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UniCredit: risultati di Gruppo 3trim 2014

UTILE NETTO A €722 MLN NEL 3TRIM14 (+79,0% TRIM/TRIM O +16,7% ESCLUSA LA TASSAZIONE SULLAQUOTA IN BANKIT) E A €1,8 MLD NEI 9M14 (+81,3% 9M/9M)

 

QUALITÀ DELL'ATTIVO CONFERMATA CON CREDITI DETERIORATI LORDI STABILI NEL TRIMESTRE E TASSO DI COPERTURA AL 51%, IN LINEA CON LEMIGLIORI BANCHE EUROPEE

 

SOLIDA POSIZIONE PATRIMONIALE CON CET1 RATIO FULLY LOADED A 10,4% E TRANSITIONAL A 10,8%

 

IL COMPREHENSIVE ASSESSMENT CONFERMA UCG TRA LE MIGLIORI BANCHE IN EUROPA CON UN IMPATTO DA AQR TRA I PIÙ CONTENUTI E UN SURPLUS DI CAPITALE CET1 PARI A OLTRE €10 MLD

 

UTILE NETTO DELLA BANCA IN ITALIA A €0,6 MLD (+6,7% TRIM/TRIM) CON €2,8 MLD DI NUOVI CREDITI A MEDIO-LUNGO TERMINE EROGATI NEL 3TRIM14, CA. €9 MLD NEI 9M14 (+51,9% 9M/9M)

 

OTTENUTI €7,8 MLD DI TLTRO A CONFERMA DELL'IMPEGNO DI UCG A SOSTENERE L'ECONOMIA REALE

 

FORTE CONTRIBUTO DI CEE & POLONIA CON UTILE NETTO DI €0,4 MLD NEL 3TRIM14 (+6,6% TRIM/TRIM)

 

CREDITI LORDI NON-CORE ANCORA IN CALO DI €1,3 MLD NEL 3TRIM14 (-1,6% TRIM/TRIM, -9,4% 9M/9M)

 

 

Buona performance trimestrale in tutte le divisioni, con un utile netto di €722 mln nel 3trim14, che porta l'utile netto nei 9m14 a €1,8 mld (+81,3% 9m/9m) e un RoTE (1) annualizzato del 6,0%, in linea con gli obiettivi.

 

Il CET1 ratio fully loaded[2] si attesta a 10,4% e il CET1 ratio transitional a 10,8%. Il total capital ratio transitional è pari a 14,9% e il leverage ratio sale a oltre 4,7% su base fully loaded e a 5,2% transitional.

 

L'esercizio del Comprehensive Assessment ha evidenziato la solidità patrimoniale di UniCredit, confermando la validità dei sistemi di controllo del rischio. UniCredit vanta uno tra i migliori risultati con un impatto da AQR di gran lunga inferiore rispetto alle banche sottoposte all'esercizio[3] e, includendo le misure di rafforzamento patrimoniale già effettuate al 3trim14, il CET1 ratio pro-forma 2016 nello Scenario Avverso si attesta al 7,9%, corrispondente a un surplus di capitale di oltre €10 mld.

 

La qualità dell'attivo del Gruppo si conferma solida, con i crediti deteriorati lordi sostanzialmente stabili nel trimestre. Il tasso di crescita annuo dei crediti deteriorati lordi è in costante calo dal 1trim13. Gli accantonamenti su crediti si riducono nel trimestre per effetto di alcune poste non ricorrenti per ca. €500 mln ma il tasso di copertura dei crediti deteriorati rimane elevato al 51,0%, in linea con le migliori banche europee.

 

La Core Bank registra un utile netto di €1,1 mld anche nel 3trim14, totalizzando €3,1 mld nei 9m14 [4] (+13,0% 9m/9m). I ricavi risentono della stagionalità estiva ma sono in crescita su base annua e i costi sono in calo così come gli accantonamenti su crediti. Tutte le divisioni hanno contribuito positivamente al risultato della Core Bank. Il Commercial Bank Italy si conferma primo contributore all'utile, seguito da CEE & Polonia e da CIB.

 

I nuovi crediti a medio lungo termine in Italia confermano il trend positivo con €2,8 mld erogati nel 3trim14, nonostante la stagionalità, per un totale di €8,7 mld nei 9m14 (+51,9% 9m/9m) trainato della crescita dei mutui residenziali (+139,4% 9m/9m) e dei crediti alle imprese (+65,3% 9m/9m).

