Nei primi due mesi dell'anno UniCredit ha concesso nuovi finanziamenti per un totale di 1,9 miliardi a oltre 22 mila imprese, rispondendo positivamente alle richieste di nuova liquidità di tre imprese su quattro. Particolarmente significativo, inoltre, è il contributo dei finanziamenti erogati tramite la valorizzazione della garanzia dei Confidi: nei primi due mesi del 2009, essa ha consentito l'erogazione di circa 4.200 nuovi finanziamenti, per un totale di oltre 250 milioni, a riprova del ruolo positivo che i consorzi hanno nell'intensificare e facilitare il dialogo tra la banca e i territori in un momento delicato come questo.
Sono dati che testimoniano l'impegno di UniCredit nei confronti delle Pmi italiane, componente essenziale del tessuto produttivo del nostro Paese, e confermano la continuità nel finanziamento alle imprese da parte del gruppo, pur in presenza di un profondo cambiamento dello scenario economico. Le imprese attraversano un periodo complesso e la congiuntura economica sfavorevole influisce sulla loro propensione a fare nuovi investimenti. UniCredit registra infatti a inizio 2009 un calo di circa il 30% nella domanda di finanziamenti (16.319 a gennaio rispetto ai 24.426 di dicembre) in linea con un trend di diminuzione di richieste al sistema creditizio già iniziato nel corso del terzo trimestre 2008. In questo contesto, la banca sta concentrando i suoi sforzi su una maggiore capacità di valutazione, monitoraggio e consulenza alle imprese pur in presenza di un aumento della sofferenza dell'attività creditizia.
Queste e altre prospettive di sviluppo del rapporto tra aziende e banca sono state discusse nel convegno "IMPRESA ITALIA: il nostro impegno per le piccole imprese", tappa conclusiva di una due giorni che il gruppo UniCredit ha dedicato al confronto con le Associazioni di Categoria e i Confidi. Dopo il lancio del progetto Impresa Italia, la cui attuazione si sta realizzando sui vari territori italiani, UniCredit ha incontrato ieri in una serie di workshop i rappresentanti nazionali e locali delle Associazioni di Categoria (Casartigiani, CIA, CNA, Coldiretti, Compagnia delle Opere, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confindustria) e dei Confidi (CreditAgri, Fedart Fidi, Federascomfidi, Federconfidi, Fincredit) che lo scorso 5 novembre hanno firmato l'accordo quadro nazionale che ha dato il via al progetto.
Impresa Italia riparte dunque dalle specificità del territorio ed entra nella sua seconda fase, con oltre 140 convenzioni già attivate con Associazioni e Confidi locali. L'obiettivo è quello di non far mancare la disponibilità di credito, comprendendo la necessità di maggiore flessibilità da parte della banca nella concessione di finanziamenti. Con Impresa Italia, sono stati estesi i termini di anticipo fattura da 90 a 180 giorni, proprio alla luce dei cambiamenti del contesto economico, con l'obiettivo di fornire alle imprese un apporto consulenziale nell'individuare regole per migliorare il proprio profilo creditizio.
Impresa Italia non va intesa però come un'operazione di "credito facile": si tratta piuttosto di un finanziamento complessivo di 7 miliardi che consente di rendere disponibile nuova liquidità alle imprese di qualità del territorio e a quelle che, pur attraversando un periodo di crisi, dimostrano di saper seguire un progetto imprenditoriale in grado di sostenere la crescita. In questo le Associazioni di Categoria e dei Confidi giocano un ruolo fondamentale, data la loro capacità di supportare la qualità delle scelte creditizie della banca attraverso un'elevata conoscenza del territorio e un'attenzione ai settori a maggior rilevanza strategica per le singole aree locali.
Roma, 4 marzo 2009
Contatti:
UniCredit Group
Mario Calderoni - +39 06 67078706
UniCredit Retail Division
Renato Vichi - +39 335 6725071
Manrico Lucchi - +39 051 6404176 / +39 335 7929980
Biancamaria Verde - +39 06 67078658/ +39 335 6775663
UniCredit Corporate Banking
Michele Velo - +39 045 8081108