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UniCredit risultati di Gruppo 2trim14

2TRIM14 PRINCIPALI DATI FINANZIARI

Utile Netto a €403 m nel 2trim14 e a €1,1 mld nel 1sem14 (+37,8% sem/sem)

 

Utile Netto a €618 m nel 2trim14 e €1,3 mld nel 1sem14 (+64,4% sem/sem) Prima della Modifica dell'Imposta sulla Valutazione della Quota in Banca d'Italia

 

Solida Posizione Patrimoniale: CET1 Ratio Fully Loaded in Crescita a 10,4%
e Ottimo Livello del Leverage Ratio Basel 3 Fully Loaded: 4,7%, ai Vertici Europei

 

Qualità dell'Attivo in Continuo Miglioramento con Crediti Deteriorati Lordi in Calo
a €82,4 mld e Tasso di Copertura di oltre 51% in Linea con le Migliori Banche in Europa

 

Utile Netto della Core Bank a €1 mld nel 2trim14 (€2 mld nel 1sem14)
con Elevata Qualità nella Composizione dei Ricavi

 

Utile Netto della Banca in Italia a €0,6 mld nel 2trim14 (+16,6% trim/trim) con €3,1 mld di Nuovi Crediti a Medio-Lungo Termine Erogati nel 2trim14 (+13,3% trim/trim),
per un Totale di €6 mld nel Semestre (+52,3% sem/sem)

 

Forte Contributo di CEE & Polonia con Utile Netto a €0,4 mld
nel 2trim14 (+14,1% trim/trim)

 

Crediti Lordi Non-Core in Calo di €2,6 mld nel 2trim14 (-3,1% trim/trim, -9,5% sem/sem)

 

Ancora un'ottima performance trimestrale, con un utile netto di €403 m nel 2trim14, che porta l'utile netto del semestre a €1,1 mld. Prima della modifica dell'imposta sostitutiva sulla valutazione della quota in Banca d'Italia, l'utile netto del 2trim14 raggiunge €618 m e €1,3 mld nel 1sem14 con un RoTE[1] annualizzato del 6,5%.

Significativo rafforzamento dei coefficienti di capitale regolamentare, pro-forma per l'IPO di Fineco e la cessione di DAB, con CET1 ratio fully loaded[2] che sale al 10,4% e CET1 ratio transitional a 10,8% grazie alla riduzione degli RWA, agli utili capitalizzati e allo scrip dividend. Il total capital ratio transitional si attesta al 15,0%.

La posizione patrimoniale si conferma solida, con l'ottimo livello del leverage ratio Basel 3 fully loaded pari a 4,7%, tra i migliori in Europa. Il funding gap si attesta a €24,4 mld (-€6,3 mld trim/trim).

La qualità dell'attivo del Gruppo è in continuo miglioramento, con i crediti deteriorati lordi che scendono a €82,4 mld. Il tasso di copertura rimane elevato al 51,2%, nonostante la riduzione di 65pb dovuta alla vendita di portafogli di sofferenze con elevato vintage per oltre €1,3 mld. Il portafoglio dei crediti deteriorati italiani di UniCredit è in flessione nel 1sem14 e su base annuale mostra un tasso di crescita sostanzialmente inferiore alla media delle banche italiane.

La Core Bank registra un utile netto[3] di €1,0 mld anche nel 2trim14, totalizzando €2,0 mld nel semestre (+7,1% sem/sem) grazie alla crescita dei ricavi (+2,9% trim/trim) e al calo dei costi (-2,1% trim/trim). Commercial Bank Italy si conferma primo contributore all'utile della Core Bank, seguito da CEE & Polonia e CIB.

I trend positivi del 1trim14 si confermano anche nel 2trim14 determinando un'elevata qualità nella composizione dei ricavi della Core Bank: il margine d'interesse è in crescita (+3,3% trim/trim, +5,9% a/a), grazie soprattutto all'azione di re-pricing sui depositi, e le commissioni sono in crescita (+3,3% trim/trim, +8,5% a/a) in tutti i comparti.

In netta crescita i nuovi crediti a medio-lungo termine erogati in Italia per €3,1 mld nel 2trim14 (+13,3% trim/trim) per un totale di circa €6 mld erogati nel semestre grazie principalmente alla crescita dei mutui (+146,2% sem/sem) e dei crediti alle imprese (+62,5% sem/sem).