 

La riduzione del portafoglio Non-Core procede in modo soddisfacente, con crediti lordi pari a €79,7 mld (-€1,3 mld trim/trim e -€8,2 mld a/a).


L'11 novembre il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato i risultati dei 9m14. Federico Ghizzoni, Amministratore Delegato di UniCredit dichiara: "I risultati di Gruppo del trimestre e dei primi nove mesi ci portano molto vicini al nostro obiettivo di utile netto di €2 miliardi nel 2014 che confermiamo. Siamo molto soddisfatti di questo andamento positivo, nonostante un contesto macroeconomico ancora difficile. Ciò è frutto soprattutto delle azioni manageriali alla base del Piano Strategico 2013-18 focalizzato su innovazione e crescita. Siamo una delle più solide banche commerciali europee: il Comprehensive Assessment ha confermato la nostra capacità di resistenza in scenari macroeconomici avversi e ha ribadito la nostra solidità patrimoniale. Dal 4 novembre la BCE ha assunto la vigilanza sulle maggiori banche continentali. Questo cambiamento sarà certamente positivo per UniCredit: la nostra dimensione internazionale rappresenterà sempre più un vantaggio competitivo".

 

 

3TRIM14 PRINCIPALI DATI FINANZIARI

 

GRUPPO

  • Utile netto: €722 mln (+16,7% trim/trim esclusa la tassazione su BankIT, +254% a/a) e 6,8% RoTE
  • Ricavi: €5,6 mld (-3,2% trim/trim, -2,0% a/a)
  • Costi totali: €3,4 mld (-0,3% trim/trim, -1,2% a/a)
  • Qualità dell'attivo: accantonamenti su crediti a €754 mln (-24,9% trim/trim, -49,1% a/a);rapporto crediti deteriorati netti/ totale crediti netti a 8,7%, tasso di copertura 51,0%
  • Patrimonio di vigilanza (5): CET1 ratio fully loaded a 10,4%; CET1 ratio transitional a 10,8%, Tier 1 ratio transitional a 11,6%, total capital ratio transitional a 14,9%

CORE BANK (6)

  • Utile netto: €1,1 mld (+11,1% trim/trim, +26,0% a/a)
  • Ricavi: €5,5 mld (-3,2% trim/trim, +2,4% a/a)
  • Costi totali: €3,3 mld (-0,2% trim/trim, -1,2% a/a) con un rapporto costi/ricavi del 60%
  • Qualità dell'attivo: accantonamenti su crediti a €244 mln (-59,5% trim/trim, -58,2% a/a), costo del rischio a 23pb

9M14 PRINCIPALI DATI FINANZIARI

 

GRUPPO

  • Utile netto: €1,8 mld (+81,3% 9m/9m) e 6,0% RoTE
  • Ricavi: €16,9 mld (-3,9% 9m/9m)
  • Costi totali: €10,3 mld (-1,7% 9m/9m)
  • Qualità dell'attivo: accantonamenti su crediti a €2,6 mld (-38,0% 9m/9m)

 

CORE BANK (6)

  • Utile netto: €3,1 mld (+13,0% 9m/9m)
  •  Ricavi: €16,6 mld (+0,3% 9m/9m)
  • Costi totali: €9,9 mld (-1,9% 9m/9m) con un rapporto costi/ricavi del 59%
  • Qualità dell'attivo: accantonamenti su crediti a €1,4 mld (-20,7% 9m/9m); costo del rischio a 43pb

GRUPPO UNICREDIT - RISULTATI 3TRIM14

 

Utile netto a €722 mln corrispondente a un utile netto pari a €1,8 mld nei 9m14 (+81,3% 9m/9m) e a un RoTE1 annualizzato del 6,0%.

 

Totale dell'attivo in crescita a €858 mld (+€19,3 mld o +2,3% trim/trim) principalmente per l'incremento registrato nei crediti verso banche (+€11,0 mld o +15,2% trim/trim in parte compensato dalla variazione nei debiti verso banche) e per la crescita delle attività finanziarie di negoziazione (+€8,9 mld o +10,6% trim/trim) dovuta alle variazioni dei tassi di mercato e controbilanciata dalla simmetrica variazione nelle passività finanziarie di negoziazione. Il rapporto RWA/ totale dell'attivo rimane stabile a 47%.

 

Patrimonio netto tangibile in aumento a €45,9 mld (+€2,4 mld o +5,4% trim/trim) grazie all'emissione di Additional Tier 1 per €1,0 mld, alla quotazione di Fineco per €0,6 mld e all'utile netto di periodo.

