L'utile netto raggiunge un valore pari a €819 mln nel 2trim15 (-6,9% trim/trim, +7,9% a/a) e €1,7 mld al 1sem15 (-3,9% sem/sem) con un RoAC di 8,9% nel 2trim15. I principali contributori al risultato netto del 2trim15 sono il Commercial Bank Italy con €570 mln (+0,6% trim/trim, +5,9% a/a e 27,9% RoAC), CIB con €252 mln (-29,0% trim/trim, +27,6% a/a e 15,4% RoAC) e CEE con €152 mln [9] (-14,8% trim/trim, -46,2% a/a e 7,2% RoAC) o €252 mln escludendo l'impatto di €100 mln della svalutazione di Ukrsotsbank (+41,2% trim/trim, -10,8% a/a e 11,9% RoAC).
Il margine operativo netto si riduce a €1,8 mld nel 2trim15 (-4,9% trim/trim, -6,6% a/a), in lieve rialzo a €3,6 mld nel 1sem15 (+0,5% sem/sem) grazie a ricavi pari a €5,7 mld nel 2trim15 (+0,1% trim/trim e a/a) e a €11,4 mld nel 1sem15 (+1,9% sem/sem) che compensano in parte l'aumento dei costi operativi e delle rettifiche su crediti.
L'andamento sostenuto dei ricavi nel 2trim15 è guidato da Commercial Bank Italy che ha contribuito con €2,2 mld (+1,0% trim/trim, +2,8% a/a), CIB con €993 mln (-5,9% trim/trim, +10,3% a/a) e CEE con €982 mln (+8,1% trim/trim, +0,8% a/a).
Il margine di interesse si attesta a €3,0 mld nel 2trim15 (+1,8% trim/trim, -4,4% a/a) e a €5,9 mld nel 1sem15 (-3,5% sem/sem) grazie alla riduzione del costo del funding che mitiga il trend negativo dei volumi dei prestiti/depositi e dei tassi applicati alla clientela.
I crediti verso la clientela si riducono a €432,6 mld (-1,7% trim/trim), con i prestiti commerciali in aumento (+0,5% trim/trim) grazie a Commercial Bank Germany e a Commercial Bank Austria (+0,1% e +0,6% trim/trim, rispettivamente) e CIB (+4,1% trim/trim). La componente controparti istituzionali e di mercato è in riduzione a €36,2 mld (-20,9% trim/trim).
I nuovi crediti a medio-lungo termine erogati dalle Commercial Bank raggiungono €15,4 mld (+37,6% sem/sem): in Italia (+45,3% sem/sem) supportati dalle mid-corporate (+99,2% sem/sem), in Germania (+32,2% sem/sem) sostenuti dai mutui residenziali (+80,3% sem/sem) e in Austria (+19,9% sem/sem) anche in questo caso grazie al supporto dei mutui residenziali (+84,2% sem/sem).
La raccolta diretta [10] raggiunge i €473,6 mld (+1,8% trim/trim) con la parte commerciale in aumento a €405,9 mld (+1,0% trim/trim), e le controparti istituzionali e di mercato in crescita a €67,6 mld (+7,5% trim/trim).
Le commissioni, stabili a €2,0 mld nel 2trim15 (-0,1% trim/trim, +3,1% a/a), raggiungono €3,9 mld nel 1sem15 (+5,2% sem/sem) e sono sostenute dalle commissioni per servizi di investimento pari a circa €1 mld nel 2trim15 (-1,2% trim/trim, +10,6% a/a) e dalle commissioni per transazioni pari a €566 mln nel 2trim15 (+3,9% trim/trim, +0,1% a/a) supportate principalmente dal business delle carte di credito in CEE e Polonia.
I ricavi da negoziazione si riducono a €462 mln nel 2trim15 (-25,5% trim/trim, +38,3% a/a) sulla spinta delle condizioni di mercato (-€152 mln trim/trim, -€38 mln a/a) e delle minori operazioni richieste dai clienti (-€115 mln trim/trim, +€48 mln a/a). Nel 1sem15 i ricavi da negoziazione raggiungono quota €1,1 mld (+33,3% sem/sem).
I dividendi e gli altri proventi [11], in rialzo a €275 mln nel 2trim15 (+72,7% trim/trim, -13,6% a/a), si attestano a €435 mln nel 1sem15 (-8,8% sem/sem). Yapi Kredi contribuisce alla generazione dei dividendi per €87 mln nel 2trim15 (+23,8% trim/trim a cambi correnti e +30,5% trim/trim a cambi costanti).
I costi totali ammontano a €3,3 mld nel 2trim15 (+1,6% trim/trim, +3,6% a/a) e a €6,5 mld nel 1sem15 (+2,0% sem/sem), con spese per il personale più elevate sia nel 2trim15 che nel 1sem15 a seguito di accantonamenti sui compensi variabili; le altre spese amministrative, invece, sono in calo rispetto al semestre precedente grazie a minori costi discrezionali che mitigano parzialmente la crescita dei costi per il personale e degli ammortamenti. Il rapporto costi/ricavi è al 58,0% nel 2trim15 (+1pp trim/trim).
Le rettifiche su crediti si attestano a €615 mln nel 2trim15 conducendo ad un costo del rischio di 56pb guidato da una stabilizzazione del portafoglio, da un aumento dell'indice di copertura in Russia e da una singola posta in CIB. Il costo del rischio in Germania, Austria e Polonia conferma il suo trend in riduzione.
Gli altri oneri e accantonamenti ammontano a €313 mln nel 2trim15, comprensivi di oneri accessori relativi al SRF e al Fondo di Garanzia dei Depositi per un importo complessivo di €139 mln.
Le imposte sul reddito del periodo sono pari a €379 mln, corrispondenti ad una tassazione effettiva di circa 26%.
Il risultato delle attività in dismissione non correnti al netto delle imposte registra una perdita pari a €121 mln nel 2trim15, riguardante principalmente Ukrsotsbank (€100 mln di svalutazione e c. €40 mln di perdita nel 2trim15).