La Core Bank beneficia del contribuito positivo di tutte le divisioni: l'utile netto del Commercial Bank Italy è pari a €0,6 mld grazie all'aumento dei ricavi (+1,3% trim/trim) e al calo dei costi (-5,0% trim/trim); CEE & Polonia registrano un utile netto di €0,4 mld (+14,1% a cambi costanti) grazie alla performance positiva su tutti i mercati principali; l'utile netto di CIB si attesta a €0,2 mld (-45,4% trim/trim) per effetto delle rettifiche di valore che riducono i ricavi da negoziazione. Al netto di tali rettifiche i ricavi di CIB sono in rialzo trim/trim; Asset Management e Asset Gathering confermano la performance positiva registrata nel 1trim14, il primo con un utile di €47 m e masse gestite (AUM) per €185,5 mld (+3,4% trim/trim) e il secondo con un utile di €40 m e attività finanziare investite (TFA) per €82,0 mld (+3,6% trim/trim).

La riduzione del portafoglio Non-Core procede in modo soddisfacente, con crediti lordi pari a €81,0 mld (-€2,6 mld trim/trim e -€8,5 mld a/a).

Il 5 agosto il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato i risultati del 1sem14. Federico Ghizzoni, Amministratore Delegato di UniCredit dichiara: "I risultati positivi di questo trimestre confermano la buona performance commerciale del Gruppo, malgrado un quadro macroeconomico ancora incerto. Questi risultati ci avvicinano all'obiettivo di circa €2 mld di utile netto per il 2014, diventato più sfidante alla luce della modifica dell'imposta sulla valutazione della quota in Banca d'Italia, non inclusa nelle nostre previsioni. UniCredit si conferma una delle banche più solide nel sistema europeo: il nostro CET1 ratio fully loaded sale a 10,4% e il leverage ratio Basel 3 fully loaded si attesta a 4,7%. La nostra diversificazione geografica si conferma un punto di forza. L'Italia mostra un utile netto in crescita e i nuovi crediti erogati sono in aumento di oltre il 50% rispetto al primo semestre 2013, a testimonianza del nostro impegno a sostenere l'economia reale."


 

Gruppo

  • Utile netto: €403 m (€618 m e 5,9% RoTE esclusa la tassazione sulla quota in Banca d'Italia)
  • Ricavi: €5,7 mld al netto dei proventi dell'offerta pubblica di acquisto[4] (+1,9% trim/trim, -2,8% a/a)
  • Costi operativi: €3,4 mld (-2,7% trim/trim, -2,0% a/a)
  • Qualità dell'attivo: accantonamenti su crediti a €1,0 mld (+19,7% trim/trim, -34,5% a/a); tasso di copertura 51,2%, rapporto crediti deteriorati netti/ totale crediti netti del 8,4%
  • Patrimonio di vigilanza [5]: CET1 ratio fully loaded 10,4%; CET1 ratio transitional al 10,8%, Tier 1 ratio 11,3%

 

Core Bank

 

  • Utile netto: €1,0 mld (-2,6% trim/trim, +1,1% a/a)
  • Ricavi: €5,6 mld al netto dei proventi dell'offerta pubblica di acquisto4 (+2,9% trim/trim, +0,1% a/a)
  • Costi operativi: €3,3 mld (-2,1% trim/trim, -2,7% a/a) con un rapporto costi/ricavi al netto dei proventi dell'offerta pubblica di acquisto4 di 58%
  • Qualità dell'attivo: accantonamenti su crediti a €0,6 mld (+15,3% trim/trim, -1,4% a/a), costo del rischio a 56pb

 

Gruppo

  • Utile netto: €1,1 mld (€1,3 mld e 6,5% RoTE esclusa la tassazione sulla quota in Banca d'Italia)
  • Ricavi: €11,3 mld al netto dei proventi dell'offerta pubblica di acquisto4 (-3,2% sem/sem)
  • Costi operativi: €6,9 mld (-1,9% sem/sem)
  • Qualità dell'attivo: accantonamenti su crediti a €1,8 mld (-31,9% sem/sem)

Core Bank

 

