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UniCredit: il primo anno di Transform 2019 è stato completato con successo, tutti i target sono stati raggiunti


UNICREDIT: IL PRIMO ANNO DI TRANSFORM 2019 E' STATO COMPLETATO CON SUCCESSO, TUTTI I TARGET SONO STATI RAGGIUNTI


SOLIDE PERFORMANCE NEL 2017

 


Risultati di Gruppo 4trim17 ed esercizio 2017



Solide performance finanziarie con margine operativo netto a €5,7 mld, in rialzo del 74 per cento FY/FY. Utile netto rettificato pari a €3,7 mld. RoTE1  rettificato 1 a 7,2 per cento nel FY17. L'obiettivo di RoTE 1 è confermato al di sopra del 9 per cento per il FY19


La Core Bank ha registrato un ottimo andamento con un Group Core RoTE rettificato 1 pari a 9,1 per cento, superiore di 1,9 p.p. rispetto al RoTE rettificato di Gruppo. Miglioramento significativo di 73 pb a/a del rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti relativo al Group Core  a 4,9 per cento nel FY17


margine d'interesse di Gruppo sostenuto a €10,3 mld nel FY17. Dinamica commerciale solida nel FY17 con una crescita nel numero di clienti pari a 629.000 2, un aumento della raccolta gestita per €21,4 mld (+10,9 per cento a/a) ed un incremento delle commissioni per €445 mln (+7,1 per cento FY/FY)


Transform 2019 è ad uno stadio più avanzato rispetto a quanto previsto dal piano e sta generando risultati tangibili. Nel FY17 i costi hanno mostrato un'ottima performance, con un decremento del 4,0 per cento a €11,4 mld sostenuti dalla chiusura delle filiali e dalle riduzioni dell'organico. I costi attesi per il FY18 e FY19 sono confermati al livello target di €11,0 mld e €10,6 mld rispettivamente


Proseguimento dell'attività di de-risking con la fase 1 del progetto FINO conclusa a luglio 2017 e la fase 2 conclusa a gennaio 2018. Rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti in calo al 10,2 per cento nel FY17 con il CoR a 58 pb, in linea rispetto alle previsioni. Il target del CoR è confermato a 55 pb per il FY19


CET1 ratio fully loaded a 13,60 per cento 3, a 13,02 per cento pro forma per IFRS9 4 e FINO 5


Solido andamento del 4Trim17 grazie ad una sostenuta dinamica commerciale in tutte le divisioni. Utile netto contabile a €801 mln nel 4Trim17, utile netto rettificato a €708 mln

 

Proposta di pagamento di dividendo cash pari a €0,32 per azione pari a €0,7bn, corrispondente ad un payout ratio del 20 per cento sui profitti normalizzati



Gruppo UniCredit 
Risultati FY17 Ricavi in aumento a €19,6 mld (+1,7 per cento FY/FY) con un margine d'interesse resiliente a €10,3 mld in linea rispetto alle previsioni. Solido contributo delle commissioni a €6,7 mld (+7,1 per cento FY/FY) grazie a una dinamica commerciale sempre più positiva. Ricavi da attività di negoziazione a €1,8 mld (+3,5 per cento FY/FY)
Costi in calo del 4,0 per cento FY/FY a €11,4 mld. Miglioramento del rapporto costi/ricavi (C/I) a 57,9 per cento da 61,3 per cento nel FY16
Rettifiche su crediti in calo a €2,6 mld (-38,1 per cento FY/FY) con il costo del rischio (CoR) a 58 pb in linea rispetto alle previsioni, incluso l’impatto dei modelli per 5 pb
Utile netto rettificato pari a €3,7 mld nel FY17. Utile netto contabile a €5,5 mld 
RoTE rettificato in miglioramento al 7,2 per cento nel FY17 rispetto al 2,0 per cento nel FY16
Risultati 4trim17 Ricavi a €4,8 mld (+4,2 per cento trim/trim, +7,4 per cento a/a), in particolare grazie alla tenuta del margine d'interesse a €2,6 mld e al solido contributo delle commissioni, in rialzo del 12,3 per cento a/a a €1,7 mld
Costi Operativi a €2,8 mld (-0,7 per cento trim/trim, -4,6 per cento a/a), guidati da minori costi HR e Non-HR (rispettivamente -0,2 per cento e -1,4 per cento trim/trim). Nessun incremento per effetto della stagionalità a differenza degli esercizi precedenti, anche grazie ai recuperi su spese per attività di workout. Rapporto C/I al 57,7 per cento (-2,9 p.p. trim/trim, -7,3 p.p. a/a)
Margine operativo lordo a €2,0 mld, in rialzo dell'11,8 per cento trim/trim e del 29,7 per cento a/a
Rettifiche su crediti a €772 mln, in aumento del 29,1 per cento trim/trim a causa dell'impatto dei modelli, ma in calo del 48,1 per cento a/a. CoR a 69 pb, incluso l'impatto dei modelli per 15 pb
Utile netto rettificato a €708 mln. Utile netto contabile a €801 mln
RoTE rettificato a 5,5 per cento
I principali contributori al risultato netto sono stati CEE, CIB e Commercial Banking Italy
Capitale CET1 ratio fully loaded a 13,60 per cento, a 13,02 per cento pro forma per IFRS9 e FINO
Impatti sul CET1 ratio fully loaded dovuti a regolamentazione, modelli e prociclicità per -24 pb nel 4trim17
Leverage ratio fully loaded a 5,55 per cento nel 4trim17
Qualità dell'attivo Rapporto tra crediti deteriorati lordi[1] e totale crediti di gruppo ridotto a 10,2 per cento nel FY17 da 11,8 per cento nel FY16, sostenuto da ulteriori cessioni per €4,4 mld nel FY17. rapporto tra crediti deteriorati netti e totale crediti di gruppo a 4,7 per cento nel FY17 in calo da 5,6 per cento nel FY16
Solido rapporto di copertura dei crediti deteriorati in aumento a 56,2 per cento nel 4trim17 dal 55,6 per cento nel 4trim16
Rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti del Group Core a 4,9 per cento nel 4trim17, in calo di 73 pb a/a, con un rapporto di copertura stabile a 55,4 per cento
Crediti deteriorati lordi della Non Core a €26,5 mld nel 4trim17, in linea con il target del 2019 pari a €17,2 mld
Transform 2019 Tutte le azioni determinanti per il rafforzamento del capitale sono state completate con successo, conducendo ad un CET1 ratio fully loaded pari a 13,60 per cento a fine dicembre 2017, a 13,02 per cento pro forma per IFRS9 e FINO
Il successo nell’implementazione di Transform 2019 è stato confermato dal miglioramento dell'outlook di UniCredit S.p.A. da parte di Moody's da stabile a positivo ad inizio gennaio
a gennaio 2018 è stata completata con successo la fase 2 del progetto FINO
Cessione di crediti deteriorati per €4,4 mld nel FY17, di cui €2,0 mld nel 4trim17
La trasformazione del modello operativo sta progredendo (realizzato il 72 percento del piano di riduzioni di filiali programmate e il 64 per cento della riduzione dell'organico prevista)
Semplificazione della complessità informatica grazie alla dismissione di 921 applicazioni, pari all'84 per cento del target 2019 
Vendite nette della raccolta gestita nel Commercial Banking Italy pari a €11 mld nel FY17, tre volte superiori rispetto al FY16 con un incremento delle rispettive commissioni pari a 28 per  cento FY/FY
Incidenza del Corporate Centre di Gruppo sui costi totali del Gruppo in calo di 0,3 p.p. FY/FY al 4,1 per cento nel FY17 rispetto al 5,1 per cento di dicembre 2015

[1]Crediti deteriorati: Non Performing Exposures (NPE). Il perimetro dei crediti deteriorati è sostanzialmente allineato alla definizione dell'EBA delle Non Performing Exposures (NPE). I crediti deteriorati sono suddivisi in sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute deteriorate.

 

Milano, 8 febbraio 2018: il Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A. si è riunito in data 7 febbraio 2018 per l'approvazione dei risultati finanziari consolidati di Gruppo del 4trim17 e del FY17.

