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Standard & Poor's ha assegnato il rating a UniCredit Banca d'Impresa

Per l'agenzia statunitense la banca corporate del gruppo UniCredit merita AA- per il credito a lungo termine e A1+ per quello a breve. Nel primo semestre 2005 crescono ancora impieghi e utile netto

L'agenzia statunitense Standard & Poor's ha reso noto di aver assegnato il rating AA- (long term) e A1+ ( short term) a UniCredit Banca d'Impresa.

Il rating della banca corporate del gruppo UniCredit è stato contestualmente posto sotto credit watch con implicazioni negative, riflettendo lo status del rating della capogruppo, impegnata nell'operazione Hvb.

Nel giudizio che accompagna l'assegnazione del rating, Standard & Poor's riconosce la centralità della banca basata a Verona all'interno del gruppo UniCredit.

Tra i punti di forza individuati dall'agenzia vi sono: la preminente posizione di Ubi all'interno del mercato corporate domestico; la robustezza dei processi di credit risk management, che si riflette positivamente sulla qualità dell'attivo; una soddisfacente profittabilità, sostenuta dalla forte efficienza operativa.

I fattori di debolezza vengono invece ascritti all'intrinseca esposizione alle difficoltà congiunturali italiane e all'alta concentrazione dei prestiti su singoli nominativi, caratteristica legata al ruolo di banca corporate del gruppo UniCredit.

Nella sua relazione, Standard & Poor's sottolinea come nel 2004 UniCredit Banca d'Impresa abbia contribuito al consolidato del gruppo per il 35 per cento in termini di prestiti erogati alla clientela e per il 28 per cento in termini di ricavi.

Oltre a evidenziare l'ottimo grado di efficienza raggiunto da Ubi, testimoniato da un cost income ratio del 29 per cento che si prevede stabile anche per l'anno in corso, nel suo report l'agenzia giudica positivamente la qualità dell'attivo, evidenziando la diversificazione settoriale e territoriale dei prestiti erogati e la modestia delle partite problematiche, coperte per altro con accantonamenti ritenuti adeguati dagli analisti di S&P.

Le prime stime relative ai conti semestrali di UniCredit Banca d'Impresa, che verranno esaminati dal Cda il prossimo 6 settembre, indicano per la banca guidata da Mario Aramini uno sviluppo a doppia cifra dei finanziamenti alle imprese, che supererebbero così quota 54 miliardi di euro, nonché un'ulteriore crescita dell'utile netto di periodo, che dovrebbe posizionarsi sopra i 270 milioni.


Verona, 24 agosto 2005