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UniCredit, in crescita del 7,6% il sostegno della banca al vitivinicolo italiano

UniCredit ribadisce il proprio sostegno al vino italiano sui mercati internazionali, aumentando il credito in controtendenza rispetto al sistema

 

A un anno di distanza dall'annuncio del piano integrato di sostegno al mondo vitivinicolo, avvenuto nel contesto del Vinitaly, UniCredit ha riunito oggi alla Fiera di Verona alcuni tra i principali operatori italiani del settore per illustrare loro i risultati dell'iniziativa e confrontarsi sugli sviluppi futuri.

 

Erano presenti al tavolo: il Country Chairman Italy di UniCredit Gabriele Piccini, il presidente di Verona Fiere Ettore Riello e i rappresentanti delle aziende vinicole Allegrini, Azienda Poliziano, Az. Agr. Luigi Rubino, Berlucchi, Cantina Arnaldo Caprai, Cantine La Argiolas, Cantine Ferrari Cantine Mezzocorona, Cantine Planeta, Cantine Rallo, Cantine Zenato, Consorzio 'I Vini del Piemonte", G.I.V, Marchesi Antinori, Marchesi de' Frescobaldi, Masi Agricola, Poderi Gianni Gagliardo, Spumante Valdo

Proprio un anno fa la banca lanciava l'iniziativa 'UniCredit International per il vino', il progetto che, attraverso un accordo di collaborazione siglato con le principali associazioni di categoria del settore  (Coldiretti, CIA, Confagricoltura) mirava a consolidare e sostenere la crescita del comparto vitivinicolo italiano.

 

L'attenzione verso le piccole e medie aziende vinicole ha portato UniCredit ad organizzare, nel solo 2013, oltre 2000 incontri 'B2b', con il coinvolgimento di oltre 280 produttori provenienti da tutta Italia e di 180 buyer tedeschi, russi, polacchi e asiatici e 10 forum di orientamento, veri e propri tavoli di ascolto e confronto operativo con gli operatori del settore destinati alla filiera vitivinicola, che hanno visto la partecipazione di 750 imprese.

 

Un'ulteriore conferma di ciò viene dai numeri relativi al sostegno creditizio nei confronti del settore: nell'anno appena trascorso UniCredit ha aumentato il proprio stock di impieghi del 6,8%, attestandosi 650 milioni di euro, aumentando così la propria quota di mercato di quasi un punto percentuale (18,9%).  In particolare, riferendoci agli affidamenti effettivamente utilizzati dalle imprese, UniCredit ha visto una crescita del 7,6% rispetto alla diminuzione del 5,2% a livello di sistema. 

"L'impegno nei confronti del comparto vitivinicolo - dichiara Gabriele Piccini, Country Chairman Italy di UniCredit - e di tutta la filiera agroalimentare è per noi strategico. Il peso specifico di tali settori, in termini di fatturato, quote di export e occupati, sull'economia nazionale e il valore reputazionale dei marchi italiani all'estero sono infatti tali da rendere l'agroalimentare uno dei driver di crescita irrinunciabili per il nostro Paese. UniCredit non vuole solo diventare il sostenitore principale delle imprese del settore ma anche essere percepita dalle aziende come un partner di riferimento per strutturare progetti di crescita sostenibile, anche sui mercati esteri".

 

"Siamo  onorati che Unicredit abbia scelto Veronafiere per ribadire il suo sostegno al vino italiano - sostiene Ettore Riello, Presidente di VeronaFiere --, dopo aver lanciato proprio a Verona le più importanti iniziative  per il supporto agli operatori del settore. E' un segnale che cogliamo con grande fiducia:  fiere, banche, assicurazioni, associazioni di categoria, istituzioni  hanno infatti l'opportunità, in questo momento di grande incertezza,  di essere tutte assieme in prima linea per supportare le imprese  italiane ed il Made in Italy, la nostra più grande risorsa. Per Veronafiere iniziative come questa rappresentano lo  sforzo quotidiano per  essere vera piattaforma di business, promozione, comunicazione e relazioni a livello globale, uno sforzo che ancor più ci vede coinvolti quando si tratta di agroalimentare, comparto in cui Veronafiere detiene il 45% dell'intera offerta fieristica nazionale dedicata, con un'esperienza ultra centenaria".

 

"L'iniziativa è stata colta positivamente dal mondo del vino e se ne spiega l'immediato successo - sottolinea Sandro Boscaini, Presidente Consiglio Territorio Nord Est di UniCredit e Presidente e Ad di Masi Agricola  -; tiene conto infatti di due peculiarità del settore: il grande numero di operatori medi e piccoli, rappresentanti la variegata realtà del vigneto e della cantina Italia in fase di forte ristrutturazione e crescita, e ancora il sempre maggiore consolidamento delle differenti professionalità in capo agli operatori. Oggi il ciclo produttivo aziendale dalla vigna alla tavola e conseguentemente l'impegno finanziario che comporta, è una realtà che non può essere ignorata dal sistema bancario".

 

Di recente UniCredit ha anche lanciato un progetto più vasto, dedicato all'intero settore agroalimentare italiano: 'UniCredit per l'Agricoltura' prevede nuove linee di credito per un ammontare che, nel biennio 2014-15, potrà arrivare a 1 miliardo di euro.

 

Per sostenere lo sviluppo e gli investimenti del settore agricolo UniCredit ha integrato l'ampia gamma di prodotti già disponibili con una soluzione  specifica: Agribond, destinato alle imprese agricole, con un plafond di 600 milioni di euro per il periodo 2014-2015. Il finanziamento di credito agrario AgriBond, nato dall'accordo tra SGFA (Società di Gestione Fondi per l'Agroalimentare) e UniCredit, è un finanziamento di tipo "Tranched Cover" destinato alle micro, piccole e medie Imprese agricole, ed è il primo intervento di questo tipo mai effettuato in Italia in questo settore. Questo prodotto è finalizzato a supportare investimenti funzionali all'attività aziendale, della durata di 6 anni, anche se sostenuti nei 12 mesi antecedenti la data della stipula del mutuo.

 

 

Verona, 8 aprile 2014