FLAVIO FAVELLI NUOVO ARTISTA PER L'EDIZIONE 2009
IL PROGETTO ACROBAZIE, PROMOSSO DA UNICREDIT, NASCE NEL 2004 PER FAR CONOSCERE LE OPERE E GLI AUTORI DELL'ATELIER DI PITTURA ADRIANO E MICHELE, OSPITATO PRESSO L'OSPEDALE PSICHIATRICO FATEBENEFRATELLI DI SAN COLOMBANO AL LAMBRO
OBIETTIVI: CREARE RELAZIONI E VICINANZE TRA ARTE OUTSIDER E ARTE CONTEMPORANEA, TRA GLI AUTORI DELL'ATELIER DI PITTURA ADRIANO E MICHELE E I GIOVANI ARTISTI DELLA COLLEZIONE UNICREDIT, SUPERANDO ATTRAVERSO L'ARTE IL PREGIUDIZIO NEI CONFRONTI DELLA MALATTIA MENTALE
Bologna, gennaio 2009 - In occasione di Arte Fiera, nell'ambito del progetto Acrobazie - un'idea di Elisa Fulco, promossa da UniCredit - sono stati annunciati il nome del nuovo artista di Acrobazie#5, Flavio Favelli e i temi della nuova edizione.
L'iniziativa, che ha visto la partecipazione di Alessandro Profumo, si inquadra nell'ambito di una più ampia politica di intervento di UniCredit, sia nel settore culturale, come motore dello sviluppo civile ed economico, sia in campo sociale. UniCredit ha infatti scelto di investire per il quarto anno consecutivo in un progetto fuori dai luoghi consueti per dare visibilità a realtà marginali in cui l'arte funziona come elemento di socializzazione, di integrazione e di riscatto.
Attenta a valorizzare le specificità e le differenze presenti non soltanto tra culture di Paesi diversi, ma anche all'interno della nostra società, UniCredit ha aperto un filone di intervento che coniuga passione per l'arte e impegno sociale. L'intento del progetto sin dai suoi esordi è stato quello di spostare l'arte dal centro alle periferie e di investire positivamente in un luogo, l'ospedale psichiatrico, sul quale grava un pregiudizio sociale e culturale.
In linea con il progetto del 2008, Flavio Favelli lavorerà sul concetto di arte applicata e di design con l'ambizione di trasformare i motivi seriali dei disegni degli autori in oggetti da mettere in produzione. Il tema è quello del marchio e della bandiera, espressioni dell'italianità e dell'eccellenza ma anche simboli dal potere pervasivo in grado evocare sogni e delusioni: l'inclusione o l'esclusione economica e sociale da un mondo di privilegi e di diritti.
L'origine etimologica della parola brand, che nasce dal marchiare a fuoco gli animali e gli schiavi, più della parola marchio in italiano, tradisce la forza, e spesso la violenza, cui bisogna ricorrere per farsi un nome da imporre agli altri. Ma anche come gli stessi oggetti abbiano la capacità di segnarci a vita, nella memoria e nell'esperienza quotidiana. Una riflessione sottile sulla dialettica tra marchio ed etichetta, riconoscimento e anonimato.
Partendo dalle immagini classiche del Made in Italy (pubblicità, caroselli televisivi, oggetti icona), da proporre agli autori dell'Atelier come repertorio iconografico, l'obiettivo di Favelli è quello di indagare le ricadute identitarie dei principali marchi italiani che - consumati e metabolizzati da tutti noi - si trasformano in storie, in narrazioni private da restituire attraverso immagini, disegni, testi scritti, collages di oggetti e creazione di nuovi prodotti (ceramiche, tessuti etc).
E a fine mostra, come nelle precedenti edizioni di Acrobazie, un'opera di Flavio Favelli entrerà nella collezione di giovane arte di UniCredit mentre una selezione di lavori dell'Atelier si aggiungeranno alle oltre 100 opere di art outsider , attualmente allestite in sette filiali per il progetto Sharing Passions.
Nel corso dell'evento è stato inoltre presentato il catalogo Acrobazie#4 Francesco Simeti, edizioni Corraini, che attraverso le immagini restituisce il senso corale dell'installazione site specific realizzata da Simeti per lo spazio di San Colombano nel 2008 guidando il lettore alla scoperta dei temi della mostra: la creazione di una casa utopica e la relazione sempre più ambigua tra arte e natura.
Il risultato del progetto di Francesco Simeti, che ha il merito di avere introdotto in Atelier l'esperienza del design, è una complessa installazione in grado di raccontare i sogni e le proiezioni degli artisti di San Colombano che, vivendo all'interno dell'ospedale, immaginano spazi di libertà, case che finalmente accolgano tutti i loro desideri e la loro voglia di normalità: abitazioni con doppie esposizioni (mare e montagna), piscine a forma di quadrifoglio, castelli impenetrabili, complesse architetture e case astronavi, spesso arredate con oggetti iper-tecnologici per stare al passo con i tempi. E a testimoniare la qualità e l'interesse internazionale verso Acrobazie, una parte dell'installazione realizzata in occasione di Acrobazie#4 Francesco Simeti - la carta da parati "Volatili" e una selezione delle opere degli artisti dell'Atelier - sarà esposta dal 9 Aprile sino a fine maggio presso l'Artists Space di New York.
