RISULTATI CONSOLIDATI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2009: UTILE NETTO A €1.331 MILIONI, RISULTATO DI GESTIONE IN CRESCITA DEL 25,1% A/A SU BASE OMOGENEA, CORE TIER I A 7,55% (8,39% PRO-FORMA CON L' AUMENTO DI CAPITALE (1)) E MIGLIORAMENTO DELLA STRUTTURA DELLO STATO PATRIMONIALE
PRIMI 9 MESI DEL 2009:
- Confermata la capacità del Gruppo di affrontare il difficile contesto macroeconomico: utile netto di pertinenza del Gruppo a €1.331 milioni
- Margine di intermediazione a €21.129 milioni, +7,0% a/a a cambi e perimetro costanti
- Risultato di gestione a €9.608 milioni, +25,1% a/a a cambi e perimetro costanti
- Continua riduzione di totale attivo, attività di negoziazione e attività ponderate per il rischio
- Core Tier 1 in crescita a 7,55%. Tier 1 a 8,39%. Pro - forma con l'aumento di capitale annunciato il 29 settembre 2009: Core Tier 1 8,39% e Tier 1 a 9,24%
TERZO TRIMESTRE 2009:
- Utile netto di pertinenza del Gruppo a €394 milioni, da €490 milioni nel 2Trim09
- Margine di intermediazione a €6.731 milioni, con trend trimestrale in crescita delle commissioni nette, risultato di negoziazione nuovamente su buoni livelli e minore margine di interesse (anche per effetto di minori elementi non ricorrenti)
- Costi operativi a €3.831 milioni, ancora in flessione trim/trim e rapporto Costi/Ricavi al 56,9%
- Accantonamenti su crediti a €2.164 milioni, con costo del rischio in flessione a 150 pb, dal picco di 164 pb nel 2Trim09
- Risultato di gestione a €2.900 milioni, minore dell'eccezionale 2Trim09 ma in crescita del 12,1% a/a
- 70 pb di Core Tier 1 generati nel trimestre; maggiore capitale e minore attivo portano a un ulteriore miglioramento del leverage ratio (2), che raggiunge 25,4 (23,0 pro-forma con l'aumento di capitale)
Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato i risultati consolidati dei primi nove mesi del 2009, che si sono chiusi con un utile netto di pertinenza del Gruppo di €1.331milioni, di cui €394 milioni nel terzo trimestre. L'andamento trimestrale conferma la capacità del Gruppo di generare utile e capitale, pur riflettendo proventi da negoziazioni inferiori agli eccezionali livelli del secondo trimestre 2009 e gli effetti negativi sui margini dei depositi del contesto di tassi estremamente bassi. Il terzo trimestre 2009 evidenzia anche un rallentamento della crescita dei crediti problematici ed un ulteriore miglioramento della struttura dello stato patrimoniale, posizionando il Gruppo in ottima condizione per beneficiare di miglioramenti del contesto macroeconomico.
L'andamento del terzo rispetto al secondo trimestre del corrente esercizio evidenza alcuni sviluppi interessanti tra cui la crescita delle commissioni nette, la buona tenuta del risultato netto di negoziazione, copertura e fair value ed una ulteriore flessione dei costi operativi. Si è evidenziata, d'altro canto, una riduzione trim/trim del margine di interesse.
Il margine d'intermediazione raggiunge €21.129 milioni nei primi nove mesi del 2009, in crescita del 7,0% a/a a cambi e perimetro costanti, e €6.731 milioni nel terzo trimestre 2009, in crescita del 5,9% a/a a cambi e perimetro costanti ma in flessione - anche per effetto di stagionalità e di elementi non ricorrenti - rispetto al notevole risultato del secondo trimestre.
