Oggi il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato un progetto di riorganizzazione che mira a proseguire il processo di razionalizzazione avviato con Transform 2019. Questo progetto comporta un'evoluzione della struttura gestionale del Gruppo, per garantire che il management che realizzerà il prossimo piano 2020-23 sia pienamente responsabile della nuova strategia fin dall'inizio. Nell'ambito di questo processo, d'accordo con la Banca, il Dr. Gianni Franco Papa ha deciso di lasciare il Gruppo UniCredit dal 1° giugno 2019.
Il consiglio di amministrazione esprime il proprio ringraziamento e apprezzamento al Dr. Papa per il suo contributo di lunga data allo sviluppo del Gruppo. Il Dr. Papa è stato parte integrante dei primi due anni di implementazione di Transform 2019 e, dal 7 febbraio 2019, lasciata la carica di Direttore Generale, rimarrà come consulente dell'Amministratore Delegato per la prosecuzione della realizzazione del piano, sino al momento della sua uscita.
Le condizioni per la risoluzione del rapporto di lavoro del dr. Papa sono state approvate dal Consiglio nel rispetto del processo di Governance previsto ed in coerenza con (i) la normativa interna della Banca (inclusa la Politica di Remunerazione e la Politica relativa ai Pagamenti di Fine Rapporto, approvate dall'Assemblea dei Soci), (ii) la normativa esterna applicabile (incluso il CCNL Dirigenti del Credito) e (iii) il contratto individuale di lavoro.
Le condizioni di uscita prevedono:
- l'uscita dall'azienda al 31 maggio 2019
- il riconoscimento di un pacchetto totale per la risoluzione del rapporto di lavoro pari a 3,658 milioni di Euro, equivalente a ca. 21 mesi di retribuzione complessiva, così composto:
- un indennità pari al costo del preavviso per la parte non lavorata di ca 1,826 milioni di Euro (ca. 9 mesi), pagato in forma monetaria alla cessazione del rapporto
- una severance pari a 1,811 milioni di Euro equivalente a 12 mesi di retribuzione complessiva (corrisposto al 20% al momento della cessazione del rapporto e per il restante 80% differito su ulteriori 5 anni, in contanti ed azioni)
- un corrispettivo per le rinunce espresse pari a 20 mila euro.
Quanto sopra sarà erogato alle condizioni e secondo le regole definite nel quadro normativo di cui sopra (inclusa la previsione di cosiddette clausole di "malus" e "clawback" applicabili alla severance).
L'accordo prevede inoltre il mantenimento, come "good leaver", dei diritti a bonus ed incentivi nelle modalità e condizioni previste dai piani in essere.
In particolare, per quanto riguarda il piano di incentivazione di lungo termine LTI 2017 / 2019, la partecipazione è prevista pro-rata temporis in relazione al periodo lavorato (29 mesi su 36), soggetta alla valutazione del livello di raggiungimento dei KPI della scorecard di piano (da effettuarsi sulla base dei risultati del 2019) e alle normali condizioni di vesting previste dal relativo Regolamento.
E' inoltre previsto il mantenimento a carico dell'azienda, per un periodo transitorio di quattro mesi successivi alla cessazione, dell'abitazione di servizio e dell'auto aziendale.
Milano, 6 febbraio 2019
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