 

Jean Pierre Mustier, Amministratore Delegato di UniCredit S.p.A., ha commentato i risultati del 4trim17 e del FY17: "Il 2017 è stato un anno di svolta per UniCredit. Abbiamo lanciato il piano Transform 2019 che sta già conseguendo risultati tangibili conducendo ad una performance finanziaria in ampio miglioramento, oltre a porre le basi per il successo e la crescita futuri di UniCredit. Abbiamo rafforzato in maniera significativa il nostro capitale grazie all'aumento di capitale interamente sottoscritto per 13 miliardi di euro ed abbiamo intrapreso azioni decisive per il de-risking del bilancio mediante un'operazione senza precedenti da 17,7 miliardi di euro sui crediti deteriorati facenti parte del portafoglio FINO, con la seconda tranche dell'operazione che si è conclusa a gennaio di quest'anno. A dicembre abbiamo annunciato il rundown completo ed interamente autofinanziato della divisione Non Core che avverrà entro il 2025. Abbiamo inoltre ridotto il nostro perimetro con le cessioni di Pekao e Pioneer, in modo da poterci concentrare completamente sui nostri asset strategici core e sul rafforzamento della nostra posizione di semplice banca commerciale paneuropea, con un CIB pienamente integrato, mettendo a disposizione della nostra ampia e crescente base di clienti una rete unica e diffusa in Europa occidentale, centrale e orientale. Approfitto dell'occasione per ringraziare tutti i colleghi di UniCredit, per il loro impegno a lungo termine per la buona riuscita di questo processo di trasformazione della banca e i nostri azionisti, per la fiducia e il supporto forniti in questo momento cruciale.

 

Sono molto soddisfatto dei risultati finanziari conseguiti nel 2017 che hanno mostrato miglioramenti in tutte le aree, grazie alle dinamiche commerciali sempre più solide in tutto il Gruppo, sostenute dal rinnovamento delle reti del Commercial Banking, soprattutto in Italia. Il margine operativo netto d'esercizio si è attestato a 5,7 miliardi di euro, in rialzo del 74 per cento su base annua, con un utile netto rettificato di 3,7 miliardi di euro e un RoTE rettificato al 7,2 per cento. Inoltre, l'utile netto contabile del quarto trimestre ha raggiunto gli 801 milioni di euro, il nostro miglior quarto trimestre nell'ultimo decennio. Transform 2019 è in anticipo rispetto ai tempi previsti e i costi si sono ridotti del 4 per cento nel corso dell'anno; il costo del rischio si è attestato a 58 punti base in linea con le previsioni e il CET1 ratio al 13,02 per cento, tenendo conto della prima implementazione dell'IFRS9 e dell'impatto positivo della transazione FINO. Tutto sommato è stato un anno molto positivo che fa ben sperare per il proseguimento di Transform 2019. Tutti gli obiettivi per il 2019 sono stati confermati e siamo sulla strada giusta per rendere UniCredit una banca paneuropea vincente."

AGGIORNAMENTO DI TRANSFORM 2019

Transform 2019 è in anticipo rispetto ai tempi previsti e sta generando risultati tangibili:

 

 Rafforzamento e ottimizzazione del capitale: con l'aumento del capitale da €13 mln interamente sottoscritto e con il perfezionamento delle cessioni di Bank Pekao e Pioneer nel FY17 sono stati completati con successo tutti gli interventi determinanti per il rafforzamento e l'ottimizzazione del capitale. Il CET1 ratio fully loaded nel FY17 ha raggiunto 13,60 per cento ed è stato pari a 13,02 per cento pro forma per IFRS9 e FINO.

Inoltre, le emissioni di titoli Additional Tier 1 per €2.25 mld [7] (€1,25 mld a maggio e €1 mld a dicembre) nel 2017 e dell'obbligazione inaugurale senior non preferred per €1,5 mld a gennaio 2018 hanno registrato una domanda molto forte da parte degli investitori.

Il successo nell'implementazione di Transform 2019 è stato confermato dal miglioramento dell'outlook di UniCredit S.p.A. da parte di Moody's da stabile a positivo ad inizio gennaio.

 

Miglioramento della qualità dell'attivo: l'attività di de-risking del bilancio è ancora in corso, con crediti deteriorati lordi in ulteriore calo a €48,4 mld nel 4trim17 da €51,3 mld nel 3trim17. Il profilo di rischio del Gruppo è migliorato, con un rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale dei crediti ridotto a 10,2 per cento nel 4trim17 (-49 pb trim/trim, -163 pb a/a). Il rapporto di copertura è rimasto solido a 56,2 per cento nel 4trim17. Le cessioni dei crediti deteriorati lordi sono progredite nel 4trim17, raggiungendo €4,4 mld nel FY17, di cui €2,0 mld nel 4trim17. I crediti deteriorati netti si sono ridotti a €21,2 mld (-5,1 per cento trim/trim, -15,2 per cento a/a) e il rapporto tra i crediti deteriorati netti e il totale crediti è sceso al 4,7 per cento nel 4trim17 (-22 pb trim/trim, -89 pb a/a).

I crediti deteriorati lordi nel Group Core sono diminuiti a €22,0 mld, con un rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti a 4,9 per cento nel 4trim17, in calo di 9 pb trim/trim e 73 pb a/a. Il rapporto di copertura è rimasto solido al 55,4 per cento.

I crediti deteriorati lordi della Non Core hanno registrato un'ulteriore riduzione a 26,5 mld, in linea con il raggiungimento del target del 2019 pari a €17,2 mld.

La fase 2 della transazione FINO si è conclusa con successo nel gennaio 2018 riducendo la quota di UniCredit in FINO al di sotto del 20 per cento. Grazie a questo traguardo di successo, e secondo quanto comunicato in data 12 dicembre 2017, UniCredit ha notificato alla Banca Centrale Europea (BCE) l'intenzione di richiedere il riconoscimento del Significant Risk Transfer (SRT) al 31 marzo 2018. La documentazione necessaria è in corso di finalizzazione in accordo con la regolamentazione e le procedure.

 

Trasformazione del modello operativo: la trasformazione del modello operativo è ad uno stadio più avanzato rispetto a quanto previsto dal piano. Da dicembre 2015, il piano di riduzione delle filiali è progredito positivamente, con 682 filiali chiuse nell'Europa occidentale, corrispondenti al 72 per cento delle 944 programmate entro il 2019 [8].

Durante il trimestre è stata effettuata un'ulteriore riduzione dell'organico di 2.113 FTE [9], ossia ca. 9.000 FTE in meno da dicembre 2015, pari al 64 per cento della riduzione di 14.000 unità pianificata entro il 2019.

Inoltre, la riduzione della complessità informatica ha compiuto progressi, con la dismissione di 921 applicazioni, pari all'84 per cento del target 2019.

 

Massimizzazione del valore di banca commerciale: le iniziative commerciali sono in corso e stanno conseguendo risultati tangibili all'interno del Gruppo. In particolare, nel corso del 2017:  

-        le vendite nette della raccolta gestita nel Commercial Banking Italy hanno raggiunto €11 mld a fine dicembre, tre volte superiori rispetto al FY16, con un incremento delle rispettive commissioni pari a 28 per cento FY/FY;

-        sono stati implementati i nuovi formati di filiali "Smart" o "Cashless" con un maggiore grado di automazione in 441 filiali retail in Italia delle 800 programmate entro il 2019, migliorando il servizio alla clientela;

-        in Italia sono stati implementati nuovi modelli di servizio per i segmenti di clientela affluent e small business e in Germania per le piccole-medie imprese.

Nel FY17, UniCredit si è posizionata #1 in "Syndicated Loans in EUR" in Italia, Germania, Austria e in CEE, così come nella classifica "EMEA Covered Bonds", #1 per numero di transazioni in "EMEA Bonds in EUR" e "Combined EMEA Bonds and Loans in EUR", #1 nelle IPO in Italia e #2 nelle IPO in Germania [10].