Gli interessi netti si attestano a €13.287 milioni nei primi nove mesi del 2009, mostrando un buono sviluppo a/a (+3.0% a cambi e perimetro costanti) nonostante il progressivo impatto del decrescere dei tassi e la cancellazione, dal terzo trimestre 2009, delle commissioni di massimo scoperto. Gli interessi netti raggiungono €3.927 milioni nel terzo trimestre, in flessione di €783 milioni rispetto al secondo trimestre 2009, anche per il venire meno di alcune componenti non ricorrenti.
Le commissioni nette risultano pari a €5.666 milioni nei primi nove mesi del 2009, inferiori rispetto a €7.003 milioni del corrispondente periodo dell'anno precedente, per effetto di un contesto di settore che ha sperimentato, nel frattempo, una riduzione dei volumi di attività gestite (con relativo effetto negativo sulle commissioni da servizi di gestione e amministrazione del risparmio). L'andamento trim/trim delle commissioni nette continua a mostrare segnali di ripresa: infatti, sia il terzo che il secondo trimestre del 2009 evidenziano una crescita rispetto al trimestre precedente (commissioni nette del terzo trimestre 2009: €1.931 milioni; del secondo trimestre 2009: €1.889 milioni; del primo trimestre 2009: €1.846 milioni). Inoltre nel corso del terzo trimestre 2009 sia le commissioni da servizi di gestione e amministrazione del risparmio che le altre commissioni hanno registrato un incremento (rispettivamente dello 0,5% trim/trim e del 3,3% trim/trim). Al 30 settembre 2009 le masse della divisione di Asset Management del Gruppo risultano pari a €172 miliardi, in crescita del 7,4% trim/trim.
Il risultato netto della negoziazione, copertura e fair value risulta pari a €1.651 milioni nei primi nove mesi del 2009, in evidente miglioramento rispetto a -€730 milioni dello stesso periodo del 2008. Nel terzo trimestre del 2009 il risultato netto della negoziazione, copertura e fair value si attesta a €715 milioni, superiore a quello di tutti gli altri trimestri del 2008 così come del primo trimestre 2009 e inferiore al solo eccezionale secondo trimestre del corrente anno: risulta confermata, pertanto, la capacità del Gruppo di cogliere i benefici del miglioramento delle condizioni di mercato, pur continuando la riduzione del profilo di rischio.
Gli altri proventi netti dei primi nove mesi del 2009, pari a €304 milioni (di cui €95 milioni nel terzo trimestre), sono in calo rispetto a €379 milioni dei primi nove mesi del 2008.
I costi operativi ammontano a €11.521 milioni nei primi nove mesi del 2009, in decisa riduzione rispetto ai primi nove mesi del 2008 (-8,0% a/a e -4,9% a/a a cambi e perimetro costanti). Per quanto riguarda la dinamica trimestrale, i costi operativi nel terzo trimestre 2009 risultano pari a €3.831 milioni, inferiori ai €3.868 milioni del secondo trimestre.
Le spese per il personale diminuiscono nei primi nove mesi del 2009 del 6,9% a/a su basi omogenee, attestandosi a €6.821 milioni. Guardando invece al terzo trimestre 2009, si registra, a cambi e perimetro costanti, una flessione del 5,1% a/a ed una modesta crescita rispetto al trimestre precedente (che aveva beneficiato dell'effetto positivo di componenti non ricorrenti relative al rilascio di oneri contabilizzati nel 2008).
Le altre spese amministrative, al netto dei recuperi di spesa, raggiungono €3.769 milioni nei primi nove mesi del 2009, in chiara flessione rispetto a €4.026 milioni dello stesso periodo del 2008. Nel terzo trimestre del 2009 la voce raggiunge €1.230 milioni, con una riduzione rispetto a €1.314 milioni del trimestre precedente, in parte dovuta al minor onere rappresentato dall'IVA applicata in operazioni infragruppo (in flessione di €46 milioni trim/trim).
