UniCredit pubblicherà un "Resoconto Intermedio di Gestione Consolidato - Comunicato Stampa" su base volontaria per il 1TRIM e 3TRIM di ogni anno, al fine di garantire continuità con le precedenti informative trimestrali.
UniCredit pubblicherà un "Resoconto Intermedio di Gestione Consolidato - Comunicato Stampa" su base volontaria per il 1TRIM e 3TRIM di ogni anno, al fine di garantire continuità con le precedenti informative trimestrali.
Ricavi di Gruppo a €5,5 mld nel 3trim16 (+2,3% a/a) pur in Condizioni di Mercato Difficili, Principalmente grazie all'Apporto dei Ricavi da Negoziazione
Costi Operativi di Gruppo in calo del 4,6% a/a a €3,2 mld nel 3trim16, con una Riduzione a/a di 3.859 FTE [1] e 463 Filiali
Utile Netto di Gruppo a €447 mln nel 3trim16, con il Contributo Positivo di Tutte le Principali Divisioni al Risultato Trimestrale. Utile Netto di Gruppo a €1,8 mld nei 9m16
CEE, CIB e Commercial Bank Italy si confermano i Maggiori Contributori all'Utile Netto
RoTE del 4,2% nel 3trim16 e del 5,7% nei 9m16
Crediti Deteriorati Netti in Ulteriore Calo a €36,4 mld (-8,0% a/a) con Coverage Ratio al 52,6% nel 3trim16. Sofferenze Nette pressochè Stabili a €19,6 mld con Coverage Ratio al 61,9% nel 3trim16
CET1 Ratio Fully Loaded a 10,82% nel 3trim16
Tutte le divisioni hanno dato il loro contributo positivo al risultato del trimestre, con l'utile netto di Gruppo che si è attestato a €447 mln nel 3trim16 [2] (-34,9% trim/trim [3], -11,8% a/a) e con un RoTE [4] del 4,2%. L'utile netto di Gruppo ha raggiunto €1,8 mld nei 9m16 (+14,7% 9m/9m) con un RoTE del 5,7%.
L'attivo totale è sceso a €874,5 mld nel 3trim16 (-1,9% trim/trim, +0,1% a/a), in seguito soprattutto al calo dei crediti verso clientela (-€8,2 mld trim/trim), in gran parte compensato dall'aumento dei crediti interbancari (+€7,7 mld trim/trim), e alla riduzione degli investimenti finanziari (-€8,3 mld trim/trim) e delle attività finanziarie detenute per la negoziazione (-€11,0 mld trim/trim). Il passivo totale è sceso soprattutto per via del calo dei depositi della clientela (-€2,1 mld trim/trim), in gran parte compensato dall'aumento dei depositi interbancari (+€1,9 mld trim/trim), e per via della riduzione dei titoli in circolazione (-€4,2 mld trim/trim) e delle passività finanziarie detenute per la negoziazione (-€11,6 mld trim/trim).
Il rapporto RWA/totale dell'attivo [5] è rimasto pressoché stabile al 44,7% nel 3trim16. La riduzione degli RWA a €390,9 mld nel 3trim16 (-€8,4 mld trim/trim, -€9,6 mld a/a) è dovuta al calo degli RWA di credito (-€4,5 mld trim/trim) e di mercato (-€3,9 mld trim/trim). In particolare, la riduzione degli RWA di credito è dovuta principalmente al calo dei volumi. La discesa degli RWA di mercato è da imputare essenzialmente all'implementazione dei nuovi modelli per la misurazione del rischio di mercato nel 3trim16 in seguito alla loro approvazione da parte della autorità regolamentare [6]. I rischi operativi hanno registrato un lieve aumento di €0,04 mld trim/trim.
La qualità dell'attivo è ancora migliorata nel 3trim16, con crediti deteriorati lordi in diminuzione a €76,8 mld (-0,4% trim/trim, -4,9% a/a) e con un rapporto tra crediti deteriorati netti e totale dei crediti netti del 7,6% (+0,1 p.p. trim/trim) grazie alle cessioni e ai maggiori incassi, che compensano i flussi da crediti in bonis a deteriorati. Il tasso di copertura è stato del 52,6% nel 3trim16 (+0,2 p.p. trim/trim). Le sofferenze lorde sono rimaste stabili a €51,3 mld nel 3trim16, con un tasso di copertura al 61,9% (+0,3 p.p. trim/trim). Le inadempienze probabili lorde si sono ridotte a €23,4 mld (-1,4% trim/trim, -13,2% a/a) per via della diminuzione dei nuovi default, con un tasso di copertura in leggero calo al 34,3% (-0,4 p.p. trim/trim). Le esposizioni scadute deteriorate sono state pari a €2,1 mld nel 3trim16 (-0,8% trim/trim, -33,7% a/a) con un tasso di copertura al 28,2% (+0,8 p.p. trim/trim).
