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Resoconto Intermedio di Gestione Consolidato al 31 marzo 2016

Da questo trimestre, UniCredit pubblicherà un "Resoconto Intermedio di Gestione Consolidato - Comunicato Stampa" su base volontaria per il 1TRIM e 3TRIM di ogni anno, al fine di garantire continuità con le precedenti informative trimestrali.

 

 

Utile Netto di €406 mln nel 1TRIM16 (+165% trim/trim) pari a oltre €640 mln Escludendo i Costi di Integrazione

 

CET1 Ratio Fully Loaded Pro-Forma Stabile a 10,85% (-9pb trim/trim, +75pb a/a)

 

Qualita' dell'Attivo in Ulteriore Miglioramento con Crediti Deteriorati Netti in Calo
a €38,1 mld (-2,0% trim/trim, -7,1% a/a) e Solido Coverage Ratio al 51,7%

(+0,5p.p. trim/trim, +1,1p.p. a/a). Rapporto Sofferenze Nette/Crediti Totali Netti a  4,2% nel 1TRIM16, con Coverage Ratio al 61,2%

 

Aumento Significativo del Risultato Netto di Gestione a €1,4 mld (+44,4% trim/trim) Grazie a Ricavi  in Tenuta (+0,7% trim/trim Escludendo Voci Non Ricorrenti), Costi Operativi in Calo (-2,7% trim/trim) e un Minor Costo del Rischio (-39pb trim/trim)

 

Riduzione di 3,8k FTE a/a e di 519 Filiali a/a  In tutti i Paesi, a Sostegno di una  Riduzione Strutturale dei Costi (-3,7% a/a)

 

Aumento delle Commissioni da Servizi di Investimento nella Core Bank del 7,1% trim/trim pur in un Mercato Finanziario Difficile

 

Crescita dei Depositi Commerciali nella Core Bank di €6,0 mld nel 1TRIM16, Soprattutto in Italia e CEE

 

€15 mld di Nuovo Credito Erogato a Medio e Lungo Termine nel 1TRIM16

 

 Importante Contributo ai Risultati di Gruppo da Commercial Bank Italy, CIB e  CEE. Nella CEE i Profitti crescono del +93,6% a/a Grazie a Margini Elevati e Minori rettifiche su crediti

 

Trasformazione Digitale: Rafforzamento della Leadership nelle Applicazioni per il Mobile Banking con Lancio di Nuovi Servizi Di Ultima Generazione.

 

Utenti Mobile Banking in Crescita di ca. il 50% da Dic-14

 

Oggi il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato i risultati del 1trim16. Federico Ghizzoni, Amministratore Delegato di UniCredit, commenta: 

"Nel primo trimestre dell'anno, abbiamo realizzato un utile netto in significativa crescita rispetto al trimestre precedente e superiore a 640 milioni di euro escludendo partite straordinarie negative, malgrado un contesto di mercato decisamente difficile ed impegnativo. I nostri coefficienti patrimoniali confermano la solidità del Gruppo, mentre continua a migliorare la qualità dell'attivo: scendono sensibilmente i crediti deteriorati, le sofferenze nette appaiono stabilizzate con un tasso di copertura superiore al 61%, il più alto tra le banche italiane. L'attività commerciale è più che soddisfacente, come mostra l'andamento dei depositi e dei crediti. In particolare è molto positivo l'andamento delle commissioni da investimento in Italia. UniCredit è fortemente impegnata nel sostegno all'economia reale in tutti i paesi dove opera: il nuovo credito erogato nei primi tre mesi del 2016 ha raggiunto i 15 miliardi di euro. Per UniCredit, la dimensione europea continua a rappresentare un punto di forza in grado di dare stabilità alla propria crescita. La realizzazione del piano strategico procede al ritmo previsto: sono già tangibili sia i risultati legati alla riduzione dei costi, sia quelli collegati alla trasformazione digitale della banca."

 

 

*   *   *

 

L'utile netto di Gruppo raggiunge €406 mln nel 1trim16 e si attesta a oltre €640 mln escludendo le componenti non ricorrenti legate agli oneri di ristrutturazione in Austria e in Italia. Il RoTE[1] è al 3,8% nel 1trim16 (6,1% escludendo gli oneri di ristrutturazione). Commercial Bank Italy, CEE e CIB contribuiscono significativamente all'utile.

Il risultato netto di gestione segna un'ottima performance ed è pari a €1,4 mld (+44,4% trim/trim; +5,9% a/a), grazie a:

 

i.     ricavi in tenuta a €5,5 mld (+0,7% trim/trim, esclusa una componente positiva non ricorrente in Germania per €96 mln contabilizzata nel 4trim15 e i giorni di calendario & l'effetto cambio per €55 mln) sostenuti dalle commissioni e dalla crescita del trading;

ii.   costi operativi in calo a €3,3 mld (-2,7% trim/trim, -3,7% a/a) relativi sia al personale sia alle spese amministrative;

iii.  minori rettifiche su crediti pari a €755 mln (-37,9% trim/trim, -22,9% a/a) che hanno portato a un miglioramento nel costo del rischio a 63pb (-39pb trim/trim, -19pb a/a).