Le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali si attestano nei primi nove mesi del 2009 a €931 milioni, che si confrontano con €959 milioni dello stesso periodo del 2008. Il dato raggiunge €325 milioni nel terzo trimestre 2009, rispetto a €305 milioni del secondo trimestre 2009 e €326 milioni del terzo trimestre del 2008.
Il rapporto Costi/Ricavi risulta pari al 54,5% nei primi nove mesi del 2009 (56,9% nel terzo trimestre), in miglioramento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (60,2%).
Il risultato di gestione si attesta nei primi nove mesi del 2009 a €9.608 milioni, di cui €2.900 milioni nel terzo trimestre (che si pone su livelli superiori al primo trimestre ma inferiori all'eccellente secondo trimestre).
Gli accantonamenti per rischi e oneri aumentano a/a raggiungendo €377 milioni nei primi nove mesi del 2009, di cui €154 milioni nel terzo trimestre, sostanzialmente in linea con il trimestre precedente.
Le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni ammontano nei primi nove mesi del 2009 a €6.245 milioni, equivalenti ad un costo del rischio di 141 punti base. Nel terzo trimestre del 2009 la voce registra una riduzione rispetto al trimestre precedente (a €2.164 milioni da €2.431 milioni del secondo trimestre 2009), nonostante €249 milioni di accantonamenti nella controllata in Kazakistan.
I crediti deteriorati lordi a fine settembre 2009 sono pari a €53,5 miliardi, mostrando un rallentamento al 7,8% del tasso di crescita trim/trim (pari al 10,7% nel secondo trimestre del 2009). La flessione del tasso di crescita riguarda sia le sofferenze lorde che le categorie a minore severità. Rispetto agli scorsi trimestri i ristrutturati si sono stabilizzati, mentre crescono gli incagli e le sofferenze lorde (+14.4% e +6.2% rispettivamente).
Il rapporto di copertura del totale crediti deteriorati lordi è di 49,1% a settembre 2009, come risultato di una copertura del 62,7% delle sofferenze e di una copertura del 27,4% degli altri crediti problematici.
Gli oneri di integrazione ammontano a €321 milioni nei primi nove mesi del 2009, concentrati prevalentemente nel secondo trimestre 2009 (nel terzo trimestre 2009 la voce è pari a €12 milioni). Il principale motivo della crescita nel 2009 è il consistente impegno nell'efficientamento delle risorse: a fine settembre 2009 risultano già spesate a conto economico future uscite, già concordate e da realizzarsi entro fine 2010, pari a circa 3,800 risorse (3).
I profitti netti da investimenti risultano pari a €15 milioni nei primi nove mesi del 2009, 2 milioni in più rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. Il terzo trimestre 2009 evidenzia profitti netti da investimenti positivi per €181 milioni, rispetto a -€133 milioni nel secondo trimestre 2009.
Le imposte sul reddito del periodo sono pari a €885 milioni nei primi nove mesi del 2009 (€1.476 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente), con un tax rate pari al 33,0%. Per quanto riguarda il terzo trimestre 2009, le imposte sono pari a €188 milioni.
L'utile di pertinenza di terzi dei primi nove mesi del 2009 è di €269 milioni rispetto a €407 milioni dei primi nove mesi del 2008, che ancora non riflettevano pienamente l'acquisto delle quote di minoranza di HVB e UniCredit Bank Austria. Nel terzo trimestre del 2009 l'utile di pertinenza di terzi risulta pari a €103 milioni (€90 milioni nel trimestre precedente).
L'effetto della Purchase Price Allocation diminuisce rispetto ai -€226 milioni dei primi nove mesi del 2008 e si attesta, nei primi nove mesi del 2009, a -€195 milioni, di cui -€66 milioni nel terzo trimestre.
L'utile netto di pertinenza del Gruppo si attesta nei primi nove mesi del 2009 a €1.331 milioni rispetto a €3.507 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente, che beneficiava, soprattutto nei primi due trimestri, di un contesto macroeconomico marcatamente più favorevole. Il trend trimestrale mostra invece una flessione molto meno marcata, con l'utile che passa a €394 milioni nel terzo trimestre 2009, da €490 milioni del secondo trimestre 2009 e €447 milioni del primo trimestre 2009.
