linea con la guidance. L'utile netto nel 4Q08 è pari a €505 milioni, nonostante la notevole turbolenza dei mercati finanziari.
Il risultato di gestione raggiunge €10.174 milioni nel 2008 (€1.903 milioni nel 4Q08) da €13.346 milioni nel 2007. L'andamento rispetto al 2007 è stato determinato da minori ricavi (con il risultato netto della negoziazione impattato dalla severa crisi finanziaria), ma anche da un forte contenimento dei costi (i costi operativi scendono dello 0,05% a/a a cambi e perimetro costanti).
Solida performance del commercial banking, con un risultato operativo in crescita del 9,3% a/a a €12,0 miliardi nel 2008 e un notevole risultato di gestione di €3 miliardi circa nel difficile 4Q08. Tale considerevole risultato è stato raggiunto grazie alla conferma del positivo andamento della CEE region (+28,5% a/a nel 2008, +11,6% a cambi e perimetro costanti), alla crescita della Divisione Corporate (+6,8% a/a nel 2008) e nel Retail (+8,6% normalizzato a/a). I business sensibili all'andamento dei mercati finanziari registrano invece un calo a causa dell'eccezionale turbolenza dei mercati. In particolare, la Divisione Markets & Investment Banking (MIB) registra un risultato di gestione negativo di 1.287 milioni nel 2008 risentendo dell'eccezionale livello di volatilità, dell'anomala correlazione e dell'allargamento degli spread, soprattutto nel 4Q08, durante il quale il MIB registra un risultato di gestione negativo per €919 milioni.
Sul fronte del margine d'intermediazione (€26.866 milioni nel 2008), il calo da €29.502 milioni nel 2007 è principalmente da ascrivere al risultato netto di intermediazione, copertura e fair value (€3,3 miliardi di swing negativo, da +€1.280 milioni nel 2007 a -€1.980 milioni nel 2008) a causa degli effetti della crisi finanziaria. Al netto di tali effetti, il margine di intermediazione cresce del 2,2% a/a nel 2008 e mostra un modesto calo dell'1,3% a cambi e perimetro costanti nel difficile 4Q08.
Gli interessi netti si attestano a €18.373 milioni nel 2008: la dinamica di crescita (+13,4% a/a) è spiegabile da un lato con il positivo andamento dei tassi di mercato (in particolare nella prima metà dell'anno), e dall'altro con il sensibile incremento dei volumi intermediati sul versante degli impieghi (i crediti netti verso la clientela al 31 dicembre 2008 crescono del 6,5% a/a sino a €612 miliardi circa). La crescita degli interessi netti si registra in tutte le divisioni nel 2008, in particolare nel Corporate (+11,2% a/a), nella CEE region (+30,7% a/a, 13,9% a cambi e perimetro costanti) e nel MIB (+58,7% a/a anche grazie all'effetto positivo della riclassificazione di attività sulla base dell'emendamento dello IAS 39). Solida evoluzione degli interessi netti anche nel 4Q08: +10,3% a/a circa a €4.823 milioni.
Le commissioni nette risultano pari a €9.093 milioni nell'anno (€2.090 milioni nel quarto trimestre) rispetto a €10.694 nel 2007. Il calo annuale è da ricondursi principalmente alla riduzione delle commissioni da servizi di gestione e amministrazione del risparmio (pari a €3.9 miliardi circa, -27,6% a/a), che riflettono il declino dei volumi di attività gestite a livello di settore, dovuto sia alla performance negativa dei mercati finanziari, sia alle uscite di asset a livello di sistema. A fine esercizio le masse della divisione di Asset management del Gruppo risultano pari a €167 miliardi.
Il risultato netto della negoziazione, copertura e fair value risulta negativo nel 2008, principalmente a seguito dell'impatto delle condizioni estreme di mercato su investimenti e posizioni di negoziazione nella divisione MIB. La turbolenza dei mercati si è intensificata in modo rilevante successivamente alla procedura di Chapter 11 avviata da Lehman a metà settembre, generando un risultato della negoziazione, copertura e fair value negativo per €1.258 milioni nel 4Q08.
Gli altri proventi netti sono pari a €368 milioni rispetto a €409 milioni nel 2007.
I costi operativi ammontano a €16.692 milioni, in lieve calo a cambi e perimetro omogenei rispetto al 2007 in virtù di azioni di efficientamento in tutto il Gruppo, e in particolare in Europa occidentale, che hanno controbilanciato iniziative di sviluppo in CEE (gradualmente ridotte nel corso dell'anno e sospese nel 2009). Nel 4Q08 i costi operativi ammontano a €4.174 milioni, stabili rispetto al 4Q07 (+0,4% a cambi e perimetro omogenei).
