Questa versione è stata modificata rispetto a quella pubblicata in origine per includere le indicazioni dettagliate riguardo l'approvazione dell'acconto sul dividendo in contanti del 2024
Utile netto contabile di Gruppo pari a €9,5 miliardi nel FY23, utile netto di €8,6 miliardi in rialzo di oltre il 50% FY/FY, con un RoTE del 16,6% o del 20,5% su un CET1 ratio al 13%, aggiustato per il capitale in eccesso
EPS e DPS in aumento rispettivamente del 74% a €4,71 e del 80% a €1,78
Introduzione di acconto dividendo e riacquisto azioni proprie per una distribuzione totale di circa €10 miliardi1 nell'anno solare 2024 e ad un rendimento da dividendo di circa il 10%2
CET1 ratio3 pari al 15,89%, in rialzo di circa 100 pb nonostante la distribuzione4 del 100% dell'utile netto a valere sul FY23, che riflette la solida efficienza del capitale, la redditività e la generazione organica di capitale pari a €12 miliardi nel 2023
Ricavi totali pari a €23,8 miliardi, sostenuti da un solido NII pari a €14,0 miliardi e da commissioni resilienti pari a €7,5 miliardi nonostante l'avverso scenario macroeconomico
Solida e trasformata qualità degli attivi con un Costo del Rischio pari a 12 pb con robuste linee di difesa a protezione dai rischi
Eccellenza operativa con una riduzione dei costi ottenuta anno dopo anno nonostante l'inflazione e senza sacrificare gli investimenti, con un rapporto costi/ricavi nel FY23 pari al 39,7%
Eccellente creazione di valore con una distribuzione complessiva4 di €8,6 miliardi per il FY23, o 100% dell'utile netto, e in rialzo di circa €3,35 miliardi rispetto al FY22
Guidance di utile netto FY24 sostanzialmente in linea con FY23 e RoTE a circa 16,5%, a riprova della nostra capacità di proteggere la redditività in ogni fase del ciclo economico
Introduzione di una politica di distribuzione ordinaria a partire dal 2024 di almeno il 90%[5] dell'utile netto
Deciso progresso nel raggiungimento delle nostre ambizioni ESG durante l'anno, con riconoscimenti a livello di settore per l'attenzione ai nostri valori e alla nostra cultura
Il 4 febbraio 2024 il Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A. ("UniCredit" o "il Gruppo") ha approvato i risultati consolidati di Gruppo al 31 dicembre 2023 relativi al 4trim23 e al FY23.
Questo anno da record è la prova evidente della trasformazione di UniCredit, ben avviata lungo la strada per costruire un'eccellenza sostenibile, dimostrata dal conseguimento nel FY23 di un Utile Netto di €8,6 miliardi e di un RoTE al 16,6%. Nel FY23, l'Utile Netto contabile ha raggiunto la cifra record di €9,5 miliardi, più alta di €3,0 miliardi rispetto al FY22.
Per il dodicesimo trimestre consecutivo, il Gruppo ha dato prova dell'esecuzione del piano strategico e di una crescita costante nelle regioni in cui è presente, ottenuta bilanciando le tre leve finanziarie di ricavi, costi e capitale e sfruttando un modello paneuropeo unico nel suo genere, e risultata nel 4trim23 in un Utile Netto contabile di €2,8 miliardi, o un Utile Netto di €1,9 miliardi. Questi elevati rendimenti sono stati sostenuti da ricavi netti pari a €5,7 miliardi, composti da €3,6 miliardi di margine di interesse ("NII"), in aumento del 5,7% anno su anno principalmente per via di tassi più alti e della buona gestione del pass-through dei depositi. Le commissioni si sono attestate a €1,8 miliardi, in calo dello 0,6% anno su anno, soprattutto a causa dell'impatto delle riduzioni delle commissioni sui conti correnti in Italia e dei maggiori costi di cartolarizzazione. Al netto di queste componenti, le commissioni sono cresciute del 3,5% anno su anno, confermando la loro resilienza nonostante il quadro macroeconomico sfavorevole.
