La rifocalizzazione del business in area CEE sostiene la redditività
L'Europa centrale e orientale rappresenta un'area di importanza fondamentale per la redditività del Gruppo e uno dei pilastri della strategia di UniCredit. Il margine operativo lordo della regione è stato pari a €3,5 miliardi nel 2012 (+4,3% a/a) e a €960 milioni nel 4trim12 (+15,4% vs 4trim11), grazie alla forte generazione di ricavi (+3,1% nel 2012 a/a e +10,1% nel 4trim12 a/a). UniCredit sta razionalizzando la presenza geografica del Gruppo in area CEE; attraverso la riduzione della presenza in alcuni Paesi e ulteriori investimenti in alcuni mercati "core".
Cessione delle attività in Kazakhistan
UniCredit Bank Austria ha siglato un Accordo di Compravendita con KazNitrogenGaz LLP, società interamente controllata da Galimzhan Yessenov, secondo il quale è prevista la cessione del 99,75% di ATFBank ("ATF") per un corrispettivo totale pari a circa il patrimonio netto del Gruppo ATF alla data di perfezionamento dell'accordo (5). La finalizzazione della transazione è ancora soggetta all'approvazione delle autorità competenti, prevista entro marzo 2013. Nel quarto trimestre del 2012, la firma dell'accordo ha determinato un onere straordinario a conto economico del Gruppo pari a circa €260 milioni, di cui circa €215 milioni senza alcun impatto sul CET1 di UniCredit secondo Basilea3. Si prevede che alla data di perfezionamento dell'accordo, la transazione comporterà un incremento di circa 8 pb sul CET1 di UniCredit secondo Basilea3 grazie al rilascio degli RWA di ATF (6). Per l'operazione, UniCredit si è avvalsa della consulenza di UniCredit Corporate & Investment Banking.
Centralizzazione delle attività dei Paesi baltici: sinergie e maggiore efficienza
Le attività condotte da UniCredit in Estonia, Lettonia e Lituania verranno centralizzate e gestite dalla Lettonia, con la conseguente creazione di sinergie in termini di efficienza, gestione del bilancio e della liquidità. Il progetto è in attesa dell'approvazione definitiva da parte delle autorità competenti e si prevede che la centralizzazione verrà completata verso la metà del 2013.
Fusione delle controllate in Repubblica Ceca e Slovacchia: riduzione dei costi
UniCredit sta procedendo verso la fusione delle controllate presenti nella Repubblica Ceca e in Slovacchia in un'unica banca transnazionale con sede a Praga. L'integrazione, prevista per la fine del 2013, porterà importanti sinergie a partire dal 2014 in termini di efficienza, gestione del bilancio e della liquidità.
Fusione delle controllate in Ucraina
Nel febbraio 2013 il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato l'acquisizione di UniCredit Bank Ukraine, controllata da Bank Pekao, da parte di UniCredit SpA, allo scopo di fonderla con la Ukrsotsbank di UniCredit nell'ottica di una maggiore semplificazione e riduzione dei costi.
Creazione di una joint-venture dedicata al finanziamento auto in Russia
In vista del forte sviluppo del mercato automotive in Russia, UniCredit e Renault-Nissan Alliance hanno stipulato un accordo per la creazione di una banca specializzata nell'offerta di un'ampia gamma di servizi finanziari dedicati ai clienti e ai concessionari dei marchi Renault, Nissan e Infiniti in Russia. La joint venture, nella quale UniCredit avrà una quota del 40%, rappresenta il frutto della lunga e proficua collaborazione in essere tra Renault-Nissan Alliance e UniCredit, che nel mercato Russo risale al 2007 nella forma di un accordo commerciale. Renault-Nissan Alliance e UniCredit sono partner anche in altri paesi CEE quali Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia e Ungheria.
Struttura patrimoniale: stabilità degli indici e ulteriori azioni
Il Core Tier 1 del Gruppo a fine dicembre 2012 è pari al 10,84%, migliorato di 17 pb rispetto a settembre 2012, in particolare grazie alla riduzione degli RWA. Il CET 1 (Common Equity Tier 1), anticipando pienamente gli effetti di Basilea 3, è pari al 9,2%. La cessione della quota del 9,1% di Pekao perfezionata nel gennaio 2013 ha determinato un aumento di 13 pb secondo Basilea 3, mentre la cessione di ATF porterebbe a un potenziale incremento di ulteriori 8 pb. La riduzione degli RWA totali nella divisione CIB ha è stata pari a €32 miliardi a/a, mentre dal 2010 gli RWA sono stati ridotti di €53 miliardi prima dell'impatto di Basilea 2,5.
