Utile netto di €449 milioni nel 1trim13 sostenuto da una solida crescita del risultato netto di gestione
Margine operativo lordo in crescita del 9,7% trim/trim con una buona tenuta dei ricavi "core" (+0,4% trim/trim)
In Italia, rallentamento dei nuovi flussi lordi verso i crediti deteriorati trim/trim e a/a
- Ritorno dell'utile netto a €449 milioni, con ricavi in crescita e accantonamenti su crediti in calo; crescita significativa in Europa occidentale, con un contributo positivo sull'utile
- Ricavi in aumento del 5,6% trim/trim al netto delle operazioni di riacquisto titoli; tenuta degli interessi netti (-0,6% trim/trim) grazie all'efficacia delle azioni di re-pricing sui depositi e nonostante il calo dei finanziamenti, commissioni 1trim13 in crescita (+2,1% trim/trim) e importante ripresa dell'attività di negoziazione (+125,5% trim/trim al netto delle operazioni di riacquisto titoli)
- Il rigoroso controllo sulle altre spese amministrative (-3,1% trim/trim) conferma la validità delle iniziative di riduzione dei costi; spese per il personale in crescita del +5,5% trim/trim, ma in calo dell'1,4% se si escludono le voci straordinarie sul 4trim12. In generale, Costi operativi in calo dell'1,8% a/a, favoriti da una riduzione annua del personale (FTE) di quasi 4.000 unità
- In Italia rallenta il deterioramento del credito: i nuovi flussi verso i crediti deteriorati calano per il secondo trimestre consecutivo a livelli inferiori al 1trim12. Nel 1trim13 scendono le rettifiche su crediti, dopo un 4trim12 caratterizzato da accantonamenti straordinari finalizzati al miglioramento della copertura in Italia
- Gestione dello Stato Patrimoniale: le operazioni di riacquisto titoli effettuate in aprile 2013 hanno generato una plusvalenza di circa €258 milioni da contabilizzare nel 2trim13; confermata la solida posizione patrimoniale con il CT1 ratio all'11,03%
- L'Europa occidentale ha fornito un contributo significativo alla generazione di ricavi (+10,1% trim/trim; ricavi core +2% trim/trim); il nuovo perimetro del Commercial Bank Italia ha raggiunto il break-even con un minor costo dei depositi; ottimo andamento dell'Asset Gathering con €2,1 miliardi di flussi netti, e di Pioneer, con €2,5 miliardi di flussi netti non-captive; ROAC (Return on Allocated Capital) nel CIB al 17%
- Continua la rifocalizzazione del business: perfezionata la cessione delle attività in Kazakhstan; siglati la vendita dei rami assicurativi in Turchia e l'accordo commerciale con Allianz; portafoglio run-off del CIB in calo di €7,7 miliardi su base annua; crediti verso clientela in CEE & Polonia +2,5% trim/trim
1trim 2013 Dati Principali
- Utile netto di Gruppo: €449 milioni, in crescita del 2,8% a/a al netto delle operazioni di riacquisto[1] e contro una perdita di €124 milioni nel 4trim12
- Ricavi: €6,1 miliardi (-5,2% a/a, +5,6% trim/trim al netto delle operazioni di riacquisto)
- Costi operativi: €3,8 miliardi (-1,8 % a/a, +2,1% trim/trim)
- Rapporto costo/ricavi al 61,8% (+2,1 p.p. a/a e -2,2 p.p. trim/trim al netto delle operazioni di riacquisto)
- Margine operativo lordo: €2,3 miliardi (-10,1% a/a e +11,8% trim/trim al netto delle operazioni di riacquisto)
- Accantonamenti su crediti: €1,2 miliardi (-9,3% a/a e -73,3% trim/trim)
Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato in data 10 maggio i risultati del 1° trimestre 2013.
Federico Ghizzoni, Amministratore Delegato di UniCredit, dichiara: "Nel primo trimestre 2013 UniCredit ha ottenuto un utile netto di €449 milioni, confermando così la capacità di migliorare la redditività nonostante il contesto macroeconomico continui a essere ancora molto difficile,
RISULTATO DI GESTIONE NETTO: RICAVI PIU' SOLIDI E RETTIFICHE SU CREDITI A LIVELLI INFERIORI
L'utile netto del Gruppo ha toccato €449 milioni nel 1trim13, sostenuto da un sostanziale aumento dei ricavi (+5,6% trim/trim al netto delle operazioni di riacquisto del 4trim12) e dal ritorno delle rettifiche su crediti a livelli inferiori (-73,3% trim/trim). Nel 1trim13 il risultato netto di gestione è passato a €1,1 miliardi. In una prospettiva geografica l'Europa occidentale ha messo a segno un risultato netto di gestione di €463 milioni, tornando a dare un contributo positivo dopo vari trimestri difficili; al tempo stesso CEE e Polonia hanno contribuito con €626 milioni, confermando l'importanza della diversificazione geografica.