Inoltre, la divisione CIB ha vinto una serie di prestigiosi riconoscimenti per molteplici prodotti e aree geografiche: Best Global Trade Finance Provider per "All Services", "Products/Payments" e "Overall Executions" nell'ambito della Euromoney Trade Finance Survey 2018.

Recentemente, Unicredit ha ricevuto l'IFR Award come "Financing Package 2017" grazie alla ricapitalizzazione/progetto di Transform 2019 e come "EMEA Secondary Equity Issue" grazie all'aumento di capitale di €13 mld completato nel 2017.

 

Adozione di un Corporate Centre di Gruppo (GCC) snello, ma con potere direzionale: da dicembre 2015, l'organico del GCC è diminuito del 12,4 per cento (-2.200 FTE), una tendenza confermata sia nel 4trim17 sia nel FY17. Il rapporto tra i costi del GCC e i costi totali del Gruppo si è ridotto al 4,1 per cento nel FY17, con una flessione di 0,3 pb FY/FY (vs. 5,1 per cento di dicembre 2015) rispetto ad un obiettivo del 3,5 per cento al 2019.

Il Gruppo ha intrapreso interventi determinanti per rafforzare la propria corporate governance ed allinearla con le migliori pratiche internazionali. Durante l'Assemblea straordinaria tenutasi il 4 dicembre sono state adottate le seguenti decisioni:

-        attribuzione al Consiglio d'Amministrazione della facoltà di presentare la propria lista di candidati per il rinnovamento del Consiglio per il periodo intercorrente tra il 2018 e il 2021 [11];

-        permettere una nomina aggiuntiva dalla lista di minoranza che ammonta così a due, nel contesto della raccomandazione da parte del Consiglio d'Amministrazione di ridurre il numero di membri del Consiglio da 17 a 15 12;

-        eliminazione del limite del 5 per cento all'esercizio del diritto di voto. La rimozione del 5 per cento ha avuto effetto a partire dal 22 gennaio 2018;

-        semplificare la struttura del capitale azionario convertendo le azioni di risparmio in azioni ordinarie.

In data 8 novembre, il Consiglio d'Amministrazione ha cooptato all'unanimità il dott. Saccomanni come membro del Consiglio d'Amministrazione non esecutivo, con un mandato fino all'Assemblea annuale degli azionisti 2018 chiamata ad approvare il bilancio d'esercizio 2017, durante la quale il dott. Saccomanni e l'intero Consiglio d'Amministrazione verranno rinnovati. In considerazione delle esclusive qualità professionali e dell'assoluto standing di Fabrizio Saccomanni, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che lo stesso rappresenta il candidato ideale per la posizione di Presidente di UniCredit per il prossimo mandato del Consiglio di Amministrazione.

 

RISULTATI CONSOLIDATI DEL GRUPPO UNICREDIT

I ricavi hanno raggiunto €19,6 mld nel FY17 (+1,7 per cento FY/FY) sostenuti da un margine di interesse resiliente a €10,3 mld e dall'ottima performance delle commissioni a €6,7 mld. I principali contributi ai ricavi sono derivati da Commercial Banking Italy, CEE e CIB. I ricavi totali hanno raggiunto €4,8 mld nel 4trim17 (+4,2 per cento trim/trim, +7,4 per cento a/a). Solide dinamiche commerciali sono state registrate da tutte le divisioni. Il numero di clienti nel FY17 è aumentato di 629.000 rispetto a fine dicembre 2016.


Il margine di interesse (NII) 13 è stato resiliente nel FY17 attestandosi a €10,3 mld, in linea con le previsioni. Il margine di interesse è rimasto pressoché invariato FY/FY (-0,1 per cento), con una compressione degli spread della clientela controbilanciata da minori costi del funding. Nel 4trim17, l'importo totale del margine d'interesse è stato pari a €2,6 mld (+3,3 per cento trim/trim, +7,0 per cento a/a). In particolare, le positive dinamiche commerciali trimestrali, per €47 mln, sono dovute principalmente ad una riduzione del term funding (+€41 mln), al minore costo dei tassi sui depositi (+€8 mln) e al beneficio del TLTRO (+€8 mln), in parte compensati dalla pressione sui tassi dei crediti verso la clientela (-€8 mln). Inoltre, la tendenza trimestrale positiva del margine d'interesse ha tratto vantaggio dal contributo di €36 mln proveniente dal portafoglio di investimento e dalle attività di mercato/tesoreria.

 

Il margine percentuale di interesse  14 è salito da 1,35 per cento del 3trim17 a 1,39 per cento del 4trim17.


I crediti verso la clientela di Gruppo 15 hanno raggiunto €421,8 mld nel 4trim17 (+0,2 per cento trim/trim, +1,0 per cento a/a). I crediti verso la clientela relativi al Group Core sono aumentati a €407,6 mld nel 4trim17, in rialzo di €8,6 mld a/a e di €9,6 mld a/a prima che €1,0 mld di crediti nel Commercial Banking Germany venissero riclassificati come "detenuti per la vendita" nel 3trim17.


La raccolta da clientela di Gruppo 16 ha totalizzato €413,8 mld nel 4trim17 (+3,8 per cento trim/trim, +4,5 per cento a/a) avendo come maggiori contributori Commercial Banking Italy con €142,0 mld (+3,1 per cento trim/trim, +5,6 per cento a/a), Commercial Banking Germany con €91,6 mld (+6,1 per cento trim/trim, +6,4 per cento a/a) e CEE con €62,4 mld (+3,1 per cento trim/trim e +5,6 per cento a/a a cambi costanti).


Gli spread alla clientela 17 sono rimasti invariati trim/trim a 2,5 per cento nel 4trim17, stabilizzandosi in tutte le divisioni e in flessione di 4 pb a/a.


I dividendi e gli altri proventi  18 si sono attestati a €638 mln nel FY17 (-21,9 per cento FY/FY) e sono diminuiti a €120 mln nel 4trim17 (-27,5 per cento trim/trim, -19,1 per cento a/a). Il contributo della Turchia è rimasto invariato a €311 mln nel FY17 a cambi costanti (-17,7 per cento FY/FY a cambi correnti), guidato dal positivo andamento del margine d'interesse, sostenuto dai volumi e dalla crescita delle commissioni grazie ad un aumento della clientela. Il contributo della Turchia ha raggiunto €49 mln nel 4trim17 (-34,7 per cento trim/trim, +7,5 per cento a/a a cambi costanti). Gli altri dividendi si sono ridotti del 25,5 per cento FY/FY a €327 mln, principalmente per effetto di dividendi non ricorrenti da partecipazioni non strategiche nel FY16 (es. Banca d'Italia).

 

Le commissioni 19 sono aumentate del 7,1 per cento FY/FY a €6,7 mld nel FY17 grazie a una sostenuta dinamica commerciale. Nel 4trim17, le commissioni hanno registrato un incremento a €1,7 mld (+5,7 per cento trim/trim, +12,3 per cento a/a). In particolare:
-    Il contributo delle commissioni da servizi di investimento ha raggiunto €2,8 mld nel FY17 (+15,8 per cento FY/FY) e €709 mln nel 4trim17, in rialzo dell'11,2 per cento rispetto al trimestre precedente e di 27,0 per cento a/a grazie alla continua trasformazione della liquidità da clientela in raccolta gestita, sostenuta dalla partnership con Amundi e dalla decisione di interrompere la distribuzione di network bond nel retail in Italia.
-    Le commissioni da servizi di finanziamento sono state pari a €1,7 mld nel FY17 (-3,7 per cento FY/FY) e a €414 mln nel 4trim17, in crescita del 4,6 per cento trim/trim e del 4,3 per cento a/a, sostenute dall'intensa attività sul mercato dei capitali e dalla finanza strutturata, nonostante uno scenario competitivo.
-    Le commissioni da servizi transazionali si sono attestate a €2,2 mld nel FY17 (+6,3 per cento FY/FY) e a €560 mln nel 4trim17, stabili trim/trim e in aumento del 3,0 per cento a/a, sostenute dai servizi di pagamento e incasso.


