L'utile netto si attesta a €1,0 mld[10] (-2,6% trim/trim, +1,1% a/a) nel 2trim14. Al risultato della Core Bank hanno maggiormente contribuito Commercial Bank Italy con un utile netto di €574 m (+16,6% trim/trim e 33% RoAC), CEE & Polonia con €392 m (+14,1% trim/trim a cambi costanti e 19% RoAC) e CIB con €213 m (-45,4% trim/trim e oltre 12% RoAC). L'utile netto raggiunge €2,0 mld nel 1sem14 (+7,1% sem/sem) e porta la redditività annualizzata rettificata per il rischio (RoAC[12]) all'11,1%.
Il risultato netto di gestione al netto dei proventi dell'offerta pubblica d'acquisto[13] è in forte aumento a €1,8 mld (+9,1% trim/trim, +6,4% a/a) grazie all'aumento dei ricavi e al miglioramento dei costi che hanno ampiamente bilanciato l'aumento degli accantonamenti su crediti. Il risultato netto di gestione ha totalizzato €3,4 mld nel 1sem14 (+2,8% sem/sem).
I ricavi al netto dei proventi dell'offerta pubblica d'acquisto12 sono in aumento a €5,6 mld (+2,9% trim/trim, stabili a/a) e la loro composizione denota un'elevata qualità. Hanno maggiormente contribuito a tale crescita: Commercial Bank Italy con €2,1 mld (+1,3% trim/trim, +7,6% a/a), CEE & Polonia con oltre €1,4 mld (+9,1% trim/trim, stabile a/a) and Commercial Bank Austria con €0,4 mld (+13,4% trim/trim, +10,4% a/a).
Il margine di interesse sale a €3,1 mld raggiungendo €6,2 mld nel 1sem14 (+3,3% trim/trim, +5,9% a/a e 4,7% sem/sem) grazie al re-pricing sui depositi che controbilancia le dinamiche ancora deboli sul fronte del credito.
I crediti verso clientela diminuiscono leggermente a €426,2 mld (-1,5% trim/trim) principalmente a causa delle controparti istituzionali e di mercato (-15,6% trim/trim). I crediti commerciali hanno dato prova di buona tenuta nel 2trim14 registrando un aumento di €1,3 mld grazie in particolare a CEE & Polonia.
I nuovi crediti a medio-lungo termine erogati in Italia confermano il trend positivo dei trimestri precedenti, con €3,1 mld erogati nel 2trim14 (+18,5% trim/trim). Il totale dei nuovi crediti raggiunge €5,9 mld nel 1sem14 (+52,3% sem/sem), per effetto della crescita dei mutui (+146,2% sem/sem) e dei crediti alle imprese (+62,5% sem/sem).
La raccolta diretta[13] registra un leggero calo a €450,3 mld (-0,3% trim/trim) principalmente per effetto dell'offerta pubblica d'acquisto sulle obbligazioni retail[14] effettuata in Italia nel 2trim14 per un controvalore di €2,5 mld e nonostante la tendenza positiva registratasi in CEE & Polonia e in CIB.
Le commissioni salgono a €1,9 mld (+3,3% trim/trim e +8,5% a/a) e a oltre €3,7 mld nel 1sem14 (+4,9% sem/sem) grazie alla forte crescita registrata in tutti i comparti: le commissioni per servizi di investimento ammontano a €841 m (+1,9% trim/trim, +10,5% a/a) a conferma della ripresa della domanda di prodotti di risparmio gestito e bancassurance registratasi nel 1trim14; le commissioni sui servizi di finanziamento ammontano a €462 m (+5,2% trim/trim, +9,4% a/a) trainate dalle commissioni su crediti in CIB; le commissioni per servizi bancari ammontano a €585 m (+4,0% trim/trim, +4,9% a/a).
Dividendi e altri proventi[15] ammontano a €309 m (+107,6% trim/trim e +2,2% a/a) principalmente grazie alla buona performance trimestrale di Yapi Kredi[15] (€86 m rispetto ai €50 m del 1trim14) e ai maggiori dividendi incassati dalla partecipazione in Banca d'Italia (€84 m rispetto ai €15 m del 2trim13).
I ricavi da negoziazione, al netto dei proventi dell'offerta pubblica d'acquisto12, diminuiscono a €314 m (-34,2% trim/trim, -50,6% a/a) principalmente a causa delle rettifiche di valore per il rischio di controparte in CIB pari a circa €120 m.
I costi totali diminuiscono ulteriormente a €3,3 mld (-2,1% trim/trim e -2,7% a/a) raggiungendo €6,6 mld nel 1sem14 (-2,3% sem/sem) in linea con gli obiettivi di riduzione dei costi del Gruppo. Le spese per il personale scendono a €2,0 mld (-3,9% trim/trim, -5,0% a/a) mentre le altre spese amministrative e le svalutazioni e ammortamenti rimangono stabili nel trimestre. Il rapporto costi/ ricavi, al netto dei proventi dell'offerta pubblica d'acquisto12, cala al 58% (rispetto a 61% nel 1trim14). Commercial Bank Italy mostra un ottimo rapporto costi/ ricavi, al netto dei proventi dell'offerta pubblica d'acquisto12, del 46%.
Gli accantonamenti su crediti ammontano a €603 m, in crescita trim/trim per stagionalità ma in calo a/a (+15,3% trim/trim e -1,4% a/a) raggiungendo €1,1 mld nel 1sem14 (-1,4% sem/sem). Il costo del rischio nella CEE sia attesta a 119pb (+13pb trim/trim, -28pb a/a), in CIB a 43pb (+43pb trim/trim, -26pb a/a), in Commercial Bank Italy a 90 pb (+5pb trim/trim, +22pb a/a) e in Asset Gathering a 49pb (+26pb trim/trim, +18pb a/a), portando ad un costo del rischio totale per la Core Bank di 56pb (+8pb trim/trim, +1pb a/a).
Gli accantonamenti per rischi e oneri ammontano a €148 m, compresi circa €30 m registrati in Ungheria per effetto della nuova legge che stabilisce l'abolizione del bid/offer spread sui crediti retail in valuta estera. I costi di ristrutturazione si attestano a €25 m e i profitti netti da investimenti ammontano a €42 m, inclusa la plusvalenza di €132 m dalla cessione della partecipazione in SIA.
Le imposte sul reddito10 si attestano a €518 m, ivi inclusi circa €117 m relativi all'impatto una-tantum della cancellazione di crediti per tassazione differita legati alla riduzione dell'aliquota IRAP che a partire dall'esercizio corrente permette di ridurre il carico fiscale. Di conseguenza, l'aliquota fiscale effettiva si attesta a circa 31%.