Le rettifiche su crediti si sono attestate a €300 milioni o ad un Costo del Rischio ("CoR") pari a 28 pb nel 4trim23. La solidità della qualità degli attivi di Gruppo è ancora una volta evidenziata da perdite attese costantemente basse, da un basso livello di esposizioni deteriorate con un'elevata copertura, e dagli overlay in essere pari a €1,8 miliardi sul portafoglio in bonis.
Nel 4trim23 i costi operativi sono stati pari a €2,5 miliardi, in rialzo del 6,9% trimestre su trimestre o dello 0,8% anno su anno, principalmente in ragione dell'aggiustamento dei salari legato al rinnovo del contratto nazionale di categoria in Italia e dal riconoscimento di bonus più elevati sulle performance. Per il FY23 i costi totali sono diminuiti dell'1% rispetto all'anno precedente attestandosi a €9,5 miliardi a conferma della capacità del Gruppo di mantenere la propria disciplina sui costi nonostante le pressioni inflazionistiche, proteggendo al contempo la crescita dei ricavi, capacità che si riflette nel rapporto costi/ricavi pari a 39,7%.
Ulteriori azioni proattive nel 2023 rinforzano le linee di difesa in essere e pongono le fondamenta per alimentare la redditività futura, nella forma di: costi di integrazione per circa €1,1 miliardi nel FY23 che consentiranno la continua trasformazione dell'organizzazione e punteranno a specifiche aree per la riduzione dei costi; overlay sul portafoglio in bonis sostanzialmente stabili a €1,8 miliardi ad ulteriore protezione della futura qualità degli attivi del Gruppo; e riduzioni di RWA per circa €24 miliardi rispetto all'anno precedente, attraverso programmi di cartolarizzazione e migliore allocazione di capitale tra la clientela, che contribuiscono ad aumentare l'efficienza del capitale a livello di Gruppo.
La posizione di capitale del Gruppo, tra le migliori del settore, si riflette in un CET1 ratio3 pari al 15,89%, un aumento di 973 pb a/a dal CET1 ratio pro forma rispetto al 14,91% nel FY223, trainato dai 389 pb (o €12,0 miliardi) di capitale generato organicamente. La significativa crescita è già al netto della intera distribuzione proposta4 per il 2023 di €8,6 miliardi, in aumento di €3,35 miliardi rispetto all'anno precedente.
La distribuzione agli azionisti4 pari a €8,6 miliardi a valere sul FY23 si intende nella forma di riacquisti di azioni proprie per €5,6 miliardi ed un dividendo per €3,0 miliardi, soggetti all'approvazione degli azionisti e dell'autorità di vigilanza. Questo implica un payout totale del 100% a valere sull'Utile Netto del FY23. UniCredit ha già dato inizio alla esecuzione di parte della distribuzione a valere sul FY23 anticipando una prima tranche del riacquisto di azioni proprie per €2,5 miliardi iniziata ad ottobre 2023, ed eseguita per €1,4 miliardi entro la fine dell'anno solare 2023.
La politica di distribuzione ordinaria del Gruppo introduce a partire dal 2024 un payout5 di almeno il 90% dell'Utile Netto. L'accantonamento del dividendo aumenterà al 40% dell'Utile Netto (rispetto al payout al 35% sul FY23), con la parte restante del payout5 dell'Utile Netto che avverrà nella forma di riacquisti di azioni proprie. La ripartizione finale tra dividendi e riacquisto di azioni proprie dipenderà dalle condizioni del mercato e sarà decisa dopo i risultati del 2024, insieme alla decisione finale sulle distribuzioni.
L'approccio alla distribuzione tramite acconto, applicabile sia al dividendo che al riacquisto di azioni proprie, si assume al 40% circa delle distribuzioni totali per l'anno di competenza. L'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di UniCredit dell'acconto dividendo a valere sul 2024 è attesa per il 23 ottobre 2024. L'introduzione di un acconto sul dividendo a valere sull'Utile Netto del FY24 permetterà una distribuzione nell'anno solare 2024 di circa €10 miliardi, dei quali circa €7,2 miliardi relativi alla parte residua della distribuzione a valere sul FY234 (ovvero escludendo €1,4 miliardi relativi al riacquisto di azioni proprie a valere sul FY23 già eseguito nell'anno solare 2023), e circa €3 miliardi relativi all'acconto della distribuzione a valere sul FY24.
