UniCredit S.p.A. ha collocato oggi un'emissione di strumenti Additional Tier 1 (c.d. Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes) destinata ad investitori istituzionali per un totale di EUR 1 miliardo.
UniCredit ha deciso di procedere con l'operazione allo scopo di continuare a rafforzare la propria base di capitale sfruttando la positiva finestra di mercato.
Gli strumenti di tipologia Additional Tier 1 contribuiranno a rafforzare il Tier 1 Ratio per circa 27 punti base e sono parte del Piano di funding di UniCredit per il 2019.
La guidance iniziale di prezzo era fissata in area 8%. A seguito del riscontro positivo dal mercato il volume degli ordini totali ha raggiunto circa EUR 5 miliardi, uno tra i più ampi per questa tipologia di transazione in EUR dal 2017, e ha visto la partecipazione di oltre 300 investitori istituzionali. L'importo dell'operazione è stato pari ad EUR 1 miliardo e la cedola è stata fissata a 7,50% fino a giugno 2026 senza pagare quindi un premio di emissione rispetto ai livelli di secondario. Questo rappresenta un restringimento di 50 punti base rispetto alla guidance iniziale di prezzo, uno dei più consistenti per questa tipologia di strumenti AT1.
I titoli sono stati distribuiti a diverse categorie di investitori istituzionali quali fondi (90%), banche/private banks (7%) e assicurazioni (3%). La domanda è pervenuta principalmente da UK (65%), Italia (9%), Francia (6%) e US-offshore (4%).
Il trigger del 5,125% sul Common Equity Tier1 (CET1) prevede che, qualora il coefficiente CET1 del Gruppo o di UniCredit S.p.A. scenda al di sotto di tale soglia, il valore nominale dei titoli sarà ridotto temporaneamente dell'importo necessario a ripristinarne il livello, tenendo conto anche degli altri strumenti con caratteristiche similari e stesso livello di subordinazione.
I titoli sono perpetui (con scadenza legata alla durata statutaria di UniCredit S.p.A.) e possono essere richiamati dall'emittente, soggetto al rispetto dei requisiti regolamentari applicabili, il 3 giugno 2026 e successivamente ad ogni data di pagamento cedola. La cedola a tasso fisso riconosciuta fino a giugno 2026 è pari a 7,50% all'anno pagata su base semestrale; in seguito, se non viene esercitata la facoltà di rimborso anticipato, la stessa verrà ridefinita ad intervalli di 5 anni sulla base del tasso swap di pari scadenza vigente al momento maggiorato di 733,4 punti base, calcolato su base annuale e rideterminato su base semestrale come da prassi di mercato. Come previsto dai requisiti regolamentari, il pagamento della cedola è pienamente discrezionale.
Credit Agricole CIB, Credit Suisse, Deutsche Bank, Goldman Sachs International, ING and UniCredit Bank AG hanno curato il collocamento ricoprendo il ruolo di joint bookrunner.
I titoli hanno un rating di "B+" assegnato da Fitch.
Milano, 12 marzo 2019
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