Le spese per il personale scendono dell'1,7% a/a su basi omogenee a €9.918 milioni grazie alle iniziative di ottimizzazione delle risorse impiegate e alla riduzione dei compensi variabili in relazione alla performance; questi fenomeni hanno compensato gli incrementi di costo nei paesi dell'est europeo legati alle iniziative di espansione della rete. Il calo delle spese del personale accelera nel 4Q08 (-2,2% a/a a cambi e perimetro costanti a €2.385 milioni), trainato dalla riduzione di FTE sia in Europa occidentale, sia in CEE.
Le altre spese amministrative, al netto dei recuperi di spesa, si attestano a €5.462 milioni nel 2008, in crescita di un modesto +2,7% a/a su basi omogenee, principalmente ascrivibile alla CEE (frutto delle aperture di nuovi sportelli, sospese dal 2009). Nell'Europa occidentale si registra un dato stabile a/a su base omogenea.
Gli ammortamenti, le svalutazioni e le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali crescono dell'1,8% a/a su basi omogenee nel 2008, principalmente riconducibile alla crescita in CEE.
Il rapporto Costi/Ricavi risulta pari al 62% nel 2008 (55% nel 2007), riflettendo l'impatto della crisi sul risultato di negoziazione.
Nel 4Q08 il valore dell'Avviamento è stato svalutato per €750 milioni (di cui €417 milioni su ATF in Kazakhstan e €333 milioni su Ukrsotsbank in Ucraina).
Gli accantonamenti per rischi e oneri si sono più che dimezzati a €344 milioni (da €753 milioni nel 2007).
Le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni ammontano a €3,7 miliardi rispetto a €2,5 miliardi nel 2007. Tale risultato riflette il difficile contesto creditizio, con il MIB che registra accantonamenti negativi dopo riprese di valore nel 2007, la CEE che riflette i nuovi consolidamenti e le divisioni di commercial banking che mostrano un graduale deterioramento. Nel 4Q08 le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni si attestano a €1,3 miliardi, con segni di deterioramento del contesto creditizio, particolarmente in Italia.
I crediti deteriorati lordi a fine 2008 sono pari a €41,8 miliardi (+12,3% a/a), con gli incrementi maggiori concentrati negli incagli e nel quarto trimestre del 2008. Le sofferenze lorde mostrano un incremento più contenuto del 3,6% a/a. Le sofferenze nette ammontano a €10,5 miliardi a fine dicembre 2008 (+€1,4 miliardi circa a/a), riflettendo sia una crescita delle sofferenze lorde sia un minore grado di copertura (principalmente dovuta a riprese di accantonamenti in eccesso sui portafogli di work-out in Germania (1)).
Il rapporto di copertura del totale crediti deteriorati lordi è di 52,5% a dicembre 2008, dal 57,2% a fine 2007 anche per effetto della minore incidenza delle sofferenze sul totale crediti deteriorati.
Gli oneri di integrazione ammontano a 140 milioni e per la maggior parte sono legati al Retail in Italia (integrazione Capitalia) e alla divisione Poland's Market's (integrazione Pekao - BPH).
I profitti netti da investimenti risultano pari a circa €218 milioni, di molto inferiori rispetto all'eccezionale livello di €1,7 miliardi nel 2007. Nel quarto trimestre del 2008 i profitti netti da investimenti sono pari a €213 milioni, con perdite (Sabadell €182 milioni, LSE €93 milioni, altre partecipazioni €107 milioni) più che compensate da proventi da investimenti (Fondo immobiliare €360 milioni, filiali Capitalia €304 milioni, Atlantia €156 milioni).
Le imposte sul reddito del periodo sono pari a €627 milioni nel 2008, visibilmente inferiori rispetto ai €3.221 milioni di dicembre 2007, con un tax rate dell'11%, che riflette €1.014 milioni di beneficio dal cambiamento della normativa italiana in merito al trattamento fiscale dell'avviamento. Nel quarto trimestre 2008 le tasse sono positive per €849 milioni poiché il cambio di regolamentazione sopra indicato è stato contabilizzato nell'ultimo trimestre dell'anno.
L'utile di pertinenza di terzi a fine dicembre 2008 è di €518 milioni (rispetto a €718 milioni nel 2007).