Utile netto: €2,0 mld (+7,1% sem/sem)

 

Ricavi: €11,1 mld al netto dei proventi dell'offerta pubblica di acquisto 4 (-0,7% sem/sem)

Costi operativi: €6,6 mld (-2,3% sem/sem) con un rapporto costi/ricavi al netto dei proventi dell'offerta pubblica di acquisto4 di 59%

 

Qualità dell'attivo: accantonamenti su crediti a €1,1 (-1,4% sem/sem); costo del rischio a 52pb

 

Utile netto a €403 m corrispondente ad un utile netto di €1,1 mld nel 1sem14 (+37,8% sem/sem). Rettificato per la modifica dell'imposta sostitutiva sulla valutazione della partecipazione in Banca d'Italia, l'utile netto raggiunge €618 m nel 2trim14 e €1,3 mld nel 1sem14 (+64,4% sem/sem) con un RoTE[6] annualizzato del 6,5%.

 

Totale dell'attivo si attesta stabilmente a €839 mld, dove la crescita registrata negli investimenti finanziari (+€6,3 mld trim/trim) e nelle attività finanziarie di negoziazione (+€4,7 mld trim/trim) bilancia i minori crediti verso le banche (-€3,1 mld trim/trim) e verso le controparti istituzionali e di mercato (-€7,6 mld trim/trim).

 

Patrimonio netto tangibile in aumento a €43,5 mld (+3,4% trim/trim) grazie al contributo di €0,9 mld di Additional Tier 1 e all'utile netto generato nel periodo.

 

Il rapporto RWA/ totale dell'attivo si attesta a 47,5%, un livello ancora relativamente elevato se paragonato alle banche europee comparabili.

 

Funding gap in ulteriore contrazione a €24,4 mld a livello di Gruppo (con un miglioramento di €39,2 mld a/a) e a €15,2 mld per l'Italia (in miglioramento di €23,2 mld a/a).

 

La qualità dell'attivo conferma i trend positivi del 1trim14, con crediti deteriorati lordi in calo per il secondo trimestre consecutivo a €82,4 mld (-0,1% trim/trim). Il tasso di copertura si attesta ad un solido livello del 51,2% nonostante la vendita di portafogli di crediti in sofferenza con elevato vintage[7]. Le sofferenze sono in leggera crescita a €49,6 mld (+0,6% trim/trim) con un elevato tasso di copertura del 61,1%. Gli altri crediti deteriorati registrano un calo a €32,8 mld (-1,2% trim/trim) con un tasso di copertura del 36,3%.

 

Il CET1 ratio fully loaded2 raggiunge 10,4%, pro-forma per l'IPO di Fineco e per la cessione di DAB (+25pb). Tale considerevole rafforzamento è stato ottenuto grazie alla riduzione dei RWA[8] (+42pb), all'incremento della riserva di attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS) e oscillazione cambi (+18pb), scrip dividend  (+9pb) e utili capitalizzati[9] (+6pb). Il CET1 ratio transitional pro-forma si attesta a 10,8%.

 

Tier 1 ratio e total capital ratio transitional si attestano rispettivamente a 11,3% e 15,0%, compresi €0,9 mld di Additional Tier 1.

 

Il leverage ratio Basel 3 fully loaded si attesta a 4,7%, tra i migliori in Europa, a conferma dell'elevata solidità di bilancio di UniCredit.

 

Il funding plan 2014 è già stato realizzato per il 53%. Ad oggi, UniCredit ha rimborsato LTRO per €17,1 mld, di cui €10 mld nel 2trim14. I restanti €9 mld saranno rimborsati gradualmente. Il funding plan 2014 è attualmente in corso di revisione alla luce delle condizioni dei mercati dei capitali e dell'impatto sulla liquidità dei nuovi strumenti della BCE.

L'utile netto si attesta a €1,0 mld[10] (-2,6% trim/trim, +1,1% a/a) nel 2trim14. Al risultato della Core Bank hanno maggiormente contribuito Commercial Bank Italy con un utile netto di €574 m (+16,6% trim/trim e 33% RoAC), CEE & Polonia con €392 m (+14,1% trim/trim a cambi costanti e 19% RoAC) e CIB con €213 m (-45,4% trim/trim e oltre 12% RoAC). L'utile netto raggiunge €2,0 mld nel 1sem14 (+7,1% sem/sem) e porta la redditività annualizzata rettificata per il rischio (RoAC[12]) all'11,1%.