 

Funding gap in ulteriore contrazione a €23,3 mld (con un miglioramento di €3,4 mld trim/trim, pro-forma per la riclassificazione di DAB secondo i principi contabili IFRS 5).

 

La qualità dell'attivo conferma la resilienza del portafoglio, con crediti deteriorati lordi sostanzialmente stabili a €83,5 mld (+1,3% trim/trim, stabili a/a) e un elevato tasso di copertura al 51,0%. Le sofferenze sono in leggera crescita a €50,6 mld (+2,1% trim/trim) con un tasso di copertura che sale a 61,8% (+71pb trim/trim). Gli altri crediti deteriorati si confermano stabili a €32,9 mld (+0,1% trim/trim) con un tasso di copertura in calo a 34,3% (-201 pb trim/trim) principalmente per effetto della ricalibrazione della copertura del portafoglio crediti incagliati in Italia che scende da 39,1% a 36,2%. Tale livello è comunque ben superiore alla media delle maggiori banche italiane pari a 20,7%[7].

 

Il CET1 ratio fully loaded2 si attesta a 10,35%, pro-forma per la cessione di DAB (+8pb), con il contributo della quotazione di Fineco (+16pb) e degli utili capitalizzati[8] (+14pb) parzialmente compensato dalla variazione degli RWA (-6pb) e delle riserve e altri elementi (-9pb). Il CET1 ratio transitional pro-forma si attesta a 10,81%. Il Tier 1 ratio e il total capital ratio transitional pro-forma si attestano rispettivamente a 11,64% e 14,90%.

 

Il leverage ratio Basel 3 fully loaded si rafforza a oltre 4,7% e a 5,2% transitional, tra i migliori in Europa, a conferma dell'elevata solidità patrimoniale di UniCredit.

 

Il TLTRO ottenuto alla prima asta della BCE è pari a €7,8 mld[9] e rappresenta il massimo dell'allocazione consentita per l'Italia. A partire dall'inizio di ottobre sono stati erogati ca. €3 mld di crediti alle imprese corporate e alle PMI, in linea con le attese. La richiesta di ulteriori fondi alla prossima asta di dicembre è attualmente in fase di valutazione.

 

Il funding plan 2014 è stato ridimensionato alla luce delle condizioni dei mercati dei capitali e dell'impatto sulla liquidità dei nuovi strumenti della BCE. Ad oggi, UniCredit ha rimborsato LTRO per €17,1 mld e i restanti €9,0 mld saranno gradualmente rimborsati.

 

Il Comprehensive Assessment ha dimostrato la solidità patrimoniale di UniCredit: l'impatto dell'AQR sul CET1 ratio transitional è di gran lunga inferiore alla media delle banche sottoposte all'esercizio3 (-19pb vs. -40pb) e, incluse le misure di rafforzamento patrimoniale effettuate nei 9m14, il CET1 ratio transitional pro-forma 2016 nello Scenario Avverso è pari a 7,9%, corrispondente a un surplus di capitale di oltre €10 mld.

CORE BANK - RISULTATI 3TRIM14

 

L'utile netto si attesta a €1,1 mld (+11,1% trim/trim, +26,0% a/a)[10] corrispondente ad un utile netto di €3,1 mld nei 9m14 (+13,0% 9m/9m) e a una redditività annualizzata rettificata per il rischio[11] (RoAC) del 12%. Al risultato della Core Bank nel 3trim14 hanno maggiormente contribuito Commercial Bank Italy con un utile netto di €617 mln (+6,7% trim/trim e 33% RoAC), CEE & Polonia con €418 mln (+6,6% trim/trim e 21% RoAC) e CIB con €275mln (+29,4% trim/trim e 18% RoAC).

 

Il risultato netto di gestione[12] in aumento a €2,0 mld (+10,4% trim/trim, +34,6% a/a) grazie alla solidità della base ricavi, alla forte disciplina sui costi e minori accantonamenti su crediti. Il risultato netto di gestione totalizza €5,4 mld nei 9m14 (+12,5% 9m/9m).

 

I ricavi12 si attestano a €5,5 mld nel 3trim14 (-3,2% trim/trim a causa della stagionalità, +2,4% a/a) e a €16,6 mld nei 9m14 (+0,3% 9m/9m). Hanno maggiormente contribuito al risultato trimestrale Commercial Bank Italy con €2,0 mld (-6,0% trim/trim, +4,1% a/a), CEE & Polonia con oltre €1,5 mld (+5,9% trim/trim, -7,5% a/a) e Asset Management con €0,2 mld (+3,9% trim/trim, +11,0% a/a).