Il CET1 ratio fully loaded si è attestato a 10,82% nel 3trim16 [7]. L'incremento del CET1 ratio fully loaded è dovuto principalmente alla riduzione degli RWA (+23 pb trim/trim) e alle dinamiche delle attività AFS [8] (+6 pb trim/trim) che hanno compensato l'andamento negativo del DBO [9] (-4 pb trim/trim). Il CET1 ratio fully loaded del 3trim16 ha beneficiato inoltre delle operazioni di ABB [10] del 10% di FinecoBank e del 10% di Pekao (+20 pb trim/trim). Il CET1 ratio transitional è salito portandosi al 11,00%, con il Tier 1 ratio transitional al 11,81% e il Total Capital ratio transitional al 14,50%. Il Basel 3 Leverage ratio transitional si è attestato al 4,70% e il fully loaded al 4,49%.
Il funding plan 2016 è stato eseguito per circa €15,8 mld alla fine di ottobre. Se si includono i nuovi fondi ottenuti tramite il TLTRO II per €8,4 mld, il funding a medio e lungo termine ha toccato circa €24 mld. L'ammontare totale del TLTRO II è pari a €26,7 mld su base consolidata [11] (vs TLTRO I per €18,3 mld, completamente ripagato). E' in corso di valutazione la partecipazione alle prossime aste di TLTRO II.
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Per un corretto apprezzamento dei dati trimestrali si ricorda che è in corso di predisposizione il nuovo piano industriale di UniCredit, che verrà presentato al mercato il prossimo 13 dicembre 2016 e che rifletterà i risultati delle analisi annunciate nel luglio scorso e tutt'ora in corso su tutti gli asset del Gruppo.
Le azioni e le scelte del piano industriale potranno influenzare anche significativamente le risultanze del quarto trimestre dell'esercizio in corso con riferimento alla valutazione di tali asset e/o agli effetti derivanti da possibili operazioni di mercato riguardanti le partecipazioni e il portafoglio crediti.
Nota: In questo documento, le grandezze relative all'utile netto 2016 sono calcolate come segue:
- 2trim16: l'utile netto di Gruppo di €687 mln è rettificato per -€229 mln di poste non ricorrenti al netto delle imposte (-€96 mln di utili da negoziazione straordinari, -€216 mln di plusvalenza legata alla cessione della quota in VISA Europe, -€100 mln di rilascio delle rettifiche su crediti, +€55 mln legati agli oneri di ristrutturazione in Italia e +€128 mln di canoni di garanzia per imposte differite attive - DTA - in Italia); l'utile netto della Core Bank di €1,1 mld è rettificato per -€135 mln di poste non ricorrenti al netto delle imposte.
- 3trim16: l'utile netto di Gruppo e della Core Bank non sono stati rettificati.
- 9m16: l'utile netto di Gruppo contabile e rettificato è pari a €1,8 mld (il delta tra contabile e rettificato è sostanzialmente trascurabile). L'utile netto della Core Bank è rappresentato su base contabile.
[1] Full Time Equivalent.
[2] La cancellazione parziale delle DTA su perdite pregresse trae origine dai risultati del test di sostenibilità aggiornato a settembre, che tiene conto del nuovo perimetro fiscale Italiano senza FinecoBank. Il venir meno del controllo di diritto a seguito dell'ultima cessione di quota, ha determinato l'esclusione di FinecoBank dal Perimetro Fiscale Italiano a far data dal 1 gennaio 2016. L'uscita di FinecoBank ha determinato un abbassamento della base imponibile futura, riducendo conseguentemente la capacità di assorbimento delle perdite in un intervallo temporale di 5 anni. Tale orizzonte temporale è stato definito per armonizzare l'approccio tra le principali Società del Gruppo.
[3] Calcolato sulla base dell'utile netto di Gruppo rettificato del 2trim16 come indicato nella Nota sopra.
[4] RoTE = utile netto annualizzato / patrimonio netto tangibile medio (escluso AT1). Il patrimonio netto tangibile medio è calcolato escludendo le immobilizzazioni immateriali (avviamento ed altre attività immateriali) e gli AT1. Il ratio indica in percentuale la capacità di generare utili per gli azionisti.
[5] Density Ratio = Totale attività ponderate per il rischio su totale attivo di bilancio IFRS.
[6] European Central Bank.
[7] Tra i componenti del CET1, l'utile netto del 1sem16 è stato completamente riconosciuto nel CET1 consolidato senza deduzioni connesse ai dividendi, in linea con la decisione assunta dal Consiglio di Amministrazione il 3 agosto 2016; al contrario l'utile netto del 3trim16 non è incluso nel CET1 consolidato poiché UniCredit SpA non ne ha richiesto autorizzazione preventiva all'Autorità competente secondo l'articolo 26(2) del CRR.
[8] Available for Sale.
[9] Defined-benefit Obligation.
[10] Accelerated Bookbuilding.
[11] Di cui €18,2 mld in Italia, €7,0 mld in Germania, €1,0 mld in Austria, €0,4 mld in Repubblica Ceca & Slovacchia e €0,1 mld in Slovenia.
[12] Calcolato sull'utile netto rettificato della Core Bank al 2trim16 come indicato nella nota a pagina 1.
[13] RoAC = utile netto annualizzato/Capitale allocato. Il capitale allocato è calcolato pari al 10% degli RWA, incluse le deduzioni per shortfall e le cartolarizzazioni.
Milano, 10 novembre 2016
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