IL GRUPPO UNICREDIT NELL'ESERCIZIO 2009: RAFFORZAMENTO DELLA STRUTTURA DELLO STATO PATRIMONIALE E DEL CAPITALE, COSTANTE MIGLIORAMENTO DEI COSTI; UTILE NETTO A €1.702 MILIONI
ESERCIZIO 2009:
- Utile netto di pertinenza del Gruppo a €1.702 milioni
- Margine di intermediazione a €27.572 milioni, +2,6% a/a
- Risultato di gestione a €12.248 milioni, +20,3% a/a
- Rafforzamento della struttura dello stato patrimoniale: riduzione di totale attivo, attività di negoziazione e esposizione interbancaria netta, miglioramento del leverage ratio
- Rafforzamento del capitale: Core Tier 1 ratio in crescita a 7,62%, +104 pb rispetto a dicembre 2008 post CASHES. Pro - forma con l'aumento di capitale completato con successo a febbraio 2010: Core Tier 1 ratio 8,47%
- Costante miglioramento dei costi operativi: -8,2% a/a; rapporto Costi/Ricavi al 55,6%
- Dividendo cash 2009 di 0,03 EUR per azione
QUARTO TRIMESTRE 2009:
- Utile netto di pertinenza del Gruppo a €371 milioni, da €394 milioni nel 3Trim09
- Margine di intermediazione a €6.443 milioni, con trend trimestrale in crescita delle commissioni nette, e, coerentemente con il trend del settore, minore risultato netto della negoziazione, copertura e fair value
- Costi operativi a €3.803 milioni, ancora in flessione trim/trim
- Accantonamenti su crediti a €2.068 milioni, con costo del rischio in diminuzione per il secondo trimestre consecutivo a 146 pb
- Risultato di gestione a €2.640 milioni, in flessione per effetto di minori proventi netti della negoziazione, copertura e fair value rispetto al 3Trim09
- 21 pb di Core Tier 1 ratio generati nel trimestre; in crescita di 7 pb anche includendo l'effetto del dividendo, contabilizzato interamente nel quarto trimestre
Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato i risultati consolidati dell'esercizio 2009, che si è concluso con un utile netto di pertinenza del Gruppo di €1.702 milioni, di cui €371 milioni nel quarto trimestre.
L'andamento del quarto trimestre 2009 ha ulteriormente confermato alcuni elementi positivi evidenziatisi nel terzo trimestre, tra i quali: il miglioramento della struttura dello stato patrimoniale e del capitale, la flessione dei costi operativi e la crescita delle commissioni nette. L'ultimo trimestre dell'esercizio ha anche evidenziato la riduzione del risultato netto della negoziazione, copertura e fair value, che ha risentito del rallentamento che ha contraddistinto l'intero settore rispetto all'eccellente andamento dei primi tre trimestri del 2009.
Il margine d'intermediazione raggiunge nel 2009 €27.572 milioni, in crescita del 2,6% a/a (7,2% a cambi e perimetro costanti), e €6.443 milioni nel quarto trimestre 2009, in crescita del 5,7% a/a ma in riduzione trim/trim, quasi esclusivamente per effetto di minori proventi da negoziazione.
Gli interessi netti si attestano a €17.304 milioni nel 2009, mostrando una forte tenuta a/a (-5,8%, ma solo -1,9% a/a cambi e perimetro costanti), nonostante la cancellazione, dal terzo trimestre 2009, delle commissioni di massimo scoperto ed un contesto di tassi di interesse tutt'altro che favorevole. Nel quarto trimestre gli interessi netti raggiungono €4.017 milioni, in crescita rispetto a €3.927 milioni del terzo trimestre 2009, beneficiando di un più basso costo della raccolta wholesale e di componenti non ricorrenti.
Le commissioni nette risultano pari a €7.780 milioni nel 2009, inferiori rispetto a €9.093 milioni dell'anno precedente, per effetto di un contesto di settore ben più sfavorevole nell'ambito della gestione del risparmio. Se invece si guarda all'andamento trim/trim, la voce commissioni nette, dopo avere toccato il minimo dell'anno nel primo trimestre, ha mostrato evidenti segni di rafforzamento, con il quarto trimestre che addirittura evidenzia una crescita sia trim/trim che a/a (commissioni nette del quarto trimestre 2009: €2.114 milioni; del terzo trimestre 2009: €1.931 milioni; del quarto trimestre 2008: €2.090 milioni). Inoltre, come nel corso del terzo trimestre, sia le commissioni da servizi di gestione e amministrazione del risparmio che le altre commissioni hanno registrato un incremento trim/trim (rispettivamente del 14,9% e del 6,1%). Al 31 dicembre 2009 le masse della divisione di Asset Management del Gruppo risultano pari a €175,8 miliardi, in crescita del 2,2% trim/trim.
Il risultato netto della negoziazione, copertura e fair value risulta pari a €1.803 milioni nel 2009, mostrando un significativo recupero rispetto a -€1.969 milioni del 2008 e confermando la capacità del Gruppo di reagire prontamente a condizioni migliori di mercato. Nel quarto trimestre del 2009 il risultato netto della negoziazione, copertura e fair value si attesta a €152 milioni, positivo nonostante un trimestre molto meno favorevole alle attività di investment banking, pur se inferiore all'eccellente risultato del terzo trimestre del 2009 (€715 milioni).
