UniCredit, con un punteggio di 82/100 si posiziona ben al di sopra della media del settore, pari a 58/100, che include 34 banche a livello mondiale, di cui 10 rientrano nell'indice DJSI Europe e solo 2 sono italiane.
"Le aree in cui eccelliamo sui competitor premiano il nostro sistema di gestione del rischio, la quotidiana attenzione nei confronti del cliente e verso tutte le nostre persone - ha dichiarato Federico Ghizzoni, Amministratore Delegato di UniCredit. La nostra performance riflette il nostro impegno nel creare valore nei territori in cui operiamo ed è importante per consolidare i nostri risultati nel lungo termine. Inoltre, l'interesse degli investitori sarà sempre più focalizzato su temi quali una solida corporate governance e la trasparenza, che diverranno presto elementi distintivi per le imprese quotate."
In pochi anni è quasi raddoppiata la quota di investitori che applicano criteri sociali e ambientali nel fare le proprie scelte, privilegiando le imprese più sostenibili, con un portafoglio che è cresciuto, passando da 4.800 miliardi a 8.800 miliardi di euro tra il 2007 e il 2010 (dal 12% al 21% del mercato)*.
Federico Ghizzoni ha aggiunto: "Siamo soddisfatti, ma allo stesso tempo continueremo a lavorare sulle aree di miglioramento evidenziate. I nostri risultati sono il frutto dell'impegno di tutta l'organizzazione che, nel lungo termine, si orienterà verso una progressiva integrazione tra la rendicontazione finanziaria e non, con positivi impatti in termini di trasparenza e percepito dei nostri stakeholder".
*Fonte: EFAMA; Eurosif; Social Investment Forum Foundation; Social Investment Organization
Milano, 13 settembre 2013