Le attività finanziarie totali (TFA) 20 sono aumentate di €20,1 mld nel trimestre raggiungendo €824,0 mld al 31 dicembre 2017 (+2,5 per cento trim/trim, +4,1 per cento a/a). In particolare:
-    la raccolta gestita (Asset Under Management - AuM) ha raggiunto €218,4 mld nel 4trim17, aumentando di €7,0 mld trim/trim e di €21,4 mld a/a, grazie a sostenute dinamiche commerciali, soprattutto nel Commercial Banking Italy e Germany. In particolare, il rapporto AuM/TFA del Commercial Banking Italy è aumentato al 36,9 per cento a dicembre 2017, in rialzo di 2,7 p.p. a/a. Le vendite nette hanno raggiunto €19,1 mld nel FY17, in crescita di €12,4 mld FY/FY.
-    La raccolta amministrata (Assets under Custody - AuC) ha registrato un decremento a €202,0 mld nel 4trim17 (-€1,4 mld trim/trim, -€8,5 mld a/a), imputabile soprattutto al Commercial Banking Italy.
-    Grazie all'esclusivo network commerciale di UniCredit, i depositi hanno totalizzato €403,6 mld nel 4trim17, facendo registrare un incremento di €14,6 mld trim/trim, sostenuti dalle positive dinamiche soprattutto nel Commercial Banking Germany, Commercial Banking Italy e CIB, e una crescita di €19,8 mld a/a.


I ricavi da attività di negoziazione si sono attestati a €1,8 mld nel FY17, in aumento del 3,5 per cento FY/FY, e a €384 mln nel 4trim17 (+0,8 per cento trim/trim e +39,4 per cento trim/trim rettificato per plusvalenze non ricorrenti, -16,4 per cento a/a). Le attività da clientela sono aumentate al 71,4 per cento nel 4trim17 (+18,4 p.p. trim/trim).
I costi operativi sono stati ben gestiti, attestandosi a €11,4 mld nel FY17 (-4,0 per cento FY/FY) e sono ad uno stadio più avanzato rispetto a quanto previsto da piano, grazie ad un rigoroso controllo. In particolare:
-    i costi del personale sono diminuiti a €6,9 mld nel FY17, con un calo del 3,1 per cento FY/FY, e
-    le spese diverse dal personale (costi Non-HR) sono scese a €4,4 mld nel FY17 (-5,5 per cento FY/FY), con riferimento principalmente alle spese immobiliari, di consulenza e agli ammortamenti.
Il numero dei dipendenti pari a 91.952 nel 4trim17, si è ridotto di 6.352 FTE FY/FY e di circa 9.000 FTE da dicembre 2015, pari al 64 per cento della riduzione di 14.000 unità pianificata entro il 2019. La riduzione delle filiali è ad uno stadio più avanzato rispetto a quanto previsto, in calo di 517 unità nel FY17 a 4.820 (di cui 3.127 nell'Europa occidentale e 1.693 in CEE). Da dicembre 2015, il piano di riduzione delle filiali è progredito positivamente, con 682 filiali chiuse nell'Europa occidentale, corrispondenti al 72 per cento delle 944 chiusure programmate entro il 2019. Il rapporto C/I si è ridotto di 3,4 p.p. FY/FY attestandosi a 57,9 per cento e a 57,7 per cento nel 4trim17 (-2,9 p.p. trim/trim, -7,3 p.p. a/a).
I costi totali sono diminuiti a €2,8 mld nel 4trim17 (-0,7 per cento trim/trim, -4,6 per cento a/a), con costi del personale a €1,7 mld pressoché stabili trim/trim e in aumento del 2,2 per cento a/a, per effetto della ripresa nell'accantonamento dei bonus (il 4trim16 aveva tratto vantaggio da un minor accantonamento di retribuzioni variabili per €100 mln) e delle riduzioni di organico concentrate verso la fine del trimestre. Le spese diverse dal personale si sono attestate a €1,1 mld (-1,4 per cento trim/trim, -13,6 per cento a/a). Nel 4trim17, non è stato registrato alcun incremento delle spese diverse dal personale per effetto della stagionalità, a differenza degli esercizi precedenti, anche grazie ai recuperi su spese per attività di "workout" (soprattutto nella Non Core).


I costi totali attesi per il FY18 e FY19 sono confermati a €11,0 mld e €10,6 mld.


Il margine operativo lordo ha raggiunto €8,3 mld nel FY17 (+10,7 per cento FY/FY) e €2,0 mld nel 4trim17 (+11,8 per cento trim/trim, +29,7 per cento a/a).
Le rettifiche su crediti hanno totalizzato €2,6 mld nel FY17 (-38,1 per cento FY/FY) e €772 mln nel 4trim17 (+29,1 per cento trim/trim, -48,1 per cento a/a). Il CoR trimestrale si è attestato a 69 pb (+16 pb trim/trim, -64 pb a/a), comprensivo di 15 pb per l'impatto dovuto ai modelli, e ha raggiunto 58 pb nel FY17 comprensivo di 5 pb per l'impatto dovuto ai modelli. Il FY CoR è in linea con le previsioni. Il target del CoR è confermato a 55 pb per il FY19.
Il margine operativo netto è cresciuto di 73,7 per cento FY/FY a €5,7 mld nel FY17 grazie all'ottima e sostenuta performance commerciale e ad una rigorosa gestione dei costi e del rischio. Il margine operativo netto è aumentato a €1,3 mld nel 4trim17 (+3,4 per cento trim/trim, n.s. a/a), a conferma dell'andamento sostenuto del business.
Gli altri oneri e accantonamenti si sono attestati a €1,1 mld nel FY17, in calo del 12,6 per cento FY/FY. Nel FY17 gli oneri per il rischio sistemico sono scesi del 17,3 per cento a €588 mln. Nel 4trim17, gli altri oneri e accantonamenti sono diminuiti a €193 mln (-29,2 per cento trim/trim, -20,9 per cento a/a).
Le imposte sul reddito hanno totalizzato €609 mln nel FY17 (-24,4 per cento FY/FY) e €66 mln nel 4trim17 (-63,8 per cento trim/trim, -22,3 per cento a/a). Nel 4trim17, l'aliquota fiscale è stata bassa, e i buoni risultati ottenuti in tutte le divisioni hanno consentito una parziale ripresa delle imposte differite attive (DTA), controbilanciando quasi completamente l'impatto negativo delle poste non operative.
L'utile da attività operative in dismissione è cresciuto a €2,3 mld nel FY17, incluso l'effetto netto della cessione di Bank Pekao e di Pioneer. L'utile da attività operative in dismissione ha totalizzato €96 mln nel 4trim17.
La buona performance di tutte le divisioni ha consentito di realizzare un utile netto di Gruppo pari a €3,7 mld nel FY17, esclusi gli effetti delle cessioni di Bank Pekao e Pioneer nonché l'impatto negativo di un costo non ricorrente registrato nella Non Core nel 3trim17. Il RoTE rettificato si è attestato al 7,2 per cento nel FY17. L'utile netto contabile di Gruppo è stato pari a €5,5 mld nel FY17. Tutte le divisioni hanno registrato una performance operativa positiva, con i maggiori contributi alla generazione degli utili provenienti da CEE, CIB e Commercial Banking Italy (utile netto rispettivamente di €1,6 mld, €1,4 mld e €1,2 mld nel FY17).
Nel 4trim17, l'utile netto rettificato ha raggiunto €708 mln e il RoTE rettificato è stato pari a 5,5 per cento. L'utile netto si è attestato a €801 mln nel 4trim17.

Group Core 24

A partire da questo trimestre, il comunicato stampa dei risultati trimestrali includerà una sezione dedicata al Group Core, tenuto conto che la divisione Non Core subirà un rundown completo entro il 2025, come annunciato in occasione del Capital Markets Day a dicembre 2017.