 

Il margine di interesse ammonta a €3,1 mld, oltre €9,2 mld nei 9m14 (-1,9% trim/trim, +4,5% a/a e +4,6% 9m/9m), con un risultato trimestrale influenzato principalmente dal taglio dei tassi di mercato, parzialmente compensato dal re-pricing delle passività.

 

I crediti verso clientela restano sostanzialmente stabili a €420,8 mld (-0,7% o -€2,8 mld trim/trim[13]), con la componente controparti istituzionali e di mercato in calo (-3,7% trim/trim) e i prestiti commerciali in sostanziale tenuta (-0,4% trim/trim) nonostante la stagionalità.

 

I nuovi crediti a medio lungo termine erogati in Italia confermano il trend positivo dei trimestri precedenti, con oltre €2,8 mld erogati nel 3trim14 (-9,9% trim/trim a causa della stagionalità, ma +50,9% a/a). Il totale delle nuove erogazioni raggiunge €8,7 mld nei 9m14 (+51,9% 9m/9m), trainato dalla crescita dei mutui residenziali (+139,4% 9m/9m) e dei crediti alle imprese (+65,3% 9m/9m).

 

La raccolta diretta[14] è stabile a €444,7 mld (-0,2% trim/trim), con la raccolta commerciale in crescita (+1,4% o +€5,5 mld trim/trim) che compensa la diminuzione registrata dalle controparti istituzionali e di mercato (-10,1% trim/trim o -€6,2 mld trim/trim).

 

Le commissioni ammontano a €1,8 mld (-4,6% trim/trim, +4,6% a/a) e superano €5,5 mld nei 9m14 (+4,8% 9m/9m), con la dinamica trimestrale che risente della stagionalità.

 

Dividendi e altri proventi[15] si attestano a €203 mln (-34,3% trim/trim, -29,6% a/a) e a €0,7 mld nei 9m14 (-16,3% 9m/9m) influenzati dalla stagionalità (ad esempio, i dividendi sulla quota in Banca d'Italia contribuivano per €84 mln nel 2trim14). Yapi Kredi riporta ancora un'ottima performance trimestrale (€93 mln [16] rispetto a €86 mln del 2trim14).

 

I ricavi da negoziazione aumentano a €388 mln (+23,5% trim/trim, -0,4% a/a) grazie alla solidità del customer business.

 

I costi totali scendono ancora a €3,3 mld (-0,2% trim/trim, -1,2% a/a) attestandosi a €9,9 mld nei 9m14 (-1,9% 9m/9m) con un rapporto costi/ ricavi del 59%. In linea con gli obiettivi di riduzione dei costi del Gruppo, nel 3trim14 il numero degli sportelli è diminuito di 100 unità (-377 a/a escludendo Yapi Kredi) e il numero dei dipendenti di ca. 600 (ca. -2.200 a/a). Hanno contribuito principalmente alla riduzione dei costi nel 3trim14 Commercial Bank Italy con costi totali di €978 mln (-1,6% trim/trim, -4,1% a/a) con 168 sportelli chiusi dal 3trim13 e una riduzione nel numero dei dipendenti di 318 nel 3trim14 (-465 dal 3trim13) e Commercial Bank Austria con costi totali di €351 mln (-3,9% trim/trim, +1,4% a/a) grazie ad un calo registrato nelle spese per il personale.

 

Gli accantonamenti su crediti diminuiscono a €244 mln (-59,5% trim/trim e -58,2% a/a) grazie all'effetto positivo di alcuni elementi straordinari che pesano complessivamente per ca. €200 mln, tra cui i recuperi legati a un'esposizione rilevante in Germania e la ricalibrazione della copertura del portafoglio crediti incagliati in Italia. Gli accantonamenti su crediti ammontano a €1,4 mld nei 9m14 (-20,7% 9m/9m), con un costo del rischio pari a 43pb.

 

Gli accantonamenti per rischi e oneri si attestano a €146 mln. Nei 9m14, ammontano a €287 mln inclusivi di €107 mln registrati a causa della nuova legge in Ungheria che stabilisce l'abolizione del bid/ offer spread sui crediti retail in valuta estera. I costi di ristrutturazione ammontano a €2 mln e i profitti netti da investimenti a €46 mln.

 

Le imposte sul reddito ammontano a €545 mln nel trimestre, con una aliquota fiscale effettiva del 29,3%.