I ricavi hanno segnato un significativo aumento (+5,6% nel trimestre, al netto delle operazioni di riacquisto), con una crescita dei ricavi core[2] (+0,4% trim/trim) dovuta in particolare all'Europa occidentale (+2,0% trim/trim). In un contesto difficile, con tassi d'interesse a un livello costantemente basso e una scarsa domanda di prestiti commerciali che ha determinato il calo dei volumi in Europa occidentale, il margine d'interesse si è stabilizzato a €3,3 miliardi nel 1trim13 (-0,6% trim/trim) grazie a decise azioni di re-pricing sulle passività. Le commissioni sono aumentate del 2,1% trim/trim (+0,7% a/a) giungendo a €2,0 miliardi, per lo più con il contributo dei servizi d'investimento in Italia e per un aumento dei servizi di finanziamento nel CIB, in particolare in Germania. L'attività di negoziazione ha raggiunto €650 milioni, un risultato positivo grazie al buon andamento dei mercati registrato a inizio trimestre.
Il trend generale dei costi operativi conferma le iniziative di contenimento dei costi adottate, con una riduzione dell'1,8% su base annua, sostenuta da una diminuzione di quasi 4.000 FTE. I costi operativi sono aumentati del 2,1% trim/trim: le spese per il personale sono cresciute del 5,5% trim/trim, in seguito ai rilasci una tantum di componenti di retribuzioni variabili nel 4trim12; al netto di questa voce, le spese per il personale sarebbero diminuite dell'1,4% trim/trim. La rigorosa disciplina imposta alle Altre spese amministrative è stata confermata dai costi per IT e Real Estate, in calo del 3,1% nel trimestre. La riduzione del personale è proseguita anche nel 1trim13: il numero di FTE è diminuito di 877 unità in tutto il Gruppo, in particolare nel Commercial Bank Italia e Germania, pur essendo state effettuate nuove assunzioni in tutte le aree geografiche. Tra le altre misure attuate nel trimestre per migliorare l'efficienza va considerata l'internalizzazione di varie attività con il ricollocamento della forza lavoro interna.
RALLENTAMENTO DEL DETERIORAMENTO DEL CREDITO IN ITALIA
Le iniziative adottate per ridurre i futuri flussi ai crediti deteriorati stanno iniziando a dare i primi risultati. Nel 1trim13 abbiamo assistito a un rallentamento del deterioramento del credito: in Italia i flussi lordi verso i crediti deteriorati sono scesi del 18,3% trim/trim, in calo per il secondo trimestre consecutivo. I flussi sono inoltre stati inferiori a quelli registrati nel 1trim12.
NUOVA ORGANIZZAZIONE DEL BUSINESS IN PROSPETTIVA REGIONALE
A partire dal 1° gennaio 2013 è operativa la nuova organizzazione del Gruppo. È stato adottato un nuovo schema di reporting, che passa da un'articolazione per divisioni a una strutturazione regionale, con maggiore visibilità sulla redditività per area geografica al posto dei singoli settori d'attività. La nuova struttura comprende i segmenti seguenti: Commercial Bank Italia, Commercial Bank Germania, Commercial Bank Austria, CEE e Polonia e un approccio globale su alcune attività transnazionali, quali Corporate and Investment Banking (CIB), Asset Gathering, Asset Management e Global Banking Services (GBS).
Il nuovo sistema di reporting evidenzia la dinamica positiva di alcuni segmenti, che si contraddistinguono per un elevato potenziale di creazione di valore. Commercial Bank Italia ha raggiunto il break-even e ha validamente ridotto il costo della raccolta; Asset Gathering ha confermato di essere un settore ad alta crescita, con €2,1 miliardi di flussi netti nel 1trim13, una base di attivi finanziari totali di €71,0 miliardi con un ROAC (Return On Allocated Capital) elevato; Asset Management ha fatto leva sul consolidamento dei canali non-captive con €2,5 miliardi di flussi netti, generando un miglioramento significativo del ROAC; Corporate and Investment Banking ha generato una Redditività del Capitale Allocato del 17%.
GESTIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
Coefficienti Patrimoniali Stabili e Misure Adottate
Il Core Tier 1 (CT1) del Gruppo a fine marzo 2013 è pari all'11,03%, migliorato di 19 pb rispetto a dicembre 2012, in particolare grazie agli utili non distribuiti e alla riduzione degli RWA (RWA di credito in calo di €4,7 miliardi). Inoltre, l'impatto risultante dalla vendita della quota del 9,1% di Pekao (+21 pb) ha pienamente compensato la variazione normativa intervenuta sul consolidamento delle compagnie di assicurazioni. I coefficienti patrimoniali comprendono l'accantonamento di un dividendo di 9 centesimi per azione nel 2013, in linea con il dividendo 2012. Anche le iniziative seguenti concorreranno ad aumentare il CT1: la cessione di ATF genererà un aumento di 10 pb risultante dal deconsolidamento degli RWA; alla chiusura la vendita del ramo assicurativo Yapi comporterà un'aggiunta di 6 pb e l'operazione di riacquisto titoli di aprile 2013 ne apporterà altri 4 pb. Il CET1 (Common Equity Tier 1), anticipando pienamente gli effetti di Basilea 3, è pari al 9,46%, mentre è al 9,64% se si considerano le iniziative sopra descritte, il cui impatto è di 18 pb secondo Basilea 3.