 

Il risultato netto di gestione al netto dei proventi dell'offerta pubblica d'acquisto[13] è in forte aumento a €1,8 mld (+9,1% trim/trim, +6,4% a/a) grazie all'aumento dei ricavi e al miglioramento dei costi che hanno ampiamente bilanciato l'aumento degli accantonamenti su crediti. Il risultato netto di gestione ha totalizzato €3,4 mld nel 1sem14 (+2,8% sem/sem).

 

I ricavi al netto dei proventi dell'offerta pubblica d'acquisto12 sono in aumento a €5,6 mld (+2,9% trim/trim, stabili a/a) e la loro composizione denota un'elevata qualità. Hanno maggiormente contribuito a tale crescita: Commercial Bank Italy con €2,1 mld (+1,3% trim/trim, +7,6% a/a), CEE & Polonia con oltre €1,4 mld (+9,1% trim/trim, stabile a/a) and Commercial Bank Austria con €0,4 mld (+13,4% trim/trim, +10,4% a/a).

 

Il margine di interesse sale a €3,1 mld raggiungendo €6,2 mld nel 1sem14 (+3,3% trim/trim, +5,9% a/a e 4,7% sem/sem) grazie al re-pricing sui depositi che controbilancia le dinamiche ancora deboli sul fronte del credito.

 

I crediti verso clientela diminuiscono leggermente a €426,2 mld (-1,5% trim/trim) principalmente a causa delle controparti istituzionali e di mercato (-15,6% trim/trim). I crediti commerciali hanno dato prova di buona tenuta nel 2trim14 registrando un aumento di €1,3 mld grazie in particolare a CEE & Polonia.

 

I nuovi crediti a medio-lungo termine erogati in Italia confermano il trend positivo dei trimestri precedenti, con €3,1 mld erogati nel 2trim14 (+18,5% trim/trim). Il totale dei nuovi crediti raggiunge €5,9 mld nel 1sem14 (+52,3% sem/sem), per effetto della crescita dei mutui (+146,2% sem/sem) e dei crediti alle imprese (+62,5% sem/sem).

 

La raccolta diretta[13] registra un leggero calo a €450,3 mld (-0,3% trim/trim) principalmente per effetto dell'offerta pubblica d'acquisto sulle obbligazioni retail[14] effettuata in Italia nel 2trim14 per un controvalore di €2,5 mld e nonostante la tendenza positiva registratasi in CEE & Polonia e in CIB.

 

Le commissioni salgono a €1,9 mld (+3,3% trim/trim e +8,5% a/a) e a oltre €3,7 mld nel 1sem14 (+4,9% sem/sem) grazie alla forte crescita registrata in tutti i comparti: le commissioni per servizi di investimento ammontano a €841 m (+1,9% trim/trim, +10,5% a/a) a conferma della ripresa della domanda di prodotti di risparmio gestito e bancassurance registratasi nel 1trim14; le commissioni sui servizi di finanziamento ammontano a €462 m (+5,2% trim/trim, +9,4% a/a) trainate dalle commissioni su crediti in CIB; le commissioni per servizi bancari ammontano a €585 m (+4,0% trim/trim, +4,9% a/a).


Dividendi e altri proventi[15] ammontano a €309 m (+107,6% trim/trim e +2,2% a/a) principalmente grazie alla buona performance trimestrale di Yapi Kredi[15] (€86 m rispetto ai €50 m del 1trim14) e ai maggiori dividendi incassati dalla partecipazione in Banca d'Italia (€84 m rispetto ai €15 m del 2trim13).

 

I ricavi da negoziazione, al netto dei proventi dell'offerta pubblica d'acquisto12, diminuiscono a €314 m (-34,2% trim/trim, -50,6% a/a) principalmente a causa delle rettifiche di valore per il rischio di controparte in CIB pari a circa €120 m.