La vendita del 9,1% di Pekao ha avuto un impatto positivo sui coefficienti patrimoniali
A fine gennaio 2013, UniCredit ha ceduto il 9,1% circa di Pekao. UniCredit conferma il proprio pieno supporto a Pekao, che rimane centrale per il franchise e la strategia del Gruppo, mantenendo una partecipazione di maggioranza nella società, del 50,1%. Il collocamento permette a UniCredit di ottimizzare la ripartizione del capitale all'interno del Gruppo sostenendo la crescita organica in area CEE. Il corrispettivo è stato pari a circa €0,9 miliardi e ha comportato la realizzazione di una plusvalenza di circa €135 milioni interamente allocata a riserve di capitale essendo Pekao una società interamente consolidata da UniCredit, nonché un aumento del CT1 ratio pro-forma del Gruppo al dicembre 2012 pari a 20 pb secondo Basilea 2,5 e a 13 pb secondo Basilea 3.
Distribuzione di un dividendo straordinario di UniCredit Bank AG a UniCredit SpA
Dalla fusione con UniCredit, UniCredit Bank AG ha mantenuto un Core Tier 1 Ratio straordinariamente elevato (18,3% a dicembre 2012 prima della distribuzione di dividendi) rispetto ai concorrenti tedeschi e ai requisiti regolamentari. UniCredit Bank AG ha pertanto proposto all'assemblea degli azionisti la distribuzione di riserve di profitto per un corrispettivo totale di €1,0 miliardi oltre al dividendo 2012 di €1,5 miliardi. Anche dopo la distribuzione del dividendo, il Core Tier 1 Ratio di UniCredit Bank AG resterà a un alto livello del 17,4%, mentre il Core Tier 1 Ratio di UniCredit SpA migliorerà di 146 pb nel 2013.
Proposta di riorganizzazione del patrimonio netto di UniCredit SpA
Oggi, nell'ambito dell'approvazione del progetto di bilancio 2012, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la riclassificazione e la riesposizione di alcune riserve positive e negative e ha definito, inter alia, una proposta di riallocazione della perdita 2011 da sottoporre all'assemblea dei soci 2013.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la riclassificazione di alcune riserve di capitale in riserve di utili, per un ammontare totale di circa €4,4 miliardi, sulla base di un approccio sostanziale che considera la natura e l'origine delle stesse, nonché la riesposizione di alcune componenti negative del patrimonio netto di UniCredit SpA, il cui valore totale rimarrebbe comunque invariato.
Outlook 2013
Considerate le attuali difficoltà del contesto macroeconomico, gli obiettivi finanziari previsti dal Piano Strategico, saranno rivisti, pur confermando le iniziative ad esso sottostanti. Le prospettive del 2013 riflettono questo nuovo scenario.
Margine d'interesse: prevedendo per tutto il 2013 tassi d'interesse a un livello persistentemente basso, una scarsità nella domanda di finanziamenti e il costo dei nuovi finanziamenti wholesale superiore al costo dei finanziamenti in scadenza, si attende per il margine d'interesse una tendenza al ribasso rispetto al 2012. Questa tendenza potrebbe essere compensata dalle attività di repricing e di rimodulazione.
Costi: sono state messe in campo nuove iniziative di cost management con l'obiettivo minimo di confermare i costi 2012, nonostante gli investimenti in programma per la conformità regolamentare e investimenti per il business.
Accantonamenti su crediti: si prevede che gli accantonamenti dovrebbero diminuire leggermente nel 2013 rispetto al 2012, grazie al miglioramento prudenziale della copertura effettuato nel 4trim12.
Patrimonio: UniCredit conserva una solida posizione patrimoniale, con un CT1 Ratio a fine 2012 secondo Basilea 2,5 pari al 10,84% e un CET 1 del 9,2% secondo le nuove regole di Basilea 3. Per il 2013 si conferma un livello minimo CET 1del 9%.
Milano, 15 marzo 2013