 

Il CET1 ratio fully loaded pro-forma [2] è stabile a 10,85% (-9pb trim/trim, +75pb a/a). Il CET1 ratio transitional pro-forma si attesta a 10,50% (-23pb trim/trim), il Tier 1 ratio transitional pro-forma è a 11,36% e il Total Capital ratio transitional pro-forma a 13,98% [3]. Secondo le regole di Basilea 3, il Leverage ratio transitional [4] pro-forma è pari a 4,49% e fully loaded [5] pro-forma a 4,42%.

 

La qualità dell'attivo del Gruppo continua a migliorare nel 1trim16, con i crediti deteriorati netti in ulteriore calo a €38,1 mld (-2,0% trim/trim, -7,1% a/a) e un solido coverage ratio al 51,7%. Le sofferenze nette crescono leggermente a €20,2 mld con un miglioramento del coverage ratio a 61,2%. Il rapporto sofferenze nette/crediti totali netti è stabile a 4,2% nel 1trim16 [6]. Gli altri crediti deteriorati netti sono in ulteriore calo del 5,4% trim/trim e del 16,0% a/a, principalmente per via dei maggiori recuperi e dei maggiori flussi verso crediti non deteriorati. In Italia la qualità dell'attivo continua a registrare progressi, con un trend dei crediti deteriorati di UniCredit S.p.A. decisamente migliore rispetto a quello del settore bancario italiano (campione ABI [7]) a fine marzo 2016 e con il più alto coverage ratio dei crediti deteriorati lordi, pari al 53,0% .

 

L'utile netto della Core Bank sale a €973 mln nel 1trim16 (escludendo costi di ristrutturazione per ca. €240 mln). I ricavi sono in tenuta a €5,5 mld (-2,6% trim/trim, -3,8% a/a), con maggiori ricavi da trading e commissioni da prodotti di investimento che compensano l'impatto dei tassi bassi. Sia i costi sia le rettifiche su crediti registrano una diminuzione. Il Commercial Bank Italy è ancora il maggior contributore all'utile netto, seguito da CEE e dalla divisione CIB, nonostante un contesto di mercato sfidante ed avverso.

 

Il nuovo credito erogato raggiunge ca. €15 mld nel 1trim16, di cui €7,5 mld nelle tre Banche Commerciali, €3,9 mld nel CIB, €2,8 mld nella CEE e ca. €1 mld in Polonia, grazie al franchise paneuropeo di UniCredit e alle sinergie tra le diverse divisioni.

 

I depositi commerciali salgono di €6.0 mld a €393,5 mld (+1,5% trim/trim, +9,7% a/a) soprattutto grazie alla crescita nel Commercial Bank Italy, raggiungendo €126,1 mld (+3,4% trim/trim, +14,4% a/a), e nella CEE, attestandosi a €58,4 mld (+4,6% trim/trim, +17,9% a/a cambi costanti).

 

 

Azioni del Piano Strategico nel 1trim16

-    Il Gruppo ha continuato a lavorare con determinazione alla riduzione dei costi. Il numero di FTE è sceso di 1.050 unità trim/trim e di 3.804 a/a, grazie agli accordi sulle uscite siglati con il Workers Council e le Rappresentanze Sindacali. Il Gruppo ha inoltre concordato con i Sindacati una riduzione di ca. 500 dirigenti in Italia. Sul fronte della riduzione dei costi amministrativi, sono state chiuse 92 filiali trim/trim (519 a/a) che generano €25 mln di risparmi nella gestione degli immobili trim/trim. 

-    In termini di semplificazione del Gruppo, nel primo trimestre è stata completata la riallocazione di una serie di voci dai Corporate Centre alle Divisioni di Business. Il trasferimento delle partecipazioni della CEE, attraverso la cancellazione della sub-holding austriaca e il conseguente controllo diretto delle relative controllate da parte di UniCredit S.p.A, è in corso e sarà completato entro la fine dell'anno. 

-    Trasformazione digitale: stiamo accelerando nel rinnovo del modello di servizio sia nel mobile banking sia nell'automazione delle filiali. Gli utenti dell'online banking hanno raggiunto 10,5 mln totali per il Gruppo e gli utenti del mobile banking hanno toccato 4,3 mln (ca. +50% rispetto a dic. 2014). Nel mobile banking abbiamo lanciato nuove applicazioni di ultima generazione in Italia (Personal Financial Management e apertura di conto), in Germania (nuova applicazione per il banking) e in Polonia (servizi di pagamento avanzati). In tema di automazione delle filiali, dopo il successo della fase pilota, nel 2trim16 in Italia verrà istallata una prima serie di ATM con servizi di nuova generazione. Allo stesso tempo UniCredit sta procedendo su due progetti principali per dar forma al futuro modello di business digitale del Gruppo: buddybank e UniCredit EVO.

