Il 5 maggio 2021 il Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A. ("UniCredit" o "il Gruppo") ha approvato i risultati consolidati del Gruppo al 31 marzo 2021.
Nel primo trimestre 2021 il Gruppo ha registrato ricavi per €4,7 miliardi, spinti dal rialzo dei proventi da attività di negoziazione e dalle commissioni a livelli record, il cui effetto combinato ha ampiamente compensato l'impatto di condizioni di mercato ancora sfavorevoli per il margine di interesse. L'eccellente performance delle commissioni è stata sostenuta in particolare da quelle su investimenti, a conferma della forza della rete di distribuzione di UniCredit.
La continua attenzione del Gruppo all'efficienza e alla rigorosa disciplina dei costi ha prodotto una significativa leva operativa nel 1trim21, che ha portato a un rapporto costi/ricavi del 51,5 per cento, il più basso in oltre un decennio. Questo risultato è stato possibile grazie a una riduzione del numero di FTE più rapida del previsto, che ha determinato una diminuzione dei costi HR anno su anno, e grazie ad un miglioramento nei costi non HR anno su anno, trainato dalla diminuzione delle spese per viaggi e immobiliari.
Il costo del rischio contabile [2] per il Gruppo è stato estremamente contenuto nel 1trim21 per effetto della stagionalità, nonché delle riprese di valore e dell'anticipazione di impatti economici futuri[3] effettuata nel 2020. Il costo del rischio sottostante per il FY21 è ora atteso al di sotto dei 60 punti base. Tale guidance comprende modesti accantonamenti per overlay nella restante parte del FY21.
Il Gruppo ha conseguito un significativo utile netto sottostante di €0,9 miliardi nel 1trim21 grazie alla crescita dei ricavi, ottenuta nonostante il perdurante impatto dei lockdown sull'attività della clientela nel trimestre, e al ridotto costo del rischio.
Il bilancio molto solido di UniCredit e le robuste posizioni di capitale e di liquidità si riflettono nel CET1 ratio fully loaded al 15,92[5] per cento con CET1 MDA buffer fully loaded a 689 punti base[5], al livello più elevato di sempre, e un Liquidity Coverage Ratio al 183 per cento[7] nel 1trim21.
Nel 2021 la distribuzione ordinaria è pari a €447 milioni[8] , la distribuzione in contanti di €268 milioni è stata pagata il 21 aprile 2021, e la distribuzione tramite riacquisto di azioni proprie di €179 milioni, approvata da BCE e Assemblea degli Azionisti, dovrebbe essere completata entro la fine del 3trim21. In aggiunta, l'Assemblea degli Azionisti ha approvato in aprile una distribuzione straordinaria da eseguirsi non prima del 1 ottobre 2021 per un importo di €652 milioni, interamente sotto forma di riacquisto di azioni proprie, soggetto ad approvazione della BCE.
La combinazione di queste distribuzioni ordinaria e straordinaria per una somma totale di €1,1 mld sarebbe pari a un rendimento totale di circa il 6 per cento per il FY21[9]. Si conferma la politica di distribuzione ordinaria del 50 per cento dell'utile netto sottostante[1], con il 30 per cento tramite dividendo in contanti.
Per il FY21 UniCredit prevede un utile netto sottostante sostanzialmente in linea con la precedente guidance, con ricavi sostanzialmente in linea con le stime del consensus[6]. Costi per il FY21 confermati sui livelli del FY19. È confermato il completo azzeramento del portafoglio Non Core entro il FY21.
Si prevede che la review strategica avviata successivamente all'insediamento del nuovo Amministratore Delegato e del nuovo Consiglio di Amministrazione sarà portata a termine nel secondo semestre 2021 e verrà comunicata ai mercati in un Capital Markets Day.