Gli altri proventi netti del 2009, pari a €373 milioni (di cui €69 milioni nel quarto trimestre), sono sostanzialmente in linea con i €368 milioni del 2008.
I costi operativi ammontano nel 2009 a €15.324 milioni, evidenziando una decisa riduzione rispetto al 2008 (-8,2% a/a e -5,3% a/a a cambi e perimetro costanti). Guardando alla dinamica trimestrale, si evidenzia come il Gruppo sia riuscito a contenere effetti negativi di stagionalità dei costi, attestandosi su un livello di costi operativi pari a €3.803 milioni nel quarto trimestre 2009, inferiori ai €3.831 milioni del trimestre precedente.
Le spese per il personale sono diminuite nel 2009 di un consistente 8,3% a/a (5,8% a/a a cambi e perimetro costanti), attestandosi a €9.098 milioni. Nel quarto trimestre 2009 la voce raggiunge €2.277 milioni, in linea con €2.276 milioni del trimestre precedente ed in flessione rispetto a €2.385 milioni del quarto trimestre 2008.
Le altre spese amministrative, al netto dei recuperi di spesa, raggiungono nel 2009 €4.945 milioni, con forte calo rispetto ai €5.462 milioni del 2008 (-9,5% a/a, -6,0% a/a a cambi e perimetro costanti). Nel quarto trimestre del 2009 la voce raggiunge €1.176 milioni, con una riduzione rispetto a €1.230 milioni del terzo trimestre 2009 e a €1.436 dell'ultimo trimestre del 2008.
Le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali si attestano nel 2009 a €1.281 milioni, che si confrontano con €1.312 milioni del 2008. Il dato raggiunge €350 milioni nel quarto trimestre 2009.
Il rapporto Costi/Ricavi risulta nel 2009 pari al 55,6% (59,0% nel quarto trimestre), in evidente miglioramento rispetto all'anno precedente (62,1%).
Il risultato di gestione dell'esercizio 2009 si attesta a €12.248 milioni, di cui €2.640 milioni nel quarto trimestre (che si pone su livelli inferiori al trimestre precedente per effetto del rallentamento del risultato netto della negoziazione, copertura e fair value).
Gli accantonamenti per rischi e oneri aumentano a/a raggiungendo nel 2009 €609 milioni, di cui €232 milioni nel quarto trimestre.
Le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni ammontano nel 2009 a €8.313 milioni, equivalenti ad un costo del rischio di 142 punti base. Nel quarto trimestre del 2009 la voce registra una riduzione rispetto al trimestre precedente (a €2.068 milioni da €2.164 milioni del terzo trimestre 2009).
I crediti deteriorati lordi a fine dicembre 2009 sono pari a €57,6 miliardi, mostrando un incremento del 7,7% trim/trim (9,2% trim/trim al netto dell'effetto della cancellazione di interessi di mora in Polonia). Le sofferenze lorde, la categoria a maggiore rischiosità, restano invariate trim/trim (+2.1% trim/trim al netto degli effetti della cancellazione degli interessi di mora in Polonia), mentre le categorie a minore severità mantengono una crescita trim/trim a due cifre, 20.0% trim/trim (20.1% trim/trim al netto degli effetti della cancellazione degli interessi di mora in Polonia).
Il rapporto di copertura del totale crediti deteriorati lordi è di 46,1% a dicembre 2009, come risultato di una copertura del 61,3% delle sofferenze e di una copertura del 26,0% degli altri crediti problematici.
Gli oneri di integrazione ammontano a €258 milioni nel 2009, in crescita rispetto a €140 milioni del 2008, riflettendo soprattutto il consistente impegno nell'efficientamento delle risorse. Nel quarto trimestre 2009 si sono create le condizioni per il rilascio di parte di quanto precedentemente accantonato, e pertanto nel trimestre la voce è stata positiva per €63 milioni.
I profitti netti da investimenti risultano pari a €232 milioni nel 2009, in aumento rispetto a €207 milioni dell'anno precedente. Il quarto trimestre 2009 evidenzia profitti netti da investimenti positivi per €217 milioni, rispetto a €181 milioni nel trimestre precedente, beneficiando soprattutto di €177 milioni di plusvalenza ante imposte sulla cessione di quote del fondo immobiliare Omicron.
Le imposte sul reddito del periodo sono nel 2009 pari a €1.009 milioni (in crescita rispetto a €627 milioni dell'anno precedente, che aveva beneficiato degli effetti positivi dell'affrancamento fiscale dell'avviamento), con un tax rate pari al 30,6%. Per quanto riguarda il quarto trimestre 2009, le imposte sono pari a €124 milioni.
L'utile di pertinenza di terzi del 2009 è di €332 milioni rispetto a €518 milioni del 2008, che ancora non rifletteva pienamente l'acquisto delle quote di minoranza di HVB e UniCredit Bank Austria. Nel quarto trimestre del 2009 l'utile di pertinenza di terzi risulta pari a €63 milioni.