I ricavi relativi a Group Core sono rimasti stabili a €19,8 mld nel FY17 (+1,0 per cento FY/FY), principalmente dovuti alla solida dinamica delle commissioni in crescita del 7,3 per cento FY/FY a €6,8 mld. Il margine di interesse ha registrato €10,3 mld nel FY17 (-1,3 per cento FY/FY) e l'utile da attività di negoziazione si è attestato a €1,8 mld (+1,9 per cento FY/FY). I ricavi hanno raggiunto €4,9 mld nel 4trim17 (+4,3 per cento trim/trim, +5,1 per cento a/a).

 

I costi sono diminuiti del 3,9 per cento FY/FY a €11,2 mld e nel 4trim17 sono ammontati a €2,8 mld (+1,0 per cento trim/trim, -3,6 per cento a/a).

 

La rigorosa gestione del rischio si è riflessa in una riduzione delle rettifiche su crediti pari al 23,4 per cento FY/FY per un totale di €1,9 mld con un CoR di 43 pb. Nel 4trim17 le rettifiche su crediti si sono attestate a €644 mln.

 

Il Group Core ha generato risultati molto positivi, con un utile netto rettificato pari a €4,4 mld nel FY17 (+24,4 per cento FY/FY) e un RoTE rettificato al 9,1 per cento.

 

Il rapporto dei crediti deteriorati lordi sul totale crediti del Group Core è diminuito a 4,9 per cento [25], in riduzione di 73 pb a/a.


 

 

QUALITA' DELL'ATTIVO 26



I crediti deteriorati lordi di Gruppo si sono ridotti del 5,6 per cento trim/trim e del 14,0 per cento negli ultimi dodici mesi, attestandosi a €48,4 mld, con il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti in miglioramento a 10,2 per cento nel 4trim17 (-0,5 p.p. trim/trim, -1,6 p.p. a/a).

 

La cessione dei crediti deteriorati lordi di Gruppo è progredita nel corso del trimestre, raggiungendo €4,4 mld nel FY17 di cui €2,4 mld nella Non Core.

 

I crediti deteriorati netti sono diminuiti a €21,2 mld (-5,1 per cento trim/trim, -15,2 per cento a/a), progredendo verso l'obiettivo di €20,2 mld di Transform 2019. Il rapporto tra crediti deteriorati netti e totale crediti si è attestato al 4,7 per cento nel 4trim17 (-0,2 p.p. trim/trim, -0,9 p.p. a/a). Il rapporto di copertura è stato di 56,2 per cento nel 4trim17 (-0,2 p.p. trim/trim, +0,6 p.p. a/a).

 

Le sofferenze lorde hanno registrato un'ulteriore riduzione a €27,8 mld nel 4trim17 (-5,4 per cento trim/trim, -12,6 per cento a/a) con un rapporto di copertura pari al 65,8 per cento (-0,4 p.p. trim/trim, +0,3 p.p. a/a). Le inadempienze probabili lorde sono scese a €19,5 mld (-4,7 per cento trim/trim, -15,7 per cento a/a) con un rapporto di copertura al 43,5 per cento (-0,5 p.p. trim/trim, +0,3 p.p. a/a). Le esposizioni scadute deteriorate si sono attestate a €1,1 mld nel 4trim17 (-21,2 per cento trim/trim, -19,9 per cento a/a) con un rapporto di copertura pari al 39,9 per cento (+5,6 p.p. trim/trim, +5,6 p.p. a/a).

 

Sono proseguite le attività di de-risking nel Group Core con una riduzione dei crediti deteriorati lordi a €22,0 mld nel 4trim17 e un rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti in diminuzione al 4,9 per cento (-73 pb a/a). Il rapporto di copertura si è attestato al 55,4 per cento. Le sofferenze lorde sono scese ulteriormente a €10,7 mld nel 4trim17 (-15,7 per cento a/a), con un rapporto di copertura del 68,4 per cento. Le inadempienze probabili lorde sono state pari a €10,2 mld nel 4trim17 (-6,5 per cento a/a) con un rapporto di copertura al 43,3 per cento.

I flussi da crediti in bonis a crediti deteriorati si sono attestati a €1,8 mld nel 4trim17, impattati dalla stagionalità e da singoli titoli. Il tasso di default è stato pari a 1,8 per cento nel 4trim17 rispetto al 2,0 per cento nel 4trim16. Il cure rate [26] è risultato pari a 6,8 per cento nel 4trim17 (-0,2 p.p. trim/trim). Le inadempienze probabili migrate a sofferenze si sono ridotte in misura significativa a €202 mln nel 4trim17, in miglioramento rispetto a €438 mln nel 3trim17.

 

Il Commercial Banking Italy ha registrato crediti deteriorati lordi per €9,6 mld nel 4trim17 (-0,7 per cento trim/trim), con un rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti pari a 6,6 per cento (-1,1 p.p. trim/trim, -2,0 p.p. a/a) e un rapporto di copertura al 52,2 per cento. I crediti deteriorati netti ammontano a €4,6 mld, con un rapporto tra crediti deteriorati netti e totale crediti in diminuzione al 3,3 per cento nel 4trim17. Le sofferenze lorde sono scese a €4,5 mld (-4,1 per cento trim/trim, -0,6 per cento a/a) con un rapporto di copertura a 65,7 per cento nel 4trim17. Le inadempienze probabili lorde sono aumentate a €4,6 mld (+5,3 per cento trim/trim, +2,5 per cento a/a) con un rapporto di copertura in crescita al 41,2 per cento nel 4trim17.

I flussi verso i crediti deteriorati nel Commercial Banking Italy si sono attestati a €776 mln nel 4trim17 con un tasso di default pari a 2,4 per cento nel 4trim17, in calo rispetto al 3,1 per cento del 4trim16. La migrazione da inadempienze probabili a sofferenze ha continuato a rallentare (20,1 per cento nel 4trim17 rispetto al 21,5 per cento del 3trim17 e al 49,5 per cento nel 4trim16).

 

Il rundown della Non Core è progredito nel corso del trimestre con i crediti lordi in diminuzione a €29,8 mld nel 4trim17 (-€2,7 mld trim/trim, -€7,3 mld a/a) in linea con il raggiungimento del target di Transform 2019 pari a €17,2 mld e con il rundown autofinanziato nel 2025, grazie a: i) riclassificazione a Core (€0,5 mld, prevalentemente imputabili al segmento corporate), ii) rimborsi (€0,2 mld), iii) recuperi (€0,4 mld), iv) cancellazioni (€0,4 mld) e v) cessioni (€ 1,2 mld). I crediti deteriorati lordi sono scesi a €26,5 mld nel 4trim17 (-8,1 per cento trim/trim, -15,9 per cento a/a). I crediti deteriorati netti sono diminuiti a €11,4 mld nel 4trim17 (-7,7 per cento trim/trim, -17,0 per cento a/a) in linea con l'obiettivo del 2017. Il rapporto di copertura dei crediti deteriorati è stato pari al 56,9 per cento nel 4trim17 (-0,2 p.p. trim/trim, +0,6 p.p. a/a).

 

La fase 2 della transazione FINO si è conclusa con successo nel gennaio 2018, con il completamento della vendita della quota di UniCredit in FINO al di sotto del 20 per cento. Grazie a questo traguardo di successo e secondo quanto comunicato in data 12 dicembre 2017, UniCredit ha notificato alla Banca Centrale Europea (BCE) l'intenzione di richiedere il riconoscimento del Significant Risk Transfer (SRT) al 31 marzo 2018. La documentazione necessaria è in corso di finalizzazione in accordo con la regolamentazione e le procedure.

 

 

CAPITALE E FINANZIAMENTI

Le iniziative determinanti incluse in Transform 2019 in combinazione con i risultati positivi registrati a livello di Gruppo hanno contribuito al rafforzamento del CET1 ratio fully loaded che si è attestato al 13,60 per cento nel 4trim17, compreso un impatto negativo per 24 pb dovuti a regolamentazione, modelli e prociclicità nel trimestre. Il CET1 ratio è risultato pari a 13,02 pro forma, tenendo conto della prima applicazione dell'IFRS9 [28] e della chiusura di FINO [29], in linea con le previsioni.

