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Studio 2014 sul settore bancario CEE

La ripresa economica dà un impulso ai prestiti nella CEE

  • La crescita dei prestiti nei prossimi anni dovrebbe essere trainata prevalentemente dal segmento corporate
  • L'aumento dei depositi sostiene la transizione del settore bancario CEE verso un "nuovo modello"
  • Il "nuovo modello" sarà caratterizzato da una struttura dei finanziamenti più sostenibile, con un rafforzamento della liquidità e un aumento delle riserve di capitale

L'Europa occidentale sta registrando segnali di ripresa economica e anche le attività commerciali nei paesi CEE stanno recuperando terreno. Contestualmente si rileva anche una ripresa tendenziale dei prestiti nella regione. Di seguito illustriamo alcuni dei risultati principali emersi nell'ultima indagine sul settore bancario CEE condotta in 13 Paesi dalla divisione CEE Strategic Analysis di UniCredit. Secondo l'indagine, il segmento corporate dovrebbe fungere da volano per la ripartenza del settore prestiti nel corso dei prossimi anni. Da fine 2012 si registra una lieve accelerazione delle concessioni di credito, mentre la crescita dei depositi si mantiene su livelli solidi, promuovendo in modo continuativo la graduale transizione del settore verso un nuovo modello bancario. Nonostante le numerose sfide, il comparto bancario CEE continua a generare una buona redditività, con un rendimento delle attività che supera di oltre il doppio quello dell'Europa occidentale.

 

Aumenta la produzione industriale, ma con una persistente disparità fra singoli Paesi CEE

"Il trend macroeconomico positivo più evidente emerso in Europa centro-orientale nel corso del 2013 è rappresentato dal rimbalzo del comparto industriale, che dovrebbe riconfermarsi anche nel 2014", ha dichiarato Gianni Franco Papa, Responsabile della divisione CEE di UniCredit. "I segnali di ripresa economica in Europa occidentale si stanno concretizzando in un aumento della produzione industriale nei Paesi CEE, anche se persiste una certa disparità a livello di singoli mercati". Nel 2013, la produzione industriale è cresciuta di oltre il 15% a/a in Ungheria, Slovacchia e Turchia, e più del 10% in Polonia e Romania. Presupponendo che l'espansione dell'export in Germania continui anche nel 2014, seguita da una ripresa in altre aree dell'UEM, gli analisti di UniCredit prevedono che il settore compirà ulteriori passi avanti nel prossimo futuro.

Secondo le stime, la crescita media complessiva del PIL reale nella regione dovrebbe raggiungere il 3,4% nel 2015-18, sovra-performando nettamente l'UEM che, nello stesso periodo dovrebbe fermarsi all'1,5%. Già nell'arco dei prossimi due anni la crescita economica dei Paesi CEE registrerà una lieve accelerazione nell'ordine del 2,0% nel 2014 e del 2,5% nel 2015.

 

Il rapporto prestiti-depositi nella regione è indicativo di bilanci più solidi

"Nell'immediato, il graduale miglioramento dell'attività economica nella regione sarà presumibilmente accompagnato da un'ulteriore accelerazione della crescita dei prestiti", ha sottolineato Gianni Franco Papa. "Questo rimbalzo sarà in larga misura trainato dal segmento corporate, con Russia e Turchia in testa".

 

 

La crescita dei depositi si attesta su livelli rassicuranti promuovendo la graduale transizione del settore bancario CEE verso un nuovo modello, caratterizzato da una struttura dei finanziamenti più sostenibile. Tra il 2008 e il 2013, il totale dei prestiti nella regione CEE è cresciuto del 20% con tassi di cambio costanti dopo il +113% del periodo 2005-08. Il volume complessivo dei depositi CEE è aumentato del 34% con tassi di cambio costanti tra il 2008 e il 2013 dopo il +55% segnato nel periodo 2005-08. Di conseguenza, il rapporto prestiti-depositi nella regione CEE è migliorato dal 114% al culmine della crisi finanziaria globale sino a raggiungere il 102% nel 2013, che testimonia una maggiore solidità dei bilanci.

 

Rischi di ribasso: incertezza sulla qualità degli asset e un controproducente eccesso di regole

"Nonostante le difficoltà, il settore bancario CEE continua a essere redditizio, in misura di gran lunga superiore ai Paesi principali dell'Europa occidentale", ha dichiarato Carmelina Carluzzo, Vice Responsabile della divisione CEE Stragic Analysis presso UniCredit. Nel 2013, il rendimento medio delle attività nelle banche CEE è stato pari all'1,5% con punte del 2,0% in Turchia e minimi a -2,1% in Slovenia. In confronto, il rendimento medio delle attività presso le banche tedesche è stato pari allo 0,3% nel 2013, mentre gli istituti bancari B(R)IIC hanno fatto registrare valori compresi tra il 2,5% e lo 0,9%.

 

"Tra le principali sfide, sono in particolare l'incertezza sulla qualità degli asset e il tenore elevato delle regole internazionali e locali a gettare un'ombra sul nostro scenario", ha commentato Carmelina Carluzzo. Ciò nonostante, l'incidenza degli incagli su impieghi dei paesi CEE dovrebbe tuttavia gradualmente migliorare nel corso di quest'anno. Per quanto riguarda il rischio rappresentato da un controproducente eccesso di regole, gli esperti raccomandano una maggiore armonizzazione all'interno della regione.

 

UniCredit mantiene la leadership nei Paesi CEE e riconferma il suo impegno nella regione

"L'importanza dell'Europa centro-orientale è indiscutibile, sia in termini di crescita economica che di redditività del settore", ha concluso Gianni Franco Papa, Responsabile della divisione CEE di UniCredit. "Per questo motivo è mia ferma intenzione riconfermare l'impegno di UniCredit nella regione". La diversificazione a livello geografico ha dimostrato di essere uno strumento utile per gestire al meglio le oscillazioni del ciclo economico, ma in questa fase si rende necessaria una parziale trasformazione del modello di business delle banche al fine di garantirne la redditività.  UniCredit ha già predisposto numerosi progetti finalizzati a dare nuovi orientamenti alle sue attività bancarie nei paesi CEE, quali ad esempio il passaggio a UniCredit dei clienti retail di AXA Bank in Repubblica Ceca o l'acquisto di ulteriori asset, sempre nel ramo retail, da UBS in Romania. Queste iniziative dimostrano che il Gruppo ha forti capacità di esecuzione ed è perfettamente in grado di realizzare i piani strategici annunciati.

 

Attualmente, UniCredit ha un Core Tier 1 capital ratio pari all'11,71% e vanta una rete internazionale con filiali in circa 50 Paesi. Il Gruppo è impegnato in prima linea a sostenere lo sviluppo dei rapporti commerciali e delle attività transnazionali dei clienti, grazie alle sue banche locali, presenti in 20 Paesi, che operano secondo un modello interconnesso. Ha una conoscenza unica e approfondita dei vari mercati CEE e serve circa 10.500 clienti corporate attivi in Germania, Italia e Austria con interessi nella regione CEE. Lo staff di UniCredit persegue standard di servizio di alta qualità e si adopera per mantenere la posizione di leadership che il Gruppo vanta nella regione CEE, garantendo sempre un'elevata soddisfazione della clientela.

 

 

Vienna, 14 gennaio 2014