BIOGRAFIE
FLAVIO FAVELLI (Firenze, 1967) vive e lavora a Savigno (Bologna). Da una decina d'anni si è imposto nel panorama dell'arte contemporanea grazie ad collage di oggetti, installazioni site specific e interventi di arte pubblica, alcuni dei quali permanenti (Sede ANAS di Venezia, Palazzetto Foscari e Sala d'Attesa, Pantheon di Bologna, Cimitero Monumentale). Tra i principali progetti personali: Galleria Sales,Roma 2008; Fondazione Maison Rouge, Parigi 2007; Fondazione Sandretto Re Rabaudengo,Torino 2007; Projectspace176, Londra 2005, Museo Pecci, Prato 2005; IIC , Los Angeles 2004; Galleria Maze, Torino, 2003; Artinprogress, Berlino, 2002. Principali mostre collettive: Italics, Palazzo Grassi Venezia; XV Quadriennale di Roma; Elgiz Museum, Istanbul, 2008; Clandestini, 50^ Biennale di Venezia, 2003. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private.
ELISA FULCO (Palermo, 1971) è storico dell'arte, lavora come critico d'arte contemporanea, curatore di mostre e consulente per progetti culturali. E' attualmente consulente per Assolombarda, Museimpresa, Associazione Italiana dei Musei e degli Archivi di Impresa e dal 2008 curatore della Fondazione Borsalino per la pianificazione di attività culturali. Da diversi anni collabora con la rivista Flash Art Italia. Nel 2004 ha ideato il progetto Acrobazie, promosso da Unicredi dal 2006. Tra le principali mostre: Perdere la testa. Il cappello tra moda e follia, Museo del Cappello Borsalino, Alessandria, Palermo 2008, Roma, Rimini, 2009: Acrobazie#3 Sara Rossi, 2007; Acrobazie#2; Marcello Maloberti, Atelier Adriano e Michele, 2006, San Colombano al Lambro; Banditi. Sulle vie dell'Art Brut, mostra fotografica di Mario Del Curto, Palazzo Martinengo, Brescia, 2006; Acrobazie, Sandrine Nicoletta, 2004, Atelier Adriano e Michele, San Colombano al Lambro; Gabriele Basilico, Palermocittà, Palazzo San Bartolomeo, Palermo; Maria Lai, Scritture, Cantieri Culturali alla Zisa, Palermo.
L'ATELIER DI PITTURA ADRIANO E MICHELE è attivo dal 1996 con l'obiettivo di offrire ai pazienti ricoverati presso il Centro di riabilitazione psichiatrica Fatebenefratelli l'opportunità di dedicare il tempo della loro cura alla pratica artistica. Fondato dal dott. Giovanni Foresti, dal grafico Luciano Ferro, dalla storica dell'arte Bianca Tosatti, e dal pittore Michele Munno, che lo ha condotto fino al 2005, l'Atelier ha visto emergere numerosi talenti le cui opere sono da tempo presenti nelle principali collezioni pubbliche e private di Arte Outsider. Tra le principali esposizioni: Perdere la testa. Il cappello tra moda e follia, Museo del Cappello Borsalino, Alessandria, 2008; Nuove Follie, Galleria une sardine collée au mur, Genève, 2008; Ai margini dello sguardo. L'Arte Irregolare nella Collezione Menozzi. Chiostri di San Domenico, Reggio Emilia, 2007; Un'arte senza precedenti. Spazio Milano, UniCredit Group,Milano, 2007; Acrobazie#3 Sara Rossi, Atelier Adriano e Michele, 2007, San Colombano al Lambro; Io è un altro, Palazzo Ducale, Lucca, 2007; Acrobazie#2 Marcello Maloberti, Atelier Adriano e Michele, 2007; Banditi. Sulle vie dell'Art Brut, mostra fotografica di Mario Del Curto, Brescia, 2006; Outsider Art in Italia. Arte irregolare nei luoghi della cura, Progetto Itaca onlus, Finante, Semenzato, Milano, 2003; Carlo con Adriano e Michele, Lodi, 1997; Figure dell'anima. Arte irregolare in Europa, Pavia,Genova, 1998. Dal 2004, con il ciclo Acrobazie ideato da Elisa Fulco, l'Atelier ha intrapreso un percorso di dialogo e contaminazione con giovani protagonisti dell'Arte Contemporanea italiana (Sandrine Nicoletta, 2004; Marcello Maloberti, 2006, Sara Rossi, 2007). Le attività dell'Atelier sino al 2008 sono curate dalla storica dell'arte Teresa Maranzano e dall'educatrice Gabriella Vincenti. Dal 2009 sono gestite da Gabriella Vincenti e Laura Garzia, anch'essa educatrice.
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