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Imprenditrici a lezione di export

Oggi a Milano l'Export Business School 2012 di UniCredit dedicato all'imprenditorialità femminile: 150 imprenditrici a confronto con esperti della Banca e docenti universitari per affrontare la sfida ai mercati esteri

 

 

L'Italia è al secondo posto in Europa per numero di imprese a conduzione femminile: sono 1,4 milioni infatti le imprese italiane guidate da una donna, con un tasso di crescita pari al 10,7%, contro lo 0,2% registrato dalle altre imprese*. Ad esse UniCredit ha dedicato un' edizione speciale dell' "Export Business School", il percorso formativo con focus sull'internazionalizzazione d'impresa che la banca promuove da oltre un anno sui territori italiani e che viene realizzato in collaborazione con Università e professionisti, con l'obiettivo di rafforzare la competitività delle piccole e medie imprese e di offrire gli strumenti per percorrere le strade dell'export in modo efficace e competitivo.

 

Export Business School - Imprenditorialità femminile, focalizzato sul mondo delle imprenditrici, si è svolto oggi a Milano, introdotto da una tavola rotonda dal titolo "L'export una chiave della crescita" in cui si è discusso di internazionalizzazione e di imprenditoria femminile con Federico Ghizzoni Amministratore Delegato di UniCredit, Monica Cellerino, Responsabile per il Territorio della Lombardia di UniCredit, Federico Grom, Rappresentante Legale di Gromart, Licia Mattioli, Amministratore Delegato Antica Ditta Marchisio, Jose Rallo, Responsabile Marketing & Controllo Gestione Donna Fugata e Veronica Squinzi, Global Development Director Mapei.

 

«La crescita delle imprese femminili deve essere incoraggiata perché le donne possono dare una risposta a questo difficile momento di crisi, contribuendo alla crescita della dinamicità imprenditoriale del nostro Paese - ha affermato Federico Ghizzoni, Amministratore Delegato di UniCredit. Oggi per le imprese è fondamentale diversificare il proprio business su differenti mercati al fine di poter competere e crescere, ma per farlo al meglio è necessario sviluppare delle competenze specifiche e avere una formazione dedicata. Abbiamo deciso di focalizzare questa edizione dell'Export Business School sull'imprenditoria femminile - ha concluso Federico Ghizzoni - per fornire alle imprenditrici un valido supporto formativo e opportunità di fare networking, discutendo anche con loro delle problematiche che spesso ancora ne ostacolano l'attività lavorativa»

 

Durante la giornata di formazione dell'Export Business School - Imprenditorialità femminile, le circa 150 imprenditrici intervenute hanno potuto discutere di nuovi modelli imprenditoriali, oltre ad approfondire, attraverso testimonianze dirette e studi di settore, la declinazione al femminile del fare impresa e le principali sfide dei mercati esteri. Docenti universitari ed esperti di UniCredit hanno infatti illustrato le principali tematiche da fronteggiare per una efficace espansione nei mercati esteri, come la corretta gestione della variabile culturale e la preparazione di un piano di marketing e il suo finanziamento.

 

«L'attuale situazione economica impone alle imprese italiane di seguire la strada dell'apertura commerciale oltre i confini nazionali - ha spiegato Monica Cellerino, Responsabile di Territorio per la Lombardia di UniCredit. Le imprese femminili esportatrici in Italia sono il 9,3%,  un dato migliore ad esempio rispetto alla Germania (7%) e alla Francia (5,4%). Si tratta di una buona notizia per il nostro Paese che deve però ancora dotarsi di regole, supporti e soluzioni che aiutino le donne a conciliare le esigenze familiari e lavorative come già accade in alcune positive esperienze di altri Paesi europei che hanno politiche del lavoro al femminile ben più avanzate. Proprio per questo abbiamo dedicato loro questa edizione speciale dell'Export Business School, con l'obiettivo di aiutare le loro imprese a sfidare al meglio i mercati internazionali»

 

Tra il 2011 ed il 2012 sono state 16 le edizioni dell' Export Business School realizzate sul territorio nazionale, che hanno coinvolto oltre 850 imprenditori. L'iniziativa si inquadra nell'ambito del più ampio impegno che UniCredit sta attuando in Italia con il progetto "In-formati" per supportare la crescita consapevole dei cittadini, delle imprese e delle comunità locali attraverso un capillare programma di educazione bancaria e finanziaria su tutto il territorio italiano.  Con Export Business School UniCredit conferma l'impegno a favorire l'internazionalizzazione delle imprese italiane, recentemente rilanciato dall'iniziativa UniCredit International, la nuova linea di servizi dedicata all'internazionalizzazione delle imprese che fa leva sull'unicità della rete di UniCredit nel mondo, e con la quale la banca si è prefissata l'obiettivo di accompagnare 20.000 aziende italiane all'estero nei prossimi tre anni. 

 

 

 

*Fonte: Dati Rapporto sull'imprenditoria Ocse 2011

 

 

 

 

Milano, 4 ottobre 2012