CORE BANK - RISULTATI 1TRIM14
L'Utile netto è in forte aumento a €1,0 mld (+12,1% a/a) e porta la redditività annualizzata rettificata per il rischio (RoAC) al 12%. Al risultato della Core Bank hanno maggiormente contribuito Commercial Bank Italy con un utile netto di €496 m (+10,6% a/a e 27% RoAC), CIB con un utile netto di €376 m (+4,1% a/a e 22% RoAC) e CEE con un utile netto di €262 m (-8,6% a/a a cambi costanti e 19% RoAC). Asset Management e Asset Gathering hanno registrato un forte incremento con un utile netto rispettivamente di €47 m (+13,8% a/a) e €41 m (+11,7% a/a).
Il Risultato Netto di Gestione si attesta a €1,6 mld, in linea con il 1trim13, con Ricavi per €5,5 mld (-2,5% trim/trim e -1,5% a/a), Costi totali pari a €3,3 mld (-7,2% trim/trim e -1,9% a/a) e Accantonamenti su Crediti per €0,5 mld (rispetto ai €2,0 mld nel 4trim13 e -1,5% a/a).
I Ricavi pari a €5,5 mld hanno dato prova di tenuta, considerando le poste non ricorrenti registrate nel 4trim13 nella CEE (la vendita dei portafogli AFS e della partecipazione in MOEX), i due giorni di interessi in meno rispetto al 4trim13 e l'andamento dei cambi. Il maggior supporto è venuto principalmente da Commercial Bank Italy (+8,7% trim/trim), Commercial Bank Germany (+3,7% trim/trim) e Asset Gathering (+4,8% trim/trim).
Il Margine di Interesse è in aumento a €3,0 mld (+2,9% trim/trim e +4,6% a/a al netto dell'effetto cambi, giorni e cambiamenti metodologici[9]) grazie alle continue azioni di repricing sui crediti, sui depositi e sul term funding reso possibile dalle favorevoli condizioni di mercato.
I Crediti verso clientela sono saliti a €432,5 mld (+€1,5 mld ossia +0,3% trim/trim) trainati dal favorevole sviluppo nel Commercial Bank Italy (+€0,9 mld ossia +0,8% trim/trim) e in Polonia (+€0,5 mld ossia +2,1% trim/trim). La diminuzione registrata nelle altre divisioni è stata ampiamente compensata dall'aumento registrato dalla componente Controparti Istituzionali e di Mercato (+€2,7 mld, ossia +4,0% trim/trim) che presenta una maggiore volatilità.
I nuovi crediti erogati in Italia mostrano i primi tangibili segnali di ripresa raggiungendo i €2,7 mld (+14,3% trim/trim e +63,2% a/a), equamente suddivisi tra finanziamenti di medio-lungo termine alle aziende e alle piccole imprese e credito ai privati per mutui e prestiti personali.
La Raccolta Diretta (depositi e titoli detenuti dalla clientela) rimane complessivamente stabile a €450,1 mld, dal momento che UniCredit ha potuto avvantaggiarsi del funding relativamente meno costoso da Controparti Istituzionali e di Mercato per compensare il parziale calo registrato in CEE e Polonia dovuto al deprezzamento delle valute.
Le Commissioni salgono a €1,8 mld (+2,7% trim/trim e +1,5% a/a) grazie alla forte crescita registrata dalle Commissioni da Servizi di Investimento (+8,4% trim/trim e +9,2% a/a) dovuta alla ripresa nella domanda di prodotti di asset management e bancassurance da parte dei clienti della Commercial Bank Italy e Commercial Bank Germany, in parte controbilanciata dal calo delle commissioni sui servizi di finanziamento (-2,0% trim/trim ma +0,1% a/a) dovuto a un'attività creditizia ancora debole e delle commissioni dei servizi transazionali e bancari (-1,4% trim/trim e -7,0% a/a).
I ricavi da negoziazione si attestano a €477 m (-19,3% trim/trim e -25,4% a/a). La riduzione rispetto al 4trim13 è riconducibile a ricavi non ricorrenti registrati nella CEE nel 4trim13 derivanti dalla vendita di portafogli AFS e dalla partecipazione in Moscow Stock Exchange (MOEX).
Dividendi e altri proventi[10] si attestano a €149 m (-24,1% trim/trim e -25,4% a/a) principalmente riconducibili a un minore contributo dall'utile netto di Yapi Kredi[11] pari a €50 m (-51,7% trim/trim e -48,7% a/a) riconducibile anche ai minori ricavi dalla vendita di portafogli AFS.
I Costi Totali sono ulteriormente diminuiti a €3,3 mld (-7,2% trim/trim[12] e -1,9% a/a) grazie al forte impegno volto al contenimento dei costi che ha portato a un rapporto Costi/Ricavi del 61% in linea con il 1trim13. La maggior riduzione dei costi è stata realizzata dalle Banche Commerciali (Italia -0,8% trim/trim, Germania -1,4% trim/trim e Austria -3,3% trim/trim) in linea con il Piano Strategico e per effetto della ristrutturazione della rete in corso.
Le Spese per il Personale si attestano a €2,0 mld (+2,0% trim/trim e -2,9% a/a), sostenute dalla riduzione di FTEs (-796 trim/trim e -6.929 a/a)[13]. Altre Spese Amministrative[14] sono pari a €1,1 mld (-3,4% trim/trim e +3,3% a/a). Svalutazioni e Ammortamenti sono pari a €0,2 mld, in calo trim/trim anche al netto delle voci una-tantum registrate nel 4trim13.
La Qualità dell'Attivo è in miglioramento con crediti deteriorati che beneficiano di aggiunte nette negative, grazie a minori flussi da crediti in bonis e maggiori recuperi. Gli Accantonamenti su crediti ammontano a €523 m (-73,7% trim/trim e -1,5% a/a). Il Costo del Rischio si attesta di conseguenza a 48pb nella Core Bank, ampiamente in linea con il 1trim13. CEE e Commercial Bank Italy registrano un costo del rischio più elevato, pari rispettivamente a 105pb e 85pb.
I Rischi e Oneri e Costi di Ristrutturazione ammontano rispettivamente a €9 m e €3 m mentre i Profitti da Investimenti ammontano a €62 m, principalmente dalla vendita di immobili in Austria.
Le Imposte sui Redditi si attestano a €521 m (corrispondente a un'aliquota fiscale del 32%). L'imposta addizionale sulla rivalutazione delle quote di Banca d'Italia sarà contabilizzata nel 2trim14.