 

 

 

1trim16 Principali Dati Finanziari

 

Gruppo

  • Utile netto: €406 mln (+165% trim/trim, -20,8% a/a) e RoTE a 3,8% (6,1% escludendo gli oneri di ristrutturazione)
  • Ricavi: €5,5 mld (-2,0% trim/trim, -4,7% a/a)
  • Costi totali: €3,3 mld (-2,7% trim/trim, -3,7% a/a), rapporto costi/ricavi del 60,1% (-0,4p.p. trim/trim, +0,6p.p. a/a)
  • Qualità dell'attivo: rettifiche su crediti a €755 mln (-37,9% trim/trim, -22,9% a/a), costo del rischio a 63pb (-39pb trim/trim, -19pb a/a); rapporto crediti deteriorati netti/totale crediti netti a 7,9% (-0,3p.p. trim/trim, -0,6p.p. a/a) e tasso di copertura a 51,7%; rapporto sofferenze nette/totale crediti netti a 4,2% e tasso di copertura a 61,2%.
  • Patrimonio di vigilanza: CET1 ratio fully loaded pro-forma a 10,85% e CET1 ratio transitional pro-forma a 10,50%; Tier 1 ratio transitional pro-forma at 11,36% e Total Capital ratio transitional pro-forma a 13,98%

 

Core Bank

  • Utile netto: €735 mln (+14,5% trim/trim, -16,3% a/a) e RoAC [1] all'8,0% (10,6% escludendo gli oneri di ristrutturazione)
  • Ricavi: €5,5 mld (-2,6% trim/trim, -3,8% a/a)
  • Costi totali: €3,2 mld (-3,1% trim/trim, -2,2% a/a), rapporto costi/ricavi al 58,1% (-0,3p.p. trim/trim, +0,9p.p. a/a)
  • Qualità dell'attivo: rettifiche su crediti a €413 mln (-42,9% trim/trim, -28,1% a/a), costo del rischio a 37pb (-29pb trim/trim, -16pb a/a)

 

 

Note

 

[1] RoTE = Utile Netto / Patrimonio netto tangibile medio (esclusi gli strumenti Additional Tier 1).

[2] Assumendo (i) gli utili del 1trim16 non certificati al netto del dividendo annuale maturato, (ii) lo scrip dividend del 2015, pagato il 3 maggio 2016, con una distribuzione in azioni del 78%, (iii) il pieno assorbimento delle imposte differite attive (DTA) relative all'affrancamento fiscale dell'avviamento e alle perdite fiscali pregresse e (iv) l'eccesso di capitale del patrimonio netto di terzi di Pekao calcolato assumendo una soglia del 12%.  

[3] Tutti i ratio transitional assumono (i) gli utili del 1trim16 non certificati al netto del dividendo annuale maturato e (ii) lo scrip dividend del 2015, pagato il 3 maggio 2016, con una distribuzione in azioni del 78%. Ai fini regolamentari, il CET1 ratio transitional è pari a 10,31%, il Tier 1 ratio transitional a 11,17% e il Total Capital ratio transitional a 13,79%.

[4] Assumendo (i) gli utili del 1trim16 non certificati al netto del dividendo annuale maturato e (ii) lo scrip dividend del 2015, pagato il 3 maggio 2016, con una distribuzione in azioni del 78%. Ai fini regolamentari, il leverage ratio transitional è a 4,42%.

[5] Assumendo (i) gli utili del 1trim16 non certificati al netto del dividendo annuale maturato, (ii) lo scrip dividend del 2015, pagato il 3 maggio 2016, con una distribuzione in azioni del 78%, (iii) il pieno assorbimento delle imposte differite attive (DTA) relative all'affrancamento fiscale dell'avviamento e alle perdite fiscali pregresse e (iv) l'eccesso di capitale del patrimonio netto di terzi di Pekao calcolato assumendo una soglia del 12%.  

[6] Calcolato come rapporto tra sofferenze nette pari a €20,2 mld e il totale dei crediti netti pari a €483 mld.

[7] Associazione Bancaria Italiana - Campione composto da ca. l'80% del settore bancario italiano (escludendo UniCredit S.p.A.), che include l'esposizione verso famiglie e società non finanziarie.

[8] RoAC = Utile netto/ Capitale allocato. Il capitale allocato è calcolato pari al 10% degli RWA, incluse le deduzioni per shortfall e le cartolarizzazioni.