L'effetto della Purchase Price Allocation mostra, nel 2009, una riduzione a confronto con l'esercizio precedente, attestandosi a -€257 milioni, rispetto ai -€301 milioni del 2008. Nel quarto trimestre 2009 tali effetti economici risultano pari a -€62 milioni.
L'utile netto di pertinenza del Gruppo si attesta nel 2009 a €1.702 milioni rispetto a €4.012 milioni dell'anno precedente, conseguiti però in un contesto macroeconomico marcatamente più sfavorevole. Il trend trimestrale evidenzia una flessione, con l'utile che passa da €490 milioni del secondo trimestre 2009 a €394 milioni del terzo trimestre 2009 e a €371 milioni nel quarto trimestre 2009.
Il totale dell'attivo ammonta a dicembre 2009 a €929 miliardi (€958 miliardi a settembre 2009) con un calo del 3,0% trim/trim e flessione dell'11,2% da inizio 2009 (-€117 miliardi). Da segnalare che la riduzione dello stato patrimoniale è stata conseguita con particolare attenzione a determinate aree. Nel corso del 2009 le attività finanziarie di negoziazione si sono ridotte di €71 miliardi, raggiungendo €134 miliardi a fine dicembre (€12 miliardi la flessione nel quarto trimestre 2009, -8,0% trim/trim). Al netto dei derivati le attività finanziarie di negoziazione si attestano a dicembre ad un più contenuto livello di €59 miliardi, pari al 6,3% del totale attivo ed in flessione del 30,3% a/a. La raccolta interbancaria netta è scesa di €68 miliardi nel 2009 (-70,5% a/a) a €29 miliardi. Per effetto sia di minore totale attività, sia di maggiore patrimonio netto, il leverage ratio (1) del Gruppo presenta anche nel corso del quarto trimestre 2009 un miglioramento, raggiungendo 24,4 (22,1 pro-forma per l'aumento di capitale annunciato il 29 settembre 2009), un livello solido anche alla luce della non deduzione, nel calcolo del ratio, dei derivati oggetto di accordi di compensazione (al netto dei quali il leverage ratio a dicembre 2009, pro-forma per l'aumento di capitale, si attesterebbe a 20,9).
Il Core Tier 1 ratio raggiunge a dicembre 2009 7,62%: utili, miglioramento delle riserve e riduzione degli attivi ponderati per i rischio si sono tradotti in una crescita di oltre un punto percentuale (+104 bp) rispetto all'anno precedente, escludendo gli effetti di operazioni di aumento di capitale. Anche nel quarto trimestre 2009 il Core Tier 1 ratio ha mantenuto un andamento in crescita: un ottimo risultato considerando i 14 pb, contabilizzati interamente nel quarto trimestre 2009, per la proposta di dividendo per UniCredit e Pekao. Il Tier 1 ratio si attesta all'8,63% ed il Total Capital ratio al 12,02%. Pro-forma per l'aumento di capitale annunciato il 29 settembre 2009 ed ultimato con successo a febbraio 2010 il Core Tier 1 ratio raggiunge l'8,47%, il Tier 1 ratio il 9,49% ed il Total Capital ratio al 12,88%, un livello che consente di finanziare la futura ripresa.
Gli attivi ponderati per il rischio, in riduzione di €60 miliardi (-11,7% a/a a €452,3 miliardi) sono stati tra i principali determinanti del miglioramento dei ratio patrimoniali, anche grazie al forte contenimento degli attivi ponderati per il rischio di mercato (più che dimezzatisi nel 2009 a €9 miliardi). Coerentemente con il fatto che notevoli risultati in termini di contenimento degli attivi sono già stati conseguiti, nel corso del quarto trimestre 2009 la riduzione degli attivi ponderati per il rischio è rallentata.
A fine dicembre 2009 la struttura del Gruppo risulta composta da un organico (2) di 165.062, in ulteriore calo di 1.359 rispetto a settembre 2009 e di 9.457 rispetto a dicembre 2008. La flessione nel corso del 2009 interessa tutte le principali aree di business.
La rete distributiva del Gruppo a dicembre 2009 è composta da 9.799 sportelli (9.892 a settembre 2009 e 10.251 a dicembre 2008).
Note:
1) Calcolato come rapporto tra totale attivo al netto di avviamento e altre attività immateriali (al numeratore) e patrimonio netto (inclusa la quota di pertinenza di terzi) al netto di avviamento e altre attività immateriali (al denominatore)
2) "Full time equivalent". Nei dati indicati le società consolidate proporzionalemnte, tra cui il Gruppo KFS, sono incluse al 100%
Si allegano i dati principali del Gruppo,, lo Stato Patrimoniale consolidato. Il Conto Economico consolidato, l'evoluzione trimestrale del Conto Economico consolidato, il confronto trimestrale del Conto Economico del quarto trimestre 2008-2009 e i principali dati per Divisione. La documentazione non è ancora stata certificata dalla Società di Revisione.
Milano, 17 marzo 2010
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