Il CET1 comprende il contributo positivo della generazione di utili del 4trim17 (+23 pb trim/trim), controbilanciato da un aumento degli RWA (-24 pb), dall'accantonamento della quota di dividendo e dai pagamenti delle cedole dell'AT1 [30] (-7 pb trim/trim), dalle dinamiche negative delle riserve (-5 pb trim/trim) e da altri fattori (-8 pb trim/trim).

Il CET1 ratio fully loaded per il FY18 è confermato tra il 12,2 per cento e il 12,7 per cento.

I dividendi cash proposti ammontano a €0.32 per azione pari a €0,7 mld, equivalenti ad un payout ratio del 20 per cento sugli utili normalizzati [31].

Nel 4trim17, il CET1 ratio transitional ammontava a 13,73 per cento, il Tier 1 ratio transitional è pari a 15,36 per cento e il total capital ratio transitional a 18,10 per cento. Tutti gli indicatori si sono confermati al di sopra dei requisiti patrimoniali [32].

Gli RWA transitional si sono attestati a €356,1 mld nel 4trim17, in aumento di €6,1 mld da settembre 2017. In particolare, gli RWA di credito [33] sono aumentati di €9,1 mld nel trimestre per effetto dell'evoluzione del business (+€3,6 mld trim/trim, che riflettono la crescita stagionale del business), della regolamentazione, della prociclicità e dei modelli (+€6,0 mld) nonché degli interventi sul business e di altri rischi di credito (+€0,6 mld trim/trim). Questi elementi sono stati in parte controbilanciati dagli effetti di cambio (-€1,1 mld trim/trim) soprattutto dovuti al deprezzamento della lira turca. Gli RWA di mercato sono aumentati di €1,9 mld trim/trim a causa di una maggiore intensità delle attività di market making. Gli RWA operativi si sono ridotti di €4,9 mld trim/trim.

Il leverage ratio fully loaded è aumentato al 5,55 per cento nel 4trim17 (+13 pb trim/trim, +89 pb a/a [34]). Il leverage ratio transitional è cresciuto al 5,73 per cento nel 4trim17 (+13 pb trim/trim, +79 pb a/a34). 

Alla fine di dicembre, il funding plan 2017 è stato realizzato per €22,0 mld. Il TLTRO II complessivo attuale risulta pari a €51,2 mld su base consolidata [35].



DATI DIVISIONALI TRIMESTRALI 36

 

Commercial banking Italy


I ricavi si sono attestati a €7,4 mld nel FY17 (-0,2 per cento FY/FY) in linea con il target e a €1,9 mld nel 4trim17 (+6,5 per cento trim/trim, +11,7 per cento a/a). In particolare:

 

-         Il margine di interesse ha raggiunto €3,7 mld nel FY17 (-4,6 per cento FY/FY) impattato dalla continua pressione del mercato sui tassi applicati alla clientela. L'attività di erogazione del credito ha realizzato un'ottima performance, con nuovi prestiti erogati [37] pari a €20,7 mld nel FY17 (+5,2 per cento FY/FY) sostenuti dai clienti corporate. Il margine di interesse è stato pari a €921 mln nel 4trim17 (+1,5 per cento trim/trim, +5,3 per cento a/a).

-         La generazione di commissioni è stato pari a €3,7 mld nel FY17 (+6,7 per cento FY/FY) grazie alle commissioni da servizi di investimento (+12,9 per cento FY/FY) e dei servizi transazionali (+4,6 per cento FY/FY) che hanno beneficiato dell'apporto di conti correnti e servizi per carte di credito. Le vendite nette della raccolta gestita sono aumentate a €11 mld nel FY17 (+€7,6 mld FY/FY), nonostante la ristrutturazione della rete. È proseguita anche nel 4trim17 la solida performance delle commissioni (€937 mln), in rialzo dell'8,8 per cento trim/trim e del 15,7 per cento a/a.

 

Inoltre la trasformazione della rete italiana sta conseguendo i primi risultati e ha sostenuto l'acquisizione di nuovi clienti nel 2017 (347.000 nuovi clienti lordi).

 

I costi operativi sono rimasti sotto controllo a €4,4 mld nel FY17 (-3,0 per cento FY/FY) e a €1,1 mld nel 4trim17 (-1,5 per cento trim/trim, -2,1 per cento a/a). Il rapporto C/I è sceso di 1,7 p.p. a 59,9 per cento nel FY17, al di sotto dell'obiettivo del 61 per cento prefissato per il FY17. Il rapporto C/I ha registrato un miglioramento, passando dal 66,4 per cento del 4trim16 al 58,2 per cento del 4trim17.

 

Le rettifiche su crediti si sono attestate a €945 mln nel FY17 e a €266 mln nel 4trim17. Il CoR è stato pari a 69 pb nel FY17 (-78 pb FY/FY) e a 77 pb nel 4trim17 (+16,4 pb trim/trim, n.s. a/a) per effetto dell'impatto dei modelli pari a 8 pb nel FY17 e a 28 pb nel 4trim17.

 

L'implementazione di Transform 2019 sta guidando la ristrutturazione del business, con un margine operativo netto a €2,0 mld nel FY17 (+€1,2 mld FY/FY) e a €516 mln nel 4trim17 (+16,9 per cento trim/trim, n.s. a/a).

 

L'utile netto del Commercial Banking Italy è salito a €1,2 mld nel FY17, con un Ritorno sul Capitale Allocato (RoAC) pari all'11,9 per cento. L'utile netto ha raggiunto €350 mln nel 4trim17, in rialzo del 42,5 per cento trim/trim.


 

Commercial Banking Germany

 

 

Il Commercial Banking Germany ha mostrato una solida dinamica commerciale nel 2017, con ricavi in aumento del 10,3 per cento a €2,7 mld nel FY17 e in crescita del 6,7 per cento, al netto della posta positiva non ricorrente registrata nel 2trim17, pari a €90 mln [38]. In particolare, il margine di interesse è salito a €1,7 mld, in rialzo del 5,2 per cento FY/FY al netto della posta positiva non ricorrente del 2trim17. Le commissioni sono cresciute del 7,0 per cento a €777 mln nel FY17 grazie alle commissioni da servizi di investimento e transazionali (+9,0 per cento e +27,0 per cento FY/FY rispettivamente) e sono rimaste solide a €178 mln nel 4trim17 (pressoché invariate trim/trim, -1,3 per cento a/a). I ricavi si sono attestati a €635 mln nel 4trim17 (-3,7 per cento trim/trim, +3,1 per cento a/a).

 

Nel 2017 i nuovi clienti lordi sono stati 50.000.

 

Il 2017 è stato un anno molto positivo per la joint venture con CIB grazie a corporate finance advisory ed ECM.

 

I costi operativi si sono ridotti del 3,6 per cento FY/FY a €1,8 mld, un risultato reso possibile dalla netta riduzione delle spese diverse dal personale (-15,3 per cento FY/FY). L'organico si è ridotto di 819 FTE FY/FY. Il rapporto C/I si è attestato al 67,3 per cento nel FY17, in miglioramento di circa 10 p.p. FY/FY. Nel 4trim17, i costi operativi si sono ridotti a €444 mln (-2,2 per cento trim/trim, -5,3 per cento a/a) a conferma del continuo impegno nella gestione dei costi.

 

Le rettifiche su crediti sono ammontate a €108 mln nel FY17, con un CoR a 13 pb che inizia a normalizzarsi dopo le riprese di valore. Nel 4trim17, le rettifiche su crediti sono state pari a €56 mln con un CoR a 27 pb.

 

Il margine operativo netto è stato €783 mln nel FY17, in aumento del 27,9 per cento FY/FY e di €136 mln nel 4trim17 (-34,0 per cento trim/trim, -25,9 per cento a/a).

 

L'utile netto è aumentato a €639 mln nel FY17 con un RoAC normalizzato [39] pari a 8,3 per cento nel FY17. Nel 4trim17, l'utile netto ha raggiunto €133 mln.

