200 milioni per Mid-cap, 30 per le PMI e Mid-cap aderenti ai Contratti di Rete
Sono stati perfezionati lo scorso venerdì 22 novembre a Milano quattro nuovi accordi tra la Banca europea per gli investimenti (BEI) e UniCredit per finanziamenti a medio-lungo termine a imprese italiane per un totale di 230 milioni, che si aggiungono a quelli stipulati lo scorso giugno per un importo di 580 milioni.
La nuova iniziativa consolida ulteriormente i proficui rapporti tra BEI e UniCredit per continuare a dare supporto al sistema produttivo italiano.
Due sono i nuovi plafond messi a disposizione da Bei, il primo, destinato ai finanziamenti per le Mid-Cap (200 milioni), si aggiunge a quello già interamente utilizzato di 50 milioni e sottoscritto lo scorso giugno, il secondo di 30 milioni è destinato a imprese piccole, medie e Mid-Cap aderenti a Contratti di Rete.
Mid-Cap (200 milioni)
Al sostegno delle imprese Mid-Cap italiane saranno destinati, tramite l'intermediazione di UniCredit e UniCredit Leasing, 200 milioni di euro, con impiego di fondi BEI a condizioni di particolare favore.
I prestiti sono rivolti sia a nuovi investimenti sia a quelli in corso non ancora ultimati. Gli interventi - relativi ad aziende attive in tutti i settori produttivi: agricoltura, artigianato, industria, commercio, turismo e servizi - potranno riguardare l'acquisto, la costruzione, l'ampliamento e la ristrutturazione di fabbricati; l'acquisto di impianti, attrezzature, automezzi o macchinari; le spese, gli oneri accessori e le immobilizzazioni immateriali collegate ai progetti, incluse le spese di ricerca, sviluppo e innovazione; la necessità permanente di capitale circolante legata all'attività operativa.
Reti d'Impresa (30 milioni)
La Banca dell'Unione Europea mette a disposizione delle imprese tramite UniCredit e UniCredit Leasing 30 milioni di euro per il finanziamento di progetti di piccole, medie e grandi dimensioni localizzati in Italia ed appartenenti ad una Rete d'impresa ai sensi dell`articolo 3 della legge n.33/2009 (come di volta in volta modificata).
Gli investimenti devono essere destinati allo scopo comune previsto dai rispettivi contratti di rete e possono includere tutti gli investimenti e le spese realizzati o da realizzare in un tempo massimo di tre anni.
Milano, 25 novembre 2013