 

I costi totali diminuiscono ulteriormente a €3,3 mld (-2,1% trim/trim e -2,7% a/a) raggiungendo €6,6 mld nel 1sem14 (-2,3% sem/sem) in linea con gli obiettivi di riduzione dei costi del Gruppo. Le spese per il personale scendono a €2,0 mld (-3,9% trim/trim, -5,0% a/a) mentre le altre spese amministrative e le svalutazioni e ammortamenti rimangono stabili nel trimestre. Il rapporto costi/ ricavi, al netto dei proventi dell'offerta pubblica d'acquisto12, cala al 58% (rispetto a 61% nel 1trim14). Commercial Bank Italy mostra un ottimo rapporto costi/ ricavi, al netto dei proventi dell'offerta pubblica d'acquisto12, del 46%.

 

Gli accantonamenti su crediti ammontano a €603 m, in crescita trim/trim per stagionalità ma in calo a/a (+15,3% trim/trim e -1,4% a/a) raggiungendo €1,1 mld nel 1sem14 (-1,4% sem/sem). Il costo del rischio nella CEE sia attesta a 119pb (+13pb trim/trim, -28pb a/a), in CIB a 43pb (+43pb trim/trim, -26pb a/a), in Commercial Bank Italy a 90 pb (+5pb trim/trim, +22pb a/a) e in Asset Gathering a 49pb (+26pb trim/trim, +18pb a/a), portando ad un costo del rischio totale per la Core Bank di 56pb (+8pb trim/trim, +1pb a/a).

 

Gli accantonamenti per rischi e oneri ammontano a €148 m, compresi circa €30 m registrati in Ungheria per effetto della nuova legge che stabilisce l'abolizione del bid/offer spread sui crediti retail in valuta estera. I costi di ristrutturazione si attestano a €25 m e i profitti netti da investimenti ammontano a €42 m, inclusa la plusvalenza di €132 m dalla cessione della partecipazione in SIA.

 

Le imposte sul reddito10 si attestano a €518 m, ivi inclusi circa €117 m relativi all'impatto una-tantum della cancellazione di crediti per tassazione differita legati alla riduzione dell'aliquota IRAP che a partire dall'esercizio corrente permette di ridurre il carico fiscale. Di conseguenza, l'aliquota fiscale effettiva si attesta a circa 31%.

 

I crediti lordi scendono a €81,0 mld (-€2,6 mld pari a -3,1% trim/trim, e -€8,5 mld pari a -9,5% a/a) di cui circa il 30%, ossia €25,2 mld, di crediti in bonis e circa il 70%, ossia €55,8 mld, di crediti deteriorati.

 

I crediti deteriorati lordi diminuiscono di €1,3 mld (-2,3% trim/trim) confermando il trend positivo del 1trim14. Il tasso di copertura si attesta ad un elevato livello del 52,1%. Le sofferenze si attestano a €35,3 mld, in leggero calo trim/trim e con una copertura del 61,4%.

 

Il risultato netto in forte miglioramento a/a, si attesta a -€370 m nel 2trim14 per effetto di minori ricavi (€38 m, -58,4% trim/trim) e dei maggiori accantonamenti su crediti (€400 m, +26,9% trim/trim), solo parzialmente compensati dalla riduzione dei costi (€146 m, -15,0% trim/trim).

 

 

 

 

Commercial Bank Italy. Con un utile netto di €0,6 mld (+16,6% trim/trim, +28,0% a/a) e un RoAC del 33%, Commercial Bank Italy vanta la miglior performance tra le divisioni per il secondo trimestre consecutivo. I ricavi migliorano (+1,3% trim/trim) e i costi registrano una significativa riduzione (-5% trim/trim) in linea con gli obiettivi del Piano Strategico.

 

CEE & Polonia. Con un utile netto di €0,4 mld (+14,1% trim/trim a cambi costanti e 19% RoAC) si confermano contributori chiave al risultato di Gruppo. Grazie al forte posizionamento competitivo, le nostre banche in Turchia, Russia, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia chiudono il trimestre con una solida performance e insieme rappresentano circa l'80% dell'utile netto di CEE & Polonia nel 1sem14.