 

Commercial Banking Austria


I ricavi si sono attestati a €1,6 mld nel FY17, in calo del 5,4 per cento FY/FY impattati dall'effetto positivo della vendita di Visa Europe nel 2016. In particolare, il margine di interesse ha subito una flessione del 10,5 per cento FY/FY a €691 mln a causa del persistere di uno scenario di tassi negativi. L'erogazione di nuovi prestiti [40] è rimasta stabile a €6,7 mld nel FY17. Il contributo delle commissioni è aumentato del 4,8 per cento FY/FY a €623 mln, grazie soprattutto ai servizi di investimento (+5,8 per cento FY/FY) sostenuti dalla crescita dei volumi da raccolta gestita del 4,3 per cento FY/FY a €23,1 mld. Nel 4trim17 i ricavi sono saliti a €397 mln (+3,3 per cento trim/trim, -0,8 per cento a/a).

Nel 2017 i nuovi clienti lordi sono stati 51.000.

L'ottimizzazione organizzativa è stata quasi interamente completata nel FY17. I costi totali sono diminuiti del 12,2 per cento FY/FY a €1,1 mld, grazie a una riduzione delle spese del personale (-9,7 per cento FY/FY) e di quelle diverse dal personale (-14,9 per cento FY/FY). Nel 4trim17, i costi totali sono stati pari a €269 mln (+3,2 per cento trim/trim, -12,8 per cento a/a). Il rapporto C/I è sceso al 70,0 per cento nel FY17, in calo di 5,4 p.p. FY/FY; nel 4trim17 tale rapporto si è attestato al 67,7 per cento, in linea con il precedente trimestre e in miglioramento di 9,3 p.p. a/a.

Nel 2017 sono state rilevate alcune riprese di valore che hanno determinato un rilascio netto delle rettifiche su crediti per €32 mln a fine anno; nel 4trim17 sono state iscritte rettifiche su crediti per €35 mln, con un CoR a 31 pb (+19 pb trim/trim, -19 pb a/a).

Il margine operativo netto è salito del 34,0 per cento FY/FY a €497 mln nel FY17, sostenuto da una riduzione dei costi e dalle riprese di valore nette. Il margine operativo netto si è attestato a €93 mln nel 4trim17 (-15,4 per cento trim/trim).

L'utile netto è salito a €557 mln nel FY17 con un RoAC normalizzato [41] del 16,7 per cento. L'utile netto si è attestato a €96 mln nel 4trim17 (-48,8 per cento trim/trim).



CEE


I ricavi sono rimasti solidi a €4,2 mld nel FY17 (-0,3 per cento FY/FY, dovuto all'impatto positivo derivante dalla cessione della partecipazione in Visa Europe nel 2trim16), in linea con il target per il FY17. In particolare, il margine di interesse è salito a €2,6 mld (+1,3 per cento FY/FY) con minori costi del funding che hanno ampiamente compensato la pressione sugli spread dei crediti verso la clientela, mentre i volumi dei prestiti sono rimasti stabili. L'ottima generazione di commissioni, a quota €849 mln nel FY17 (+3,3 per cento FY/FY), è dipeso soprattutto dai servizi transazionali. I ricavi sono stati pari a €1,0 mld nel 4trim17 (-3,5 per cento trim/trim, +1,6 per cento a/a).

 

La clientela ha continuato ad espandersi (numero di clienti in aumento di 653.000 [43]). In CEE, la penetrazione degli utenti che utilizzano dispositivi mobili [44] è salita al 31,6 per cento a dicembre 2017, in aumento di 11,1 p.p. FY/FY.

 

I costi operativi si sono attestati a €1,5 mld nel FY17 (+0,7 per cento FY/FY, al di sotto dell'inflazione), di cui €398 mln nel 4trim17 (+5,7 per cento trim/trim, +6,6 per cento a/a). Il rapporto C/I si è attestato al 36,9 per cento nel FY17 (+0,9 p.p. FY/FY), al di sotto del target per il FY. Il rapporto C/I è risultato pari al 39,6 per cento nel 4trim17 (+3,4 p.p. trim/trim, +2,4 p.p. a/a).

 

Nel FY17 le rettifiche su crediti si sono ridotte a €574 mln grazie ad un'efficiente gestione dei crediti deteriorati e al miglioramento delle attività di work-out. Nel FY17 il CoR è tornato a un livello normalizzato di 95 pb (-40 pb FY/FY). Le rettifiche su crediti sono scese a €147 mln nel 4trim17 (-10,3 per cento trim/trim, -54,6 per cento a/a), con un CoR in calo a 97 pb (-9 pb trim/trim, -113 pb a/a).

 

La buona performance di CEE ha portato ad un margine operativo netto di €2,1 mld nel FY17, in aumento dell'11,0 per cento FY/FY. Il margine operativo netto si è attestato a €460 mln nel 4trim17 (-8,0 per cento trim/trim, +50,8 per cento a/a).

 

La divisione CEE ha continuato ad essere uno dei maggiori contributori ai profitti del Gruppo, realizzando un utile netto di €1,6 mld nel FY17 corrispondente a un rialzo del 15,4 per cento rispetto al FY16. L'utile netto di CEE si è attestato a €352 mln nel 4trim17 (-13,9 per cento trim/trim, +82,5 per cento a/a). Il miglior trend nella generazione degli utili è stato registrato dalla Slovenia (oltre il 100 per cento FY/FY), dalla Russia (+32,9 per cento FY/FY) e dalla Repubblica Ceca (+24,1 per cento FY/FY). Il RoAC ha raggiunto il 14,0 per cento nel FY17, ben al di sopra del target.

 

I crediti deteriorati lordi sono scesi da €5,7 mld del 3trim17 a €5,1 mld del 4trim17 per effetto delle efficienti attività di ristrutturazione, della rigorosa gestione del rischio e delle cessioni; il rapporto tra crediti deteriorati lordi e  totale crediti è sceso di 200 pb FY/FY al 7,9 per cento.                                          


 

 

CIB


CIB ha riaffermato il proprio ruolo di riconosciuto centro propulsore nell'ambito del Trade Finance e Debt Finance nei mercati core di UniCredit sulla scia di un aumento del contributo dei ricavi da clientela al 75 per cento nel FY17 (+2 p.p. FY/FY).

 

Nel FY17, UniCredit si è posizionata al primo posto nella classifica "Syndicated Loans in EUR" in Italia, Germania, Austria e CEE e nella classifica "EMEA Covered Bonds", al primo posto per numero di operazioni nelle classifiche "EMEA Bonds in EUR" e "Combined EMEA Bonds and Loans in EUR", restando sempre nelle prime 3 posizioni dal 2012, al primo posto fra le IPO in Italia e al secondo posto fra le IPO in Germania [45].

 

Inoltre, CIB ha vinto una serie di prestigiosi riconoscimenti per molteplici prodotti e aree geografiche: Best Global Trade Finance Provider per "All Services", "Products/Payments" e "Overall Executions" nell'ambito della Euromoney Trade Finance Survey 2018.

 

Recentemente UniCredit ha ricevuto l'IFR Award come "Financing Package 2017" grazie alla ricapitalizzazione/attività attuata durante Transform 2019 e come "EMEA Secondary Equity Issue" grazie all'aumento di capitale di €13 mld completato nel 2017.

 

I ricavi si sono attestati a €4,1 mld nel FY17 (-3,9 per cento FY/FY), penalizzati da una riduzione del margine di interesse dell'8,9 per cento FY/FY dovuta al minor contributo del portafoglio di investimento, seppur parzialmente compensato dalla dinamica delle commissioni. A livello commerciale, il margine di interesse ha mostrato una buona tenuta, grazie al solido flusso dell'attività di finanziamento che non ha risentito delle pressioni sugli spread. Le commissioni sono salite del 2,0 per cento FY/FY, sostenute soprattutto dal dinamismo dei clienti nella finanza strutturata e nei mercati dei capitali. I ricavi da attività di negoziazione hanno mostrato una buona tenuta a €1,2 mld nel FY17, in aumento dello 0,7 per cento FY/FY. Nel 4trim17, i ricavi del CIB hanno raggiunto €995 mln (+11,8 per cento trim/trim, +2,8 per cento a/a), grazie alla solidità delle commissioni e ad un sostenuto margine di interesse.