Attiva Gestione del Mix Asset/Liability
Nell'aprile 2013 UniCredit ha realizzato con successo un'operazione di riacquisto di vari titoli retail per un valore nominale di €4,2 miliardi, riducendo di pari importo i titoli in circolazione. Questa operazione dimostra la solidità del Gruppo in termini di liquidità e la capacità di gestire i costi e le scadenze delle passività anche con azioni specifiche. UniCredit contabilizzerà pertanto una plusvalenza di €258 milioni nel 2trim13 e lavorerà a migliorare il costo del finanziamento nei mesi a venire, a ulteriore beneficio dell'utile.
Continuo Miglioramento del Funding Gap
Anche il riposizionamento dello stato patrimoniale ha dato segnali positivi nel 1trim13, con un ulteriore miglioramento del funding gap, che si attesta a €60,4 miliardi a livello di Gruppo (-€6,2 miliardi trim/trim). L'aspetto più importante è che in Europa occidentale il funding gap si è contratto di €3,3 miliardi nel trimestre. Al miglioramento generale hanno concorso la diminuzione dei crediti verso clientela (-€9,7 miliardi trim/trim) che riflette una contrazione di €6,8 miliardi delle controparti di mercato, e anche la tuttora debole domanda di prestiti commerciali in Europa occidentale. La Raccolta diretta, che comprende depositi e titoli detenuti dalla clientela, è pari a €477,0 miliardi al marzo 2013, leggermente in calo (-€3,5 miliardi trim/trim) in seguito alla scadenza di alcuni depositi ad alto tasso d'interesse.
RIFOCALIZZAZIONE DEL BUSINESS
Cessione del 9,1% di Pekao con Impatti Positivi sui Coefficienti Patrimoniali
Nel 1trim13, UniCredit ha ceduto una quota pari al 9,1% circa della controllata polacca Pekao, con un impatto positivo di 21 pb sul CT1 ratio del Gruppo al marzo 2013 (+13 pb sul CET1 ratio).
Perfezionata la Vendita di ATF in Kazakhstan
Nel marzo 2013 la vendita di ATFBank JSC a KNG è stata approvata dalla Banca nazionale del Kazakhstan; la chiusura definitiva dell'operazione è avvenuta il 2 maggio 2013. Si prevede che l'operazione porterà a un incremento di circa 10 pb sul Core Tier 1 del Gruppo (circa 8 pb al Common Equity Tier 1) in seguito al rilascio degli RWA di ATF. UniCredit non ha registrato alcun impatto a conto economico nel 1trim13.
Vendita dell'Attività Assicurativa in Turchia e Partnership Strategica con Allianz
Il 26 marzo 2013 Yapi Kredi ha siglato un accordo di vendita dei propri rami assicurativi ad Allianz. L'operazione è in attesa delle approvazioni ufficiali e si prevede che sarà perfezionata nel secondo semestre 2013. Inoltre, le parti hanno siglato un accordo per la distribuzione esclusiva di prodotti Allianz ai clienti Yapi Kredi in Turchia. L'operazione genererà una plusvalenza lorda di circa €250 milioni a livello di Gruppo, corrispondente a un incremento di +6 pb sui coefficienti patrimoniali secondo Basilea 2.5 e Basilea 3 previso per il 3trim13.
Discontinuità delle Operazioni nei Paesi Baltici e Focalizzazione sul Leasing
Nell'ambito delle iniziative di rifocalizzazione del business in area CEE, UniCredit ha deciso di semplificare ulteriormente la propria presenza nei Paesi Baltici. In questi Paesi, in linea con l'obiettivo dichiarato di snellire le strutture organizzative, il Gruppo cesserà di fornire servizi bancari e restituirà la licenza bancaria locale. Tutte le attività non bancarie nei Paesi Baltici si fonderanno in UniCredit Leasing Latvia, che continuerà a gestire il portafoglio trasferito e a offrire servizi di leasing.
Rifocalizzazione del Corporate & Investment Banking
In seguito al riposizionamento del business portato avanti nel 2012, la divisione Corporate and Investment Banking (CIB) continua a ottimizzare i propri RWA lavorando attivamente sul portafoglio run-off annunciato nel Piano strategico. Al 31 marzo 2013 il nuovo portafoglio run-off ha segnato una diminuzione di €7,7 miliardi su base annua, attestandosi a €17,8 miliardi.
Roma, 10 Maggio 2013
Note:
[1] Le operazioni di riacquisto menzionate qui e all'interno del documento riguardano le offerte sulle obbligazioni T1-UT2 nel 1trim12 (€697 milioni) e sui titoli ABS nel 4trim12 (€39 milioni); tutti gli importi al lordo delle imposte.
[2] Ricavi "core" sono definiti come la somma di margine di interesse e commissioni.