Il totale attività ammonta a €958 miliardi a settembre 2009 (€983 miliardi a giugno 2009) con un ulteriore calo del 2,5% trim/trim, che porta la flessione da inizio 2009 all'8,4% (-€88 miliardi). Da segnalare che la riduzione dello stato patrimoniale è stata conseguita con particolare attenzione a determinate aree. Da inizio anno le attività finanziarie di negoziazione si sono ridotte di €59 miliardi, raggiungendo €146 miliardi a fine settembre (con il terzo trimestre 2009 che registra una flessione del 7,4% trim/trim), che diventano €58 miliardi al netto dei derivati. La raccolta interbancaria netta è scesa del 72,3% da inizio anno a €27 miliardi (con riduzione di €70 miliardi, di cui €23 miliardi nel terzo trimestre). Per effetto sia di minore totale attività, sia di maggiore patrimonio netto, il leverage ratio (4) del Gruppo presenta nel corso del terzo trimestre 2009 un ulteriore miglioramento, raggiungendo il livello di 25,4 (23,0 pro-forma per l'aumento di capitale annunciato il 29 settembre 2009).
Il Core Tier 1 ratio mostra nel corso del terzo trimestre 2009 un deciso incremento, passando al 7,55% a settembre 2009 dal 6,85% di giugno 2009, con un incremento di ben 70 punti base trim/trim, per effetto del positivo andamento di utile netto, riserve e attivi ponderati per il rischio. Gli attivi ponderati per il rischio si mostrano ancora in flessione, di €26,5 miliardi trim/trim, a €459,3 miliardi, con riduzione del 35,9% trim/trim degli attivi ponderati per il rischio di mercato, ma anche decremento degli attivi ponderati per il rischio di credito (soprattutto nel CIB). Il Tier 1 ratio si attesta all'8,39% ed il Total Capital Ratio al 12,08%. Pro-forma per l'aumento di capitale annunciato il 29 settembre 2009 - ante qualsiasi decisione su eventuale distribuzione di dividendi - il Core Tier 1 raggiunge l'8,39% ed il Tier 1 il 9,24%, un livello che consente di finanziare la futura ripresa.
A fine settembre 2009 la struttura del Gruppo risulta composta da un organico (5) di 166.421, in ulteriore calo di 1.586 rispetto a giugno 2009 e di 8.098 rispetto a dicembre 2008. La flessione nei nove mesi 2009 interessa tutte le principali aree di business.
La rete distributiva del Gruppo a settembre 2009 è composta da 9.892 sportelli (9.974 a giugno 2009 e 10.251 a dicembre 2008).
Note
1) Calcolato comeCore Tier 1 al 30 settembre 2009 più aumento di capitale al netto dei costi attesi.
2) Calcolato come rapporto tra totale attivo al netto di avviamento e altre attività immateriali (al numeratore) e patrimonio netto (inclusa la quota di pertinenza di terzi) al netto di avviamento e altre attività immateriali (al denominatore).
3) La riduzione si riferisce a "Full time equivalent ".
4) Calcolato come rapporto tra totale attivo al netto di avviamento e altre attività immateriali (al numeratore) e patrimonio netto (inclusa la quota di pertinenza di terzi) al netto di avviamento e altre attività immateriali (al denominatore).
5) "Full time equivalent ". Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo KFS, sono incluse al 100%.
Si allegano i Principali dati del Gruppo, lo Stato Patrimoniale consolidato, il Conto Economico consolidato, l'evoluzione trimestrale del Conto Economico consolidato e dello Stato Patrimoniale consolidato, il confronto del Conto Economico consolidato del terzo trimestre 2009/2008 e i principali dati per Divisione.
Milano, 11 novembre 2009
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