NON CORE - RISULTATI 3TRIM14

 

I crediti lordi scendono a €79,7 mld (-€1,3 mld o -1,6% trim/trim) in linea con gli obiettivi, di cui circa il 29% o €23,1 mld di crediti in bonis e circa il 71% o €56,6 mld di crediti deteriorati. Su base annuale i crediti lordi sono diminuiti di €8,2 mld (-9,4% a/a) grazie alla riduzione delle esposizioni, alle cessioni di portafogli di crediti deteriorati e al passaggio di alcune posizioni nel perimetro della Core Bank[17].

 

I crediti deteriorati lordi sono in leggero aumento di €0,8 mld (+1,5%

trim/trim, -0,8% a/a) per effetto della naturale migrazione a sofferenza del portafoglio e per la mancanza di cessioni significative nel 3trim14. Il tasso di copertura si mantiene elevato a 51,9%. Le sofferenze lorde ammontano a €36,4 mld, in leggero aumento trim/trim e con un tasso di copertura in crescita al 62,0%.

 

Il risultato netto in forte miglioramento a/a, si attesta a -€382 mln nel 3trim14. 

ricavi ammontano a €79 mln ma il confronto con il trimestre precedente risente di poste non ricorrenti negative del 2trim14. I costi diminuiscono a €141 mln (-3,3% trim/trim, -2,4% a/a). Gli accantonamenti su crediti sono pari a €509 mln (+27,2% trim/trim, -43,2% a/a) e beneficiano di un contributo positivo straordinario per ca. €300 mln che comprende varie poste non ricorrenti, quali la ricalibrazione della copertura dei crediti incagliati in Italia oltre ad alcune poste negative tra cui la maggior parte degli accantonamenti addizionali per l'AQR[18].

 

 

DATI DIVISIONALI - RISULTATI 3TRIM14

 

Commercial Bank Italy con un utile netto di €0,6 mld (+6,7% trim/trim) e un RoAC superiore al 33%, vanta la miglior performance tra le divisioni per il terzo trimestre consecutivo. I ricavi si confermano solidi nonostante la stagionalità tipica del terzo trimestre (-6,0% trim/trim ma +4,1% a/a). I costi continuano a scendere (-1,6% trim/trim, -4,1% a/a) in linea con gli obiettivi del Piano Strategico.

 

CEE & Polonia chiudono con un utile netto di €0,4 mld (+6,6% trim/trim) e un RoAC del 21% grazie al margine di intermediazione in crescita (+4,1% trim/trim) in tutti i paesi della CEE e al contributo positivo dei ricavi da negoziazione (+34,2% trim/trim), che insieme a minori accantonamenti su crediti compensano ampiamente l'impatto negativo dovuto all'introduzione della legge sui prestiti in valuta in Ungheria. I crediti alla clientela salgono a €84,8 mld (+0,8% trim/trim, +2,4% a/a) e la raccolta diretta a €79,8 mld (+3,9% trim/trim, +9,8% a/a).

 

CIB. Il continuo sforzo commerciale e la buona crescita della base clienti supportano la generazione dei ricavi nonostante un contesto operativo sfidante e la tipica stagionalità del terzo trimestre. Questo ha consentito di rafforzare il posizionamento competitivo di CIB che si colloca al secondo posto nelle classifiche EMEA Loan & Bonds in € rispetto al quarto posto dell'anno scorso[19], grazie soprattutto alla resilienza nell'attività nei prestiti sindacati, in cui la quota di mercato di CIB è aumentata da 4,2% a 4,5%nel corso dell'anno. Con un RoAC al 18% e un rapporto costi/ ricavi del 52% nel 3trim14, la divisione si conferma essere una delle piattaforme di corporate e investment banking più efficienti del mercato. Gli RWA sono stabili rispetto al trimestre precedente a €70 mld.


 

 

RATING

file

In data 24 marzo 2014, S&P ha confermato i rating compresi "BBB/A-2" a lungo e breve termine con outlook negativo invariato.

 

In data 9 settembre 2014, Moody's ha proposto nuovi criteri per le banche che potrebbero avere impatto sul rating. L'outlook negativo era stato assegnato il 29 maggio quando Moody's aveva cambiato l'outlook di 82 banche europee, in ottica di revisione del supporto sistemico da parte dell'agenzia.

 

In data 13 maggio 2014, Fitch ha confermato i rating "BBB+/F2" con outlook negativo invariato.