L'effetto della Purchase Price Allocation di Capitalia è di -€301 milioni nel 2008, impatto superiore ai -€65 milioni nel 2007, attribuibile al consolidamento di Capitalia solo nell'ultimo trimestre del 2007.
L'utile netto di pertinenza del Gruppo si attesta pertanto a €4.012 milioni contro €6.506 milioni nel 2007. Nel quarto trimestre l'ammontare a livello di Gruppo ammonta a €505 milioni, nonostante la crisi finanziaria.
Il totale attività ammonta a €1.046 miliardi (€1.022 miliardi a dicembre 2007) con un calo da settembre 2008 (-0,7%) nonostante il consistente mark to market degli strumenti di copertura (compensato da un andamento simile sul lato delle passività) dovuto alla volatilità dei mercati nel quarto trimestre 2008. Il totale attività al netto degli strumenti di copertura ha mostrato un consistente calo del 6% nel quarto trimestre 2008.
Pro-forma per i circa +60 bp dell'aumento di capitale, il Core Tier 1 ratio passa al 6,5% a dicembre 2008, al di sopra del 5,8%3 di dicembre 2007 anche escludendo l'aumento di capitale; il Tier 1 ratio si attesta al 7,3%, un livello superiore rispetto all'anno precedente (6,5%). Il Total Capital Ratio raggiunge l'11,4% dal 10,1% di fine 2007 (2) .
A fine dicembre 2008, la struttura del Gruppo risulta composta da un organico di 174.519 dipendenti, in aumento rispetto alle 169.816 unità di dicembre 2007. Tale andamento è interamente dovuto ai cambiamenti di perimetro (principalmente il consolidamento di Uksotsbank, 9.670 unità a gennaio 2008, che ha più che compensato il calo dovuto alla vendita di filiali Capitalia, 945, e alla vendita di BPH, 3.220). Al netto dei sopra citati cambiamenti di perimetro il totale dei dipendenti mostra un calo di circa 800 unità nel 2008: la riduzione in Italia, Germania e Polonia più che compensa la crescita in CEE (ascrivibile all'apertura delle filiali, sospesa nel 2009). Nel corso del quarto trimestre l'organico del Gruppo è diminuito di 2.873 unità, con un calo sia in Europa Occidentale e sia in CEE. Nei primi due mesi del 2009, l'andamento di riduzione di dipendenti persiste, con un calo di circa 3.300 FTE.
La rete distributiva del Gruppo a fine 2008 è composta da 10.251 sportelli (9.714 a dicembre 2007).
Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato il progetto di bilancio di UniCredito Italiano SpA, che ha riportato un risultato netto di €3.281 milioni (€1.858 milioni nel 2007).
In linea con il modello di governance di Gruppo - che stabilisce un collegamento diretto fra i risultati aziendali e la remunerazione varabile del Senior Management - non è previsto alcun bonus relativo alla performance 2008 per l'Amministratore Delegato, i Deputy CEO e tutti i componenti del Management Committee.
Il Consiglio di Amministrazione ha proposto di sottoporre alla prossima assemblea dei soci l'assegnazione di utili ai soci mediante l'attribuzione di azioni UniCredit di nuova emissione (c.d. scrip dividend) rivenienti da un aumento di capitale gratuito da attuarsi mediante imputazione di riserve disponibili.
In particolare, verrà proposta ai soci l'attribuzione di 13 nuove azioni ordinarie ogni 36 azioni ordinarie possedute e 1 nuova azione di risparmio ogni 5 azioni di risparmio possedute del valore nominale di € 0,50 cadauna. E' previsto che l'attribuzione ai soci delle azioni di nuova emissione abbia efficacia 21 maggio 2009.
Il Consiglio di Amministrazione ha altresì proposto l'assegnazione agli azionisti di risparmio di un dividendo di € 0,025 per azione; tale dividendo, nell'ammontare deliberato dall'Assemblea, sarà messo in pagamento il giorno 21 maggio 2009, con data stacco cedola il 18 maggio 2009.
Note:
1) Principalmente RER e SCP portfolio
2) Dati 2007 Basilea 1
3) "Full time equivalent", determinati con una nuova metodologia che non considera le assenze di lungo periodo non retribuite. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo KFS, sono incluse al 100%
Si allegano i dati principali del Gruppo,, lo Stato Patrimoniale consolidato. Il Conto Economico consolidato, l'evoluzione trimestrale del Conto Economico consolidato, il confronto trimestrale del Conto Economico del quarto trimestre 2007-2008 e i principali dati per Divisione. La documentazione non è ancora stata certificata dalla Società di Revisione.
Milano, 18 marzo 2009
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