La creazione di valore per gli azionisti rimane una priorità e lo dimostrano il miglioramento della nostra redditività e delle nostre metriche per azione anche attraverso programmi di riacquisto di azioni proprie, che hanno generato nel FY23 un EPS[1] pari a €4,71, triplicato rispetto alla media nel periodo 2017-2019, DPS pari a €1,78, in aumento di nove volte rispetto alla media nel periodo 2017-2019, e TBVPS pari a €33,3, in rialzo del 46,0% rispetto alla media nel periodo 2017-2019.
Il 2023 segna un anno di progressi significativi per le nostre ambizioni ESG, con la definizione di ulteriori obiettivi settoriali diretti all'azzeramento delle emissioni e il continuo supporto ai clienti verso una transizione giusta. UniCredit rimane focalizzata nel rafforzare la propria attenzione verso le tematiche sociali, supportando le comunità nel loro progresso. Ne sono la prova i €20,5 milioni erogati come contributi per supportare i giovani e l'istruzione, come ad esempio borse di studio, da parte della Fondazione UniCredit. Il Gruppo rimane impegnato a ricoprire un ruolo importante nella funzione sociale che va ben oltre le tradizionali attività bancarie.
UniCredit è stata riconosciuta dal Top Employers Institute come Top Employer nel 2024 in Bulgaria, Germania, Italia e Serbia, oltre che per la sua filiale in Polonia. La certificazione di Top Employer a livello europeo attesta l'impegno di un'organizzazione per un ambiente lavorativo migliore, eccellenti politiche di gestione del personale, e procedure in grado di trattenere e di coinvolgere il talento. A dimostrazione del successo finanziario del Gruppo, la Banca è stata anche riconosciuta da The Banker con il titolo di "Banca dell'anno", e da quello di "Banca dell'anno nell'Europa occidentale", "Banca dell'anno in Italia" e "Banca dell'anno in Bulgaria". I nostri dipendenti sono un fattore cruciale nel continuo successo della nostra strategia, e questi premi rappresentano una prova inequivocabile della nostra trasformazione.
Tra i principali eventi recenti del 4trim23 e di gennaio 2024 si citano:
- Lancio della prima tranche del programma di riacquisto di azioni proprie sul FY23 per €2,5 miliardi; al 30 gennaio 2024, UniCredit ha acquistato un totale di 58,2 milioni di azioni o il 4,5% del capitale sociale a partire dalla data di lancio;
- Emissione riuscita di un Senior Preferred Green Bond per €750 milioni;
- Emissione riuscita di un Tier 2 Callable Bond per €1 miliardo;
- Miglioramento dell'outlook di Moody's sui depositi a "stabile", in riconoscimento di un migliorato profilo finanziario;
- Cancellazione di 72 milioni di azioni proprie in data 16 gennaio 2024, equivalenti alla somma delle azioni residue acquistate durante l'esecuzione del programma di riacquisto di azioni proprie del 2022 e non ancora cancellate, e delle azioni acquistate durante l'esecuzione della prima tranche del programma di riacquisto di azioni proprie del 2023 fino alla data del 29 dicembre 2023.
Andrea Orcel, Amministratore Delegato di UniCredit S.p.A. ha dichiarato:
Per il Full Year 2023 UniCredit ha prodotto un Utile Netto record pari a €8,6 miliardi, un aumento di oltre il 50% rispetto all'anno precedente. Il quarto trimestre è stato il dodicesimo consecutivo di una crescita di qualità e redditizia, prova incontestabile della nostra strategia unica e vincente. Questo dimostra cosa possiamo raggiungere quando mettiamo i clienti al centro di ciò che facciamo, e ci concentriamo sull'esecuzione della nostra trasformazione industriale, con ciascuno dei tredici paesi della nostra rete paneuropea che contribuisce al nostro successo. E se da un lato abbiamo superato di gran lunga le nostre ambizioni iniziali con UniCredit Unlocked, il nostro percorso è tutt'altro che terminato.