 

La rigorosa gestione dei costi è stata rafforzata dalle spese operative, in calo a €1,6 mld nel FY17 (-5,9 per cento FY/FY) con riduzioni sia delle spese del personale sia di quelle diverse dal personale. Costi in ulteriore diminuzione nel 4trim17 a €387 mln (-2,7 per cento trim/trim, -10,0 per cento a/a). Sceso ad un livello tra i più bassi del settore, il rapporto C/I si è attestato al 40,0 per cento nel FY17, già in linea con il target del 2019 pari al 40,2 per cento. Il rapporto C/I ha raggiunto il 38,9 per cento nel 4trim17.

 

Le rettifiche su crediti sono scese a €246 mln nel FY17 (-56,5 per cento FY/FY) grazie ad una rigorosa disciplina di gestione del rischio, mentre il CoR è diminuito a 22 pb (rispetto ai 53 pb del FY16), in linea con il target del 2019. Le rettifiche su crediti si sono attestate a €121 mln nel 4trim17, con un CoR trimestrale a 44 pb (+24 pb trim/trim, -112 pb a/a). 

 

Il margine operativo netto è aumentato a €2,2 mld nel FY17 (+13,2 per cento FY/FY) e a €487 mln nel 4trim17 (+11,3 per cento trim/trim, n.s. a/a).

 

CIB ha confermato il proprio posizionamento tra i più efficienti nel proprio settore, realizzando un utile netto di €1,4 mld nel FY17 (+20,9 per cento FY/FY). L'utile netto è salito a €371 mln nel 4trim17, in crescita del 24,2 per cento trim/trim. È stato registrato un RoAC normalizzato [45] del 14,4 per cento nel FY17.


 

 

FINECO


L'ottima generazione di ricavi a quota €586 mln +4,9 per cento nel FY17 è stata sostenuta sia dal margine di interesse (+6,1 per cento FY/FY), favorito soprattutto dall'espansione delle attività di finanziamento, sia dalle commissioni (+11,2 per cento FY/FY). In particolare, le commissioni sono salite per effetto dell'incremento delle commissioni di gestione in crescita del 14,7 per cento FY/FY che beneficiano del focus su prodotti a margine elevato. L'attività di brokerage (che genera commissioni e ricavi da attività di negoziazione) ha registrato un buon rendimento nonostante la minore volatilità del mercato, con 25,8 mln di ordini eseguiti dall'inizio del 2017. I ricavi sono saliti a €156 mln nel 4trim17 (+5,1 per cento trim/trim, +12,6 per cento a/a).

I costi operativi sono stati pari a €233 mln nel FY17 (+3,0 per cento FY/FY), a conferma di una particolare attenzione all'efficienza nonostante l' espansione del business; il rapporto C/I è stato pari a 39,8 per cento (-0,7 p.p. FY/FY). I costi totali hanno raggiunto €59 mln nel 4trim17 (+9,4 per cento trim/trim, +5,9 per cento a/a) e il rapporto C/I è risultato pari al 37,7 per cento (+1,5 p.p. trim/trim, -2,4 p.p. a/a).

Il margine operativo netto è salito a €347 mln nel FY17 (+6,0 per cento FY/FY) e a €95 mln nel 4trim17 (+2,1 per cento trim/trim, +15,5 per cento FY/FY). L'utile netto [47] ha raggiunto €76 mln nel FY17 (+1,1 per cento FY/FY) in aumento del 6,4 per cento FY/FY al netto della plusvalenza straordinaria realizzata sulla cessione di Visa nel 2016 ed è salito a €22 mln (+35,0 per cento trim/trim, +27,5 per cento a/a) nel corso del trimestre. È stato registrato un RoAC del 62,7 per cento nel FY17.

Fineco ha confermato il suo ruolo centrale nell'asset gathering in Italia. Le attività finanziarie totali sono salite a €67,2 mld a dicembre 2017 (+11,6 per cento a/a), con una raccolta gestita in aumento del 15,6 per cento a/a soprattutto per effetto del costante miglioramento della produttività della rete. Solida anche la performance registrata dalla raccolta amministrata, cresciuta dell'8,3 per cento a/a, e dai depositi in rialzo del 7,7 per cento a/a. Le attività finanziarie totali generate dal segmento Private sono continuate a crescere, raggiungendo €25,9 mld a dicembre 2017 (+16,4 per cento a/a) a conferma del continuo rafforzamento di Fineco in questo segmento.

La solida espansione delle vendite nette è proseguita anche nel 4trim17, raggiungendo il livello record di €6,0 mld dall'inizio dell'anno (+18,3 per cento FY/FY), supportata dal costante miglioramento del asset mix verso la raccolta gestita e, in particolare, verso i prodotti a maggiore valore aggiunto. Sostenuto aumento delle vendite nette della raccolta gestita a €3,9 mld nel FY17 (+121,2 per cento FY/FY). Il volume di "Guided products & services" [48] ha incrementato la propria penetrazione sullo stock di raccolta gestita totale, giungendo al 64 per cento a dicembre 2017 (vs. 56 per cento a dicembre 2016).

Inoltre, Fineco ha continuato la propria espansione con 115.000 nuovi clienti lordi acquisiti nel 2017 (+4,4 per cento FY/FY), raggiungendo quasi 1,2 mln di clienti complessivi (+7 per cento FY/FY).

 

Corporate Centre di Gruppo (GCC)


 

I ricavi del GCC si sono attestati a -€761 mln nel FY17 (in peggioramento del 20,2 per cento FY/FY), per via di minori dividendi e delle oscillazioni dei cambi, e pari a -€185 mln nel 4trim17.

I costi operativi sono migliorati nel corso dell'anno a €462 mln, in calo del 59,0 per cento FY/FY e in flessione del 10,8 per cento al netto di tutte le componenti non ricorrenti legate a Transform 2019 iscritte nel FY16. La trasformazione in un GCC snello ma con potere direzionale è proseguita come da programma, con una riduzione a/a di 1.751 FTE. Nel 4trim17, i costi operativi del GCC sono stati pari a €139 mln (+26,3 per cento trim/trim). La riduzione del GCC è proseguita con l'ulteriore miglioramento del peso relativo del GCC sui costi totali del Gruppo[1] al 4,1 per cento nel FY17, in calo di 0,3 p.p. FY/FY (5,1 per cento a dicembre 2015) rispetto al target del 3,5 per cento nel 2019.

Il risultato netto del GCC è stato positivo per €737 mln nel FY17. Escludendo tutti gli effetti delle cessioni di Bank Pekao e Pioneer, nel FY17 è stata registrata una perdita di €1,1 mld. Nel 4trim17, il GCC ha registrato una perdita netta di €374 mln.

Peso del GCC sui costi totali: i costi sono rettificati per le poste non ricorrenti nel 4trim16 e nel FY16

 

 

NON CORE


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La Non Core ha evidenziato ricavi meno negativi, in calo del 44,5 per cento FY/FY, soprattutto grazie al margine d'interesse e alle minori commissioni per servizi a seguito della transazione FINO.

I costi operativi si sono ridotti del 21,0 per cento FY/FY a €126 mln nel FY17, per effetto del calo dell'organico FTE e dei minori recuperi su spese per attività di work-out. I costi operativi sono scesi ulteriormente a €8mln nel 4trim17 (-85,6 per cento trim/trim, -85,7 per cento a/a).

Il risultato netto si è attestato a -€779 mln nel FY17, in diminuzione del 91,7 per cento FY/FY grazie al calo delle rettifiche sui crediti pari a €722 mln nel FY17, frutto della gestione attiva dei crediti deteriorati. Nel 4trim17 è stata registrata una perdita netta di €150 mln (-27,2 per cento trim/trim).

Gli RWA sono scesi a €21,7 mld nel FY17 (-17,1 per cento FY/FY).

 

 

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RISULTATI 4° TRIMESTRE 2017 ed ESERCIZIO 2017 GRUPPO UNICREDIT - DETTAGLI CONFERENCE CALL

MILANO, 8 FEBBRAIO 2018 - 10.00 CET

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