L'iniziativa dei Comitati Locali UniCredit Torino-Canavese, Valle d'Aosta, Alessandria-Asti-Cuneo, Pedemontana Lombarda in collaborazione con l'Associazione Torino Internazionale
Nord-Ovest, crocevia d'Europa:Logistica, ricerca, infrastrutture i fattori vincenti
A Genova il convegno "PASSAGGIO A NORD-OVEST. Imprese, Territori e Banche: una rete per l'Europa". Tra i partecipanti il Ministro per gli Affari Regionali e Autonomie Locali, Linda Lanzillotta e l'Amministratore Delegato di UniCredit, Alessandro Profumo
Da triangolo industriale a territorio dove si sperimenta il futuro delle reti europee. Il Nord-Ovest torna alla ribalta. Ma cosa significa la sua trasformazione? Quali nuove prospettive aprirà al Paese? E quali conseguenze porterà all'assetto complessivo dell'Italia, non solo dal punto di vista economico, ma anche culturale e politico? Queste le domande oggetto del convegno "PASSAGGIO A NORD-OVEST. Imprese, Territori e Banche: una rete per l'Europa" che si è svolto oggi pomeriggio a Genova a Palazzo Ducale nella Sala del Maggior Consiglio.
L'incontro si pone a chiusura di un percorso di riflessione e dibattito sul Nord-Ovest del Paese promosso dai Comitati Locali UniCredit Torino-Canavese, Valle d'Aosta, Alessandria-Asti-Cuneo, Pedemontana Lombarda e dall'Associazione Torino Internazionale, con il supporto dei quotidiani Il Secolo XIX, La Stampa e Il Sole 24 Ore.
Al centro del dibattito, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Ministro per gli Affari Regionali e Autonomie Locali, Linda Lanzillotta, e l'Amministratore Delegato di UniCredit, Alessandro Profumo:
- i fattori distintivi del modello di organizzazione produttiva del Nord-Ovest. L'evidenza di alcuni limiti del capitalismo italiano ha favorito la riscoperta dei vantaggi correlati alla dimensione medio-grande, nonché alla presenza dei grandi attori che con la loro azione producono beni pubblici e beni collettivi per la competizione territoriale. Risorse che, pure nel mutamento degli equilibri e degli assetti produttivi dello stesso Nord-Ovest, in questa area trovano maggiore diffusione e radicamento rispetto al resto del paese;
- i fattori che incentivano la cooperazione o che definiscono campi d'azione comune tra le città e tra i sistemi territoriali. Esistono già oggi alcuni temi sui quali grandi città e territori "di mezzo" hanno interesse a "fare squadra": le reti della conoscenza tra poli universitari e di ricerca, la gestione dei servizi metropolitani, i grandi assi e i nodi infrastrutturali. Particolare rilevanza, nel corso degli incontri, è stata attribuita alla necessità di capitalizzare i vantaggi posizionali del Nord-Ovest legati al sistema portuale ligure e alla direttrice che connette la pianura padana all'Europa Centro-Occidentale. Vantaggi che resteranno potenziali in assenza di un'adeguata piattaforma retro-portuale da realizzare a Nord degli Appennini;
- il problema dell'identità culturale del Nord-Ovest. Per fare sistema, tra città e territori, non è sufficiente la grammatica degli interessi materiali, ma occorre produrre capitale simbolico, denominatori culturali, visione collettiva. Esiste un'identità del Nord-Ovest? Quali iniziative e quali eventi possono contribuire a rafforzarla?
Il convegno ha voluto qualificare e fornire visibilità ai processi di crescente interdipendenza tra le città e tra queste e i sistemi territoriali che connotano lo spazio socioeconomico del Nord-Ovest.
L'ipotesi di un Nord-Ovest multipolare, che trae cioè forza dalla presenza di più polarità metropolitane per quanto differenti sotto il profilo dimensionale e della forza economica, e territoriale, vale a dire interpretato come macro regione di sistemi territoriali e non come triangolo di centri urbani, costituisce una prima fondamentale scelta di campo.
In altri termini: ciò che Milano rappresenta per la città infinita lombarda, il sistema multipolare Milano-Torino-Genova lo rappresenta per il sistema italiano a più alta concentrazione d'imprese, finanza, competenze, istituti di ricerca, saperi e infrastrutture strategiche per lo sviluppo.
Questo grande progetto di trasformazione economica, territoriale e culturale è anche un banco di prova per affrontare i complessi processi di ristrutturazione che i luoghi industriali pongono alle aree metropolitane.
Genova, 13 aprile 2007