UniCredit contabilizzerà circa €0.9 miliardi di rettifiche addizionali nel 1Q20
MDA buffer per il FY20 confermato ben al di sopra del target range 200-250pb
Costo del rischio per il FY20 atteso a 100-120pb
Al fine di fornire una appropriata guidance a tutti gli attori di mercato, UniCredit ha annunciato l'anticipo dell'aggiornamento delle assunzioni macro-economiche connesse all'applicazione del calcolo delle rettifiche su crediti secondo il principio IFRS9.
In riferimento all'Eurozona, UniCredit prevede una riduzione del PIL riferito al FY20 pari al 13 per cento, seguito da una ripresa del 10 per cento nel FY21. Tali assunzioni includono gli impatti attesi derivanti dal COVID-19, nonché gli effetti delle azioni annunciate dai governi e dalla BCE, e risultano allineate a quelle pubblicate da UniCredit Economics Research in data 2 Aprile 2020, oltre a risultare coerenti, ed in alcuni casi più conservative, con quelle pubblicate dal FMI in data 14 Aprile 2020.
Pertanto, nel 1Q20 UniCredit contabilizzerà €0.9 miliardi addizionali di rettifiche su crediti. Il Cost of Risk (CoR) per il 1Q20 è stimato pari a circa 110pb, dei quali 80pb dovuti all'aggiornamento dello scenario macro economico IFRS9, e 30pb al CoR sottostante. Quest'ultimo è sensibilmente migliore del target originario di 46pb previsto per l'anno.
Per l'esercizio FY20, pur considerando le difficoltà previsionali dovute all'attuale situazione senza precedenti, la stima del CoR risulta pari a circa 100-120pb. Il CoR deriverà dalla combinazione delle rettifiche relative all'aggiornamento dello scenario macro economico IFRS9 e dai potenziali effetti derivanti dai rischi che potrebbero materializzarsi nel corso dell'anno con riferimento a specifici settori e controparti, in particolare al termine dell'esercizio considerando la conclusione del periodo di moratoria.
Per il FY21, attualmente il Gruppo stima un CoR pari a 70-90pb.
Grazie al successo di Transform 2019, UniCredit ha una posizione di capitale estremamente solida con un CET1 MDA buffer che rimarrà ampiamente superiore al target range di 200-250pb per tutto il FY20. Il Gruppo beneficia anche di una solida posizione di liquidità, con un Liquidity Coverage Ratio superiore al 140 per cento alla fine del 1Q20.
UniCredit ha annunciato che il proprio CEO, Jean Pierre Mustier, oltre a rinunciare interamente alla sua remunerazione variabile LTIP per il 2020, pari ad un massimo di 2,4 milioni di Euro, ha proposto di ridurre la propria remunerazione per il 2020 di circa il 25 per cento, equivalente a 300.000 Euro. La riduzione complessiva della remunerazione del CEO è quindi pari a circa 2,7 milioni di Euro, che il consiglio di amministrazione donerà con effetto immediato alla Fondazione UniCredit. La contribuzione da parte del CEO sarà aggiunta agli sforzi già in essere per alleviare gli impatti della pandemia sulle comunità locali, e fornire risorse addizionali ai servizi sanitari nella loro lotta contro il virus. Di conseguenza, la remunerazione complessiva di Jean Pierre Mustier per l'esercizio 2020 sarà pari a 900.000 Euro, con una riduzione del 75 per cento della propria remunerazione target prevista per l'intero anno.
Per UniCredit, l'obiettivo primario è quello di proteggere la salute e la sicurezza dei propri dipendenti e della clientela. Il Gruppo continuerà a fare la cosa giusta, servendo attivamente i propri clienti e supportando le economie e le comunità ove è presente.
UniCredit pubblicherà i risultati trimestrali del 1Q20 in data 6 maggio 2020.
Milan, 22 aprile 2020