La crescita dei ricavi netti, la disciplina dei costi senza rinunciare ad investire e nonostante l'inflazione, e l'efficienza del capitale, hanno contribuito ad un RoTE del 16,6%, o del 20,5% su un CET1 ratio al 13%. Il nostro CET1 ratio al 15,9%, la nostra resiliente qualità degli attivi e le nostre solide linee di difesa ci collocano in una posizione invidiabile per continuare a muoverci efficacemente in un ambiente incerto.
Intendiamo distribuire agli azionisti un totale di €8,6 miliardi per il 2023, o il 100% dell'Utile Netto, in attesa delle approvazioni, in rialzo di €3,35 miliardi rispetto allo scorso anno, aumentando al contempo il nostro CET1 ratio di circa 100 pb al 15,9%. Dal 2021, abbiamo restituito €17,6 miliardi ai nostri azionisti, grazie ad una generazione organica di capitale estremamente solida e con la sostenibilità dei nostri rendimenti assicurata dal nostro momentum strategico e dal significativo capitale in eccesso.
Abbiamo coronato un anno di avanzamento verso i nostri obiettivi di azzeramento delle emissioni a livello di Gruppo con il recente annuncio del nostro obiettivo al 2030 sul settore dell'acciaio. Stiamo facendo passi da gigante nell'ambito del nostro programma di sostenibilità, e stiamo generando un significativo impatto positivo sulle nostre comunità.
Sono estremamente orgoglioso dei nostri dipendenti per il loro impegno e per il loro entusiasmo. Abbiamo costruito delle solide fondamenta e mentre entriamo nella prossima fase della crescita di UniCredit, so che continueremo ad evolverci e a raggiungere l'eccellenza per tutti i nostri stakeholders.
Si prega di fare riferimento alle sezioni "Note generali" e "Definizioni principali" alla fine di questo documento per informazioni relative alle metriche finanziarie e ai termini definiti in questo comunicato stampa.
[1] Distribuzione nell'anno solare 2024 pari a €10 miliardi, dei quali circa €7,2 miliardi relativi alla distribuzione residua per il FY23 (ovvero escludendo €1,4 miliardi relativi al riacquisto di azioni proprie a valere sul FY23 già eseguito nell'anno solare 2023), e circa €3 miliardi relativi all'acconto della distribuzione a valere sul FY24. Distribuzione soggetta all'approvazione degli azionisti e dell'autorità di vigilanza.
[2] La distribuzione e il rendimento si riferiscono alla vista per cassa riferita al 2024, ovvero includono l'acconto sulle distribuzioni relative al 2024; rendimento calcolato sulla capitalizzazione di mercato al 1 gennaio 2024.
[3] Il CET1 ratio al 4Q23/FY23 è al netto dell'accantonamento per la distribuzione totale relativa al FY23, seguendo le nuove Q&A EBA 2023_6887, ovvero includendo anche il riacquisto di azioni proprie non ancora autorizzato dagli azionisti e dall'autorità di vigilanza. Al fine di un confronto coerente a/a e FY/FY, il CET1 ratio per il FY22 e il 4Q22 riportato nel documento è da intendersi pro forma per tutte le distribuzioni relative al 2022, incluso il riacquisto di azioni dedotto dai fondi propri nel 1trim23.
[4] Distribuzione soggetta all'approvazione degli azionisti e dell'autorità di vigilanza.
[5] Calcolato sull'utile netto inteso come utile netto contabile aggiustato per gli impatti derivanti da DTA da perdite fiscali riportate a nuovo e da eventuali poste una tantum relative ad elementi strategici.
[6] Utile netto per il FY22 e per il FY23 come definito nelle note generali; utile netto sottostante per il FY21; utile netto per il periodo FY17-19 rappresentato come media aritmetica dell'utile netto di Gruppo proformato ad esclusione della Turchia e di Fineco, a fini di comparazione.