Oggi, il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato i risultati del 3trim15.
L'utile netto di Gruppo tocca i €507 mln nel 3trim15 e supera €1,9 mld nei 9m15 escluse circa €400 mln di componenti straordinarie relative a nuovi oneri sistemici, alla svalutazione di Ukrsotsbank e a maggiori accantonamenti su crediti denominati in franchi svizzeri (CHF) in Croazia[1]. Il RoTE[2] è al 5,0% nei 9m15 (6,2% escludendo le componenti straordinarie).
Il CET1 ratio transitional pro-forma[3] è in tenuta a 10,53% (+1pb trim/trim) e arriva a 10,93% includendo la JV Pioneer-Santander AM (SAM)[4]. Il Tier 1 ratio transitional pro-forma è pari a 11,43% e il Total Capital ratio transitional pro-forma è a 14,20%. Il CET1 ratio fully loaded pro-forma[5] sale a 10,53% con una significativa generazione di capitale di +16pb trim/trim (il CET1 ratio fully loaded pro-forma è 10,78% includendo la JV Pioneer-SAM). Il Leverage ratio Basel 3[6] transitional pro-forma è a 4,62% e pari a 4,38% fully loaded pro-forma[7] (rispettivamente 4,78% e 4,47% includendo la JV Pioneer-SAM).
Il miglioramento nella qualità dell'attivo del Gruppo nel 3trim15 continua ad accelerare, con i crediti deteriorati lordi in ulteriore calo a €80,7 mld (-1,3% trim/trim). Le sofferenze lorde scendono del 1,3% trim/trim, grazie soprattutto alle cessioni in atto. Gli altri crediti deteriorati lordi diminuiscono ulteriormente segnando un -1,2% trim/trim, grazie a maggiori recuperi. Il tasso di copertura di UniCredit sui crediti deteriorati lordi è stabile al 51,0%, tra i più alti del settore bancario italiano.
La Core Bank registra un ottimo livello di commissioni a €5,8 mld nei 9m15 (+4,6% 9m/9m) con quelle da servizi di investimento che contribuiscono maggiormente e raggiungono €2,8 mld nei 9m15 (+11,2% 9m/9m). Positiva la generazione di vendite nette da risparmio gestito (con il contributo di AuM in crescita per €24 mld 9m/9m).
Eccellente il livello del nuovo credito erogato, con i prestiti a medio e lungo termine della banca commerciale in forte aumento a €23,3 mld nei 9m15 (+38,0% 9m/9m) grazie sia a quelli verso la clientela corporate sia ai mutui.