 

Note:

 

1) RoTE = Utile netto/ Patrimonio netto tangibile medio. Il patrimonio netto tangibile esclude €1,9 mld di Additional Tier 1 e l'utile annualizzato.

2) CET1 ratio fully loaded stimato pro-forma sulla base della comprensione del quadro normativo che entrerà in vigore dal 2019, anticipando quindi pienamente tutti gli effetti della normativa che saranno introdotti gradualmente. I coefficienti patrimoniali pro-forma per l'inclusione dell'utile del 3trim14 al netto del dividendo. I CET1 ratio sono pro forma per la cessione di DAB.

3) Circa 130 banche coinvolte nel Comprehensive Assessment.

4) L'utile netto della Core Bank esclude la modifica dell'imposta sostitutiva sulla valutazione della partecipazione in Banca d'Italia registrata nel 2trim14 (€215 mln).

5) CET 1 ratio fully loaded e CET1 ratio transitional pro-forma per la cessione di DAB (+8pb). Tutti i capital ratio sono e comprensivi dell'utile del 3trim14 al netto del dividendo.

6) L'utile netto della Core Bank esclude la modifica dell'imposta sostitutiva sulla valutazione della partecipazione in Banca d'Italia registrata nel 2trim14 (€215 mln). I ricavi della Core Bank 2014 sono normalizzati per i proventi lordi (€49 m) dell'offerta pubblica di acquisto su strumenti di debito (buy-back) nel 2trim14. I ricavi del 2013 sono normalizzati per i proventi lordi (€254 m) dell'offerta pubblica di acquisto su strumenti di debito (buy-back) nel 2trim13 e per la plusvalenza realizzata dalla vendita di Yapi Sigorta (€181 mln) nel 3trim13.

7) La media delle maggiori banche italiane include ISP (esclusa la Divisione Banche Estere), MPS, BP, UBI e BPM. Dati al 2trim14

8) Utile netto del trimestre al netto del dividendo maturato che si ipotizza pari a 10 €cent in linea con il 2013. Non essendo sottoposto a revisione contabile, l'utile del 3Q14 non è incluso nella reportistica regolamentare del trimestre.

9) Data valuta 24 Settembre 2014. Su €7,8 mld totali, €7,75 mld sono stati ottenuti in Italia e €74 mln in Repubblica Ceca/ Slovacchia.

10) L'utile netto della Core Bank esclude la modifica dell'imposta sostitutiva sulla valutazione della partecipazione in Banca d'Italia registrata nel 2trim14 (€215 mln).

11) RoAC = Utile netto/ Capitale allocato. Il capitale allocato è calcolato come 9% degli RWA, incluse le deduzioni per shortfall e cartolarizzazioni.

12) I dati del 2trim14 sono normalizzati per i proventi lordi (€49 m) dell'offerta pubblica di acquisto su strumenti di debito (buy-back). I dati del 2013 sono normalizzati per i proventi lordi (€254 m) dell'offerta pubblica di acquisto su strumenti di debito (buy-back) nel 2trim13 e per la plusvalenza realizzata dalla vendita di Yapi Sigorta (€181 mln) nel 3trim13. Nelle tabelle riportate nel seguito del presente documento i dati non sono normalizzati per gli elementi sopra illustrati.

13) I crediti verso clientela del 2trim14 sono pro-forma per la riclassificazione di €2,3 mld da crediti verso clientela a crediti verso banche e per la riclassificazione di DAB secondo i principi contabili IFRS 5.

14) Per raccolta diretta si intende la somma dei depositi e titoli detenuti dalla clientela. Dato pro-forma per la riclassificazione di DAB per IFRS5.

15) Comprendente saldo altri proventi/ oneri.

16) Vista divisionale.

17) A fine 2013, alcune posizioni sono rientrate nel perimetro della Core Bank avendo soddisfatto i rigidi criteri definiti dal Credit Risk Management per tale riclassificazione.

18) Sulla base delle informazioni ricevute nelle interazioni con le Autorità di Vigilanza al 11 Novembre 2014. Ad oggi i dati di dettaglio relativi ai singoli aggiustamenti emersi in sede di AQR non sono ancora pervenuti.

19) Fonte: Dealogic.

 

Si allegano i principali dati del Gruppo, lo Stato patrimoniale consolidato, il Conto economico consolidato, l'evoluzione trimestrale del Conto economico consolidato e dello Stato patrimoniale, il confronto del Conto economico consolidato del terzo trimestre 2014 per Core Bank e Non-Core.

 

Milano, 11 novembre 2014