 

CIB. L'utile netto si attesta a €0,2 mld e RoAC superiore a 12% grazie alla performance commerciale positiva di GTB e F&A[17] in parte controbilanciata dalle rettifiche di valore che riducono i ricavi da negoziazione. Al netto di tali rettifiche negative i ricavi di CIB sono in rialzo trim/trim. L'efficacia della strategia commerciale e il focus sul cliente in un contesto caratterizzato da un ambiente operativo sfidante e da una crescente pressione competitiva hanno consentito non soltanto di difendere ma anche di migliorare il posizionamento competitivo: n° 1 All EMEA Bond (n° 4 a giugno 2013), n°3 All EMEA Loans (n° 4 a marzo 2014, n° 5 a giugno 2013)[18].


 

 

file

In data 24 Marzo 2014, S&P ha confermato tutti i rating compresi i rating "BBB/A-2" a lungo e breve termine con outlook negativo invariato.

In data 29 Maggio 2014, Moody's ha cambiato l'outlook di 82 banche europee, tra cui UniCredit SpA (da stabile a negativo) alla luce della revisione del supporto sistemico da parte dell'agenzia.

In data 13 Maggio 2014, Fitch ha confermato i rating "BBB+/F2" con outlook negativo invariato.

 

Milano, 5 agosto 2014

Note:

 

[1] RoTE = utile netto/patrimonio netto tangibile. Il patrimonio netto tangibile esclude €0,9 mld di Additional Tier 1 e l'utile annualizzato.

[2] CET1 ratio fully loaded stimato pro-forma sulla base della comprensione del quadro normativo che sarà in vigore dal 2019,

anticipando quindi pienamente tutti gli effetti della normativa che saranno introdotti gradualmente.

[3] L'utile netto della Core Bank esclude la modifica dell'imposta sostitutiva sulla valutazione della partecipazione in Banca d'Italia (€215 m).

[4] I proventi lordi dell'offerta pubblica di acquisto (buy-back) sul debito ammontano a €254 m nel 2trim13 e a €49 m nel 2trim14.

[5] CET 1 ratio fully loaded e CET1 ratio transitional pro-forma per l'IPO di Fineco e la cessione di DAB (+25pb).

[6] RoTE = utile netto/patrimonio netto tangibile. Il patrimonio netto tangibile esclude €0,9 mld di Additional Tier 1 e l'utile annualizzato.

[7] Nel 2trim14, UniCredit ha effettuato la cessione di portafogli di crediti in sofferenza con elevato vintage con un valore lordo di €1,3 mld.

[8] La riduzione dell'attivo ponderato per il rischio ("RWA") è attribuibile principalmente all'ottimizzazione resa possibile dal cambiamento nel calcolo regolamentare dei rischi operativi e di mercato e dalla computabilità dei benefici derivanti dalla diversificazione.

[9] Utile netto del trimestre al netto del dividendo maturato che si ipotizza pari a 10 €cent in linea con l'anno precedente.

[10] Utile netto e imposte della Core Bank non includono la modifica dell'imposta sostitutiva sulla valutazione della partecipazione in Banca d'Italia (€215 m).

[11] RoAC = utile netto/ capitale allocato. Il capitale allocato è calcolato come 9% degli RWA, incluse le deduzioni per shortfall e securitisation.

[12] I proventi lordi dell'offerta pubblica di acquisto su strumenti di debito (buy-back) ammontano a €254 m nel 2trim13 e a €49 m nel 2trim14.

[13] Per raccolta diretta si intende la somma dei depositi e titoli detenuti dalla clientela.

[14] Per obbligazioni retail si intendono i titoli collocati sulle reti commerciali di UniCredit e sulle reti di terzi.

[15] Comprendente saldo altri proventi/oneri.

[16] Dal 1 Gennaio 2014, a seguito dell'introduzione di IFRS 11, è stato eliminato il consolidamento proporzionale e Koç/ Yapi Kredi Group (Turkey) è ora valutata a patrimonio netto. Di conseguenza, l'utile netto di Koç/ Yapi Kredi Group è registrato all'interno di dividendi e altri proventi. I trimestri precedenti sono stati conseguentemente riclassificati.

[17] Global Transaction Banking e Finance & Advisory.

[18] Fonte: Dealogic.

 

 

 

 

Si allegano i principali dati del Gruppo, lo Stato patrimoniale consolidato, il Conto economico consolidato, l'evoluzione trimestrale del Conto economico consolidato e dello Stato patrimoniale, il confronto del Conto economico consolidato del primo semestre 2014 per Core Bank e Non-Core.